| piero1955
| Inviato il: 24/12/2010,16:33
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no, il forte carico lo da normalmente la batteria in fase di carica. La resistenza serve per dare un forte carico (nel mio misuro 0,7A) subito dopo il picco fornito dal circuito alla batteria solfatata: picco, scarica=desolfatazione. Ho simulato il forte carico con la lampadina per vedere come si comportava l'alimentatore che dovrebbe limitare a 3A....... ma io misuro 5A!!! povero trasformatore!!!!!!
| | | | Keyosz
| Inviato il: 29/12/2010,21:57
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In teoria dovrebbe limitare a 3A sullo stadio pilota, il fatto che tu misuri 5A in ingresso con 24V significa che in uscita stai erogando 10A se il transistor stà effettuando le commutazioni pwm a 50Kzh e questo mi pare strano, la limitazione di 3A non è precisa ma sicuramente non può sbagliare di 2A su 3, quindi il miei dubbi sono: 1) l'integrato si è in qualche modo danneggiato 2) il fatto di non avere l'uscita stabilizzata dal condensatore di filtro fà oscillare e lavorare male la limitazione di protezione in corrente, ricordiamoci che stiamo usando il regolatore fuori dagli schemi per cui è stato progettato 3) c'è qualche errore nella rete resistenze e condensatore di retroazione sul pin 4 di feedback, prova a ricontrollarla
| | | | piero1955
| Inviato il: 30/12/2010,19:11
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Ciao a tutti..... Rimando la risposte a quando avrò fatto qualche altra misurazione più precisa. L'unica cosa che posso dire è che con un 1000uF sull'uscita il trimmer di regolazione lavora bene. Per il momento ho terminato definitivamente il primo prototipo ed ora sta caricando tranquillamente due batterie AGM da 6V 100A in serie a 13,6V, le quali sembrano quasi morte.......ormai sono 24 ore che sono in carica ma penso che ci vorrà MOLTO tempo.... Appena collegate, l'assorbimento ha superato i 4A per poco tempo poi lentamente è sceso ed ora non assorbono quasi nulla..... spero solo i picchi! Sostanzialmente ho apportato alcune modifiche riguardanti, una lo schema del desolfatatore e l'altra il circuito della 12V che alimenta il relè e la ventola. Ho sostituito il relè originale, con uno a due scambi dove uno scambio è rimasto tale e quale lo schema originale e l'altro stacca anche la resistenza : quando il relè si diseccita, il circuito rimane scollegato dalla batteria e dalla resistenza per cui non assorbe più nulla (o quasi) dal trasformatore. L'altra modifica consiste nell'aver attaccato fisicamente al trasformatore un termostato in contenitore TO220 siglato 67F065 ovvero un componente con un contatto che si chiude quando arriva a circa 65° (ovvero sovraccarico per il trasformatore) e riapre con una isteresi di minimo 5°. Questo componente (ovviamente di recupero) agisce sul circuitino della 12V staccando il relè (e quindi togliendo qualsiasi carico al trasformatore) e contemporaneamente passa da 12V a circa 16V alla ventola che così funziona in maniera "TURBO" e raffredda di più....... Ora sto iniziando un secondo prototipo per la batterie da trazione (automobilistiche) con uscita a 14,4V: sono proprio all' inizio e sto modificando un mio vecchio caricabatterie costruito almeno 20 anni fà.... Ci sentiamo più avanti....
| | | | | | | Keyosz
| Inviato il: 6/1/2011,12:30
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Esperienze ne ho tante, ho il garage pieno di batterie, ma credo che dopo che ho raccontato 4 casi singoli la storia sarebbe ripetitiva e noiosa, posso solo farti l'esempio di due batterie da camion 125Ah che ora avviano un vecchio trattore a 24V, si sono perfino fusi i cavi ed erano da buttare....
Occhio che per operare bene il circuito deve essere tarato da 14 a 14,4V, tensioni più basse non fanno lavorare bene la boina e la resistenza sulla batteria, in pratica a 13,8V non scalfisci nemmeno i cristalli di solfato, del resto sulle batterie ermetiche non ad elettrolita liquido non puoi superare certe tensioni da qui deriva uno dei tanti fattori per cui continuiamo a dire che le batterie al gel o agm fanno schifo, letteralmente schifo, si deteriorano rapidamente in usci ciclico, seccano, e sono difficilissime da desolfatare
Grazie per gli auguri e ricambio!
| | | | piero1955
| Inviato il: 7/1/2011,10:57
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Buongiorno a tutti Grazie della risposta Keyosz.... Infatti non ho dubbi sulle batterie ad elettrolita liquido, sia per quanto riguarda la possibilità di desolfatare che per quanto riguarda la robustezza. Per quanto riguarda le GEL, concordo sul fatto che non sono valide. Nel mio lavoro le utilizzzavamo ma dopo pochi anni "esplodevano" (no, senza deflagrazione.......) e si aprivano come frutti troppo maturi. Questo, nonostante tutte le accortezze necessarie come da manuale per la ricarica. Le AGM non hanno di questi problemi ma pur rimanendo nella categoria delle batterie "delicate" soffrono MOLTO (secondo me) del problema della solfatazione. Questa mattina prima di partire per andare al lavoro, ho dedicato 5 minuti alle due batterie in carica. Ho attaccato la classica lampadina da 12V 55W. Una batteria ha tenuto bene, l'altra è precipitata dopo qualche minuto a 2volt. Ho staccato la lampadina ed ho riacceso il caricabatterie...... Stiamo a vedere...... Sono sempre dell'idea che sarebbe meglio caricarle singolarmente....
Un saluto a tutti
| | | | agolui
| Inviato il: 11/1/2011,22:14
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Ciao Keyosz, con l'aiuto di un amico ho costruito il desolfatore Keyosz, ora guardando in giro ho visto che il megapulse di base dosolfata batterie fino a 100A, per batterie più grandi ce ne un'altro tipo, quello tuo-nostro come si comporta, te lo chiedo perchè ho diverse batterie sopra i 200A. Un salutone agolui
--------------- Tra il dire e il fare c'è di mezzo il l'oceano
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 11/1/2011,22:58
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Io uso il desolfatatore di Keyosz tranquillamente con batterie da 220Ah (lo stò usando anche in questo momento.....) e funziona benissimo. E' più potente del Megapulse in quanto autoalimentato, e può fare sia da desolfatatore che da piccolo caricabatterie per cariche lente. Il Megapulse è nato per essere montato sulle auto e prolungare la vita delle batterie, per cui è limitato in potenza e ha un circuito che lo spegne al disotto di una certa tensione. Funziona benissimo anche lui (ne ho uno anch'io....), ma secondo una filosofia differente, infatti per usarlo come desolfatatore stazionario ha bisogno di un piccolo caricabatteria che lo alimenti. Vai tranquillo. Ferro
| | | | forza12
| Inviato il: 16/1/2011,22:26
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che ne dite, io ho disegnato il PCB con fidocad, se secondo voi, va bene?, lo realizzo e poi posto il risulatato. avrei da recuperare delle batteria da motorino (4 5 7A)
---- [color=red]Risolto vedi commenti sotto.[/color]
Modificato da forza12 - 21/1/2011, 14:08
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 16/1/2011,22:50
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Che tipo di file è? Se serve Fidocad per aprirlo e stamparlo non posso usarlo perché lavoro con Linux. Se invece è un file di immagine va benissimo. E se poi zippato è meno di 0,5 mega si può allegare anche ad un messaggio privato. Fammi sapere. Ti ringrazio. Ferro
| | | | forza12
| Inviato il: 16/1/2011,22:52
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CITAZIONE (Ferrobattuto @ 16/1/2011, 22:50) Che tipo di file è? Se serve Fidocad per aprirlo e stamparlo non posso usarlo perché lavoro con Linux. Se invece è un file di immagine va benissimo. E se poi zippato è meno di 0,5 mega si può allegare anche ad un messaggio privato. Fammi sapere. Ti ringrazio. Ferro si servirebbe fidocad, ma lo posso convertire in pdf se mi dite come.
risoltro grazie a giorgiom
Modificato da forza12 - 21/1/2011, 14:09
| | | | giorgiom
milliWatt Gruppo:Utente Messaggi:6
Stato:
| Inviato il: 21/1/2011,10:03
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Ecco il file per tutti, grazie a forza12.
C'e' sia il pdf del PCB che il file fidocad. potete scaricarlo dal seguente link (fate copia\incolla, non so perchè con il link normale l'editor del sito mi dava errore)
tinyurl.com/5wmgeqt
Modificato da giorgiom - 21/1/2011, 12:34
| | | | forza12
| Inviato il: 21/1/2011,12:08
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eccolo. grazie al utente giorgiom. che ha convertitio il file in .pdf
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 21/1/2011,13:53
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E grazie ad entrambi, che io non ero riuscito (avendo Linux...) a fare nessuna conversione.
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Versione Mobile!
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