| gino33
| Inviato il: 30/7/2008,14:57
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CITAZIONE (paolosport @ 30/7/2008, 12:56) Scuasatemi ma ho perso il filo.... Gino cosa non ti torna? cosa vuoi sapere precisamente? Se posso aiuto volentieri..... Un saluto Paolo  Complimenti per il ventolone da 5 mt 
Chiedevo quanto può "rendere" un alternatore commerciale per eolico: ne ho visti da 2-300 euro per potenze sul kw; se rendessero decentemente i miei tentativi non avrebbero molto senso. Certo cominciano a produrre sui 300 giri e ho sentito dire che non rendono più del 50%.
Poi chiedevo se era attendibile la mia misura del rendimento dei miei aggeggi (in certi casi ho visto un 90%) Ferrobattuto mi ha spiegato che tipo di resistenza usare per fare dei test attendibili.
Naturalmente la tua opinione interesserebbe tutti.
Presto provo i miei due ventoloni (modificati) con un nuovo alternatore (24 poli, magneti 40x20x10, bobine da 66 spire in filo da 1,85 con 0,6 hom per fase) però per la Darrieus credo ci voglia uno statore con meno spire e meno ohm.
Ciao!
CITAZIONE (Ferrobattuto @ 30/7/2008, 13:30) Salve a tutti. .................................. Saluti ad entrambi. Ferro Pricipalmente ho fatto l'informatico però è vero che ho pasticciato con la resina per fare delle statue (passatempo da pensionato).
Sì, ho raddrizzato come tu hai schematizzato, solo che i diodi sono doppi e sicuramente scadenti (credo d'averli pagati 0,80 euro l'uno).
Peccato tu non sia a tiro.
A tua disposizione se posso ricambiare in qualcosa. Ciao
| | | | eneo
| Inviato il: 30/7/2008,17:05
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piccola correzione la caduta di tensione e' di circa 2v in un sistema trifase.
| | | | eneo
| Inviato il: 31/7/2008,08:18
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ciao a tutti..... per gino33 un alternatore se collegato alla batteria ha una resa che varia dal 100%, inizio carica, fino ad un 50%.....oltre non deve andare, ho gia' spiegato altre volte il perche' comunque lo ripeto la potenza dissipata in calore provoca dei danni alle bobine se eccessiva e i magneti riducoco la forza magnetica..... legge di ohm wresi = v x A Wdissipati = AxAxR = dove R e la resistenza espressa in ohm dello statore Wtot = Wresi + Wdissipati per la prova dissi un po' di tempo fa' che si poteva fare collegando una serie di lampadine, in base alla presunta potenza dell'alternatore, alla batteria e all'alternatore. la batteria serve in questo caso solo a stabilizzare la tensione utile per le lampadine che hanno bisogno di un voltaggio costante.......come detto giustamente da ferro, puoi fare anche la prova con la resistenza occhio agli ohm e alla Legge di ohm. per il rendimento di un alternatore questo ha una efficienza superiore ad un altro in base al modo come viene realizzato, autocostruzione parlando, traferro ridotto, bobine avvolte perfettamente, dimensioni del disco, magneti ecc....... parlando del tuo alternatore nuovo, all'incirca non sapendo le dimensioni delle bobine, la resistenza della fase mi sembra giusta, dovresti ottenere la 12V sui 40-50 giri/min con collegamento a stella e una potenza massima di circa 150W a stella oppure 450-500w a delta.... non esistono commercialmente alternatori che producono ad un basso numero di giri, il bello e' costruirlo da zero in base alle caratteristiche del proprio areogeneratore.
per ferro, tornando al discorso del nucleo ferromagnetico, qualcuno ha inserito della polvere di ferro nella colata di resina, ma sinceramente non so se l'abbia fatto e con quali risultati, si potrebbero inserire dei nuclei utilizzando le lamierine dei trasformatori, il problema rimane sempre la partenza, a questo in parte puo' essere risolto utilizzando dei magneti con spessore ridotto in modo da diminuire "l'attrito" magnetico alla partenza. sinceramente non mi e' mai venuto in mente di farlo, mi sento abbastanza soddisfatto dei miei alternatori specialmente l'ultimo che in teoria puo' arrivare sui 2.5 kw. si potrebbe migliorare l'efficienza utilizzando delle piattine di rame smaltato per fare le bobine, sai quanto spazio si recuperebbe rispetto ad uno tradizionale fatto con il filo tondo.... ci sono tante cose che sommate possono aumentare il rendimento globale dell'areogeneratore....... sperando che non abbia infumicato troppo, un saluto a tutti....
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 31/7/2008,12:28
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Salve a tutti. Eneo, ho capito perfettamente perché non si mettono i nuclei nelle bobine degli aerogeneratori, me lo spiegasti l'altra volta. Purtroppo i magneti permanenti, specie quelli al neodimio, fortissimi, hanno la tendenza ad "incollarsi" in direzione dei nuclei. Peccato, perché rimango convinto che il flusso magnetico aumenta coll'aumentare della permeabilità del nucleo, ma forse sbaglio, dovrei ripassare le formulette. Per quanto riguarda la piattina per gli avvolgimenti, puoi recuperare gli avvolgimenti di campo di vecchi motorini di avviamento da auto, Fiat 127, A112, Panda 45, Uno a benzina, tutti i modelli prima e qualcuno anche dopo. Anche di altre marche, possibilmente "vecchi". Avevano tutti gli avvolgimenti di campo in piattina di rame, da 2X4mm o da1,5X5mm. Variano a seconda della marca e della potenza, ma se trovi tutti quelli dello stesso tipo di motore sono tutti uguali. Io ne ho recuperati parecchi metri per riavvolgere dei secondari di trasformatori a B.T. e alto amperaggio. Buona idea, la tua, se metto mano ad un generatore fai-da-te.....  Non ti preoccupare per la lunghezza del post, a me i post lunghi piacciono.  Saluti. Ferro
| | | | Libero51
| Inviato il: 31/7/2008,15:24
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CITAZIONE (Ferrobattuto @ 31/7/2008, 13:28) . . . rimango convinto che il flusso magnetico aumenta coll'aumentare della permeabilità del nucleo Ciao a tutti , Il circuito magnetico di una macchina elettrica è importante almeno quanto il circuito elettrico.
http://it.wikipedia.org/wiki/Riluttanza
In parole povere il flusso dipende dal prodotto mu x H x S (non riesco a scrivere la mu greca). S è la sezione del circhuito magnetico , H è la f.m.m (forza magneto motrice = numero spire per corrente elettrica, accidenti alla simbologia degli elettrotecnici ) e mu è la permeabilità del circuito magnetico. Siccome la permeabilità del ferro è molto più grande della permeabilità dell'aria un circuito magnetico efficiente è fatto di ferro. Prendete una bobina di un relè a 12 volt , alimentatela e provate a sostituire il nucleo di ferro con un nucleo . . . di legno (il legno ha una permeabilità pari a quella dell'aria) usate la vostra improvvisata elettocalamita per attirare pezzetti di ferro e traete sperimentalmente le conclusioni. Tornando alla discussione con eneo e ferro sugli alternatori con poca coppia di spunto mi è parsa molto interessante la soluzione che ferro ha prospettato. Modificare l'indotto di un grosso motore trifase bipolare sistemando due grossi magneti ,diametralmente opposti in modo da ridurre al minimo il traferro ed abbracciare molte cave (per evitare l'incollamento). Lascio a ferro il compito di chiarire i dettagli, io vi propongo un'altra soluzione con un motore a corrente continua con magneti permanenti sullo statore. Eliminate il cuscinetto del motore lato collettore rimuovendo la testata con le spazzole . Scambiate il ruolo dello statore e del rotore , ovvero la carcassa esterna collegata alla ventola eolica girerà sull'indotto fermo e fissato sul lato dell'albero lato collettore al quale avete rimosso il cuscinetto. Tralasciate un'attimo l'improbabile soluzione meccanica "a sbalzo" che dovrete migliorare per evitare che i magneti striscino sull'indotto . Concentratevi sul collettore che avete costretto lì immobile con tutto lo statore che gli gira intorno. Se le spazzole erano diametralmente opposte, in qualunque coppia di lamelle del collettore diametralmente opposte deciderete di saldare due terminali avrete realizzato il vostro alternatore a magneti permanenti con un circuito magnetico con i fiocchi. Non vi suggerisco altri dettagli , vi ascolto . . . non è detto che il motore debba essere per forza a c.c. . . . deve avere le spazzole, deve avere una bassa resistenza interna e si possono sempre sostituire le bobine sullo statore con dei magneti permanenti incollati all'interno di un tubo . . . di ferro che gira . Chissà se sono riuscito a confondervi le idee ?
Un caro saluto 
Modificato da Libero51 - 31/7/2008, 18:51
| | | | gino33
| Inviato il: 31/7/2008,15:31
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CITAZIONE (eneo @ 30/7/2008, 18:05) piccola correzione la caduta di tensione e' di circa 2v in un sistema trifase. Non ne dubito.
Ma allora se a 100 giri leggo 17 volt per fase in alternata, dopo i ponti, sempre a 100 giri, dovrei leggere (17x3)-2=49? Ho letto invece 44 volt (a stella). Se non ho letto male o in modo sbagliato i miei diodi devono essere schifosi: niente male basta che aumenti del 10% le mie rilevazioni (per ora sto solo giocando).
Grazie anche per le altre considerazioni, molto utili, solo ora ho capito perchè dicevi batteria + lampadine 
Quanto ai volt è andata un po' meglio: i 14 volt a stella senza carico li ho a 35 giri, a triangolo a 60 giri. Forse troppi. Magari, anche per provare la darrieus, proverò a fare uno statore dimezzando spire e ohm ... o che sia una cazzata?
Quanto al rendimento degli alternatori commerciali resto del parere che le ditte non sono molto chiare: credo proprio che dovrebbero essere definiti uno più "carichi standard" e che dovrebbe essere dati i watt all'albero e watt ai morsetti per un certo intervallo di giri.
Curiosa la piattina invece del filo tondo. Ma quando si rimonta sullo strato precedente non ci viene del casino?
Salve e grazie a tutti
| | | | paolosport
Watt   Gruppo:Utente Messaggi:81
Stato:
| Inviato il: 31/7/2008,16:00
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Ciao a tutti, no Gino, la tensione che avrai in uscita dal tuo alternatore non potrà mai essere la moltiplicazione per tre di ogni singola fase.... Ammettiamo che tu connetta le tue fasi a stella avrai che la tensione in alternata di uscita sarà uguale a: V di ogni singola fase x 1,73.....quindi nel tuo caso a 100 giri min avrai: 17 x 1,73= 29,4 Volt in corrente alternata.
Adesso il valore di uscita in alternata dovrà essere moltiplicato per la radice di 2 se raddrizzi la corrente, quindi:
29, 4 x Radice di 2 (1,41) = 41,45 Volt
ora possiamo dedurre la caduta dei diodi che di solito varierà, per un ponte a doppia semionda, da 1,4 a 2 Volt al massimo..... Pertanto avremo:
41,4 - 1,4 = 40 Volt di picco in Corrente continua che ovviamente avranno un ripple di circa il 10% (dato che stiamo raddrizzando un sistema trifase)
Questa è la fisica con matematica annessa e purtroppo non si scappa 
Non so se sono stato abbastanza semplice....
Un saluto Paolo
| | | | eneo
| Inviato il: 31/7/2008,16:22
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ciao libero, il circuito magnetico comunque viene chiuso con l'altro magnete contrapposto, molto meglio del ferro, se non c'e' viene chiuso con delle lamierine in ferro. per quanto riguarda un motore bipolare, si puo' fare, pero' si deve tenere conto che e' un 2 poli il voltaggio ad un basso numero di giri e' basso.....rispetto a un quattro poli e inferiore di ben 4 volte e rispetto ad uno di 8 e' inferiore di 16 volte.... per la modifica dei motori cc, mi dispiace libero, ma molti di noi lo hanno gia' sperimentato, comunque grazie per l'interessamento. veniamo a gino33 come hai letto la tensione per fase, fase piu' neutro oppure con due fasi? perche' se hai letto la tensione con due fasi dovresti ottenere dopo i ponti 1.7 volte la tensione e precisamente 17v x 1.7 = circa 29v sempre per precisione dopo i ponti si parla di corrente continua. per il resto mi tengo sempre basso con le previsioni, buon per te', hai ottenuto una macchina che a 120 giri/minuto produce 500w sempre se il windside e' abbastanza grande..... per le piattine no.....viene un capolavoro, si recupera parecchio spazio anche perche' se si utilizza un piatto 1.5 x 5, il piatto viene piegato per poter riuscire esternamente e anche in quel caso si recupera spazio.
opps mi ha preceduto paolo, cmq per non creare troppa confusione gino se hai misurato in alternata prima dei ponti e' giusto quello che dice paolo.......
| | | | gino33
| Inviato il: 31/7/2008,17:23
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CITAZIONE (eneo @ 31/7/2008, 17:22) ....... veniamo a gino33 come hai letto la tensione per fase, fase piu' neutro oppure con due fasi? perche' se hai letto la tensione con due fasi dovresti ottenere dopo i ponti 1.7 volte la tensione e precisamente 17v x 1.7 = circa 29v
ho letto fra il filo in ingresso nella prima bobina di una fase e quello in uscita dall'ultima
sempre per precisione dopo i ponti si parla di corrente continua. per il resto mi tengo sempre basso con le previsioni, buon per te', hai ottenuto una macchina che a 120 giri/minuto produce 500w sempre se il windside e' abbastanza grande.....
Con la batteria a 120 non ci sono arrivato ... il motovariatore moriva prima. Con due lampade da 24V e 60W in parallelo avevo 273 watt (42 V be 6,5 A) La mia Windside è da 1,6 mq ... teoricamente 160 watt a 10 m/s però ho anche una Darrieus che dovrebbe arrivare al Kw
per le piattine no.....viene un capolavoro, si recupera parecchio spazio anche perche' se si utilizza un piatto 1.5 x 5, il piatto viene piegato per poter riuscire esternamente e anche in quel caso si recupera spazio.
Magnifico! Non la vendono? Però sarà delicato l'isolamento visti gli spigoli.
opps mi ha preceduto paolo, cmq per non creare troppa confusione gino se hai misurato in alternata prima dei ponti e' giusto quello che dice paolo.......
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 31/7/2008,17:57
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Salve a tutti. Gino, la piattina di rame per avvolgimenti è isolata con smalto, come il filo tondo, ha gli spigoli della sezione arrotondati, un po' come la saponetta insomma, poi si avvolge con la parte piatta rivolta verso il nucleo, ovvero verso il "buco vuoto" dove passa il flusso magnetico. Nel caso che la piattina sia nuda (si può ricavare della piattina da un troncone di grondaia di rame, tagliandola con delle forbici da lattoniere e un po' di pazienza), si può isolare interponendo tra uno strato e l'altro del cartoncino sottile, oppure se deve essere immersa nella resina solida, anche della sottile carta di quaderno, oppure qualsiasi cosa sia sottile e tenga distanti le spire di rame. Tanto le tensioni sono bassissime. Per Eneo e Libero: il motore che ho dovrebbe essere a 4 poli, ovvero a 1450 giri a 50 Hz. 220-380V triangolo o stella. Ma è ancora tutto da venire, anche se intanto se ne può parlare. Eneo, quì il vento ha direzioni estremamente variabili e raramente abbastanza forti, penserei quasi ad un rotore verticale, ma un darrieus se non sbaglio ha difficoltà di avviamento. Un savonius ha basso n° di giri ed è preferibile usarlo per scopi "meccanici", poi ha un coefficiente di solidità "pericoloso" in caso di vento forte, propenderei quasi per una cycloturbina, che ne pensi? Saluti a tutti. Ferro
| | | | Libero51
| Inviato il: 31/7/2008,23:55
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CITAZIONE (Ferrobattuto @ 11/7/2008, 21:59) . . . Un nucleo ferromagnetico concentrerebbe meglio il flusso, diminuendo dispersioni nel traferro e aumentando l'induttanza delle bobine, che forse si potrebbero fare con meno spire e meno resistenza elettrica. . . . Non è che voglio mettere in dubbio quello che altri hanno già fatto, ma vorrei capire. Saluti a tutti , cito alcuni significativi passaggi di ferro che ha aperto questa discussione . Nel mio intervento precedente ero nel dubbio se procedere in questa sezione oppure accodarmi alla discussione "didattica" di bolle che affronta il problema "formule in mano".
In ogni caso l'intervento non sarebbe stato molto diverso. Procedendo in questa discussione che prospetta soluzioni realizzative vado in conflitto con eneo per evidenti diversità di opinione sul circuito magnetico di una macchina elettrica. Tale situazione può essere evitata se ognuno procede per la sua via spiegando le proprie idee senza polemizzare troppo sulle opinioni altrui. Il titolo della discussione continua ad essere "Interrogativi sui generatori per eolico" ed a tali interrogativi intendo partecipare serenamente e con rispetto. Chi vuole continuare ad autocostruire alternatori multipolari con magneti permanenti e "poco ferro" può tranquillamente continuare, chi prospetta soluzioni di modifica "fai a te" di macchine esistenti . . . pure. Chiarito l'inghippo, abbraccio fraternamente eneo e lo invito ad una collettiva risata liberatoria. 
Secondo me gli interrogativi di ferrobattuto sono molto centrati e , se pur si schermisce per non essere uno specialista, gli faccio i miei professionali complimenti per l'acutezza e la cautela. . .
Siccome ferrobattuto "vuole capire" passo alla teoria.
La f.e.m. (forza elettromotrice o differenza di potenziale o tensione) che si genera in un circuito elettrico (bobina) concatenato (che si incatena) con un circuito magnetico dipende solo da quanto velocemente cambi il flusso magnetico. La formula comprende funzioni matematiche derivate ma la frase precedente descrive sufficientemente il problema. Ovvero tanto più velocemente varia il flusso magnetico, tanto più alta sarà la tensione indotta in ogni spira concatenata con tale variazione di flusso. Appare quindi evidente che per ottenere una tensione più elevata dal nostro alternaore dobbiamo o aumentare il numero delle spire o produrre variazioni di flusso più rapide. Per ottenere variazioni di flusso più rapide dobbiamo o aumentare i giri o aumentare i poli (ogni aumento di coppie polari aumenta proporzionalmente variazioni di flusso per ogni giro). Possiamo anche aumentare la variazione di flusso aumentato il suo valore assoluto. Se variamo il flusso tra 2 e -2 otteniamo una variazione di 4 ma se variamo il flusso tra 20 e -20 otteniamo una variazione di 40. L'intensità del flusso concatenato del nostro alternatore non è meno importante delle spire, dei giri e delle coppie polari.
Ottenere un flusso magnetico (induttore) elevato è quindi fondamentale.
I magneti permanenti sono dei generatori di f.m.m. (forza magnetomorice) come delle bobine perennemente autoalimentate. La legge di Opkinson vale per i circuiti magnetici (si chiamano circuiti perchè si chiudono comunque sempre) nel medesimo modo con cui la legge di Ohm vale per i circuiti elettrici. La f.m.m equivale alla f.e.m. la corrente equivale al flusso magnetico e la resistenza equivale alla riluttanza magnetica. Quando usate il rame per le vostre bobine usate un materiale con bassa resistività . Vi consiglio di fare altrettanto per i vostri circuiti magnetici: usate materiali con alta permeabilità (ferromagnetici) . Al pari di un circuito elettrico , ogni tratto di circuito magnetico ha la sua riluttanza e la riluttanza totale è la somma delle riluttanze. Purtroppo non potete evitare il traferro tra rotore e statore come nel trasformatore (non a caso è la macchina elettrica con il miglior rendimento) . Quel tratto in cui le linee di flusso attraversano l’aria sono causa di una forte riluttanza in serie alla riluttanza complessiva del circuito. Tale riluttanza diminuisce al pari di una forte resistenza il flusso complessivo. I radiotecnici sanno bene che solo trasformatori ad altissima frequenza possono (e devono) funzionare accoppiati in aria (senza circuito ferromagnetico) . La questione del ferro pieno e del ferro in lamierini la rimandiamo .
Per il momento spero di aver chiarito alcuni dubbi che ferrobattuto aveva saggiamente proposto.
Navigando sul web di Wikipedia ai termini riluttanza, flusso, induzione troverete la trattazione teorica completa , nel mio piccolo ho cercato di farmi spiegare senza formule con derivate ed integrali e spero di non avervi annoiato troppo , (non scherzo più, lo prometto. . . per un pò ).
Un caro saluto a tutti .
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 1/8/2008,00:10
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Ciao Libero, hai centrato perfettamente il problema. Ma daltronde capisco che ogni autocostruzione di macchine, elettriche o meno è pur sempre un compromesso tra quanto sarebbe meglio fare e quanto si può. Comunque passa pure alla teoria, che "l'infarinatura generale" che ho mi permette di seguirti, anche qualche formula, basta che non si vada troppo sull'astruso. Aspetto il seguito. Ferro
| | | | eneo
| Inviato il: 1/8/2008,08:33
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ciao a tutti.......non riesco a capire come mai riesco cosi bene a farmi fraintendere....non vedo dove ho polemizzato, dicendo che quello che dico e' giusto e quello degli altri e' sbagliato, io dico la mia in base alla mia esperienza personale, non avendo studiato ne elettronica e ne elettromeccanica......ferro ha centrato il problema dicendo "Ma daltronde capisco che ogni autocostruzione di macchine, elettriche o meno è pur sempre un compromesso tra quanto sarebbe meglio fare e quanto si può." i fattori in gioco sono tanti e ognuno mette nel propio piatto della bilancia quello che puo' e vuole. ben vengano le tue spiegazioni scientifiche, ognuno contruibuisce come puo' , teoria e pratica, nessuno ti ha mancato di rispetto questo e' ben chiaro....
per ferro ti consiglio un generatore ad asse verticale simile alla ropatec.......
per gino33 le piattine di rame smaltato la vendono ma bisogna prendere un certo quantitativo... visto che hai misurato in alternata spero che la spiegazione di paolo ti abbia chiarito le idee....
| | | | | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 1/8/2008,20:19
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Buonasera a tutti. Eneo, io ho moltissima ammirazione per tutto quello che hai realizzato tu. Sei un autocostruttore e uno sperimentatore attivissimo, attento e preciso. Se ti ho dato l'impressione di voler essere polemico ti chiedo scusa. Il mio è semplice rammarico per il fatto di non poter migliorare la permeabilità dei nuclei, che nel caso credo porterebbe ad un ulteriore abbassamento dei giri utili. Ma come ti ho detto l'altra volta, necessitano dei compromessi, spcialmente in campo eolico, che il vento è volubile e capriccioso. Poi, quando una cosa realizzata in base a delle prove pratiche funziona e funziona BENE, come nel caso degli alternatori da te realizzati, su tutto il resto e le disquisizioni varie si può sorvolare. Ti parla uno che ha fatto soltanto la terza media (ho cominciato a lavorare a 15 anni, il mio libretto di lavoro è datato settembre 1965), e poi s'è dovuto arrangiare con l'autodidattica, leggendo di tutto e di più nei ritagli di tempo (pochi...), saltando da una materia all'altra quando le conoscenze lo imponevano, cercando il nesso tra quello che si doveva fare e quello che si sarebbe dovuto sapere. Ne è uscito fuori un polpettone di nozioni, variamente legate tra loro, che fortunatamente per mia natura, sono riuscito ad ordinare discretamente bene. Molto spesso se avessi avuto le conoscenze giuste avrei tribolato di meno, o avrei ottenuto qualcosina in più. Presumo di capire quale sia l'intento di chi invece queste nozioni le ha (fortunato lui) e tenta di metterle a disposizione di altri. Per puro spirito di condivisione, come faccio anche io con le mie nozioni sugli accumulatori, anche se questo in qualche modo ci può dare fastidio. Personalmente ho imparato da tempo che chiunque, anche la persona più stupida e ignorante di questo mondo può insegnarmi qualcosa in qualsiasi momento. Ed è con questo spirito che mi sono iscritto al forum. Ma io sono "anziano" (1950 Classe di Ferro.... Battuto!) e ormai "sbollito" di velleità e competizioni. Chi è più giovane di me probabilmente no.... Riconsolati Eneo, anche gli scienziati dell'epoca dissero ai fratelli Wrigt che "il più pesante dell'aria non avrebbe mai potuto volare!" Sappiamo com'è andata.... Serenità a tutti. Ferro
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