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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Proposte o invenzioni ecologiche

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Il D.E.I.L. di Franco Montefuscoli, Dispositivo a Energia Libera Indotta
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Eugenio Odorifero
KiloWatt


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Inviato il: 31/5/2009,18:44

CITAZIONE (NonSoloBolleDiAcqua @ 31/5/2009, 18:06)
Eugenio,
faccio una proposta...vengo ove tu voglia, prendo il DEIL e effettuiamo le misurazioni...basteranno due o tre giorni...fatte le misure te lo riporto.
Facci sapere
Bolle

Ok, va bene. Scrivimi privatamente.

 

Keyosz
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Inviato il: 4/6/2009,08:44

Trovare dei blocchi di ferro pieno e forarli per il lungo non è proprio facile per me, sono riuscito a trovare un tondino di ferro pieno di sezione 30mm, dite che è abbastanza per fare delle prove?
Devo ancora verificare per il foro passante in quanto sulla lunghezza è difficile con gli utensili a disposizione, un tondino lungo 10cm sarà difficile da forare per il lungo, 5cm mi pare più ragionevole, ma se faccio tanti pezzi lunghi 5-6cm e poi li metto in serie attraversati dal filo è la stessa cosa?

Tipo così, dove il piccolo spazio bianco tra un blocco e l'altro di ferro è solo ad indicare che sono 2 pezzi distinti ma che poi andrei a ancorare insieme...

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1244102091.jpg

 

Eugenio Odorifero
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Inviato il: 4/6/2009,19:38

Cosa ti posso dire? Prima si dovrebbe conoscere come funziona, da li si capisce se conviene o no. Ma siamo appena all'inizio, quindi il tuo può essere un tentativo aggiuntivo.

 

OggettoVolanteIdentificato

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Inviato il: 4/6/2009,20:18

E' la seconda volta che su Internet trovo notizie su questo Deil.
Potrei fare qualche ipotesi,ma prima è meglio realizzare un piccolo prototipo,e poi al limite parlare avendo toccato con mano le potenzialità del device.
Tuttavia, noto che si è optato innanzitutto per un primario e secondario,ognuno realiizato con metraggi di filo diversi.
Mi chiedevo,a questo punto,quale risultato di misura elettrica salterebbe fuori se si adoperasse,che so,
per il primario 20 metri di filo e per il secondario altri 20 metri di filo; in pratica, un trasformatore con rapporto 1:1
La perfetta impedenza di primario e secondario (che so, 8 ohm primario e 8 ohm secondario), potrebbero forse dar vita a over-unit?? Che valori elettrici riscontreremmo nei tester? Una chiusura ad anello (tra primario e secondario) darebbe vita ad un circolo di autosostentamento continuativo,o il Deil salterebbe per aria a causa dell'aumento esasperato di calore nel nucleo?

 

Keyosz
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Inviato il: 5/6/2009,07:55

Ciao OggettoVolanteIdentificato,
ho già difficoltà a recuperare il materiale giusto per una replica, figurati capire l'eventuale principio, ammesso che ci sia, e poter anche solo rispondere a una delle tue domande faccine/laugh.gif

Comunque concordo con te in merito a 2 avvolgimenti uguale 1:1 però ho intenzione di avvolgere 4 fili in parallelo così da poter poi scegliere successivamente il rapporto 1:3 1:2 1:1 visto che avvolgere una bobina su tale tipo di nucleo è alquanto laborioso, stile lavoro a maglia..... faccine/dry.gif

Ho trovato un asta cilindrica del 30 di ferro, tagliato 8 tondini lunghi 50mm, e con la gentile collaborazione di un amico che ha il tornio ho iniziato a fargli il foro passante per l'avvolgimento, avrei voluto avere i tondini lunghi 100mm ma poi non avevamo punte adeguate, quindi ne mettero 2 da 50mm attaccati come nello schizzo precedente, ecco la foto del nucleo, credete che possa andare per una prova?

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1244184458.jpg


 

Ferrobattuto

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Inviato il: 5/6/2009,11:27

Ottimo Keyosz.
Qualcuno doveva fare la prova, e se la fai tu risparmi l'onere ad altri faccine/wink.gif
Per provare bene sarebbe meglio che le spire siano parecchie, e non solo quattro + quattro. Se ti riuscisse di metterne 40 + 40 sarebbe meglio.
Anche secondo me andrebbe meglio usare due avvolgimenti uguali, in modo da poter controllare più precisamente le tensioni e le correnti in gioco, ma c'è chi dice che il secondario debba essere più lungo.....
Saluti a tutti.
Ferro




Modificato da Ferrobattuto - 6/6/2009, 22:54
 

Keyosz
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Inviato il: 5/6/2009,14:15

Ciao Ferro,
si si, 4 fili in parallelo ma avvolti almeno una 50ina di volte, fino a che non mi prende lo sclero e scappo fuori dal laboratorio faccine/wacko.gif
anzi adesso che ci penso magari ne avvolgo più in parallelo, almeno ogni giro che gli faccio fare vale n spire faccine/tongue.gif (è tutta pigrizia altro che studio scientifico!)

ho qui un bel rocchetto da 3-4Kg di filo di rame del 0.45 che avevo preso 1 anno fa per altre cose, lo dedicherò alla causa...... mi era costato una fortuna faccine/cry.gif

nessun problema, con più avvolgimenti posso provare sia 1:1 che altre configurazioni, magari il "segreto" stà proprio nel secondario più lungo, o magari se sono fortunato riesco a fare un bel trasformatore fai-da-te con resa sotto la norma, chi lo sà.... è pur sempre esperienza!

Ci risentiamo tra 400 anni quando avrò finito di avvolgere tutto quel filo, con la mia pazienza poi.... non sono così certosino come Ferro faccine/tongue.gif

 

Eugenio Odorifero
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Inviato il: 6/6/2009,07:21

CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 4/6/2009, 21:18)
se si adoperasse,che so,
per il primario 20 metri di filo e per il secondario altri 20 metri di filo; in pratica, un trasformatore con rapporto 1:1
La perfetta impedenza di primario e secondario (che so, 8 ohm primario e 8 ohm secondario), potrebbero forse dar vita a over-unit??

Questa è stata una delle prime prove di Montefuscoli.
Si, aveva raggiunto dei risultati, ma troppo modesti. Poi per l'appunto gli è venuta l'idea di mettere un filo più lungo per il secondario (o meglio ha aggiunto altro filo che ha collegato in serie). Poi ne ha aggiunto ancora. Il voltaggio cresceva. Per far crescere l'amperaggio mi sembra siano importanti le dimensioni del traferro.

Per rispondere ad altri interrogativi, un avvolgimento più lungo (impedenza 8 Ohm su entrambi) dovreste almeno raddoppiare gli avvolgimenti (40 pri, 60 sec). Ovviamente facendo 10+10+... per non diventare matti (e per non metterci un'eternità).
Visto che con 0,5 il limite dell'avvolgimento è appunto 20+30 metri, il filo dovrebbe essere più sottile (0,35 o anche meglio 0,3), altrimenti con un foto di 1 cm di diametro non ce la fareste.



 

Keyosz
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Inviato il: 6/6/2009,10:03

1 cm? faccine/blink.gif è perfino troppo grosso per una saldatrice industriale! faccine/tongue.gif
sicuramente intendevi 1mm faccine/laugh.gif



Il problema è che io non sono così bravo e paziente, un filo più sottile va a finire che lo rompo o lo raschio tutto e faccio un bel corto! faccine/rolleyes.gif

 

Eugenio Odorifero
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Inviato il: 6/6/2009,11:15

Per evitare equivoci: volevo scrivere "foro di 1 cm di diametro al centro del traferro".
Per il resto, con un 1mm di filo di rame ci faresti veramente pochi metri.

CITAZIONE (Keyosz @ 6/6/2009, 11:03)
1 cm? faccine/blink.gif è perfino troppo grosso per una saldatrice industriale! faccine/tongue.gif
sicuramente intendevi 1mm faccine/laugh.gif



Il problema è che io non sono così bravo e paziente, un filo più sottile va a finire che lo rompo o lo raschio tutto e faccio un bel corto! faccine/rolleyes.gif


 

Ferrobattuto

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Inviato il: 6/6/2009,22:03

Chiedo scusa, non capisco uno dei termini: traferro.

CITAZIONE
"foro di 1 cm di diametro al centro del traferro"

Se vedo bene, in quel tipo di avvolgimento non ci sono traferri (air gap, in inglese....). Il tondo di ferro pieno viene bucato e ci si passa un avvolgimento di filo, il cui campo magnetico scorre circolarmente attorno all'avvolgimento nel ferro pieno, senza nessun traferro, ossia nessuna interruzione del nucleo intorno al filo dell'avvolgimento, perciò senza che il flusso magnetico passi in uno spessore qualsiasi d'aria.
Oppure ho capito male qualcosa?.
Saluti.
Ferro

 

Keyosz
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Inviato il: 7/6/2009,15:08

Per quanto riguarda quello che ho capito io e che stò andando a realizzare si, conforme a quanto detto da Ferro, il tondino da me utilizzato è di 30mm (3cm) di diametro e gli ho fatto un foro passante da 10mm (1cm) per le spire, l'unico "air-gap" è tra un tondino e l'altro nel verso dell'avvolgimento di rame ma questo non dovrebbe interferire con il flusso magnetico circolare attorno al filo, proprio come dice ferro....

 

Eugenio Odorifero
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Inviato il: 9/6/2009,20:18

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 6/6/2009, 23:03)
Oppure ho capito male qualcosa?.

No, sono io che mi sono espresso male.

 

Keyosz
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Inviato il: 11/6/2009,20:52

Ciao a tutti,
sono riuscito a completare due piccole versioni di DEIL come potete vedere nelle foto.

La prima è realizzata con i tondini di ferro di 3cm di diametro e foro da 1cm, 4 lati lunghi 10cm composti da 2 tondini di 5cm in serie, 5 avvolgimenti da poco più di 10 spire l'uno (e ci ho messo alcune ora ad avvolgere il tutto!!!), ho usato 2 avvolgimenti in serie (20 spire) come primario e 3 (30 spire) come secondario, alternando 10,20 e 30 spire in uscita durante le prove.
A parità di spire la tensione in uscita era sempre leggermente più bassa, sia a 12, 6 e 3V AC 50Hz, la corrente ingresso e uscita era uguale solo in condizione di corto sull'uscita, altrimenti con una lampadina da 5W 12V la corrente in uscita era sempre inferiore a quella in ingresso.
Ho anche constatato che il consumo a vuoto è elevato (2,4A a 12V, 1,6A a 6V e 0,6A a 3V).
Per concludere in prima analisi la macchina ha una resa inferiore al 50% con frequenze 50Hz, non ho ritenuto necessario testare sotto i 3V...

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1244747240.jpg



Poi ho provato una variante con nuclei in ferrite, ove non ci dovrebbero essere dispersioni nel core magnetico dovute ad eventuali "spire in corto" che si potrebbero formare nel ferro pieno.
Diametro ferriti 2cm, foro 1,5cm, lunghezza affiancamento ferriti 7cm, 4 avvolgimenti da 20 spire l'uno.
In questa configurazione ho usato avvolgimenti 1:1, la tensione in uscita è quasi uguale a quella in ingresso, fatta eccezione sotto carico ove scende del 20% circa, le correnti a vuoto, stranamente, sono quasi uguali al modello precedente, mentre sotto carico sembra comportarsi un pò meglio, ma approssimativamente siamo comunque sotto il 70%.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1244747239.jpg


Chiedo scusa per non avere una documentazione rpecisa delle misure rivelate ma ho dovuto fare tutto in pochissimo tempo a disposizione e con un solo multimetro digitale della fluke, dovendo cambiare ripetutamente le connessioni per ogni singola prova a causa delle 4 misure necessarie per ogni prova (corrente e tensione ingresso e poi idem uscita).

Molto probabilmente le poche spire e la sezione di 0,45mm2 del filo non sono adeguate per le basse frequenze ed un carico di 5W, vorrei rifare le prove con frequenze più elevate, magari predisponendo un sistema automatico di misura delle 4 grandezze e un pilotaggio a frequenza variabile il tutto pilotato dal pc con registrazione automatica dei dati per vedere di costruire un grafico e stabilire se ci sono punti in cui la resa migliora ed azzardare ipotesi migliori, ma dubito che una tale cosa possa essere in grado di realizzarla in tempi brevi.

Ad ogni modo con una veloce prova ho potuto constatare che il consumo a vuoto scende considerevolmente a frequenze sopra i 2Khz per entrabe le configurazioni e c'è una frequenza in mezzo allo swap che genera una gobba nel rapporto tra energia consumata in ingresos e ottenuta in uscita.
Lo si vede ad occhio nella luminosità della lampadina che a bassa frequenza è poco luminosa, poi aumentando la frequenza sale la luminosità fino ad un certo punto in cui pur continuando ad aumentare la frequenza la lampadina torna a dimminuire di luminosità, la il punto in cui inizia a ridiscende è molto improvviso.

Troppo poco tempo per una prova troppo articolata sopratutto nelle misure!!!

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 11/6/2009,21:13

A come la vedo io, pur non essendo molto preparato in teoria, la resa sarà bassa e comunque molto minore di uno a tutte le frequenze, meno quella in cui hai visto la lampada accendersi di più, che probabilmete si tratta di una risonanza, ovvero del coincidere della reattanza induttiva della bobina con la reattanza capacitiva delle capacità parassite dell'avvolgimento ad una data frequenza. A quel punto, nonostante il fattore di merito probabilmente sia basso le due reattanze si annullano e l'impedenza risulta essere la sola resistenza ohmica del filo. Ma rese superiori all'unità non credo proprio che si possano verificare. Resta comunque una mia idea.....
Saluti.
Ferro

 
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