| gino33
| Inviato il: 19/8/2008,17:17
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Attendo con interesse l'opinione degli esperti sulla questione traferro-resistenza.
A proposito di resistenza, visto che è questa che rompe più di tutto, perchè non fare un unico rotore con due statori? Si raddoppierebbero le bobine e le si potrebbero fare con filo grosso a piacere. Forse che i magneti doppi forniscono più del dopppio di forza? Non ci giurerei, non ho provato con attenzione, ma mi è sembrato che con un solo rotore saltasse fuori giusto la metà dei volt, non di meno.
Per Ferro. La windside va a "spinta" non è un'ala come la Darrieus: non credo ci sia molto da fare. Quei volt alla batteria sono sembrati strani pure a me, avrò letto-scritto male? erano le prime prove che facevo e non avevo mai visto una batteria. In seguito non è mai sucesso. Quindi quei dati sono troppo ottimistici e poi era a triangolo (invece con gli ultimi statori il triangolo va male, chissà che combino). In ogni caso, almeno a stella, l'ultimo aggeggio mi pare vada un po' meglio. Vedrò col nuovo statore.
buon rientro ai rientrati! gino
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 19/8/2008,20:15
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Salve a tutti. Attendo anche io con interese le conclusioni di chi se ne intende più di me sugli alternatori "pancake" . Come pure sui magneti e il traferro. Per quel po' di elettrotecnica che mi sono studiato da solo e con molta fatica il traferro è la "bestia nera" delle macchine elettriche, ma naturalmente ritorniamo alla faccenda dei compromessi..... 
CITAZIONE Per Ferro. La windside va a "spinta" non è un'ala come la Darrieus: non credo ci sia molto da fare. Quei volt alla batteria sono sembrati strani pure a me, avrò letto-scritto male? erano le prime prove che facevo e non avevo mai visto una batteria. In seguito non è mai sucesso. Quindi quei dati sono troppo ottimistici e poi era a triangolo (invece con gli ultimi statori il triangolo va male, chissà che combino). In ogni caso, almeno a stella, l'ultimo aggeggio mi pare vada un po' meglio. Vedrò col nuovo statore. Per Gino. Non conosco la Windside, ma riconosco le similitudini con la Savonius, dalla quale mi sembra derivata, e sono daccordo. Della Darrieus invece ho letto che se ben fatta, nella versione "ellittica" (non cilindrica come la tua) gira molto velocemente, tanto che la parte più esterna del rotore riesce a muoversi più veloce della velocità del vento. Perciò sviluppa molti più giri. Per la batteria non so cosa dirti. Se hai fatto le prove sempre con la stessa è abbastanza strano. Però c'è da dire che se era stata ferma molto tempo probabilmente aveva subito una parziale solfatazione, che ne aumenta enormemente la resistenza interna. Con le successive cariche e scariche nelle prove potrebbe essersi desolfatata e "rimessa in passo". Anche le batterie a "liquido immobilizzato", ovvero al gel, hanno una resistenza interna maggiore (e occhio a "stracaricarle" che si bruciano ). Col triangolo hai una tensione minore di 1,73 volte che a stella (meno volt a parità di giri), ma anche una resistenza interna della metà di quella che si ha a stella, ma quì mi fermo perché questo è pane per i più esperti di me.... Per le varie soluzioni di spire traferri e connessioni varie c'è chi può consigliarti meglio.  Saluti a tutti. Ferro
| | | | eneo
| Inviato il: 20/8/2008,08:42
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buongiorno a tutti, ciao paolo ho usato la parola "ingrippa" per dire che l'areogeneratore una volta raggiunto un certo numero di giri, iniziando a caricare, fa fatica ad accelerare proprio perche' il sistema non e' stato dimensionato correttamente.....alternatore - gruppo pale ....se si aumenta il traferro le cose migliorano la curva di potenza e' piu' lineare.....(si parla di versioni a 12V).... prova a fare uno statore piu' fino di quello attuale usando del filo piu' piccolo e inseriscilo nel rotore, noterai che la produzione della tensione la avrai ad un numero di giri piu' basso, aumentando il vento ad una certa velocita' non avrai un andamento lineare nella produzione di corrente, le pale non accelerano nella maniera dovuta troppa resistenza delle bobine dovuto alla eccessiva forza magnetica. il problema non l'hai mai riscontrato proprio perche' hai correttamente dimensionato tutto il gruppo areogeneratore. parlo per esperienza personale, lo statore bisogna realizzarlo con spessore sui 14-16 mm con una bassa resistenza interna, la distanza massima dei magneti sull'asse non deve mai superare il loro spessore, esempio due magneti da 10 mm. distanza max 20 mm.
per gino33 il circuito magnetico deve sempre essere chiuso, con un disco e' meno della meta'.
| | | | gino33
| Inviato il: 20/8/2008,14:29
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Per Ferro.
In effetti la batteria me l'ha regalata il meccanico, chissà che aggeggio è. Forse per fare dei test serve una batteria buona, Cosa mi consiglierest? Ha! Tornando ai test con la resistenza, mi ero dimenticato una considerazione: capisco che l'uso prevalente è con la batteria, ma dato che la batteria ha problemi "di suo", mi sembrerebbe bene determinare il rendimento dell'alternatore nelle condizioni più semplici. Poichè si dice che le buone macchine elettriche rendono più del 90%, se ci arrivassi anch'io, sarei certo d'aver fatto un oggetto negli standard.
Darrieus ellittica? Non capisco. La mia è elicoidale (se guardi quelle della Ropatec vedrai che invece hanno le ali diritte). Il mio profilo tenta di assomigliare al Naca 0018, ma è stato rifinito a mano, occorrerebbe far fresare gli stampi con un controllo numerico. La proverò col nuovo statore, ma devo trovare il coraggio di montare sulla strada comunale... magari di notte 
Per Eneo.
Pensavo anch'io che i due magnetti affacciati valessero di più delle signole potenze. Quando monto il prox statore proverò che succede. Mi è venuta in mente la cosa perchè ho trovato in internet la tesi di un tale che aveva fatto un assiale mono rotore e con due statori.
Salute a tutti
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 20/8/2008,20:30
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Salve a tutti. Gino, per ora ho ritrovato soltanto questa immagine:

Questa è la foto di una vecchia Darrieus sperimentale, fatta negli anni '70. Ha la parte "efficace", ossia l'ala, solo sul bordo esterno del rotore. In un'altra foto ce n'era una della stessa forma ma fatta con un'ala curva dall'attacco superiore a quello inferiore, a tre pale. Nelle spiegazioni si diceva che con vento a velocità sostenuta la parte più esterna dell'ala viaggiava a velocità maggiore di quella del vento. Le Darrieus sono state sperimentate in tutte le forme, anche triangolari, trapezoidali, a geometria variabile ecc. Per il profilo non so cosa dirti, ma a meno che non pensi di arricchirtici facendole in serie penso che non ti convenga spendere soldi in operazioni meccaniche costose. Libero di fare come vuoi, chiaro.... Se la batteria te l'ha regalata il meccanico, probabilmente era ferma da un bel po', da quì i comportamenti strani. Per testarla devi mettere un carico piuttosto forte, a batteria carica e coi tappi sfilati, e vedere quanto dura la carica e la velocità con cui si abbassa la tensione. Puoi provare con 20cm di filo di ferro da 2mm di diametro collegato tra i poli, magari buttato nell'acqua per tenerlo freddo. La tensione deve scendere lentamente e deve tenere per una quindicina di secondi, senza che nessun elemento si metta a "bollire", o al limite che facciano qualche bollicina un po' tutti. L'alternativa è prenderne una nuova.... Per la resistenza di carico dell'alternatore non so più cosa dirti, da quello che ho capito ci deve essere una relazione con quella interna dell'avvolgimento, ma quì Paolosport ed Eneo ne sanno più di me. In passato nelle misurazioni fatte hai avuto dei buoni rendimenti. A volte in alto a volte in basso. Vedi un po' tu dove ti serve di più.... E trova la configurazione migliore. Alla prossima. Saluti a tutti. Ferro
| | | | | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 21/8/2008,14:01
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Salve a tutti. In effetti, Paolosport, non sono d'accordo neanche io:
CITAZIONE Dunque...Non sono d'acordo sul fatto di aumentare il traferro dell'alternatore, poichè l'aumento di quest'ultimo determina sempre un peggioramento del rendimento della macchina elettrica....Ora, se ci ritroviamo con un alternatore un pò "impiccato" sotto carico i motivi potrebbero essere i seguenti:
- abbiamo costruito un alternatore troppo potente rispetto alla turbina eolica, pretendiamo quindi di ricavare più potenza di quella che in realtà il vento è in grado di sviluppare;
- non vanno d'accordo i parametri di coppia e RPM dell'alternatore rispetto alla turbina; Come dici tu si peggiora il rendimento dell'alternatore. A mio avviso è inutile mettere dei magneti potentissimi e poi aumentare il traferro, è come metterne di meno potenti, poi si perde inutilmente flusso magnetico nello spazio vuoto e, peggio ancora, in virtù dell'induzione magnetica che provoca un flusso magnetico opposto nelle bobine che respinge quello dei magneti, si finisce per buttarne ancora di più. A che pro fare un generatore che comincia a caricare a 30G/min se poi ci si deve contentare di farlo iniziare a caricare a 60? Per conto mio preferirei fare un aerogeneratore che mi da corrente anche se scorreggio stando sul tetto, poi limitare la carica e la circolazione di corrente massima nell'alternatore in qualche altro modo, ad esempio parzializzando il tempo di circolazione di corrente nelle bobine con un regolatore elettronico, oppure un limitatore meccanico di giri della turbina (ce ne sono di giroscopici), oppure con un congegno che mette a bandiera le pale limitandone i giri con alta velocità del vento (anche questi funzioneno in modo centrifugo). Ma mai perdere di vista il fatto che il generatore deve dare corrente anche con un sospiro di vento. E' più complesso? Lo credo bene, ma mai quanto trovare dei compromessi così macchinosi tra spire traferri e resistenze varie. Semmai perché non prevedere un secondo alternatore che cominci a dare corrente un po' più in alto? La corrente non è mai troppa..... Se non si usa si può vendere all'enel, e se l'enel non c'è si puo riscaldare dell'acqua sanitaria o sfruttarla in qualche altro modo. Naturalmente questo è quello che penso io.... Che non sono un'esperto, e chiaramente ognuno può fare come crede. Buon lavoro a tutti. Ferro
| | | | gino33
| Inviato il: 21/8/2008,14:21
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Credo che Paolosport abbia ragione. Credo che il mio problema dipenda dal fatto che volendo racimolare anche i pochi watt dai pochi giri, io abbia fatto un aggeggio "grosso" che, come sale di giri, vorrebbe produrre la malora mentre la mia ventola non è in grado di accontentarlo. Portarlo a 24 volt vorrebbe dire cambiare obiettivo. Prima vedo che succede col nuovo statore con 22 spire (al posto delle 33 precedenti) magari anche a triangolo. Se si avvicinasse ai miei desideri lo si potrebbe poi fare con della piattina, dimezzando ulteriormente gli ohm. Credo che riducendo molto gli ohm si potrebbe arrivare a rendimenti forti anche su potenze decenti.
A proposito di "triangolo" che nel nuovo alternatore fa casino: ho notato che, a differenza del precedente, ho collegato le bobine in senso anti-orario mentre le singole bobine sono orarie. Che sia questo l'inghippo?. Il nuovo lo faccio all'antico.
Una domanda a Paolo: un assiale monorotore con affiancati due statori te pare una cavolata? Ho visto una tesi di laurea che consisteva nel testare un aggeggio simile. A occhio mi pare che consentirebbe più facilmente di ridurre gli ohm e alzare i volt.
Per Ferro. La mia Darrieus non ha niente a che vedere con la foto che hai postato, assomiglia molto a quanto vedi nel link http://www.quietrevolution.co.uk/products_in_development.htm Li vedi i link? lo ho gia postato un paio di volte.
Quanto a rettificare lo stampo, hai ragione che sono soldi buttati, però se consideri che ci ho lavorato più di un mese e che considero queste cose come un divertimento per me sono soldi più buttati via quelli di mia moglie quando va in spiaggia o parrucchiere 
Grazie per dritte sulle batterie.
saluto tutti, gino
| | | | eneo
| Inviato il: 21/8/2008,14:50
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CITAZIONE (paolosport @ 21/8/2008, 11:57) - non vanno d'accordo i parametri di coppia e RPM dell'alternatore rispetto alla turbina;
Un saluto Paolo e' proprio quello il problema.....quando si fanno dei piccoli errori ci sono alcuni sistemi per correggerli, tra cui aumentare il traferro, (si parla di qualche millimetro)se non si vuole rifare lo statore. non mi fraintendete....leggete bene i miei interventi..... ho solo dato una risposta per ovviare a degli errori di progettazione dovuta a poca esperienza..... e' logico che il rendimento peggiora.
| | | | | | | eneo
| Inviato il: 21/8/2008,15:57
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CITAZIONE (Ferrobattuto @ 21/8/2008, 15:01) Salve a tutti. In effetti, Paolosport, non sono d'accordo neanche io: Come dici tu si peggiora il rendimento dell'alternatore. A mio avviso è inutile mettere dei magneti potentissimi e poi aumentare il traferro, è come metterne di meno potenti, poi si perde inutilmente flusso magnetico nello spazio vuoto e, peggio ancora, in virtù dell'induzione magnetica che provoca un flusso magnetico opposto nelle bobine che respinge quello dei magneti, si finisce per buttarne ancora di più. A che pro fare un generatore che comincia a caricare a 30G/min se poi ci si deve contentare di farlo iniziare a caricare a 60? Per conto mio preferirei fare un aerogeneratore che mi da corrente anche se scorreggio stando sul tetto, poi limitare la carica e la circolazione di corrente massima nell'alternatore in qualche altro modo, ad esempio parzializzando il tempo di circolazione di corrente nelle bobine con un regolatore elettronico, oppure un limitatore meccanico di giri della turbina (ce ne sono di giroscopici), oppure con un congegno che mette a bandiera le pale limitandone i giri con alta velocità del vento (anche questi funzioneno in modo centrifugo). Ma mai perdere di vista il fatto che il generatore deve dare corrente anche con un sospiro di vento. E' più complesso? Lo credo bene, ma mai quanto trovare dei compromessi così macchinosi tra spire traferri e resistenze varie. Semmai perché non prevedere un secondo alternatore che cominci a dare corrente un po' più in alto? La corrente non è mai troppa..... Se non si usa si può vendere all'enel, e se l'enel non c'è si puo riscaldare dell'acqua sanitaria o sfruttarla in qualche altro modo. Naturalmente questo è quello che penso io.... Che non sono un'esperto, e chiaramente ognuno può fare come crede. Buon lavoro a tutti. Ferro caro il mio ferro, tra dire e il fare c'e' di mezzo il mare........ si vede che parlo ma nessuno mi ascolta..... te ne inserisco un'altra vabbe' lasciamo stare. a che pro' realizzare un areogeneratore che mi produce pochi watt con poco vento....la spesa vale la candela? (puoi scorreggiare quanto vuoi a questo punto ti converrebbe mettere un gasometro e recuparare il biogas, ha un rendimento piu' alto),poi non ho forse detto che ogni areogeneratore ha un range di funzionamento ottimale nell'arco di un determinato numero di giri? se la turbina si "impicca" come detto da paolo, mi produce pochi watt giusto? se aumento il traferro, altra soluzione non c'e' se non quello di rifare lo statore e diminuire la resistenza (errore di progettazione), penso che il rendimento con venti piu' forti sia maggiore ....e visto che la potenza del vento aumenta al cubo con il raddoppiare della velocita' si fanno subito due conti....dare risposte affrettate per confondere la testa a chi gia' le ha confuse non mi sembra il caso e tantomeno rigirare le parole a proprio piacimento per screditare il lavoro altrui .....io dico una cosa e non un'altra.. lo hai detto tu ognuno puo' fare come crede , buon lavoro anche da parte mia agli esperti e non..........
| | | | eneo
| Inviato il: 21/8/2008,16:59
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CITAZIONE (paolosport @ 21/8/2008, 11:57) Per Eneo: ho capito quale dovrebbe essere l'escamotage ma allora sarebbe meglio, molto meglio, se Gino cambiasse la tensione del suo sistema elettrico passando da un accumulatore a 12 V a due accumulatori da 12 V in serie (24 V)...In tal caso il mulino inizierebbe a essere frenato al doppio degli RPM rispetto alla singola batteria a 12 Volt.
Un saluto Paolo potrebbe andare bene solo se la differenza e' molta, in tal caso no ...perche' aumenti il doppio dei numeri dei giri, cosi come cambiare il tipo di collegamento da stella a delta circa 1.73 volte maggiore, con il sistema del traferro la regolazione avviene cambiando di poco il numero di giri permettendo alle pale o altro sistema di avvicinarsi di piu' alla velocita' ottimale, e quindi la coppia, e frenare di meno in fase di carica.....ripeto e' un espediente per non rifare lo statore non e' una regola generale.....
| | | | gino33
| Inviato il: 21/8/2008,17:11
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CITAZIONE (paolosport @ 21/8/2008, 16:42) Ciao, Ciao, inserisco in grassettoGino se non lo hai già fatto perchè non provi a collegare le fasi dello statore a Delta (triangolo) anziche a stella, sicuramente avrai una tensione più bassa per RPM senza sacrificare il rendimento. giusto La storia della connessione delle bobine forse non l'ho capita ma non mi torna, se hai fatto tutti i collegamenti bene non ci devono essere rumori strani... già, ma mentre lo statore precedente a triangolo faceva quello che deve fare, quello nuovo fa corrente quando non dovrebbe e ne fa meno quando dovrebbe farne (in questo senso dicevo "casino" La differenza è la questione orario /antiorario ma potrebbe essere che le fasi non sono bilanciate. Vedrò con lo statore in costruzione (però ho rimediato ad entrambe le cose: se va bene non saprò la causa ) Beh! sono proprio scemo, basta che ricolleghi i fili dello statore che fa casinoCredo che con un solo disco rotorico e due statori, richiudendo i circuiti magnetici su materiale ferromagnetico Non capisco. Non credo tu intenda un nucleo nelle bobine. I poli Sud e Nord saranno collegati da linee magnetiche (più incurvate che net tipo Piggot) ma che attraverseranno i due statori. dovresti avere la metà delle spire per ogni statore quindi direi che dovresti riuscire a dimezzare la resistenza interna dell'alternatore, dato che potresti realizzare gli avvolgimenti con del filo avente una sezione maggiore. Quindi la metà di metàNò, mi correggo, hai ragione tu, solo metà se mantengo lo stesso numero di bobine (18). Però forse usando della piattina bella larga (se bastano 22 spire) potrei ridurre più di metà degli ohm.Però ricorda che non potresti usare un materiale ferromagnetico per il rotore, complicanza non da poco Si può fare in vetroresina, direi sia una notevole semplificazione per chi è attrezzato. e che secondo me non giustifica "la candela".... se continuo ad aver tempo da buttare e mi viene voglia... però come dovrei collegare le bobine? Oppure considere come fossero due alternatori?Saluti Paolo Saluto pure io
Modificato da gino33 - 21/8/2008, 18:36
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 21/8/2008,18:18
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Salve a tutti. Che tu ci creda o no, Eneo, immaginavo che la mia provocazione avrebbe suscitato le tue remore..... Va bene che sei giovane e ti metti facilmente sulla difensiva, ma da quì a dire che ho tentato di "screditare il lavoro altrui" ce ne passa... Dire che ho cercato di confondere la testa agli altri poi mi sembra un insulto. Ho semplicemente espresso la mia opinione, senza l'intenzione di mettere in dubbio il tuo operato o quello di chicchessia. Se la turbina si "impicca" è sicuramente perché è sottodimensionata rispetto all'alternatore. Questo lo ha detto anche Gino, e comunque non sto parlando del suo lavoro. In un posto come quello dove stò io, che il vento di solito è basso, che stò in una valle e ho una montagna alta 1300m proprio di fronte alle finestre, mi sembra logico pensare di fare una turbina (di qualsiasi tipo sia) sovradimensionata per agguantare quanti più Watt possibile, che cominci a caricare quanto più in basso possibile, accoppiata ad un generatore che carichi a bassi giri e soprattutto che abbia il rendimento più alto possibile. Voglio la luna? Può darsi, ma quì siamo nell'occidente tecnologico, mica in India o in centro Africa. Perché accontentarsi del compromesso di qualcosa? Quì l'energia costa, anche con tutti i risparmi possibili e immaginabili, mica serve soltanto per far funzionare una radio che ci dia notizie del mondo esterno o tenga accesa una luce nello studio del medico condotto. Se poi l'alternatore carica troppo e rischia di bruciarsi si può vedere di limitarlo con un sistema elettronico. Se poi la turbina o la pala o l'elica che dir si voglia con vento forte rischia di girare troppo si trova il sistema di limitarla, frenarla o metterla in bandiera. Ma che c'è di eretico in questo? Mi spieghi perché se qualcuno esprime un'idea che vada anche solo un po'di traverso a quello che hai fatto tu ti scaldi così tanto? Che c'è che non posso capire che dici vabbè lasciamo stare? Posso essere anche ignorante ma non sono mica deficiente. E poi questo forum è nato apposta per scambiarsi le idee, mica è una scuola. Se volevo andare a scuola a quest'età avrei potuto anche segnarmi all'università. Detto ciò chiedo scusa a tutti per la tirata. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento, nel reciproco rispetto e nella reciproca stima. Saluti a tutti. Ferro
| | | | Libero51
| Inviato il: 21/8/2008,19:20
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CITAZIONE (eneo @ 21/8/2008, 16:57) . . . se aumento il traferro, altra soluzione non c'e' . . . Ciao a tutti , perchè chiamarlo traferro se il ferro non c'è ? traaria . . . . . . è chiaramente una battuta scherzosa . . . Ciao ferro . . . mi si stanno confondendo le idee , ma tu, con la calamita che usi per raccogliere i chiodi vecchi nella cenere della stufa, hai mai provato ad attirare una macchina professionale ? , ne hai mai trovato qualcuna che non si "appicichi" ? Ferro , una macchina senza il ferro ? . . . che confusione. Vado a ripassarmi la lezione sul ciclo di isteresi e la differenza tra la "mu" del ferro e quella dell'aria. Mi si sta mischiando il circuito magnetico con l'interlocutore . . .
Saluti a tutti . 
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