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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Sezione Generica


Scelta batterie per la barca !!!
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bernardo
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Inviato il: 19/11/2008,17:43

Ciao a tutti; mi chiamo marco sono toscano, sono un pensionato .....aggeggiante.
Mi sono imbattuto nel forum casualmente mentre cercavo di trovare qualcosa sulle batterie al piombo. Più cercavo e più mi incasinavo, poi ho letto "ferrobattuto" e gli altri e mi sono fermato. Tanto più che il forum è assolutamente interessante e mi sono registrato.
Per non rompere troppo, posso cercare nella "storia" del forum se avete già discusso dell'argomento e leggendovi mi pare di sì?? Ho provato ma non ci sono riuscito.
Comunque per chi ha la pazienza di leggere e magari di rispondere, i miei dubbi sono questi:
batterie al piombo-calcio e acido libero;
VRLA AGM;
GEL;
stazionarie;
da trazione;
da spunto;
da servizi.........ma che caos è ??
Sui modi di ricaricarle ho trovato di tutto e il suo contrario. Ho capito dai vostri interventi che l'eliminazione dei tappini di controllo della densità dell'elettrolita non è affatto una benedizione come sembra.
Vi aspetto se volete.
ciao

 

NonSoloBolleDiAcqua

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Inviato il: 19/11/2008,18:23

Ciao bernardo e benvenuto.
Ottima presentazione, se vuoi avere chiarimenti ti consiglio di aprire una discussione nella relativa area...e vedrai che qualcuno ti aiuterà.
Ciao
Bolle



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Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux).
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Ferrobattuto

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Inviato il: 19/11/2008,18:46

Ciao Bernardo, benvenuto nella sezione generica.
La "discussione nella relativa area", come dice Bolle, l'hai già iniziata, per cui fai le tue domande con calma e vedremo di risponderti, almeno per quello che ci è dato di sapere. Stai tranquillo che non "rompi" a nessuno.
Anche io sono un "pensionato aggeggiante" (o "smanettone" come si dice quì....), per cui sei in buona compagnia, e poi dovrebbe essercene almeno un terzo, per cui non siamo soli.
Saluti.
Ferro

 

bernardo
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Inviato il: 20/11/2008,08:03

Grazie dell'accoglienza!! Intanto vi dico il perchè di questo attuale interesse per le batterie. Forse è un pò OT ma non del tutto. Io vivo su una barca e la mia energia motrice è il vento (non sempre purtroppo).
Visto che non amo i .....cordoni ombelicali sto malvolentieri attaccato alle banchine e alle loro prese. Però ho le mie esigenze e la birra non mi piace calda per cui un pò di "scossa" mi serve. Le vecchie batterie al piombo in acido libero danno problemi di emissioni gassose (H) pericolose per i piccoli ambienti, non sopportano forti inclinazioni ecc.ecc. Ora però ce ne sono di abbastanza ermetiche anche se hanno il problema di perdere elettrolita e non permetterti di verificarlo. Hanno un ottimo spunto ma soffrono le scariche profonde. La tensione finale al carico è di 2,6 v. Per i servizi si possono usare le AGM/VRLA (ermetiche o quasi a ricircolo di gas). Costano, hanno un buon spunto per l'eventuale uso di accensione e non solfatano facilmente (così mi dice chi me la vuole vendere). Quelle al GEL sono simili, forse superiori per durata ma con meno spunto e meno capacità a parità d'ingombro. Tutte e due hanno una tensione per cella di 2,4. Quindi: o compro due caricabatterie uno per l'accensione e unp per i servizi o non carico bene le batterie. Inoltre, l'alternatore che cavolo ne sa di cosa sta caricando??
Ho pa ura che mi lessi la mia bella batteria nuova supertecno.
Sono stato lungo, scusate. Suggerimenti??
Ciao a tutti

 

NonSoloBolleDiAcqua

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Inviato il: 20/11/2008,08:58

CITAZIONE (bernardo @ 20/11/2008, 08:03)
Io vivo su una barca e la mia energia motrice è il vento (non sempre purtroppo).

Vivi su una barca? faccine/clap.gif Dove? Foto vogliamo vedere le foto!
Ciao
Bolle



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Ferrobattuto

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Inviato il: 20/11/2008,10:53

Salve a tutti.
Vivi su una barca....... Beato te! Da l'idea della libertà totale, anche se poi qualche limitazione devi accettarla per forza. Qualche foto, come dice Bolle, non guasterebbe, ci aiuterebbe a sognare un po' anche noi.
So bene quanto costi il parcheggio in porto, ho frequentato quello di Terracina per tanti anni, anche se non era uno dei più costosi lo erano altri intorno. A quei tempi volevo farmi una barca anch'io, ma proprio tasse e gabelle varie mi dissuasero, così "defunta" la piccola barchetta a vela di mio fratello ci rintanammo nell'entroterra...... E addio sogni.
Per le batterie.... Quelle VRLA sono completamente sigillate, hanno una chimica e una costruzione interna che ne permette il riciclo dei gas che si formano. In realtà sembrano perfette ma non lo sono, anche se forse sono buone per te che hai spazi ristretti e inclinazioni "pericolose". Non credo sia economico e neanche logico usare diverse batterie per diverse applicazioni, a meno che il tuo motore non sia un motore ausiliario molto piccolo (relativamente alla barca), in quel caso puoi preoccuparti di mettere la sua batteria specifica per l'accensione, relativamente economica per le dimensioni, e altre invece di maggiori dimensioni e tipo diverso per tutti gli altri servizi.
Un normale alternatore (tipo per auto, tanto per intendersi) non ricarica mai completamente le batterie, normalmente arriva ad un 80%, che per l'esercizio in auto va benissimo, ma come stazionario ogni tanto occorrerebbe una carica a fondo.
Molto dipende dalla quantità di energia che usi giornalmente, e da dove prelevi la corrente di ricarica, se dal motore, dal porto, da eventuali fonti alternative (piccolo gen. eolico, pannelli ecc.).
Se la corrente di cui necessiti è poca puoi tentare di sganciarti dall'utenza portuale procurandotene per conto tuo, il sole e il vento non dovrebbero mancarti, altrimenti devi ricorrere alla presa Enel.
Sia nel caso di energia alternativa che di caricabatterie dalla rete, puoi prevedere tutti i sistemi di ricarica che vuoi, per cui non hai problemi ad installare il tipo di batteria che preferisci.
I tipi di batterie ai quali hai accennato nel tuo primo post sono:
Stazionarie, batterie destinate all'uso in tampone, di gruppi di continuità per industria o telecomunicazioni. Sono generalmente più voluminose e pesanti delle altre, hanno però una vita media molte volte più lunga degli altri tipi. Generalmente non sono di tipo gel o sigillate, in quanto necessitano di controllo periodico di tensione e densità dell'elettrolito di ogni singolo elemento. Sono formate da elementi singoli da 2V nominali, da collegare in serie fino alla tensione di esercizio necessaria. Gli elementi si trovano praticamente da qualsiasi capacità, da poche decine di amperora a molte migliaia. Danno correnti di scarica modeste, non superiori ad un decimo o un quinto (massimo!) della loro capacità nominale, proprio per la loro natura da tampone.
Da trazione, possono essere sia già con tensione nominale (6 - 12 - 24V ecc.) in cassetta, o in elementi singoli da 2V da accoppiare come al solito, danno correnti maggiori, ma mai superiori alla metà della loro capacità nominale, servono per i carrelli elettrici, per i muletti dei grandi magazzini e ultimamente anche per alcune vetture elettriche.
Da spunto: sono chiaramente quelle per avviamento autoveicoli. Danno spunti fortissimi di corrente, da 5 a 10 volte la loro capacità nominale (es. una batteria da 50Ah può darne anche 500 di spunto in avviamento). Questo è ottenuto con la divisione del materiale attivo (composti di piombo) in piastre sottilissime, che con l'uso e gli avviamenti finiscono per sbriciolarsi. Durano poco (quanto dura una batteria d'auto...), anche se sono relativamente più economiche delle altre. Per uso tampone non sono le migliori, ma vi si ricorre per la facilità con cui si possono trovare, anche a prezzi abbastanza modici.
AGM e VRLA sono quelle completamente sigillate con chimica di riciclo, al GEL sono un tipo intermedio, con liquido immobilizzato in un gel che non ne permette lo sversamento, in genere hanno uno sfiato per i gas, anche se sono delicate per la scarica e la ricarica, in cui non bisogna eccedere in corrente.
Quelle aperte sono le batterie che abbiamo conosciuto fin'ora, coi tappi per lo sfiato dei gas e il controllo del livello e della densità. Se possibile applicarle, sono anche il tipo più economico. Anche quelle per auto, se usate molto più "tranquillamente", senza cariche scariche rapide, senza urti o vibrazioni forti, con un minimo di sorveglianza e di manutensione, specialmete in uso con un caricabatterie specifico, possono durare due o tre volte di più che nell'uso in macchina.
Per avere qualche consiglio (se ci tieni) da questo forum, dovresti darci qualche notizia in più sull'impianto che hai in uso, sui sistemi di ricarica ecc.
Spero di aver detto tutto e non aver detto cavolate.
Saluti.
Ferro

 

bernardo
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Inviato il: 23/11/2008,09:55

Scusate per gli interventi...a singhiozzo faccine/cry.gif Grazie ferro, per la risposta.
Hai ragione per quanto riguarda il vivere in barca. E' vero, di sogni quanti ne vuoi e qualche rinuncia. Per fortuna il bilancio è sempre positivo verso i primi soprattutto se qualcuno, ogni tanto , lo realizzi.
Questa estate sono stato anch'io a Terracina faccine/wink.gif faccine/wink.gif . La mia compagna, insieme ad uno stuolo di sorelle, ha una casetta lì. Il porto è "blindato" un pò dai gestori delle banchine piuttosto "haum-haum" e un pò dal fondale che non consente l'accesso a chi pesca intorno al metro e ottanta; o almeno così mi hanno detto.
A bordo di un traghetto per Ventotene, siamo rimasti fermi un'oretta incagliati !!!!!
Per le foto: ne ho un sacco..... ma degli amici. Di solito sono io che le facco !!! Comunque vedrò di trovare qualcosa. La mia zona è la Toscana e l'arcipelago in generale con base a Marina di Pisa.
I problemi dell'energia a bordo sembrano banali ma non lo sono affattoper tutto quello che anche tu hai detto. Il vento e il sole per un verso o per l'altro, non bastano. Il sole perchè obbliga a delle pannellature improponibili (per me) che offrono troppa resistenza al vento, che quando picchia, picchia. E francamente non ci siamo ancora con i rendimenti. Il vento c'è, ma in Atlantico. Quando sono in banchina, in pieno inverno, non ne ho bisogno perchè sono collegato alla rete e comunque da noi il vento è bizzoso (troppo o troppo poco), i modelli commerciali fanno un casino della madonna e rendono il giusto. Però in una traversata che ho fatto portando una barca in Guadalupa, mi sono goduto il "frullino" per tutto il viaggio e ha funzionato davvero; ma il soffio dell'aliseo non è mai sceso sotto i 25 nodi !!!!!!
I miei dubbi, come ho detto, derivano dal fatto che non so decidermi sulle scelte, per le differenze in campo.
Infatti avrei bisogno di una batteria ad alto spunto per le accensioni (d'inverno difficoltose per il mio vecchio bukh 20 hp) e una stazionaria (non so se è esastto dire così) per i servizi. Quindi diverse caratteristiche per la curva di ricarica, diverse tensioni per la stessa ecc.ecc.
Ma ho paura di ripetermi.
Ciao bella gente!!

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 23/11/2008,14:03

Salve a tutti.
Ciao Bernardo (mica per il nick ti sarai rifatto al nome "popolare" del Paguro?), immagino le difficoltà per le scelte....
Per il motore, che presumo un buon diesel marino, con tanto di motorino di avviamento e alternatore, la scelta cade senz'altro su una batteria per avviamento. Possibilmente sovradimensionata, in modo da avere corrente di spunto anche in inverno. Eventualmente corredata da un piccolo caricabatterie economico per "tenerla sveglia" durante le lunghe soste, se ne fai. Per un diesel un po' "tosto" da mettere in moto, per un 20HP con un motorino abbastanza potente, penso che sia meglio tenersi intorno ai 150Ah, a 12V. Cura particolarmente la sezione dei cavi e la pulizia dei contatti, sia sui poli della batteria che nel resto delle connessioni, che la salsedine è terribile..... Per il resto dell'impianto credo tu abbia i classici 12V in giro per la barca, che per un impianto di sola illuminazione e per qualche piccolo elettrodomestico tipo camper dovrebbero bastare. Sicuramente hai radio e strumentazione per la navigazione, che dovrebbe essere a 12V. Per poter dimensionare la batteria destinata alla loro alimentazione si dovrebbero conoscere un po' i consumi medi giornalieri, e quanto tempo di autonomia ti interessa. Per il peso delle batterie non credo che ci siano particolari difficoltà, da quello che dici immagino tu abbia una barca a vela di buona dimensione, se hai un pescaggio superiore a 180cm, perciò con deriva e zavorra piuttosto consistenti.
Ai miei tempi ero orientato verso un Cima Brigant 9m e 50..... Ma ormai le velleità sono sfumate....
Per il tipo di batteria forse ti converrebbe orientarti su quelle da trazione, possibilmente di buona capacità, che hanno caratteristiche intermedie tra quelle da avviamento e quelle stazionarie, che però sono troppo pesanti. Sopportano un maggior numero di cicli di carica e scarica, e se usate con cautela hanno vita lunghissima. Oltretutto, avendo una grande capacità a disposizione, in caso di emergenza in mare potresti usarle anche per l'avviamento. Per le caratteristiche e l'aventuale acquisto puoi dare una guardata in giro per la rete.
Se per la ricarica dipendi solo dal motore e dalla rete, per ricaricarle in porto basta un caricabatterie adeguato (è una spesa che si fa una volta sola....), mentre in mare dovresti avere un secondo alternatore con un regolatore "manomesso", ossia autocostruito, oppure derivato da uno commerciale. Nel caso se ne può parlare anche con gli altri, se si può adattare qualcosa per uso solare o eolico. Alcuni inverter per generare la 220 hanno funzione anche di regolatore di carica, con funzioni regolabili per carica di mantenimento o carica a fondo, anche per amperaggi "consistenti". In giro per il forum, specie nel fotovoltaico, ne trovi parecchi. Gli alternatori da automobili attualmente sono molto potenti, se ne trovano facilmente anche da 80A continui e 150A massimi, adatti anche per ricaricare 400 o 500Ah di batterie.
Per quel che riguarda eventuale energia alternativa..... Posso capire le difficoltà. I pannelli costano tanto e danno poco. L'eolico è certamente rumoroso, ma forse un piccolo generatore a magneti permanenti, con rotore verticale, messo sulla punta dell'albero sarebbe una buona soluzione. Il vento in barca non manca mai, e anche pochissimi ampere ma 24 ore su 24 alla fine fanno una buona potenza. Non so come sei messo con l'autocostruzione (per vivere in barca di solito bisogna avere una buona manualità....), ma in questo campo c'è da sbizzarrirsi, e in giro per il forum trovi un sacco di soluzioni.
Hai avuto ragione nel dire che facendo delle batterie sigillate non ci hanno fatto un favore: infatti nelle vecchie era possibile tenere sotto controllo la densità dell'elettrolito, oltre che la tensione, e correre ai ripari senza limitarsi ad aspettare che "defungano", come succede invece per quelle sigillate. Nel caso che ti orientassi verso quelle "aperte", ossia con tappi per il rabbocco ed il controllo del liquido, puoi sistemarle in modo che anche navigando di bolina stretta il tappo degli elementi rimanga centrato lungo l'asse della barca. Per spiegarmi meglio: se è una batteria classica con la fila di tappi al centro degli elementi, mantenere la fila dei tappi parallela all'asse Prua-Poppa, in modo che anche con la barca inclinata sul lato non ci sia versamento di liquido. Nel caso non fossi stato chiaro vedrò di mettere un disegno. Non so se ho dimenticato qualcosa, nel caso chiedi. Di certo di altri casi come il tuo, di vivere in barca, non mi sembra ce ne siano nel forum.
Saluti.
Ferro

 

bernardo
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Inviato il: 24/11/2008,09:56

D'accordo su tutto !!! Infatti ho trovato un rivenditore che da trent'anni tratta batterie di tutti i tipi e mi ha portato piano piano alla tua soluzione: piombo/acido aperta con tappi al centro. Abbiamo provato a vedere a che punto comincia a sversare e va abbastanza bene. Naturalmente andrà infilata in una cassa di plastica per ogni evenienza, ma quella c'è già. In quanto al nikname è una vecchia storia. Qualche secolo fa costruii un "camper" (si fa per dire) con un vecchio Renault Estafette con un radiatore esterno cannibalizzato da un'auto americana e che aveva due elettroventole spaventose.
Si chiamava Bernardo, appunto come il paguro con la sua casetta appresso ma anche perchè uno dei miti di ogni velista sognante è Bernard Moitessier; un grande della vela...romantica di altri tempi.
La mia barca non è grande, appena poco più del bellissimo Brigand (grande il modello con timone appeso e la barra). E' di dieci metri e venti ma pesca abbastanza perchè ho aggiunto un siluro in piombo per equilibrarla meglio visto che il precedente proprietario aveva maggiorato l'albero.
Ma sto andando fuori tema.
Mi interessa saperne di più su quel generatore di cui hai accennato. In testa d'albero non va bene perchè è un disastro aumentare i pesi in alto, anche di poco. Ho visto un oggetto che al posto delle classiche pale a elica aveva un rotore verticale con diverse "stecche" non so come dire.
Boh cercherò in giro.
Ti saluto e chiudo il capitolo batterie e continuo a seguirvi sul forum.
Ciao.
marco

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 24/11/2008,10:47

Salve a tutti.
E ciao Bernardo. Bene se sei riuscito a risolvere per la scelta delle tue batterie, quelle aperte consentono controlli e manutenzioni migliori, e con tappi appositi forse non sversano neanche di bolina stretta. Con un minimo di pratica e d'informazione si possono tenere "ad oc" sia come densità dell'elettrolito che come tensione di carica.
Ho una figlia che studia archologia all'università di a Pisa, chissà che non venga a dare un'occhiata alla tua barca, prima o poi. Sempre se ti fa piacere, s'intende.
Per il generatore: quel coso con l'asse verticale e le "stecche" era proprio quello che intendevo io. Non so le dimensioni di quello che hai visto tu, ma ce ne sono di compatti e funzionali. Ti devi preoccupare della velocità del vento a cui comincia a caricare, e della potenza, gli ampere di carica, insomma. Anche il peso ha.... Il suo peso! Ma credo ne esistano di diversi tipi e diverse dimensioni, sai meglio tu quanto puoi appesantire la punta dell'albero, che con la sua leva ha un'influenza non indifferente. Diciamo che se le batterie verranno sistemate sotto la linea di galleggiamento (pesano! mi raccomando l'equilibrio!) forse hai un aiuto per tenere in piedi il tutto.
Personalmente sono convinto che i generatori eolici ad asse verticale sono i migliori per quel che riguarda le barche. Data la estreme variabilità del vento e della rotta (a volte si bordeggia di brutto.....), un rotore ad asse orizzontale, ossia con elica verticale e coda direzionale, perde più tempo a mantenere la direzione del vento e a riavviarsi che a caricare corrente. Mentre quello ad asse verticale carica comunque con vento da ogni direzione, e anche le oscillazioni della barca contribuiscono a "sventolarlo". Penso siano anche meno rumorosi. Sono anche facili da realizzare con il fai-da-te.
Sarei molto felice se alla fine ci facessi sapere quali sono state le tue scelte e come hai realizzato l'impianto, il tipo di batterie e la capacità. Sarebbe utile come esperienza anche per altri.
Ti auguro buon lavoro e buon divertimento.
Ferro

 

bernardo
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Inviato il: 3/12/2008,15:19

Ti rispondo in ritardo perchè ho avuto problemi con il pc ....e con l'Arno!!!!
Quando vuoi se transiti da Pisa fammi un fischio in barca un bicchiere c'è sempre e ore bello fresco !!
Per il marchingegno: più avanti ci provo. Sono d'accordo sul provare a farlo in verticale anche se il problema sarà il rotore. Non riesco a trovare un disegno o qualcosa da cui prendere degli spunti. Anche la pala degli anemometri (quella con le mezze sfere per intendere) gira in verticale ma ha poca efficienza.
Per i pesi in barca: non si può mettere un peso ad una estremità e pensare di equilibrarlo mettendone uno all'altra; sia che si parli di prua-poppa o bulbo-testa d'albero. I movimenti corrispondenti agli assi ossia rollio e beccheggio vengono esaltati in maniera esponenziale. Qualcuno infatti, pensa di equilibrare il serbatoio dell'acqua a prua (orrenda soluzione moderna) con catene e carichi pesanti nel gavone di poppa. Succede un casino; alla prima bolina la barca si comporta come un pendolo !!!!
Beh, la pianto con l'ot e ti saluto.
Mi scuso con tutti per queste chiacchere che potevano essere in priv. ma non sono affatto bravo con questi oggetti........
Ciao.




Modificato da Ferrobattuto - 3/12/2008, 21:56
 

Ferrobattuto

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Inviato il: 3/12/2008,21:55

Salve a tutti.
No problem per il ritardo, Bernardo. Questo è un forum e non una chat.... faccine/biggrin.gif Attenzione all'Arno, che quando piove s'incavola! Stai tranquillo che se transito da Pisa con un po' di tempo a disposizione ti vengo a trovare.
Saluti.
Ferro

 
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