| OggettoVolanteIdentificato
| Inviato il: 9/12/2007,20:05
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Ho preso in esame un classico generatore eolico, e visionato alcuni parametri elettrici.
Un esempio potrebbe essere un generatore che ricarica batterie al piombo, eroga 15 Volt e ha un amperaggio di 50 ampere.
Utilizzando un classico ponte diodi, si ha una caduta di tensione di circa 1.2 Volt; si sprecano circa 60 watt,e il ponte diodi è costretto a dissiparli sotto forma di calore.
Se il rotore girasse per un mese intero,avremmo gettato al vento almeno 43 Kilowattora,il chè non va proprio bene.
Per fortuna l'elettronica ci viene incontro,con questo schema che sto progettando in queste ore:
Vengono utilizzati 4 mosfet STD150NH02L ,che svolgeranno il lavoro dei 4 diodi di un ponte; si possono vedere 4 resistenze nei gate,di basso valore,e due resistenze denominate A e B. Queste ultime due svolgono il ruolo di partitore di tensione,e mantengono polarizzati i 4 mosfet;a seconda di come vengono scelte,possiamo polarizzare il nodo V a 3 Volt,5 Volt,12 Volt, etc., o addirittura sostituirle entrambe con un semplice trimmer.
I mosfet possono lavorare persino con amperaggi di 150 ampere,e qualche decina di Volt; durante la conduzione,dissiperanno una manciata di milliwatt, che confrontati con i 60 watt del classico ponte diodi sono davvero un'inezia; la resistenza tipica di questi mosfet si aggira infatti sui 0,003 ohm, e possono benissimo essere inscatolati senza pericolo che la temperatura li possa danneggiare.
Lo schema è da considerarsi generico,adatto soprattutto per batterie; qualsiasi miglioria o consiglio è,percio',apprezzato.
Qualcuno potrebbe persino adoperarlo nel proprio alternatore d'auto,o nello stadio alimentatore di un amplificatore,in linea di massima offre sempre le medesime e eccellenti prestazioni.
| | | | | | | OggettoVolanteIdentificato
| Inviato il: 12/12/2007,20:42
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Con i componenti ci aggiriamo nell'intorno dei 5000 euro. O era 5 euro? Si,siamo dentro i 5 euro,stagno compreso.
| | | | eneo
| Inviato il: 13/12/2007,10:14
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ciao ogv quali sono i valori delle resistenze per il nodo V da 12v?
| | | | OggettoVolanteIdentificato
| Inviato il: 13/12/2007,22:28
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Non ho ancora fatto verifiche circa le resistenze,ma non è difficile. Certo è che i 4 gate hanno bisogno solo di pochi Volt,diciamo che 6 Volt nel nodo V portano in perfetta e totale conduzione i mosfet. Alcuni esempi:
1) c'è da ricaricare una batteria da 12 Volt; serviranno due resistenze da 100 Kiloohm. Nel nodo V si avrà una tensione di 6 Volt.
2) c'è da ricaricare una batteria da 24 Volt; userai un semplice trimmer ( o potenziometro,molto piu' pratico da ruotare) da 220 Kiloohm. Gli estremi del potenziometro li colleghi al + e al - , il centrale lo colleghi a V. Ruotandolo,si dovrà portare il nodo V a 6 Volt,basta mettere il tester.
In pratica,serve solo un sistema di resistenze a 'partitore'.Consiglio il trimmer ,o potenziometro,perchè rende tutto piu' facile.
Le resistenze dei 4 gate si possono mettere da qualche decina di ohm,non inficiano sulla conduzione.
| | | | eneo
| Inviato il: 14/12/2007,09:33
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ogv tieni presente che i volt non sono costanti, cmq sono livellati dalla batteria e vanno da 11 a 14v, non ci sono problemi se inseriamo un diodo zener da 6 v per il nodo ? sara' la prossima modifica che faro', sto cercando di limare tutte le perdite al generatore. a presto
| | | | OggettoVolanteIdentificato
| Inviato il: 14/12/2007,10:17
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Il diodo zener l'ho scartato,ma solo per il fatto che tende a dissipare poco poco e in virtu' del fatto che il mosfet conduce totalmente già a 3 Volt. Se la tensione nel nodo V varia da 3 Volt a 15 Volt non succede nulla,ho scelto una 6 Volt nel nodo tanto per restare largo e abbondante
| | | | eneo
| Inviato il: 14/12/2007,17:33
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cosa ne pensi se all'uscita si mettessero dei condensatori?
| | | | OggettoVolanteIdentificato
| Inviato il: 14/12/2007,22:17
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Mettere degli elettrolitici? C'è già la batteria,che svolge il medesimo lavoro di immagazzinamento. L'unica utilità degli elettrolitici potrebbe essere nel caso si prelevi energia in maniera impulsiva,come avviene ad esempio nel primo istante che azioni un motore o usi un amplificatore audio . In quel caso,il condensatore 'aiuta' nell'erogazione degli ampere,regalandoci una manciata di ampere in piu' e impedendo il veloce calo di tensione. C'è il piccolo particolare che un condensatore in parallelo ad una batteria tende lentamente a scaricarla,per via del non perfetto isolamento ohmico tra le sue armature,dipende dal fattore esr del capacitore. C'è anche da tener presente che con questi mosfet si riduce parecchio anche il ripple da raddrizzamento,che potrebbe causare qualche lieve disturbo nei carichi che colleghiamo.
| | | | eneo
| Inviato il: 15/12/2007,10:15
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ciao ogv preciso come sempre, era quello che volevo sapere.
| | | | eneo
| Inviato il: 17/12/2007,10:34
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ciao ogv non riesco a trovarli, ti spiego ho ordinato dei componenti alla distrelec, se riesco inserisco anche questi mosfet all'ordine, ma purtroppo non li ho trovati, se puoi vedere che cosa posso mettere al posto di quelli, anche un po' piu' piccoli, e che possano andare bene in un futuro anche a 24v. grazie in anticipo.
| | | | paolot
| Inviato il: 29/4/2008,09:36
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soluzione molto interessante ma come utilizzarlo per un generatore trifase ?
| | | | eneo
| Inviato il: 29/4/2008,11:30
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ciao paolot.... e' scritto sopra svolgono la funzione di 4 diodi ovvero di un ponte radrizzatore.
| | | | OggettoVolanteIdentificato
| Inviato il: 1/5/2008,20:23
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Credo che Paolo si riferisse ai sistemi ''trifase'',il circuito è pensato infatti per generatori monofase. In questo caso,servono 6 mosfet,6 resistenze,e due resistori per modificare il punto di lavoro.Nulla piu'. Utilizzando anche solo dei mosfet classici,anzichè quelli consigliati a bassa resistenza,si hanno già notevoli rendimenti energetici rispetto ai diodi con caduta a 0.7 Volt.
| | | | eneo
| Inviato il: 2/5/2008,07:04
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appunto, quattro sistema monofase, sei per trifase. come i diodi. era sottinteso.
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