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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Eolico

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Interrogativi sui generatori per eolico.
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Ferrobattuto

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Inviato il: 11/7/2008,20:59

Ciao Eneo, come ti dicevo ho delle perplessità. faccine/sleep.gif
Premetto che mi sembra di aver capito che prima di questo c'era un'altro forum, per cui quello che mi chiedo forse sarà stato spiegato prima, ma in questo non mi sembra.
La prima domanda è: perché si usano sempre generatori a flusso magnetico assiale invece che radiale? Mi sembra che questi ultimi siano un po' snobbati. Eppure per altri usi sono i più diffusi.
Quelli "piatti" che vedo autocostruiti un po' da tutti mi sembrano facili da fare, ma anche modificarne degli altri potrebbe essere facile. Poi quelli "radiali" a mio avviso sono più robusti. In quelli piatti, tra flessioni e torsioni strane necessiteranno sicuramente di un traferro maggiore, con conseguente dispersione di flusso magnetico.
Un'altra domanda è: perché non si mettono i nuclei nelle bobine affogate nella resina? Un nucleo ferromagnetico concentrerebbe meglio il flusso, diminuendo dispersioni nel traferro e aumentando l'induttanza delle bobine, che forse si potrebbero fare con meno spire e meno resistenza elettrica.
Ho visto snobbare gli alternatori da auto. Eppure attualmente se ne fanno di molto potenti (14V 150A, Peugeot 206), perché i nuovi motori, specialmente in diesel con iniezione piezoelettrica, che necessita di impulsi da 150V 10-15A, consumano un sacco di corrente. I rendimenti di questi alternatori non possono essere troppo bassi, visti i bassi consumi delle auto attuali.
Ne ho altre, ma per ora basta che sennò la faccio troppo lunga.
Non è che voglio mettere in dubbio quello che altri hanno già fatto, ma vorrei capire.
Saluiti circolari.
Ferro

 

eneo

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Inviato il: 12/7/2008,11:06

vediamo di rispondere

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 11/7/2008, 21:59)
La prima domanda è: perché si usano sempre generatori a flusso magnetico assiale invece che radiale? Mi sembra che questi ultimi siano un po' snobbati. Eppure per altri usi sono i più diffusi.
Quelli "piatti" che vedo autocostruiti un po' da tutti mi sembrano facili da fare, ma anche modificarne degli altri potrebbe essere facile. Poi quelli "radiali" a mio avviso sono più robusti. In quelli piatti, tra flessioni e torsioni strane necessiteranno sicuramente di un traferro maggiore, con conseguente dispersione di flusso magnetico.

hai gia' risposto, sono facili da costruire anche con pezzi recuperati, dischi, mozzi, ecc.... nessuno li snobba, anzi i generatori eolici realizzati dalle ditte sono quelli a flusso radiale.

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 11/7/2008, 21:59)
Un'altra domanda è: perché non si mettono i nuclei nelle bobine affogate nella resina? Un nucleo ferromagnetico concentrerebbe meglio il flusso, diminuendo dispersioni nel traferro e aumentando l'induttanza delle bobine, che forse si potrebbero fare con meno spire e meno resistenza elettrica.

non si mettono perche' i generatori devono partire facilmente con poco vento, essendo i magneti molto potenti, quelli che utilizziamo per i nostri rotori, causerebbero un freno nella partenza e degli scatti ogni qualvolta la coppia di magnete passerebbe sopra il nucleo.

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 11/7/2008, 21:59)
Ho visto snobbare gli alternatori da auto. Eppure attualmente se ne fanno di molto potenti (14V 150A, Peugeot 206), perché i nuovi motori, specialmente in diesel con iniezione piezoelettrica, che necessita di impulsi da 150V 10-15A, consumano un sacco di corrente. I rendimenti di questi alternatori non possono essere troppo bassi, visti i bassi consumi delle auto attuali.
Ne ho altre, ma per ora basta che sennò la faccio troppo lunga.
Non è che voglio mettere in dubbio quello che altri hanno già fatto, ma vorrei capire.
Saluiti circolari.
Ferro

gli alternatori di auto possono essere usati ma hanno la necessita' di girare ad un numero elevato di giri, per questo necessitano di moltiplicatori di giri circa di 1/10. alcuni hanno modificato questi alternatori....se fai un giro ci sono alcuni documenti che ho inserito nel forum.
se hai altre domande, falle, entreremo piu' in dettaglio.

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 15/7/2008,20:32

Ciao Eneo, torno alla carica. faccine/happy.gif
Ho visto che si usano sempre alternatori. Nel caso di autocostruzione sicuramente è più facile realizzarli, ma nel caso che si modifichi qualcosa di già fatto, penso che nulla vieti l'uso di vecchie dinamo, no? Nonostante i problemi legati al raddrizzatore meccanico (leggasi collettore con spazzole), che sarebbero comunque minimizzati dai bassissimi regimi di rotazione, la macchina Dinamo-elettrica (e anche il motore a corrente continua, come dai sacri testi della Hoepli) sfiora rendimenti del 98%. faccine/ohmy.gif Ottima per recuperare al massimo ogni spiffero di vento.
Poi, per favore, mi spiegherai se esiste un elenco dei magneti al neodimio, con forme, dimensioni e caratteristiche. Eventualmente come acquistarli. Penso che partirò con l'eolico. Un piccolo impianto pilota per una batteria a 12V, in uso con un trasmettitore da radioamatore sui 100W. Per il solare quà in zona siamo ancora in altomare, e la mia casa è perennemente un cantiere, come la "Fabbrica di S. Pietro"... faccine/construction.gif
Saluti.
Ferro

P.S.
Posso inserire quì nell'eolico una nuova discussione su come recuperare "piombo nuovo" da vecchie batterie? Magari per riutilizzarlo in batterie fai da te.... faccine/crash.gif
Grazie

 

eneo

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Inviato il: 16/7/2008,17:26

tutto si puo' usare, dinamo, motori passo-passo delle stampanti, qualsiasi cosa che se fatti girare producono corrente.....poi dipende dall'uso......
per i magneti rivolgiti alla alga magneti, vedi il loro sito ..... e chiedi un preventivo.
per i progetti puoi vedere quello da 200w con magneti 40x20x5 dovrebbero costare salvo aumenti circa 2 euro cad.
ps. per la nuova discussione fai pure, nel caso la spostiamo da qualche altra parte.

 

gino33
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Inviato il: 25/7/2008,14:04

Io ho preso i 40x20x10 N35 (non il massimo e col limite di 80°) alla Italfit di Udine a 1,70 + iva e trasporto (richiedono però la partita iva)

Le dinamo rendono il 98%? Però, non male.
E gli alternatori benfatti?
Per quelli casalinghi mi pare dipenda molto dagli ohm interni e dal regime a cui vengono fatti girare.

Io ne ho fatti 3. Quello che rende di più è il 48 poli con magneti 18x18x10 e con 0,4 ohm per fase: rende più del 90% sui 100 giri (e cresce aumentando i giri) usando però come carico delle lampadine (non so se è il sistema giusto per misurare, con la batteria il rendimento è molto più basso e diminuisce al crescere dei giri).

Sarebbe molto interessante sapere cosa rendono gli alternatori commerciali (leggeri ed economici). C'è modo di saperlo o capirlo secondo voi?


 

Ferrobattuto

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Inviato il: 25/7/2008,20:46

Salve a tutti.
Non sono abbastanza esperto in fatto di rendimenti sugli alternatori. Conosco quello delle dinamo e dei motori CC per averlo letto dei manuali della Hoepli. Una dinamo che non giri troppo forte, e soprattutto a regime fisso, come nel caso di grossi generatori, non presenta eccessive dispersioni di potenza sulle spazzole, perciò la potenza dissipata è quella per resistenza elettrica, per rotolamento dei cuscinetti (molto poco) e per attriti con l'aria. Tanto che un generatore così accoppiato ad un diesel e un motore CC vengono usati come "trasmissione elettrica" per l'elica delle navi. Per piccoli generatori veloci la cosa cambia, come negli alternatori di automobili.
Se il tuo alternatore autocostruito ha il 90% di rendimento è un'ottima realizzazione! Ma come lo hai misurato? Su carico resistivo, con voltmetro e amperometro è giusto, ma come misuri la potenza immessa? E' lì che è facile sbagliare. Devi sapere perfettamente la potenza erogata dal motore di traino, oppure misurare precisamente la potenza che assorbe e conoscerne perfettamente il rendimento. Oppure disporre di strumentazione opportuna. Con i motori in CA il fattore di merito (sfasamento) confonde spesso le idee. Ma probabilmente sei più esperto di me sai cosa fai. Mi farebbe piacere sapere il sistema che hai usato per le misure, Gino, potrebbe essermi utile in futuro. Grazie.
Saluti.
Ferro

 

gino33
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Inviato il: 26/7/2008,14:13

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 25/7/2008, 21:46)
Salve a tutti.
Non sono abbastanza esperto in fatto di rendimenti sugli alternatori. Conosco quello delle dinamo e dei motori CC per averlo letto dei manuali della Hoepli. Una dinamo che non giri troppo forte, e soprattutto a regime fisso, come nel caso di grossi generatori, non presenta eccessive dispersioni di potenza sulle spazzole, perciò la potenza dissipata è quella per resistenza elettrica, per rotolamento dei cuscinetti (molto poco) e per attriti con l'aria. Tanto che un generatore così accoppiato ad un diesel e un motore CC vengono usati come "trasmissione elettrica" per l'elica delle navi. Per piccoli generatori veloci la cosa cambia, come negli alternatori di automobili.
Se il tuo alternatore autocostruito ha il 90% di rendimento è un'ottima realizzazione! Ma come lo hai misurato? Su carico resistivo, con voltmetro e amperometro è giusto, ma come misuri la potenza immessa? E' lì che è facile sbagliare. Devi sapere perfettamente la potenza erogata dal motore di traino, oppure misurare precisamente la potenza che assorbe e conoscerne perfettamente il rendimento. Oppure disporre di strumentazione opportuna. Con i motori in CA il fattore di merito (sfasamento) confonde spesso le idee. Ma probabilmente sei più esperto di me sai cosa fai. Mi farebbe piacere sapere il sistema che hai usato per le misure, Gino, potrebbe essermi utile in futuro. Grazie.
Saluti.
Ferro

Purtroppo non sono affatto esperto, vado ad orecchio scopiazzando qua e là
Ho misurato la coppia di reazione.
Ho azionato l’alternatore con un motovariatore (per testare a vari giri)
L’alternatore era sostenuto con due supporti a cuscinetto applicati all’albero (bisporgente) dell'alternatore lin modo che anche la carcassa potesse ruotare.
Ho attaccato alla carcassa un braccio (mt. 1,70) appoggiato alla bilancia e ho rilevato i KG.
In Internet ho trovato la formula che segue (spero vada bene, non è il mio mestiere) e ho calcolato i watt all’albero come segue:
KG x 9,81 x braccio (1,70 mt) = Nm di coppia x Giri / 9,550 (sinteticamente: KG x giri x 1,74).
Per i watt in uscita ho preso quelli indicati dal volmentro e dall'amperometro in corrente continua. Quindi bisognerebbe aggiungere le perdite dovute alla trasformazione in continua (ho usato 6 coppie di diodi da poche lire) che mi dicono non molto efficenti. Anche i due cuscinetti in più qualcosa mangeranno.
Il rendimento migliore lo ho avuto con l'alternatore con resistenza minore (0,4 ohm per fase).
Certo le cose cambiano molto coi giri e col tipo di carico e io non ho la competenza per valutarli. Se t'interessano ti mando le mie rilevazioni.
Ciao


 

Ferrobattuto

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Inviato il: 26/7/2008,20:45

Le rilevazioni m'interessano senz'altro! Grazie. Anche una foto del marchingegno sarebbe gradita. faccine/happy.gif Quel sistema è lo stesso che usano sui banchi prova dei motori a scoppio, solo che invece del tuo alternatore c'è un grosso freno idraulico o elettromagnetico. Le formule non le so, ma penso che siano giuste, e nel caso si possono cercare (non soltanto in rete). Comunque congratulazioni per l'ingegnosità! faccine/blink.gif
Misurare la potenza ai morsetti, secondo me, è il sistema migliore. Tutto quello che succede a monte fa parte dell'apparecchiatura e del suo rendimento, tanto a noi comunque serve corrente continua.... Per i diodi i migliori sono quelli con minore caduta di tensione, schottky per alte correnti, però costicchiano, anche se si possono trovare alle fiere-mercato dell'elettronica o si possono smontare da vecchie apparecchiature elettroniche osolete. Una volta mi parlarono di diodi al germanio di potenza, dell'ultima generazione, proprio per il fotovoltaico, roba anche abbondantemente sopra i 100A, ma non saprei dove trovarli e comunque penso che costicchiano.
Chiaro che minore è la resistenza interna delle bobine e maggiore la corrente in uscita, anche se interviene l'impedenza in corrente alternata dell'avvolgimento a peggiorare le cose. Ma credo che le frequenze ai giri di un eolico siano molto basse.
Saluti.
Ferro

 

gino33
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Inviato il: 27/7/2008,15:02

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 26/7/2008, 21:45)
Le rilevazioni m'interessano senz'altro! Grazie. Anche una foto del marchingegno sarebbe gradita. faccine/happy.gif Quel sistema è lo stesso che usano sui banchi prova dei motori a scoppio, solo che invece del tuo alternatore c'è un grosso freno idraulico o elettromagnetico. Le formule non le so, ma penso che siano giuste, e nel caso si possono cercare (non soltanto in rete). Comunque congratulazioni per l'ingegnosità! faccine/blink.gif
Misurare la potenza ai morsetti, secondo me, è il sistema migliore. Tutto quello che succede a monte fa parte dell'apparecchiatura e del suo rendimento, tanto a noi comunque serve corrente continua.... Per i diodi i migliori sono quelli con minore caduta di tensione, schottky per alte correnti, però costicchiano, anche se si possono trovare alle fiere-mercato dell'elettronica o si possono smontare da vecchie apparecchiature elettroniche osolete. Una volta mi parlarono di diodi al germanio di potenza, dell'ultima generazione, proprio per il fotovoltaico, roba anche abbondantemente sopra i 100A, ma non saprei dove trovarli e comunque penso che costicchiano.
Chiaro che minore è la resistenza interna delle bobine e maggiore la corrente in uscita, anche se interviene l'impedenza in corrente alternata dell'avvolgimento a peggiorare le cose. Ma credo che le frequenze ai giri di un eolico siano molto basse.
Saluti.
Ferro

Cavolo! non trovo più le foto. Se vuoi ti faccio uno scarabocchio.
Intanto ecco le mie rilevazioni non ci sono tutti i conteggi e spero di non aver fatto casino (stò trascrivendo e riordinando). Direi che sono pessimistiche perchè smontando l'alternatore ho visto che c'era un cuscinetto bloccato (girava l'abero!) e che il traferro era di 2-3 mm più del necessario.

Cavolo l'edit di questo forum incasina l'incolonnamento ... faccine/chair.gif

Rilevazione in corrente alternata per ciascuna fase (molto simili fra loro)
Giri--------------------35-------40-------50------60------80------100------130------160-----180
Volt (arrotondati)----6---------7--------9-------11-----14--------17-------22-------27--------31
Ampere (arrot.)------9--------10------12-------14 stop
Grammi (ampere)-500-----600-----680-----800
Watt assorbiti-------

Con la stessa regolazione del motovariatore, ho messo in corto la fase e ho rilevato (in ogni fase):
Giri in corto ---------33-------38-------45-------52-----58-------60
Grammi--------------570----670------800------870---950---1000
Watt assorbiti-------
Immagino che la riduzione dei giri dipenda dal motovariatore che “non ce la fa”. Credo che questo, assieme agli ohm del circuito, basti ad un elettrotecnico esperto (io non sono neanche inesperto) per giudicare l’oggetto e per calcolarne il rendimento. Mi sembrano un po’ strane le differenze dei grammi misurando gli ampere e gli “ in corto”.





Ho fatto anche dei test in corrente continua
Corrente raddrizzata con 6 + 6 diodi da 5 ampere ciascuno (e da poco prezzo)


A stella



A stella senza carico

Giri--------------------35-------------40------------60----------80-----------100------------120 stop per
Volt--------------------14-------------16------------24----------35-------------44-------------50 limite strumento
In corto i giri, comunque impostati a vuoto, si riducono sempre attorno a 25, con 8 ampere e circa 1000 grammi di coppia. Forse è il motovariatore che non ce la fa. Non so se ha senso rilevare dati in corto.



A stella e con batteria da 12 volt

Giri--------------------35-------------40------------50
Volt--------------------12-------------13------------13
Ampere-----------------1--------------2,5-----------5
Grammi--------------110-----------310----------670
Watt resi---------------12-------------32-----------65
Watt assorbiti---------13-------------41---------110
Rendimento %--------92-------------78-----------59
Dopo i 50 giri non riesce salire di giri (e non pare che le cinghie slittino) Con 60 giri a vuoto, i giri si riducono a 55 con 7 ampere e con 830 grammi; con 120 a vuoto i giri scendono a 59 e con 8 ampere e 1000 grammi….forse è il motovariatore che non ce la fa, vedi infatti cosa succede col “corto” in alternata.
Il rendimento cala col crescere dei giri. Forse perché più ampere si devono mettere in batteria, più si fa fatica? Forse le cose cambiano usando più batterie? O è l’alternatore che è sbagliato?





A stella e con carico di una lampadina a 12 volt da 60 watt
Giri--------------------35-------------40------------50------------60
Volt---------------------8-------------10------------14------------17
Ampere----------------4---------------4,5----------5--------------6
Grammi-------------500------------570---------680-----------760
Watt resi--------------32-------------45-----------70-----------102
Watt assorbiti--------58-------------75----------112----------136
Rendimento %------ 55-------------60-----------62------------75



A stella e con carico di due lampadine a 24 volt da 60+60 watt
Giri--------------------35-------------40------------60------------80------------100------------120
Volt---------------------9-------------12------------18------------26--------------33--------------42
Ampere----------------3---------------3-------------4--------------5----------------6----------------6,5
Grammi-------------390------------430---------570-----------680------------770-------------850
Watt resi--------------27-------------36-----------72-----------130------------198-------------273
Watt assorbiti--------45-------------57----------113----------180-------------254------------336
Rendimento %------ 60-------------63-----------64------------72---------------78--------------81


Rendimento sembra crescere coi giri.

Pare quindi che il tipo di carico influisca sul rendimento.



A triangolo



A triangolo senza carico
Giri---------35-------40--------50------60------80------100------120------150-------180
Volt-----------8--------9--------12------14------18--------23--------30-------36---------44
In corto i giri, comunque impostati a vuoto, si riducono sempre attorno a 25, con 14 ampere e circa 1000 grammi di coppia… vedi a stella



A triangolo e con batteria da 12 volt
Giri--------------------40-------------50------------55-----------60---------70---------80
Volt--------------------12-------------12------------12-----------13---------13---------13 (quando carica considero 14)
Ampere-----------------0--------------0--------------0,5----------2-----------5----------9
Grammi-----------------7-------------13------------60---------160--------420-------700
Watt resi----------------0---------------0-------------7---------- 28----------70-------126
Watt assorbiti---------------------------------------11-----------32----------97-------185
Rendimento %--------------------------------------63-----------87----------72--------68
Dopo gli 80 giri non riesce salire di giri (e non pare che le cinghie slittino) Con 100 giri a vuoto, i giri si riducono a 82 con 11 ampere e con 850 grammi… vedi a triangolo.
Il rendimento cala col crescere dei giri ma pare molto migliore rispetto al triangolo (55 giri dati incerti, comincia a segnare gli ampere).
NB. Con batteria scarica a 80 giri vedo 14 volt, 12 ampere, 950 grammi


A triangolo e con carico di due lampadine a 24 volt da 60+60 watt
Giri--------------------35---------40---------60---------80-------100-----120---------140------170(max)
Volt---------------------6-----------7---------11---------16---------20-------25-----------30-------38
Ampere----------------2,5---------2,5--------3,5--------4----------4,5-------5------------5,5-------6
Grammi-------------225--------250------320--------380-------425-------470--------510------560
Watt resi--------------15---------17--------38----------64---------90-------125--------165------228
Watt assorbiti--------26---------33--------63--------100--------140-------186--------235-----314
Rendimento %------ 58---------51--------60---------64----------64---------67----------70------72
Strano che renda meno della stella



*****************

Volt in corrente alternata per fase dei 3 alternatori

Giri--------------------20------35-------40-------50------60------80------100------120-----130------160-----180
24 poli 66 spire------?--------6---------7--------9-------11-----14--------17----------?------22-------27--------31
24 poli 105 spire----5---------8--------?---------?------14-------?--------24---------28
48 poli 36 spire------?---------?--------4---------?--------6-------8--------11----------?-------?---15(150)---20(190)

Rendimenti % con batteria da 12 volt dei 3 alternatori (spero di non aver fatto casino)

Giri-----------------------------35----------40---------50---------55--------60-------70--------80------100
24 poli 66 spire stella------92---------78---------59
24 poli 66 spire triangolo--------------------------------------63--------87-------72--------68
48 poli 36 spire stella-------------------------------------------------------85-------------------71-------59
48 poli 36 spire triangolo------------------------------------------------
24 poli 105 spire stella----57----------50---------44----------?--------39-------36--------32--------26
24 poli 105 spire triangolo-----------57---------71-----------?--------64--------57-------54--------43



Rendimenti % con due lampadine 24 volt 60+60 watt dei 3 alternatori

Giri-----------------------------35----------40----------60-------70--------80------100-----120------140
24 poli 66 spire stella------60---------63-----------64-----------------72--------78-------81---
24 poli 66 spire triangolo-58---------51----------60------------------64--------64-------67-------70-----72(170)
48 poli 36 spire stella-------------------68----------89------------------86--------81-------------------------92(150e190)
48 poli 36 spire triangolo------------------------------------------------
24 poli 105 spire stella------42---------45---------60------------------55---------57-
24 poli 105 spire triangolo-55--------74----------73-----------------69---------72--


 

Ferrobattuto

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Inviato il: 27/7/2008,20:38

Accipicchia che lavorone che hai fatto!!!
Ma l'impianto tuo è a 12 o a 24V? Mi sembra a 12...
Lascia perdere i disegni, grazie, una foto sarebbe stata gradita più che altro per copiare il tuo marchingegno, anche se ormai ho capito bene come era fatto.
Col collegamento a stella naturalmente si ottiene una tensione 1,7 volte più alta che a triangolo, perciò con meno spire avvolte o a più basso numero di giri. Anche se con un contenuto di armoniche maggiore. Ma tanto poi diventa continua e forse le armoniche non guastano...
Immagino che le prove a vuoto possano servire più che altro per trovare a quanti giri hai la tensione nominale di inizio carica. Fare le prove su carico resistivo può servire per trovare il rendimento meccanico dell'alternatore, ma lascia stare le lampadine, che non hanno assolutamente un comportamento lineare, ma tendono ad assorbire una corrente costante al variare della tensione, a causa della diversa resistenza interna alle varie temperature. Infatti una lampadina col filamento freddo nell'istante di accensione assorbe una corrente anche 10 volte superiore, ma solo per un istante. Dovresti usare una resistenza di costantana come quella delle stufe elettriche, che presenta resistenza costante anche se arrossata. Se hai una stufa elettrica vecchia puoi svolgere il filo resistivo, poi dividerlo in due o tre o quattro e rimettere gli spezzoni in parallelo, così ottieni delle resistenze che hanno un valore di 1/4 - 1/9 e 1/16 di quella originale, sempre alla potenza di prima (se la stufa era da 1000W il carico ottenuto rimane da 1000W...), e puoi tuffarli nell'acqua per tenerli freddi. faccine/rolleyes.gif
Quando hai messo in corto le fasi avresti potuto misurare l'intensità (A) di corrente, con questa avresti potuto risalire all'impedenza interna di ogni singola fase, che non è la sola resistenza ohmica, ma anche la resistenza dell'avvolgimento alla corrente alternata, alle varie frequenze secondo i giri.
I diodi mi sembrano un po' deboli, potresti usare un ponte raddrizzatore tolto da un alternatore d'auto, che reggono tranquillamente anche 50 - 60A, oppure nelle fiere e nei mercatini dell'elettronica puoi trovare diodi da smontaggio per due soldi, ma devi conoscere le sigle...
Comunque hai fatto un lavoro scientifico!!! Con tutti 'sti dati m'hai confuso le idee! faccine/wacko.gif A questo punto penso che meglio di me possono darti dei pareri migliori altri che usano l'energia eolica da tanto tempo, come Eneo. Io per ora devo ancora mettere in cantiere il primo ventolone. Ma per generatore penso che proverò prima a modificare qualcosa di già esistente.
Mi spiace se non ti sono stato di aiuto. Buon lavoro, comunque.
Saluti.
Ferro

 

gino33
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Inviato il: 28/7/2008,14:28

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 27/7/2008, 21:38)
Accipicchia che lavorone che hai fatto!!!
Ma l'impianto tuo è a 12 o a 24V? Mi sembra a 12...

non ne ho idea, non dipende da quanti volt escono al regime più probabile?

Lascia perdere i disegni, grazie, una foto sarebbe stata gradita più che altro per copiare il tuo marchingegno, anche se ormai ho capito bene come era fatto.

Il mio è fatto in funzione della roba disponibile: ho riutilizzato materiale che aveva altro scopo quindi non credo convenga copiarlo. L'importante è avere l'albero dell'alternatore bisporgente o almeno bello lungo per tenera la carcassa oscillante a sbalzo. Appena riutilizzo il mio lo fotografo (ora non si capirebbe niente.

Col collegamento a stella naturalmente si ottiene una tensione 1,7 volte più alta che a triangolo, perciò con meno spire avvolte o a più basso numero di giri. Anche se con un contenuto di armoniche maggiore. Ma tanto poi diventa continua e forse le armoniche non guastano...

Mi sono fatto l'idea che il triangolo fornisca rendimenti migliori e un più largo campo di utilizzo. Cerco perciò di arrivare ai 14 volt a triangolo coi giri forniti dal ventolone quando il vento è sui 3 m/s (prima la potenza eolica è così bassa che non credo valga la pena)

Immagino che le prove a vuoto possano servire più che altro per trovare a quanti giri hai la tensione nominale di inizio carica. Fare le prove su carico resistivo può servire per trovare il rendimento meccanico dell'alternatore, ma lascia stare le lampadine, che non hanno assolutamente un comportamento lineare, ma tendono ad assorbire una corrente costante al variare della tensione, a causa della diversa resistenza interna alle varie temperature. Infatti una lampadina col filamento freddo nell'istante di accensione assorbe una corrente anche 10 volte superiore, ma solo per un istante. Dovresti usare una resistenza di costantana come quella delle stufe elettriche, che presenta resistenza costante anche se arrossata. Se hai una stufa elettrica vecchia puoi svolgere il filo resistivo, poi dividerlo in due o tre o quattro e rimettere gli spezzoni in parallelo, così ottieni delle resistenze che hanno un valore di 1/4 - 1/9 e 1/16 di quella originale, sempre alla potenza di prima (se la stufa era da 1000W il carico ottenuto rimane da 1000W...), e puoi tuffarli nell'acqua per tenerli freddi. faccine/rolleyes.gif

Non ti seguo. Avevo provato con quelle resistenze regolabili con un cursore che va su e giù, ma non ci ho capito un tubo. Sto cercando un elettrotecnico che mi venga a fare una consulenza.

Quando hai messo in corto le fasi avresti potuto misurare l'intensità (A) di corrente, con questa avresti potuto risalire all'impedenza interna di ogni singola fase, che non è la sola resistenza ohmica, ma anche la resistenza dell'avvolgimento alla corrente alternata, alle varie frequenze secondo i giri.

L'ho fatto. Comunque fosse regolato i variatore, i giri si riducevano sempre a 25 !!! Gli ampere erano 8 e i grammi di coppia 1000 che a 25 giri con un braccio di 3,2 mt porterebbe a 82 watt, ma mi pare stranissimo che così pochi watt possano bloccare un motovariatore abbastaza potente (non saprei quanto comunque ha un albero in uscita di 35 mm !!!). Ci dev'essere qualche cazzata


I diodi mi sembrano un po' deboli, potresti usare un ponte raddrizzatore tolto da un alternatore d'auto, che reggono tranquillamente anche 50 - 60A, oppure nelle fiere e nei mercatini dell'elettronica puoi trovare diodi da smontaggio per due soldi, ma devi conoscere le sigle...


Mi basterebbe sapere quanto mi rubano. O forse mi basta considerare che se in alternata una fase mi da 17v a 100 giri quindi 51 in totale mentre a triangolo a vuoto ne ho 44, la perdita è di 7 su 51? un bel 14%?

Comunque spero molto nel post dove si parla di un inverter adatto all'eolico senza la batteria di mezzo.


Comunque hai fatto un lavoro scientifico!!! Con tutti 'sti dati m'hai confuso le idee! faccine/wacko.gif A questo punto penso che meglio di me possono darti dei pareri migliori altri che usano l'energia eolica da tanto tempo, come Eneo. Io per ora devo ancora mettere in cantiere il primo ventolone. Ma per generatore penso che proverò prima a modificare qualcosa di già esistente.
Mi spiace se non ti sono stato di aiuto. Buon lavoro, comunque.


Grazie, mi sei stato molto utile, come tanti altri. Purtroppo le mie lacune tecniche mi impediscono d'afferrare tutti i suggerimenti

Che tipo di ventolone farai? E che tipo di generatore modificherai?


Saluti.
Ferro


 

Ferrobattuto

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Inviato il: 28/7/2008,18:10

Salve a tutti.
Gino, io credevo che avessi intenzione di accumulare la corrente su batterie, ecco perché domandavo dei volt.
Bene, metterti a fare qualcosa di elettrico senza conoscere un po' di elettrotecnica mi sembra un po' problematico. Se ho ben capito (non sono molto sveglio) tu vorresti sparare quello che esce dal generatore eolico direttamente in rete. Penso che sia problematico, visto che i giri, le tensioni e le potenze variano di tantissimo istante per istante. Non mi sembra che col vento si abbia un "regime probabile", a meno che non abiti in una gola tra le montagne dove il vento tira teso in continuazione 24h su 24. Ma cos'hai contro l'accumulo? Non ti serve per casa?
Per quanto riguarda il dinamometro che hai costruito non fa niente per le foto, si può trovare comunque qualcosa in giro, poi anche io avrei usato materiale di recupero.

CITAZIONE
Non ti seguo. Avevo provato con quelle resistenze regolabili con un cursore che va su e giù, ma non ci ho capito un tubo. Sto cercando un elettrotecnico che mi venga a fare una consulenza.

Mi spiego meglio: le lampadine variano la resistenza col variare della temperatura del filamento. Una lampadina da 50W a 12V assorbe circa 4A se accesa bene. Quando è fredda, spenta ne assorbe molti di più, anche 20. Perché il tungsteno di cui è fatto il filamento varia tantissimo la resistenza in ohm a secondo della temperatura. Quando è ben accesa ha 3 ohm di resistenza, quando è appena arrossata ne ha molti di meno, insomma la corrente dipende dalla temperatura. Invece con le resistenze da stufa non succede, per questo ci mettono tanto ad accendersi. Per fare un carico che dia una certa stabilità e permetta delle misure attendibili occorre una resistenza di carico che sia calda che fredda dia più o meno sempre gli stessi valori. Una resistenza di stufa da 500W assorbe più o meno 2A, sia calda che fredda, che significa 110 Ohm. Per provare un alternatore a 12V che dia 500W, ossia 40A, ti serve un carico da 0,3 Ohm. Perciò dovrai tagliare e riaccoppiare il filo fino a quando non misuri 0,3 Ohm. Tutti questi fili in parallelo avranno una resistenza più bassa, ma una capacità di sopportare corrente meggiore e più o meno la stessa potenza di 500W. (230V X 2A sono 460W, 12V X 40A sono 480W)
Le resistenze col cursore che dici tu sono probabilmente dei potenziometri lineari, ma difficilmente penso che abbiano valori e potenze che servono a te.
CITAZIONE
L'ho fatto. Comunque fosse regolato i variatore, i giri si riducevano sempre a 25 !!! Gli ampere erano 8 e i grammi di coppia 1000 che a 25 giri con un braccio di 3,2 mt porterebbe a 82 watt, ma mi pare stranissimo che così pochi watt possano bloccare un motovariatore abbastaza potente (non saprei quanto comunque ha un albero in uscita di 35 mm !!!). Ci dev'essere qualche cazzata

Probabilmente c'era qualche errore di calcolo, o forse hai collegato male qualcosa.
CITAZIONE
Mi basterebbe sapere quanto mi rubano. O forse mi basta considerare che se in alternata una fase mi da 17v a 100 giri quindi 51 in totale mentre a triangolo a vuoto ne ho 44, la perdita è di 7 su 51? un bel 14%?

Un diodo raddrizzatore di potenza al silicio ha una caduta di tensione nella giunzione P-N di circa 0,6 o 0,7V. Ossia, se messo in un circuito che genera 12V dopo il diodo ne avrai 11,3. Sotto forte carico può essere un po' di più, ma sempre sotto ad 1V. Un diodo Schottky è un diodo particolare che ha una caduta di tensione interna mai superiore a 0,2V, per la particolarità di come è fatto. Ma sono diodi "veloci" ossia per frequenze elevate, si usano negli alimentatori switching (come quelli dei computer) e costano un po' di più.
Se hai 17V per fase con collegamento a stella, sui tre morsetti ne dovresti avere circa 29 (17 X 1,7 = 28,9), come fai ad averne 51? Mentre se hai il collegamento a triangolo sui tre morsetti dell'alternatore avrai comunque 17V. Non capisco come li hai collegati. In genere gli avvolgimenti di motori o alternatori trifasi si collegano come nella figura sotto.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1217265496.jpg

Tu come li hai collegati?

CITAZIONE
Grazie, mi sei stato molto utile, come tanti altri. Purtroppo le mie lacune tecniche mi impediscono d'afferrare tutti i suggerimenti

Che tipo di ventolone farai? E che tipo di generatore modificherai?

Penso che ti converrebbe mettere da parte per un attimo la tua realizzazione, che comunque mi sembra buona, anche se altri più esperti di me nel forum potranno darti maggiori ragguagli, e leggerti qualcosa sulla corrente. Almeno dovresti conoscere i rapporti tra corrente tensione e resistenza, poi qualcosa sulla corrente alternata.
Penso che come prima prova farò un rotore ad asse verticale, che quì il vento è sempre molto variabile sia come direzione che come intensità. Qualcosa che si avvii anche con bassa velocità. Per ora mi stò documentando. Per il generatore penso che modificherò un morore elettrico a corrente alternata, ne ho diversi, o qualche generatore da camion o da bus, prima di mettermi a costruire qualcosa ex novo.
Mi spiace di non poterti essere più utile di così.
Saluti.
Ferro

 

gino33
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CITAZIONE (Ferrobattuto @ 28/7/2008, 19:10)
Salve a tutti.
Gino, io credevo che avessi intenzione di accumulare la corrente su batterie, ecco perché domandavo dei volt.
Bene, metterti a fare qualcosa di elettrico senza conoscere un po' di elettrotecnica mi sembra un po' problematico.


Giusto. E' successo che ho offerto a due ingegneri che si volevano mettere nel settore di realizzare gratis et amore deo un modello in vetroresina secondo le loro indicazioni. Poichè uno di codesti ingegneri mi ha snobbato, glie'ho giurata e ho fatto una simil-Windside (che non pare male) da cosa nasce cosa, ho cercato un alternatore, non l'ho trovato, ho visto quelli8 alla Piggot... ed eccomo qui faccine/cry.gif Ora ho fatto una Darrieus elicoidale, il vecchio alternatore è troppo debole d'albero per cui faccine/cry.gif faccine/cry.gif


Se ho ben capito (non sono molto sveglio) tu vorresti sparare quello che esce dal generatore eolico direttamente in rete.

Mi riferifo a quano ho letto in questo post

Penso che sia problematico, visto che i giri, le tensioni e le potenze variano di tantissimo istante per istante. Non mi sembra che col vento si abbia un "regime probabile", a meno che non abiti in una gola tra le montagne dove il vento tira teso in continuazione 24h su 24. Ma cos'hai contro l'accumulo? Non ti serve per casa?

No, qui il vento scarseggia (pedemontana modenese verso Bologna) In campagna ci sto solo tre mesi e il resto dell'anno stò in un condominio di città. Essendo in pensione mi stò divertendo per vedere che ne esce.

Per quanto riguarda il dinamometro che hai costruito non fa niente per le foto, si può trovare comunque qualcosa in giro, poi anche io avrei usato materiale di recupero.

Presto lo rimonto e t'accontento.

CITAZIONE
Non ti seguo. Avevo provato con quelle resistenze regolabili con un cursore che va su e giù, ma non ci ho capito un tubo. Sto cercando un elettrotecnico che mi venga a fare una consulenza.

Mi spiego meglio: le lampadine variano la resistenza col variare della temperatura del filamento. Una lampadina da 50W a 12V assorbe circa 4A se accesa bene. Quando è fredda, spenta ne assorbe molti di più, anche 20. Perché il tungsteno di cui è fatto il filamento varia tantissimo la resistenza in ohm a secondo della temperatura. Quando è ben accesa ha 3 ohm di resistenza, quando è appena arrossata ne ha molti di meno, insomma la corrente dipende dalla temperatura. Invece con le resistenze da stufa non succede, per questo ci mettono tanto ad accendersi. Per fare un carico che dia una certa stabilità e permetta delle misure attendibili occorre una resistenza di carico che sia calda che fredda dia più o meno sempre gli stessi valori. Una resistenza di stufa da 500W assorbe più o meno 2A, sia calda che fredda, che significa 110 Ohm. Per provare un alternatore a 12V che dia 500W, ossia 40A, ti serve un carico da 0,3 Ohm. Perciò dovrai tagliare e riaccoppiare il filo fino a quando non misuri 0,3 Ohm. Tutti questi fili in parallelo avranno una resistenza più bassa, ma una capacità di sopportare corrente meggiore e più o meno la stessa potenza di 500W. (230V X 2A sono 460W, 12V X 40A sono 480W)
Le resistenze col cursore che dici tu sono probabilmente dei potenziometri lineari, ma difficilmente penso che abbiano valori e potenze che servono a te.

Grazie! faccine/clap.gif proverò come dici


CITAZIONE
L'ho fatto. Comunque fosse regolato i variatore, i giri si riducevano sempre a 25 !!! Gli ampere erano 8 e i grammi di coppia 1000 che a 25 giri con un braccio di 3,2 mt porterebbe a 82 watt, ma mi pare stranissimo che così pochi watt possano bloccare un motovariatore abbastaza potente (non saprei quanto comunque ha un albero in uscita di 35 mm !!!). Ci dev'essere qualche cazzata

Probabilmente c'era qualche errore di calcolo, o forse hai collegato male qualcosa.

Sai coso penso? L'alternatore poteva ruotare solo di pochi gradi e il braccio, molto lungo e flessibile, oltre ad un certo peso (1000 grammi) poteva portare la rotazione della carcassa al punto in cui essa urtava con il telaio e lì si fermava la misurazione del peso. Probabilmente i grammi erano moltissimi di più... faccine/chair.gif


CITAZIONE
Mi basterebbe sapere quanto mi rubano. O forse mi basta considerare che se in alternata una fase mi da 17v a 100 giri quindi 51 in totale mentre a triangolo a vuoto ne ho 44, la perdita è di 7 su 51? un bel 14%?

Un diodo raddrizzatore di potenza al silicio ha una caduta di tensione nella giunzione P-N di circa 0,6 o 0,7V. Ossia, se messo in un circuito che genera 12V dopo il diodo ne avrai 11,3. Sotto forte carico può essere un po' di più, ma sempre sotto ad 1V.

io ne ho messi 12 e 12x0,6=7,2 proprio come si rilevava... bravissimo!
Dove abiti? Costi molto come consulente?


Un diodo Schottky è un diodo particolare che ha una caduta di tensione interna mai superiore a 0,2V, per la particolarità di come è fatto. Ma sono diodi "veloci" ossia per frequenze elevate, si usano negli alimentatori switching (come quelli dei computer) e costano un po' di più.
Se hai 17V per fase con collegamento a stella, sui tre morsetti ne dovresti avere circa 29 (17 X 1,7 = 28,9), come fai ad averne 51? Mentre se hai il collegamento a triangolo sui tre morsetti dell'alternatore avrai comunque 17V. Non capisco come li hai collegati.

In genere gli avvolgimenti di motori o alternatori trifasi si collegano come nella figura sotto.

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1217265496.jpg


Per il generatore penso che modificherò un morore elettrico a corrente alternata, ne ho diversi, o qualche generatore da camion o da bus, prima di mettermi a costruire qualcosa ex novo.
Mi spiace di non poterti essere più utile di così.


Mi sei stato utilissimo.
Quando parlavo di consulenze a pagamento mica scherzavo
Ciao


Saluti.
Ferro


 

paolosport
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Inviato il: 30/7/2008,11:56

Scuasatemi ma ho perso il filo....
Gino cosa non ti torna? cosa vuoi sapere precisamente?

Se posso aiuto volentieri.....

Un saluto
Paolo

faccine/biggrin.gif faccine/biggrin.gif faccine/biggrin.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 30/7/2008,12:30

Salve a tutti.
Gino, sono neo pensionato pure io, perciò se abitavamo vicini le consulenze te le facevo gratis. Purtroppo io stò nel basso Lazio, nelle vicinanze di Cassino, troppo distante. Le cose a pagamento non mi sono mai andate giù, ne verso di me ne verso gli altri. Se uno deve usufruire di una prestazione professionale di un esperto qualsiasi è giusto che la paghi, ma per il resto..... E su quest'argomento poi.....
Ho seguito la realizzazione che hai fatto e mi sembra notevole, soprattutto la tua dimestichezza con le resine e con le forme. Ma che lavoro facevi, lo scultore?
La caduta di tensione di circa 7V che dici tu mi sembra eccessiva.
Ti mando lo schema di un ponte raddrizzatore trifase da applicare all'uscita dell'alternatore. In teoria dovresti avere una caduta di tensione massima di 1,4 o 1,5V, con diodi "normali", e molto più bassa con diodi schottky.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1217417240.jpg

Va bene, si è fatto vivo Paolosport, segui i suoi consigli, che lui di generatori eolici se ne intende tantissimo, basta guardare le foto del "mostro" da 5m che ha fatto. Per il resto rimango a disposizione.
Saluti ad entrambi.
Ferro

 
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