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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Solare Fotovoltaico


problema capacita batteria, regolatore troppo distante?
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DOLOMITICO

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Inviato il: 9/7/2009,14:33

Arisalve a tutti,
qui vi chiedo un parere che mi sta tormentando da un po,è possibile che un regolatore di carica posto in un'altra stanza rispetto alla batteria seppur con la sonda per la temperatura collegata col tempo penalizzi la capacita dell'acumulatore?
Il regolatore è posto un una stanza sotto la soffitta dove tengo la batteria,la distanza sara circa 1.5/2 mt di cavo da 10mmq,il regolatore è uno steca 2020,la batteria 200A e i pannelli pompano 12.5 Ah a pieno carico.
Il problema che mi affligge è che dopo un paio di mesi noto che la densita dell'elettrolita cala piano piano,ma la batteria non viene scaricata mai sotto i 12 volt,quindi sono cicli da 30/40% max,il problema lo imputavo alla batteria,ma cambiando batteria vedo che piano piano il problema si riaffaccia.
Per assurdo la prima batteria che si era cosi affaticata l'ho spostata sull'altro impiantino,quello che dedico al recupero delle batterie,che ha un banale regolatore steca a led,e li col desolfatatorino a impulsi si è riportata a livelli corretti di elettrolita.
A questo punto mi viene da pensare che sia il regolatore che,o lavora male o è sistemato in maniera non consona.
Ho provato a controllare i voltaggi sui poli e sono sincronizzati con quanto riportato dal regolatore(sul display)pero il fatto che questo problema si presenta con 2 batterie diverse mi lascia perplesso.
Voi in genere mettete il regolatore attaccato alla batteria oppure a qualche metro di distanza?Mai avuto problemi?
Grazie per eventuali risposte....

 

Keyosz
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Inviato il: 10/7/2009,19:21

Ciao Dolomitico,
i regolatori qui a casa sono collegati con circa 10 metri di cavo del 70mmq alle batterie e non riscontro alcun problema, in baita il cavo è molto più sottile e leggermente più lungo ed ho messo il cavo di "remote sensing" sull'ingresso del regolatore morningstar che lo prevede e regola circa 0.4V in più su un impianto da 24V nominali, il chè in effetti può determinare una mancata ricarica dell'ultimo 15-20% della batteria.

Nel tuo caso, vista la lunghezza e sezione del cavo e la corrente in gioco credo che il problema sia altrove, immagino sia un sistema a 12V nominali, giusto?
Prova a controllare le tensioni dei vari stadi di ricarica impostate sul regolatore steca ed eventualmente riportale qui in questa discussione, poi se i valori non sono troppo sballati sarebbe anche utile sapere la marca e modello della batteria, tipologia di elettrolita e piastre.
Potresti anche illustrarci il tipo di uso della batteria? Del tipo quanta corrente assorbi e per quanto tempo, le tue abitudini e routin di carica e scarica, poichè sembrerebbe che le batterie sotto tale impianto si solfatano abbastanza infretta, ma magari dipende dal fatto che il rapporto energia prodotta dai pannelli e consumata è sfavorevole,e per esempio c metti diversi giorni a fare una carica completa, il chè lascerebbe del solfato di piombo lì fermo a cristallizzarsi ad ogni ciclo, e volta dopo volta si accumulano i cristalli più duri che solo con il megapulse riesci a riconvertire.

In effetti un impianto a batterie (piombo) fatto bene (con bene intendo rispettoso delle batterie e che ci fa risparmiare inutili sostituzioni premature) dovrebbe sempre riuscire a fare una carica completa ogni giorno di sole pieno, e non far trascorrere più di 6-7 giorni prima di una carica completa in condizioni avverse.
Per esempio, puoi anche consumare solo il 10% della tua batteria, ma se poi non la ricarichi per dire per 10 giorni è probabile che quel 10% di materiale attivo trasformato in solfato di piombo abbia formato qualche piccolo cristallo che poi non si riconverte e resta li ad aspettare di sommarsi ai cristallini della prossima volta e via così....

Per semplificare: le batterie al piombo prima vengono ricaricate completamente e meglio è!!! faccine/smile.gif

Come valori di riferimento:
14.4V absoprtion (si porta la batteria a questa tensione per 1-2ore)
13.5V float (dopo absorption)
15V equalize (si tiene la batteria a questo livello per 1 ora 1 volta al mese)

Comunque se hai dati più precisi dal costruttore della batterie è melgio.

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 10/7/2009,19:50

Ciao Keyosz.
Intanto grazie per la risposta.
Comincio subito:
L'impianto è a 12 Volt batteria da 200A inverter da 275Wpicco piu qualche piccolo carico a 12Volt (lampadine)
la batteria viene caricata in media ogni giorno,non passano piu di 2/3gg per una ricarica totale,le tensioni combaciano tra display e poli misurati.
La batteria che sto usando adesso è una Fiamm Cyclon da ?????A (piu di 120 ma meno di 180A)la verita è che non lo so perche l'ho trovata in discarica,è da avviamento ma fin qui sembra che vada bene,ovviamente le piastre sono da avviamento.

La batteria che mi ha dato un gran numero di casini è una batteria marchiata "nord est" ufficialmente è "solarix" quindi stazionaria da 200 A ma...sorpresa....le piastre sono come quelle da trazione,non tubolari ma piane a pasta.
Questa batteria ha neanche 1 anno di vita,ma la capacita è scesa come il titanic,attualmente sembra ritornata a livelli ottimali di elettrolita dopo cura del desolfatatre anche se un test di scarica lo devo ancora fare,ma cmq sono sicuro che se la rimetto in funzione nel giro di un mese o poco piu si reincasina.Avevo stimato una capacita teorica di 30/40A.
L'impianto pompava ben 12.4AH e non credo si fiacco,arriva anche a picchi di 14AH ma cmq anche l'elettrolita da carica arriva 1.275 scarsi a batteria carica e quando è scarica non arriva neanche alla zona rossa mi pare sui 1.200,cosa che non mi fa capire l'escursione interna.
Ieri ho messo la fiamm a 14.7 per mezzora per mescolare l'elettrolita e mi sembra che i valori sono nella norma,ma voglio vedere da qui a qualche mese,l'impianto è standard,a parte l'amperometro sui cavi dell'inverter e un voltmetro analogico non cè altro.

Anche i dati da te riportati sono coerenti.Io comincio veramente a pensare che quella batteria sia un ciofeca.Ma non riesco a capire come farebbe con una serie di scariche parziali a perdere quasi il 70% della sua capacita.

La corrente assorbita non va oltre i 15A qualche picco a 20 ma pochi picchi che cmq corrisponderebbero al 10% della capacita.

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 18/8/2009,19:52

Sono ancora qui,dopo un po di tempo stasera controllavo le densita della Fiamm che avevo messo al posto della stazionaria,e con stupore (e qualche parolaccia) ho trovato una cella di nuovo in panne.
E' curioso,il fenomeno stavolta è limitato,a parte la cella incriminata che ha subito un danno da urto violento(è da recupero),ma i segnali che si vedono sono il distacco di pasta dalle griglie,vi trovo una fanghiglia rossa che galleggia sull'elettrolita,pero la densita nelle altre celle è corretta,ci sono stati segni di un calo della densita ma poi si è stabilizzata,pero è imputabile alla cella in panne che non permette una corretta ricarica.
Cmq sia la domanda è:
possibile che nell'arco di 2 mesi una batteria perda capacita tanto da innescare un'eccesso di corrente di carica e distacco di materiale attivo?
La corrente di carica è di max 14.5 Amper e la tensione è di 14.4 volt con batterie da 150/200A di capacita.
La scarica media è di 30/40 Ampere giornalieri,ogni tanto anche 60/70.
Se il problema fosse l'eccessiva carica dovrebbe calare anche l'acqua che invece rimane stabile.non riesco piu a capire cosa cavolo succede,anche l'impianto l'ho controllato,è un classico collegamento base,solo l'inverter è sempre collegato alla batteria,nient'altro..
Mi verrebbe da dire che devo mettere batterie piu grosse ancora,ma prima devo capire cosa succede.
Qualcuno ha qualche idea?




Modificato da DOLOMITICO - 18/8/2009, 21:39
 

NonSoloBolleDiAcqua

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Inviato il: 23/8/2009,00:34

CITAZIONE (DOLOMITICO @ 18/8/2009, 20:52)
Qualcuno ha qualche idea?

L'elemento della batteria è il primo o l'ultimo?
Sicuro che carichi la batteria come si deve cioè arrivando a caricarla completamente? Da quello che vedo hai 144wp di pannelli che in estate ti erogano 864wh giornalieri ...impieghi 3 giorni a caricare completamente la batteria (in inverno impieghi una settimana)...considerando che usi anche questa energia...i conti non mi tornano. Mi sono perso qualcosa? Sto sbagliano da qualche parte?
Ciao
Bolle



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DOLOMITICO

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Inviato il: 23/8/2009,09:21

L'elemento è il primo,il positivo,
Ho 3 pannelli montati,2 da 80Wp e uno da 60Wp=220Wp
Il consumo medio giornaliero è di 30/40A ,quindi dopo 40A di ricarica il regolatore mi dice che la batteria non assorbe piu,in pratica viene ricaricata a fondo ogni giorno,di corrente cè n'è in eccesso,arrivo a produrre anche 78A al giorno di max.
Quello che non capisco è che essendo in pratica tutte batterie a griglie a pasta,anche la stazionaria non è tubolare,non riesco a capire perche dopo 1/2 mesi le celle partono per la tangente,forse sono troppo sensibili a continue scariche anche se modeste,scaricare 30/40A su una batteria da 200A non mi sembra esagerato.
I segnali alla fine sono anche la pasta rossa che comincia a galleggiare sull'elettrolita come se vi fosse troppa corrente.
Allora tiro via la batteria,la metto sotto desolfatatore e nel giro di qualche giorno torna ok.
In pratica è solfatazione.
Nel caso della Fiamm si è scaricata la cella,ma non è in corto ,sembra solo che non riesce a stare al passo delle altre,un casino.
Ma a voi le batterie da avviamento quanto vi durano?
Ps:ho una stazionaria,il resto sono tutte da avviamento.....

 

NonSoloBolleDiAcqua

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Inviato il: 23/8/2009,10:49

Le batterie più schifose che mi sono capitate (acquistate ad un centro commerciale a 2 soldi) hanno avuto una durata di un anno...ma non le ho desolfatate...non conoscevo ancora la tecnica.
Per il tuo problema ci penso su...ma c'è sempre qualche conto che non mi torna.
Ciao
Bolle



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DOLOMITICO

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Inviato il: 23/8/2009,17:04

sono arrivato a dare la colpa al regolatore di carica,ma da rilevazioni fatte a random i risultati erano corretti,anche quando segnava che la batteria era carica ho provato a staccarla e mettervi il caricabatterie,ma il risultato èra identico,a sto punto sono le batterie,adesso è collegata la stazionaria col desolfatatore ad impulsi,vediamo che succede...

 

Keyosz
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Inviato il: 24/8/2009,07:33

Ciao Dolomitico,
si beh guarda che le batterie da avviamento hanno delle piastre talmente sottili che ci puoi guardare attraverso, le mie esperienze del passato con batterie da auto o da camion sono sempre state molto deludenti nell'uso stazionario, se le fai ciclare per più del 10% della loro capacità iniziano a perdere il materiale attivo positivo, quelle ursus che mi erano durate 6 mesi alla fine erano rigonfie e c'era tutta la poltiglia rossa di PbO2 su tutte le pareti interne e sui tappi, una vera schifezza.

Diffiderei anche dalla stazionarie con le piastre positive a griglia anche se spesse, fino ad ora delle prove da me fatte le tubolari sono imbattibili nell'uso ciclico stazionario!

Tieni presente che la serie di regolatori steca non mppt (mi pare che stiano uscendo finalmente con qualcosa di mppt ora) lavorano a bassissima frequenza, lavorano a 20Hz e modulano il pwm, quindi se la corrente proveniente dai pannelli è elevata e le batterie piccole credo che diano degli impulsi di corrente troppo elevati e prolungati a fine carica, se poi ci metti le batterie da avviamento con la pasta attiva fragilina fragilina potrebbe essere che la stacca dalle griglie.
Poi da esperimenti che ho effettuato questi regolatori sono lenti a ripondere ai cambiamenti, se hai un grosso carico acceso loro in circa 2 secondi aumentano il pwm per dare più energia, ma se poi improvvisamente spegni il grosso carico per circa 2 secondi hai le batterie che "bollono".
Mi facevano questo scherzo anche a me con 500Ah di capacità ai tempi.

I monringstar lavorano a 300Hz e sono più veloci a rispondere alle variazioni.

Probabilmente il fatto di usare batterie fragili da avviamento e un regolatore lento provoca i tuoi problemi, comunque fossi in tè lascerei perdere quel tipo di batterie e mi interesserei per quelle a piastre positive tubolari.

Un altro fattore, la batteria dovrebbe stare al fresco, il caldo provoca un eccessiva corrosione interna, dovresti evitare gli sbalzi termici, però non so magari non è questo.

p.s.
ho smontato delle grosse batterie da camion della exide, dentro hanno le stesse piastrine fini fini delle auto, quindi anche se sono più grosse alla fine soffrono dello stesso problema, nel senso che due batterie da 60Ah da auto in parallelo sono uguali ad una 125Ah da camion, il fatto che siano grosse non ci deve trarre in inganno, dentro hanno la stessa schifezza di costruzione.

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 24/8/2009,08:29

Ciao Keyosz
Ti sei accorto anche tu che le griglie sono uguali dappertutto?
Anch'io ho notato questo,cambia solo il numero di piastre.
Per la temperatura in questo periodo oscilla fra i 25/30 gradi,in inverno sta sui 10.
Cmq credo anch'io che tutto il problema sta li,ho hai una capacita enorme di batterie da avviamneto oppure rogne.
In effetti è assurdo che con una corrente di carica non eccessiva,ma neanche fiacca si verificano sti problemi,volevo ampliare ulteriormente il mio campo fotovoltaico,ma finche non risolvo i problemi con la batteria non se ne fa nulla.
Per le tubolari mi incuriosiscono,ma sinceramente io vorrei le plante.ieri ho fatto la mia prima pila plante con bicarbonato invece che acido e l'esperimento ha funzionato.
Diciamo che non voglio piu spendere soldi in batterie per il momento,a costo di smontare quintali di batterie. faccine/smile.gif
Grazie per le risposte

 

Keyosz
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Inviato il: 24/8/2009,10:16

Ma guarda, le tubolari lavorano veramente bene, ma capisco i tuoi dubbi specialmente per il fatto che per comprarne un certo quantitativo minimo giusto da progetto bisogna mettere mano seriamente al portafogli, anche'io prima ne ho recuperate di usate, ho fatto le mie prove e poi mi sono convinto.

Intendi piombo + acqua distillata e bicarbonato? faccine/biggrin.gif
L'avevo provato anch'io, per di più per capire se era effettivo avevo preso una batteria da moto quelle vuote e l'avevo riempita di questa soluzione, ma la capacità era tipo 0.5Ah invece che 7 da targa e il rpoblema è che si genera ossido di piombo PbO alla scarica che mi pare sia molto isolante, infatti durante l'utilizza la tensione scendeva gradualmente quindi metà della cpacità era inutilizzabile per via della tensione troppo bassa.

Comunque sono ottimista per la realizzazione fai-da-te di batterie da 0, ma ci vuole un pò di lavoro, e grazie alle idee di Ferro mi sono convinto che la chimica originale piombo-acido sia la strada migliore per il fai-da-te, non tanto per le proprietà elettro-chimiche, ma per il fatto che se devi realizzare una certa quantità di elementi di una certa dimensione per avere una capacità utile per alimentare qualcosa hai bisogno di tanta materia prima intesa come piombo ed elettrolita, e se usi la chimica tradizionale delle batterie piombo-acido hai tutta la materia prima quasi a gratis, se realizzi altre chimiche va a finire che devi comprare la materia prima e spendi come a comprare le batterie nuove già fatte!

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 24/8/2009,10:40

Vero vero,
il lavoro piu grosso è il recupero e creare le piastre,ma secondo me per le alternative è la migliore,almeno per adesso.
La mia pila si è gia scaricata,nella notte,boh magari l'elettrolita scarica la pila,cmq mi interessava vedere il principio.
Anche se non conviene minimamente usare questo elettrolita.
Insomma che per gli impianti a isola ci vogliono batterie plante o tubolari.
Chiaro e tondo,quella da avviamento sono solo problemi,e fonte di materiale da recupero... faccine/smile.gif

 

Keyosz
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Inviato il: 24/8/2009,11:18

Sai perchè si è già scaricata da sola? troppa poca capacità, mi succedeva anche con le prime al piombo-acido piccoline a piastra piana, c'è sempre una autoscarica interna, quindi se fai 100mAh si auto-scarica in mezzora per dire, se invece fai materia porosa attiva per anche solo 1000mAh (1Ah) la trovi ancora carica il giorno dopo, anche io qualche anno fà nei primi prototipi mi demoralizzavo per il fatto che si scaricavano da sole e mi ero fermato, ma allora non capivo che non erano problemi chimici, le sostenza che mettevo in gioco erano giuste, solo non capivo l'importanza della materia attiva e della capacità.

Se allora avessi visto uno degli ultimi prototipi che ho realizzato sono sicuro che mi sare gasato e adesso avrei la casa alimentata da batterie fai-da-te invece che con quelle commerciali.
Ho detto allora di proposito, perchè la tecnica c'è e funziona, ma per quanto mi riguarda serve pazienza e tempo, avendo tutta la materia prima necessaria pronta all'uso ho stimato che con il mio tempo libero impiegherei quasi un anno a realizzare un accumulatore equivalente a quello commerciale che ora alimenta casa mia, quindi un bel lavoro certo, ma non impossibile!
Poi va beh io non avrei problemi di spazio, ovviamente mi ci vorrebbe un garage a due posti auto per disporre tutti i vasi faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif

Se il sistema di accumulo commerciale mi pesa circa 4000Kg (di cui 80% piombo), possiamo stimare che con la tecnica mista plantè/faure che stò provando dovrei processare circa 10000-12000Kg di piombo a parità di capacità e con un pò meno performance in termini di corrente di spunto, insomma un bel lavoro manuale che richiede anche certi spazi e tempi tecnici, cosiderando poi le dovute cautele da tenere durante la lavorazione...

Avevo provato altre chimiche come sai benissimo dei post nella sezione accumulatori, e devo dire che ho trovato altre alternative percorribili, ma mi sono fermato perchè per esempio considerando di dover recuperare quintali di soda caustica (che è la più facile, l'idrossido di potassio è come cercare oro), tonnellate di ferro o altri metalli anche a basso prezzo o da rottami veniva a costare molto di più delle piombo nuove commerciali, quindi al di là della causa prettamente tecnica, alternartiva e di ricerca non vi ho visto uno sviluppo pratico utilizzabile per il fai-da-te.

Se ci fossero batterie, che ne so, al ferro usate su prodotti di consumo come automobili o altro allora si recupererebbe la materia prima da lì faccine/laugh.gif ma credo che le nostre scelte, se non si vuole spendere soldi, siano obbligate a seguire la maggior fonte di materia prima a costo 0 attualmente disponibile, le batterie d'avviamento faccine/wink.gif

 
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