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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Solare Fotovoltaico

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Guida collegamenti impianto fotovoltaico
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ITA815

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Inviato il: 18/12/2018 13:19:56

Certo che se un MPPT ha un range di lavoro che parte da 60 volt è chiaro che è un apparecchio che non acquisterò mai.
Se in fase di ombreggiamento di un pannello mi perdo molti watt la cosa non mi sta tanto bene.
Se la potenza massima dei pannelli la si ottiene a 58,54 volt e l' MPPT si ferma a 60 volt è facile che la stringa, a pieno carico, eroghi al massimo 250 watt o giù di li.
Si può risolvere il problema usando pannelli a 72 celle ... in questo modo si rientra entro i limiti minimi dell' MPPT.
Poi tutto il mio discorso si applica sull' ombreggiamento momentaneo dei pannelli e non sui guasti.
Se poi un pannello si guasta a causa, per esempio, di una grandinata allora anche io consiglio di scollegare la stringa completa.

Io,a questo punto, preferisco i caricatori PWM con una tensione di lavoro sugli inverter a 24 volt.
Poi metterei 2 inverter in parallelo per avere i miei 4 KW di potenza.
In questo modo, in caso di ombreggiamento di un pannello, quest' ultimo viene eliminato momentaneamente dai diodi e perdi solo quel pannello.
Anche perché il caricatore PWM allinea la tensione delle batterie alla tensione dei pannelli sino al CutOff senza limiti imposti dal caricatore MPPT.
Naturalmente perdo la capacità dell' MPPT nel gestire la tensione per ricavare qualche ampere in più dai pannelli ... ma questo sistema non è che recuperi chissà ché in giornate molto uggiose o nebbiose.

Naturalmente questo è il mio pensiero.



Modificato da ITA815 - 18/12/2018, 13:31:56
 

ITA815

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Inviato il: 18/12/2018 13:20:46

CITAZIONE (Claudio, 18/12/2018 11:59:50 ) Discussione.php?215446&5#MSG75

Poi ITA, va bene ogni soluzione, purtroppo l'uso dei diodi è sempre stata una questione controversa c'è si si c'è chi no, posso solo dire che in tutte le installazioni che mi passavano i progettisti non li hanno mai previsti, poi degustibuss.

Su questo sono pienamente d'accordo.

 

ITA815

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Inviato il: 18/12/2018 14:05:34

Esiste però un modo per sfruttare i pannelli anche in giornate molto grigie o nebbiose con un caricatore PWM ... naturalmente sempre entro certi limiti di oscurità.

Il concetto di base, anche se i collegamenti elettrici non sono gli stessi, è quello dell' avviamento stella/triangolo dei motori elettrici.

si può trasformare una linea, o più linee, di pannelli in parallelo in una linea serie/parallelo degli stessi pannelli.
Serve un semplice ciclatore, che io uso per i cicli di carica/scarica nei test di formazione delle mie celle, e dei relè deviatori di autovettura.
Quando la tensione dei pannelli collegati su una linea che mette tutti i pannelli in parallelo scende, causa nuvolosità, sotto la soglia dei 20 volt, sotto un inverter che lavora a 24 volt, il ciclatore scatta e crea stringhe mettendo 2 pannelli da 24 volt in serie e poi crea il parallelo delle stringhe.
Oppure si creano due stringhe che posso essere collegate in parallelo se vi è una giornata soleggiata e le si collegano in serie se la tensione scende sotto i 20 volt o vicino alla tensione del CutOff programmato sull' inverter ... sempre che la tensione di CutOff non sia troppo elevata altrimenti quando le 2 stringhe si mettono in serie potrebbe esserci una tensione massima fuori dai parametri dell' PWM.
In questo modo la tensione rientra nel range di lavoro dell' inverter, o più inverter collegati in parallelo, e si ottiene quei pochi Ampere che riescono a sviluppare i pannelli in giornate nuvolose.
Appena la tensione dei pannelli fotovoltaici collegati in serie risale arrivando al limite del caricatore, generalmente 50 volt o 60 volt sul PWM, il ciclatore torna a scattare e rimette le 2 stringhe in parallelo.
Questo è l' unico modo per emulare, grosso modo, un caricatore MPPT.



Modificato da ITA815 - 18/12/2018, 15:04:28
 

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Inviato il: 18/12/2018 14:53:55

ITA sarebbe un sistema con i fiocchi!!!!

15 pannelli da 250W 35V VOC e tutti arrivano singolarmente a questo sistema che controllato scambia le serie e i paralleli in base al fabbisogno.



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Inviato il: 18/12/2018 14:57:36

Oggi come ieri, nebbia a Pavia, 3750W di pannelli producono un ciufolo!!!!



Immagine Allegata: Oggi.jpg
 
ForumEA/T/Oggi_2.jpg



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Inviato il: 18/12/2018 15:14:21

Lo so, anche i miei pannelli non rendono nulla in queste giornate.
E' già da 3 anni che ho questo lavoro da fare e ancora non mi ci sono messo dietro.
In questi giorni vedo di sviluppare lo schema elettrico ... ma sono un po' duro a fare questi schemi ... se qualcuno è più pratico in schemi elettrici la base è questa ( come esempio si prende esempio dal mio impianto fotovoltaico ).

Io ho 2 stringhe ... ad ogni stringa ci sono 3 pannelli collegati in parallelo.
Entrambe le stringhe sono collegate su una linea generale, che va all' ingresso dell' inverter, e che mette le 2 stringhe in parallelo.
Le stringhe devono essere collegate in serie sulla linea principale che va al caricatore quando un ciclatore legge una tensione inferiore ai 24 volt e fa scattare il suo relè ... relè che risulta essere il relè pilota per gli altri relè che commutano le 2 stringhe da parallelo in serie e viceversa.
Se qualcuno ha voglia di creare lo schema mi fa un favore ... io ci metterei una vita perché lo otterrei simulando fisicamente su banco.



Modificato da ITA815 - 18/12/2018, 15:21:47
 

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Inviato il: 18/12/2018 15:42:21

Bisogna tenere presente un' altra cosa.
Questo sistema che ho appena elencato non entra in funzione solo quando è nuvoloso o ci sono giornate grigie.
Entra in funzione tutti i giorni anche in giornate soleggiate ... questo perché quando ci si avvia al tramonto i pannelli vengono collegati in serie dal ciclatore quando il sole è quasi sceso completamente ... e questo vale anche all' alba perché il ciclatore lascia i pannelli collegati in serie tutta la notte ... all' alba i pannelli si attivano nettamente prima quando sono collegati in serie e quando la tensione arriva alla tensione massima tollerabile dal caricatore il ciclatore, ben tarato, rimette i pannelli collegati in parallelo.
Collegando il ciclatore e i relè direttamente sulla linea principale dei pannelli solari, cioè prima che la linea principale entri all' ingresso del caricatore, i suddetti pannelli non risentono della tensione delle batterie ... per cui il ciclatore lavora in maniera autonoma e attiva e disattiva il proprio relè solo sull' input di tensione proveniente dai pannelli fotovoltaici.
Prima avevo scritto delle cose errate in questo messaggio ... questa è la versione corretta.



Modificato da ITA815 - 18/12/2018, 17:10:34
 

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Inviato il: 18/12/2018 21:38:37

Ho fatto un po' di disegni e il tutto si riduce ad un solo relè che commuta da parallelo a seriale e viceversa con l' input di un ciclatore.
Serve un oggetto come questo ... ma che abbia una portata in Ampere adeguata per la corrente che passa sui terminali.
Questo in foto ne porta solo 3 di Ampere ... ne ho trovato un' altro da 5 ampere ... ma qui serve un relè come questo da 50 Ampere ... non so se esiste in commercio tale relè.
Si potrebbero usare più relè tipo quelli da autovettura ... ma dovendo alimentare più bobine si rischia grosso ... se un relè si guasta e non scatta in simmetria con gli altri relè si possono creare dei corti circuiti.
Serve un relè a bobina unica ... se non scatta al limite non succede nulla.
Basta collegare il relè in modo che a riposo sia attivo il collegamento in parallelo dei pannelli ... in questo modo non si corrono rischi causa mancati scambi.



Immagine Allegata: Relè a 4 poli deviatori.jpg
 
ForumEA/T/Relè a 4 poli deviatori.jpg



Modificato da ITA815 - 18/12/2018, 23:05:14
 

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Inviato il: 19/12/2018 09:28:26

ITA non è così semplice commutare la DC dei pannelli, ho fatto un sistema che li sgancia e li riaggancia in determinate situazioni e ho bruciato i contatti di diversi teleruttori e anche SSD da 400V 80A, il problema sta al momento dell'apertura dei contatti, si va a creare un arco voltaico non facile da spegnere.



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Inviato il: 19/12/2018 12:47:40

Claudio ... il problema da te spiegato non sussiste in questo specifico caso.
Qui si parla di commutare 2 stringhe da parallelo a seriale, e viceversa, in condizioni di nuvolosità, giornate grigie e nebbie ... compresi i tramonti e le albe.
In tutti questi casi la produzione di energia è molto ridotta.
Il voler mettere un quadripolare deviatore da 50 Ampere è solo per una questione di sicurezza.
Penso che un quadripolare da 60 A. o da 100 A. (quelli che si usano negli impianti industriali) non dovrebbero fare una piega.

 

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Inviato il: 19/12/2018 13:18:45

Potrebbero, sempre che i contatti siano abbastanza veloci e distanti da interrompere l'arco alla svelta, come il contatto si apre la tensione sale subito e l'arco salta, mentre in AC questo problema non esiste, è da provare.
Quando i pannelli sono in serie, come apri hai 90/100V o più, anche con poca corrente all'apertura si verifica l'arco.
E' questione di velocità-distanza, se è veloce ma non si distanziano abbastanza l'arco non si rompe, anche con solo 60V 1A.
Servono relay appositamente progettati per DC, allora il progetto è fattibile.



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Inviato il: 19/12/2018 13:29:16

Io vedo al momento di procurarmi un quadripolare deviatore industriale da 60 A. e poi farò i test sul mio impianto.
In tutti i modi si parla di una frazione di secondo nel momento dello scambio ... anche se si crea un arco viene completamente annullato appena i contatti chiudono il circuito.
Io ho guardato i relè delle autovetture e non vedo grosse differenze rispetto ad un teleruttore industriale.

 

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Inviato il: 19/12/2018 13:31:26

O il relay è espressamente per DC o la sua tensione deve essere circa 10 volte superiore, un relay che regge 10A a 230Vac in Dc regge circa 25/30V, serve non meno di 600V.
Io uso questo da 80Vdc 100A.

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Inviato il: 19/12/2018 13:34:39

Non conosco l' apparecchio.

 

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Inviato il: 19/12/2018 13:40:21

CITAZIONE (ITA815, 19/12/2018 13:29:16 ) Discussione.php?215446&6#MSG87

Io ho guardato i relè delle autovetture e non vedo grosse differenze rispetto ad un teleruttore industriale.


Be certo i contatti sono sottoposti a 12V, prova a fargli staccare i pannelli mentre danno 60V 1A o 90V 500mA e senti che verso fanno dopo 4/5 sganci.



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