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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Eolico

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Interrogativi sui generatori per eolico.
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gino33
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Inviato il: 7/8/2008,17:51

Salute a tutti!
Caro Ferro, molto mi hai chiarito, ma mi restano dei buchi.

Continuo a non saperti rispondere in merito ai volt del mio aggeggio (che a vuoto, a stella e raddrizzato, da 35 a 120 giri passa da 14 a 50 volt) Quello che dici è giusto, ma continuo ad immaginare che sia da 12 volt se normalmente girerà sui 60 giri, da 24 v sui 100 ecc. Diverso mi pare il caso per un alternatore dove i giri sono fissi...

Nella questione "rendimento dell'alternatore" credo non si debba considerare l'uso della batteria. Ho visto le vostre considerazioni e le ho trovate molto chiare: il rendimento cala rispetto ad una semplice resistenza perchè è come andare in salita, ecco perchè la batteria la metterei da parte.

Usando una resistenza mi dici che, variando la medesima, anche la potenza generata cambia moltissimo.

Hai senz'altro ragione, ma se la potenza erogata cambia in diretta proporzione con la potenza assorbita (rilevabile dalla reazione della carcassa) non ci vedo problema. Diciamo che io abbia 0,5 ohm, che mi metta a 50 giri e che mi escano 9 watt mentre l'albero mi richiede 10 watt. Se cambio la resistenza tu dici che i watt in uscita cambiano. OK l'ho notato anch'io. Diciamo che con una diversa resistenza mi escano 18 watt. Ora la questione è: i watt richiesti dall'albero sono 20 e il rendimento continua ad essere del 90% o di più o di meno?

Io temevo fossero di più o di meno, ma nella tua precedente risposta mi avevi detto di mantenere la stessa resistenza e avevo perciò dedotto che mi sbagliavo.
Ora mi vengono dei dubbi. Puoi chiarirmeli?


Mi scrivi pure: "... con un alternatore dall'ottimo rendimento, se non ci metti un aeromotore ben fatto ti sei giocato tutto. Eneo te ne darà conferma...."

Hai ragione, ma se il gruppo ventola-alternatore rendesse poco e io non sapessi quanto rende l'alternatore, non saprei a chi dare la colpa.

Quanto all'inverter per eolico credo siano derivazioni da quelli per fotovoltaico, e che siano poco efficienti. Hai gurdato quel link?

Ciao a tutti





Modificato da gino33 - 8/8/2008, 19:15
 

Ferrobattuto

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Inviato il: 9/8/2008,14:31

Salve a tutti.
Bene, Gino, vediamo di tappare qualche buco, anche se sicuramente se ne apriranno altri.

CITAZIONE
Continuo a non saperti rispondere in merito ai volt del mio aggeggio (che a vuoto, a stella e raddrizzato, da 35 a 120 giri passa da 14 a 50 volt) Quello che dici è giusto, ma continuo ad immaginare che sia da 12 volt se normalmente girerà sui 60 giri, da 24 v sui 100 ecc. Diverso mi pare il caso per un alternatore dove i giri sono fissi...

Abbiamo detto, e altri più esperti di me come Eneo o Paolosport potranno confermartelo, che in un alternatore a magneti permanenti la tensione in Volt è circa proporzionale al numero di giri. Perciò avrai un alternatore a 12V se lo farai cominciare a lavorare a 35Giri, oppure a 24 se lo farai lavorare più su, oppure a 48..... Ecc. Ecc. No problem. Per gli alternatori con numero di giri fisso, si deve agire sulla regolazione della tensione interna, che con un alternatore a magneti permanenti diventa di una macchinosità incredibile, ma credo che questo esula dal discorso attuale.

CITAZIONE
Hai senz'altro ragione, ma se la potenza erogata cambia in diretta proporzione con la potenza assorbita (rilevabile dalla reazione della carcassa) non ci vedo problema. Diciamo che io abbia 0,5 ohm, che mi metta a 50 giri e che mi escano 9 watt mentre l'albero mi richiede 10 watt. Se cambio la resistenza tu dici che i watt in uscita cambiano. OK l'ho notato anch'io. Diciamo che con una diversa resistenza mi escano 18 watt. Ora la questione è: i watt richiesti dall'albero sono 20 e il rendimento continua ad essere del 90% o di più o di meno?

Anche quì non vedo il problema. Se all'albero al potenza richiesta è di dieci W e all'uscita ne hai nove il rendimento è senz'altro del 90%. Se con una resistenza diversa all'albero ti si richiedono 20W e dall'alternatore ne escono 18 il rendimento è lo stesso. Ma con una potenza in uscita maggiore, perciò corrente (ampere) maggiore nel circuito, sicuramente si avranno maggiori dispersioni di potenza sulla resistenza interna dell'alternatore, nelle bobine insomma. Comunque sia puoi sempre misurare la reazione sul dinamometro (l'aggeggio con la bilancia) e vedere la potenza assorbita all'asse, e misurare la potenza resa con voltmetro e amperometro, fare la differenza e trovare il rendimento.
Nel caso che il variatore non ce la faccia a trascinare il tuo alternatore, devi provvedertene di uno più potente. Potresti usare un trapano a mano di una certa forza di quelli con regolazione della velocità incorporata. Di solito hanno anche 750-800W di potenza, che dovrebbero essere sufficienti.

CITAZIONE
Io temevo fossero di più o di meno, ma nella tua precedente risposta mi avevi detto di mantenere la stessa resistenza e avevo perciò dedotto che mi sbagliavo. Ora mi vengono dei dubbi. Puoi chiarirmeli?

Mantenere la stessa resistenza, controllare il dinamometro e misurare la potenza ai morsetti ai vari numeri di giri è una condizione molto simile a quella che si verifica nel funzionamento effettivo: il vento varia di forza continuamente, perciò il tutto erogherà più o meno corrente (e potenza) con differenti giri. Puoi tracciare un grafico, partendo dai giri minimi (ad es. 30G/m) e segnartelo, poi passare ad un regime magari di 35, poi di 40 e così via segnando ogni volta potenza meccanica assorbita e potenza elettrica resa. Alla fine avrai un bel diagramma di rendimento del tuo alternatore, con correnti e tensioni rese ai vari regimi, e potrai vedere da te il miglior modo di usarlo, oppure avere dei parametri per fartene uno nuovo. Naturalmente altri più pratici di me di questa cosa potranno confermarti o meno se ho detto bene.

CITAZIONE
Mi scrivi pure: "... con un alternatore dall'ottimo rendimento, se non ci metti un aeromotore ben fatto ti sei giocato tutto. Eneo te ne darà conferma...."
Hai ragione, ma se il gruppo ventola-alternatore rendesse poco e io non sapessi quanto rende l'alternatore, non saprei a chi dare la colpa.

Hai perfettamente ragione, è ovvio.

CITAZIONE
Nella questione "rendimento dell'alternatore" credo non si debba considerare l'uso della batteria. Ho visto le vostre considerazioni e le ho trovate molto chiare: il rendimento cala rispetto ad una semplice resistenza perchè è come andare in salita, ecco perchè la batteria la metterei da parte.

Nella questione rendimento penso di no, ma poi nell'uso pratico le batterie saranno indispensabili. Messo bene a punto l'alternatore, per questo o quel numero di giri o per questa o quell'altra tensione di inizio impiego, poi le batterie dovrai mettercele per forza. A quel punto misurare il rendimento diventerà un po' più macchinoso, perché le batterie al piombo hanno una resistenza interna bassissima, dell'ordine dei milliohm, per cui arrivati al numero di giri di inizio carica, cioè alla tensione dei morsetti della batteria, la corrente salirà in modo esponenziale con ogni piccolo aumento di giri, insomma un po' come se diminuisse di colpo la resistenza di carico (che poi è quasi quello che succede, in effetti....) per cui avrà molta più importanza la resistenza interna dell'avvolgimento che la resistenza esterna del carico. Ma poi se ne riparlerà.
Penso di aver aperto un sacco di altri "buchi nella diga", speriamo che regga..... Nell'eventualità che le mie spiegazioni contengano errori o improprietà mi auguro che altri, più esperti di me facciano le dovute correzioni.
Saluti a tutti.
Ferro

 

gino33
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Inviato il: 11/8/2008,13:38


Grazie per la tua pazienza Ferrobattuto.
Mi sembra d'aver un po' capito, però m'immagino debbano esistere dei metodi meglio definiti per misurare il "rendimento" di un alternatore.

Comunque mi par di capire che un resistenza "da forno" è il carico migliore, che dev'essere tale da non fondere con la potenza massima cui si arriverà, infine deve distribuire la potenza sensatamente fra volt ed ampere.

0,3 ohm hai detto che vanno bene per 500 watt: sarei stato curioso di sapere come hai determinato tale valore (visto che la mia ventola meno potente dovrebbe lavorare attorno ai 100 watt). Immagino meno watt più ohm.

Cercherò di determinare via prove se, a parità di giri, il rendimento cambia modificando gli ohm.

Salute a tutti


 

Ferrobattuto

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Inviato il: 11/8/2008,21:11

Salve a tutti.
Caro Gino, sapevo che turando dei buchi se ne sarebbero aperti altri.... Un po' come quell'operaio che veniva chiamato dai padroni per sistemare una tegola rotta che perdeva, sul tetto. Una volta comiciò a portarsi il figlio per imparargli il mestiere, e il figlio vide che la spostava da una parte all'altra del tetto senza sostituirla. Alle sue domande il padre gli rispose che, se l'avesse sostituita definitivamente, poi non l'avrebbero chiamato più, e non avrebbero avuto di che guadagnare. faccine/wink.gif Scherzo, naturalmente. faccine/biggrin.gif
Ma tornando alle nostre resistenze: non è che "distribuiscono" la potenza tra volt e ampere. Lasciano soltanto passare più o meno corrente. Se tu avessi una tensione fissa, come quella che esce da un generatore a giri costanti, variando la resistenza (più o meno ohm), preleveresti più o meno potenza a seconda della resistenza inserita. Come quando infili una spina nella presa: se hai un utilizzatore da 1KW preleverai 1KW, se ne inserisci un altro più o meno potente varierà la potenza prelevata. Ebbene, quello che varia dentro gli utitlizzatori non è altro che la loro resistenza interna. faccine/happy.gif Ora, la rete elettrica ENEL si suppone con resistenza zero, perché ti eroga tutta la potenza che vuoi, lo dimostra il fatto che se utilizzi un ferro da stiro ti da 1000W, se invece usi una lampadina da 40W te ne da solo tanti. Io spesso uso una vecchia saldatrice che "spara" dalla rete 30-35A e la rete me ne eroga tanti così (e costano! faccine/sad.gif ). Mentre un piccolo generatore, che sia autocostruito o di produzione industriale, ha una resistenza interna ben definita e sempre superiore a quella della rete.

CITAZIONE
0,3 ohm hai detto che vanno bene per 500 watt: sarei stato curioso di sapere come hai determinato tale valore (visto che la mia ventola meno potente dovrebbe lavorare attorno ai 100 watt). Immagino meno watt più ohm.

Hai immaginato bene: più ohm, ovvero resistenza maggiore al passaggio della corrente, meno watt, visto che la potenza in Watt è uguale al prodotto dei Volt per gli Ampere.
Escono fuori 0,3 Ohm perché con 12V, diviso per 0,3 Ohm, passano 40Ampere, che moltiplicati per 12Volt danno 480Watt. Se dallo stesso generatore vuoi erogare 1KW devi mettere una resistenza di 0,15 Ohm, che lasciano passare 80Ampere che moltiplicati per 12Volt danno 960Watt. Non proprio 1KW, per 1KW in realtà la resistenza dovrebbe essere di 0,144 Ohm, ma valli a misurare..... faccine/dry.gif
Tornando al tuo generatore, se vuoi utilizzarlo a 12V, dovrà avere una resistenza interna veramente bassa, perché per erogare tanta potenza su una resistenza esterna tanto bassa (0,3 - 0,15 Ohm), con una resistenza interna altrettanto alta dissiperai metà della potenza dentro il generatore. Esempio: con un carico di 0,3 Ohm, e una resistenza interna uguale, la corrente circolante sarà circa la metà di quella richiesta, in quanto le due resistenze si trovano in serie e si sommano. 0,3 + 0,3 = 0,6. 12 diviso 0,6 fanno 20A, in totale 240W di cui metà dissipati dentro il generatore, e metà dissipati sul carico. Per questo motivo si cercano di fare impianti a tensione più alta possibile e alternatori con la resistenza interna più bassa possibile.
Presumo che variando la resistenza di carico, se in salita (più Ohm) avrai meno potenza e più rendimento, se in discesa (meno Ohm) avrai più potenza ma minor rendimento.
Abbiamo spostato la tegola...... faccine/laugh.gif
Chiedo venia a tutti gli altri per le eventuali inesattezze e per le semplificazioni. faccine/rolleyes.gif
Saluti a tutti.
Ferro



Scarica allegato

Legge_di__OHM.doc

( Numero download: 1020 )

 

gino33
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Inviato il: 12/8/2008,07:30

Buongiorno a tutti, vi state divertendo alle mie spalle eh? faccine/tongue.gif

Caro Ferro,
ora ho tutto quanto mi serve, ho trovato persino tre resistenze da phon e farò come hai detto.
L'allegato è molto chiaro, ho paura che l'hai scritto tu per cercare di tappare la mia ignoranza faccine/cry.gif
Io non ho eccessivi problemi con la resina e la saldatrice, perciò fatto il ventolone e copiato l'alternatore intendevo "assumere" un esperto per le considerazioni elettriche. Ho contattato due o tre ingegneri locali con risultati deludenti (magari avranno pensato "ma cosa fa 'sto scemo". Fortuna che ci siete voi del Forum faccine/clap.gif

Cambiando discorso, ieri c'era un bel venticello sui 5 m/s.
La tipo Windside girava come un'indemoniata mentre la Darrieus elicoidale faceva schifo, magari riceveva meno vento (è più bassa) ma ci penserei due volte a prendere questa strada. Chissà forse ho scazzato qualcosa.

Buon Ferragosto

PS. Però se l'alternatore non ha carico risultano SOLO volt e ZERO ampere, se è in corto ZERO volt e SOLO ampere, se c'è una resistenza un po' degli uni e po' degli altri e questo "pò" cambia col variare della resistenza. Questo mi pare indubitabile.
Ora potrò verificare che a parità di giri dell'alternatore
a) I watt mutano cambiando la resistenza.
b) Se il rendimento resta immutato.
Potrò poi modificare i giri per tornare alla potenza di partenza e vedere che succede al rendimento.
Questo perchè il mio scopo e' poter dire: "Questo alternatore produce tot a questi giri con questo rendimento"




Modificato da gino33 - 12/8/2008, 08:51
 

Ferrobattuto

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Inviato il: 12/8/2008,11:53

Salve a tutti.

CITAZIONE
Buongiorno a tutti, vi state divertendo alle mie spalle eh? faccine/tongue.gif

Se ti riferisci a me, no, non ne ho minimamente l'intenzione. La storiella della tegola era solo per alleggerire il tema.

CITAZIONE
L'allegato è molto chiaro, ho paura che l'hai scritto tu per cercare di tappare la mia ignoranza faccine/cry.gif

E' vero, l'ho scritto io, ma per sopperire alla MIA ignoranza. Lo scrissi per meglio focalizzare la materia e ricordarla meglio, che qualcosa di scritto ti rimane a memoria meglio. Poi mi sarebbe stato utile per le consultazioni future. E non finisce li, ma continua con il tema dei condensatori, del magnetismo, delle formule sulla corrente alternata, sui trasformatori ecc. ecc. Un vero e proprio prontuario tascabile (in origine era in formato A5) da consultare in caso di vuoto di memoria. Purtroppo alcuni temi non ho avuro il tempo di terminarli di scrivere, e ora languisce sull'HD del computer. Se ti interessa te lo metto in rete, ma non è niente di speciale, ed è diviso in capitoli di argomentazione diversa.
Presumo che gli "ingegneri" che hai consultato tu siano "vittime" degli studi moderni (sono abbastanza vecchio da poterlo dire), ossia pieni di nozioni tecniche ma scevri di apertura mentale e curiosità per il nuovo. E' più facile trovarne in questo forum, anche in persone molto meno istruite.
Per quel che riguarda la Darrieus, hanno la perticolarità di "soffrire" con il vento a bassa velocità, con cui hanno difficoltà ad avviarsi. Difatti molte volte sono rotori ibridi, accoppiati con un piccolo Savonius che ne faciliti l'avviamento, oppure con una piccola Windside. Puoi cercare qualche testo che ne parli, se già non ce l'hai, anche in rete da scaricare, magari con E-mule o qualcosa di simile.
Ricambio il Buon Ferragosto, ma lo passeremo in casa al fresco (prima o poi racconterò perché la mia casa è fresca, senza condizionatore).

CITAZIONE
PS. Però se l'alternatore non ha carico risultano SOLO volt e ZERO ampere, se è in corto ZERO volt e SOLO ampere, se c'è una resistenza un po' degli uni e po' degli altri e questo "pò" cambia col variare della resistenza. Questo mi pare indubitabile.

Quando l'alternatore è senza carico, si considera caricato da una resistenza infinita, quando è in cortocircuito si considera caricato da resistenza zero, anche se la resistenza c'è ugualmente: quella dell'avvolgimento interno e dei conduttori vari, che seppure bassissima esiste ugualmente. Per prova dovresti tentare di misurate la corrente alternata ai capi delle singole fasi, prima del ponte di diodi. Probabilmente qualcosa misureresti.
Buon divertimento.
Ferro

 

gino33
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Inviato il: 12/8/2008,14:39

Meno male che non ti ho fatto perdere tempo più di tanto.
Bello che ti sia fatto un manuale di elettrotecnica.
Al momento io non vorrei addentrarmi nella questione (già faccio troppe cose dilettantescamente in spregio al principio della divisione del lavoro). Se proprio mi pianto mi rassegnerò (o caccio via tutto).
Visto che la mia windside arriverà su 150 watt farò i test con tanti pezzi di resistenza da fare un ohm (12 volt : 1 ohm = 12 ampere x 12 volt = 144 watt)
La mia Darriueus è elicoidale e parte da sola anche con 1 m/s, mi sa che abbia delle balle col vento turbolento e irregolare rasoterra.
Sono curiosissimo sul tuo sistema di refrigerazione casa.
Anch'io non mi muovo (sto facendo il badante a mia madre).
Ciao
Saluto tutti



 

paolosport
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Inviato il: 12/8/2008,16:14

Ciao a Tutti, ciao Gino, ciao Ferro...

Per chi fosse interessato alle darrieus questo è veramente un ottimo sito.....

http://windturbine-analysis.netfirms.com/


Di nuovo un saluto a tutti

P.S.: Gino quando sai la R interna del tuo generatore e i Volt / RPM a vuoto non hai bisogno di fare tante prove, sai già tutto facendo due conticini....

Paolo

 

gino33
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Inviato il: 12/8/2008,17:22

CITAZIONE (paolosport @ 12/8/2008, 17:14)
Ciao a Tutti, ciao Gino, ciao Ferro...

Per chi fosse interessato alle darrieus questo è veramente un ottimo sito.....

http://windturbine-analysis.netfirms.com/

Visto, molto interessante. faccine/clap.gif

Il mio aggeggio è simile a quanto in
http://www.tradekey.com/product_view/id/228317.htm
Altre molto simili
http://www.quietrevolution.co.uk/products_in_development.htm
Guardate i prezzi di quella 2,5 x 2,5 mq (la mia è di 2,2 mq) mi ha fatto venire delle idee, ma bisogna che funga!!! faccine/mad.gif
Come vedete non è prevista l'ibridazione con Savonius per la partenza.
I miei problemi (se non è questione di vento) o derivano dal profilo scazzato o dall'incidenza pure scazzata. faccine/chair.gif
Un mio amico che dovrebbe intendersene dice che non sono troppo lontano dal NACA0018 e che l'incidenza dovrebbe andare bene.



P.S.: Gino quando sai la R interna del tuo generatore e i Volt / RPM a vuoto non hai bisogno di fare tante prove, sai già tutto facendo due conticini....

Difatti mi pareva e in prima pagina (dove ho messo le rilevazioni) ho anche scritto: "Credo che questo, assieme agli ohm del circuito, basti ad un elettrotecnico esperto (io non sono neanche inesperto) per giudicare l’oggetto e per calcolarne il rendimento." Però credo comunque necessario rilevare i watt assorbiti tramite la coppia di reazione della carcassa.

Se a qualcuno interessassero, occhio che quei dati non sono utili, dal penultimo accrocchio le cose sono peggiorate (forse essendo risalito di ohm) ora ho fatto un nuovo statore con metà spire e metà traferro e riproverò.
Gino


Paolo


 

Ferrobattuto

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Inviato il: 12/8/2008,19:42

Salve a tutti.
Gino, Paolosport è un vero esperto. Sono sicuro che i suoi consigli siano molto migliori delle mie chiacchiere. Lui credo ne abbia fatti parecchi di alternatori.
Anche noi non ci muoviamo perché facciamo da badanti ad una zia di mia moglie, molto anziana e reduce da un'ischemia, che l'ha lasciata fisicamente bene ma distrutta mentalmente.
La mia casa...... E' un discorso che dovrei mettere nella sezione "casa energetica", e non perché sia molto moderna e tecnologica, ma proprio per il contrario! La parte che abito attualmente è stata terminata nel 1766. No, non ho sbagliato, la data è giusta, e la parte posteriore, che sto ristrutturando da me piano piano, è ancora più "vecchia". Essendo a tre piani, con la tecnologia del tempo, ossia muri in pietre e malta di calce, ha le mura con spessori a "scaletta": 120cm al piano terra, 90cm al primo piano e 60cm al secondo. Essendo l'ultimo piano una soffitta adibita un tempo a granaio, i miei soffitti sono volte in pietra ad incastro coperte di malta e riempite "a sacco" di sabbia e minuteria compressa. Abito in una grotta, insomma. Naturalmente una grotta molto bella, intonacata e stuccata, che cerchiamo di tenere al meglio e quanto più possibile originale. Aprendo sapientemente le finestre di notte e chiudendole di giorno si mantiene una temperatura fresca senza alcun uso di energia. In inverno succede il contrario, si aprono gli scuri di giorno con il sole e si lasciano scaldare le camere, necessitando così di poco riscaldamento (abbiamo una stufa a legna), di notte si chiudono le tende e si mantiene il calore dentro. L'inerzia termica delle mura così spesse rende l'interno quasi termostabile. Forse la temperatura invernale in casa non è molto alta, tanto che chi si ferma a dormire da noi necessita di qualche coperta in più, ma noi siamo abituati e ci stiamo bene. Mi sento fortunato, perché mi rendo conto che questo non è possibile per tutti.
Saluti a tutti.
Ferro

 

gino33
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Inviato il: 13/8/2008,14:46

Ciao Ferro.

Sì certo Paolosport, come Eneo, sono espertissimi, ma credo che una verifica "fisica" del rendimento sia comunque utile (la teoria è un conto, ma la bilancia non mente mai faccine/clap.gif ) Per me che non so fare i conti poi è indispensabile faccine/chair.gif

Anche la casa di mia madre è simile alla tua (ma più pasticciata recentemente), sarà del 500, ha muri in sasso ma meno grossi (alla base sarà sugli 80 cm). Con la manovra delle finestre d'estate si sta discretamente. Certo il clima padano non è come il tuo.

Ho cominciato a provare lo statore con metà spire e meno traferro. Sono abbastanza contento: pur dimezzando la resistenza i volt sono calati solo di un terzo. Certo le varianti spire-magneti-forme varie sono tante e chissà quale è ottimale. Io, essendo ignorante, oltre a capire informazioni in giro, vado avanti col metodo della "forcella". Ora faccio le prove con la bilancia e posto le foto del marchingegno.

Salute a te e a tutti

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 13/8/2008,18:42

Salve a tutti.
Certo, Gino, immagino che il clima in pianura Padana sia differente, quì poi siamo appena sopra i 400m. Congratulazioni, comunque, ha una bella età anche la casa di tua madre, però!
Per quel che riguarda l'alternatore, il traferro in teoria non dovrebbe esserci per niente, perciò deve essere il più sottile possibile, compatibilmente con i giochi meccanici e gli spostamenti assiali, che con un alternatore "piatto" sono certamente maggiori che in uno "normale". Mi spiego meglio: Il traferro aumenta la "riluttanza" che ha un flusso magnetico a passare da un magnete all'altro, oppure, come succede nei motori elettrici, a passare dall'indotto allo statore. Daltronde è necessario, per impedire che le parti in movimento frizionino l'una sull'altra rovinando tutto. Ma essendo dannoso ai fini del passaggio del campo magnetico, deve essere più sottile possibile. Nei normali motori o generatori con girante e statore di forma cilindrica, la grande distanza dei due supporti dei cuscinetti permette di lasciare traferri sottilissimi, senz'altro inferiori al millimetro, limitati soltanto dall'attrito dell'aria. Mentre nella forma piatta in uso generalmente nei generatori eolici autocostruiti probabilmete necessita di un po' di traferro in più, ma sempre il più sottile possibile compatibilmente con la realizzazione meccanica. Se ricordo bene, ma potrei sbagliare, l'influenza del traferro aumenta col quadrato del suo spessore.
Le varianti magneti-spire-parametri-vari sono senz'altro infinite, ma naturalmente si deve scendere a compromessi tra ciò che si vuole e ciò che si può fare. Aspettiamo le foto. Buon lavoro.
Saluti a tutti.
Ferro

 

gino33
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Inviato il: 14/8/2008,17:55

Salute a tutti.
Scusami Ferro, non dovevo dire "traferro" bensì distanza fra i magneti ( s'è ridotta da 15 mm a 9 mm).
Ho fatto i test, ma non ho fatto ancora i conti.
Posso dire subito che con 0,3 ohm è quasi come metterlo in corto per cui ho provato anche con maggiori resistenze.
Se v'interessano trascriverò le rilevazioni.
Ecco le foto del trabaldello per misurare la coppia di reazione sulla carcassa. Ho messo anche la foto dello statore: come vedete ho lasciato il centrobobina libero per poter ridurrre al minimo la distanza dei magneti (e per fargli prendere aria). Però potevo fare meglio, tant'evvero che ho anche un po' di resistenza a vuoto a triangolo, immagino che le tre fasi non siano venute identiche faccine/ph34r.gif (ci vorrebbe proprio la piattina, e non solo per ridurre ancora la resistenza).
ForumEA/us/img55/2558/bilanciajz7.jpg
ForumEA/us/img55/2558/bilanciajz7.32c9fbc17a.jpg
ForumEA/us/img296/1359/bilancia2ay2.jpg
ForumEA/us/img296/1359/bilancia2ay2.668c490c02.jpg

ForumEA/us/img296/1342/statore6xp1.jpg
ForumEA/us/img296/1342/statore6xp1.446c2f3e31.jpg



 

Ferrobattuto

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Inviato il: 14/8/2008,18:54

Salve a tutti.
Accipicchia Gino, è un bel "Mostro" quell'alternatore che hai fatto! faccine/w00t.gif Lo credo che il motoriduttore non glie la fa a farlo girare. Forse glie la farebbe di più mettendo una puleggia più grande sull'asse dell'alternatore, anche se così ti calano i giri. Nell'eventualità che la bilancia poi non glie la faccia a sopportare il peso (ma con una leva così lunga non credo) potresti spostare l'asta dalla parte opposta e appenderci dei pesi fino a trovare un equilibrio, un po' come si fa per pesare con una bilancia a stadera. La distanza dall'asse dell'alternatore in metri moltiplicato il peso di bilanciamento in chili ti da la spinta in chilogrammetri. Ma immagino che funzioni tutto bene così..... faccine/happy.gif
Certo con la piattina nel tuo caso andrebbe meglio. In realtà non è che hai sbagliato di molto parlando di traferro. Non essendoci nucleo ferromagnetico, in pratica tutto lo spessore d'aria tra i magneti opposti è un traferro. Purtroppo i nuclei non si possono mettere per non inchiodare le giranti all'avvio, che se fosse possibile di spire se ne potrebbero fare molte di meno, oppure con uguali spire si avrebbe la stessa tensione a giri più bassi. Congratulazioni, comunque, è un bel marchingegno quello che hai realizzato.
Io di resine non ne mastico assolutamente, che resina usi? Ho visto foto di altri montaggi che usano resine trasparenti. Sicuramente ora che hai messo le foto anche altri che ne sanno più di me potranno darti dei consigli, anche migliori dei miei (quando torneranno dalle ferie hehehe faccine/laugh.gif ).
Ci rileggiamo a breve.
Saluti a tutti.
Ferro




Modificato da Ferrobattuto - 15/8/2008, 10:43
 

Ferrobattuto

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Inviato il: 15/8/2008,17:15

Gino, in questo momento sono in chat, non so se puoi accedere....
Ciao.
Ferro

 
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