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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Applicazioni E Realizzazioni Pratiche

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Caricabatterie desolfatante?
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Keyosz
GigaWatt


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Inviato il: 27/2/2010,10:17

Cioa Morzilla, mi è piaciuta la telecronaca dell'incontro trasformatore vs condensatore! faccine/biggrin.gif

Urka, ma no, siao l'integrato che il diodo vanno messi su un adeguato dissipatore, una bella aletta di alluminio, se possobile due alette separate per evitare corti, perchè se no si bruciano al primo lavoro che fanno!!!!

Se usi un alimentatore stabilizzato basta il condensatorino che hai messo in ingresso, ma se usi un trasformatore con ponte radrizzatore allora sei obbligato a mettere 2000-4000 uF (micro farad), se no funziona male.

Sulla retroazione serve il 220nF (nano farad) con un condensatore da 330uF (micro farad) ha messo un valore più di mille volte più grande, anche qui non lo farà funzionare come voluto.

Il diodo va bene faccine/wink.gif

Su resistenze e condensatori cercate di stare più vicino possibile ai valori se no poi il circuito si comporta in maniera diversa da quella voluta, magari ricarica la batteria ma non la desolfata....

 

Morzilla
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Inviato il: 27/2/2010,11:53

Ok, ho recuperato un paio di dissipatori in alluminio da un vecchio alimentatore ATX e li ho applicati sul diodo e sul regolatore insieme ad una ventolina di un vecchio pc...ho anche preso due condensatori ceramici da 100.000pF, quindi 100nF se non vado errato...li ho messi in parallelo al posto del condensatore da 330uF sul piedino di feedback dell'LM2576...ora diciamo che ho un condensatore da 200nF al posto di 220...già meglio? faccine/biggrin.gif

Una cosa è cambiata però...prima con il condensatore da 330uF, quando collegavo il desolfatatore alla batteria, sentivo un fischio molto acuto provenire dal circuito, ora invece me lo fa solo se provo (per qualche istante) a cortocircuitare il polo positivo e negativo in uscita...e soprattutto il diodo e il regolatore rimangono assolutamente freddi...come faccio per verificare che il circuito stia funzionando correttamente senza un oscilloscopio?

AGGIORNAMENTO: Primo problema: ho bruciato un LM2576T-ADJ per motivi sconosciuti (ho staccato il circuito dalla batteria con il carico da 25W ancora collegato...probabilmente la corrente assorbita era eccessiva e mi ha bruciato l'integrato con una bella fumatina nera e relativo buco di sfogo gas...magari ora posso usare l'integrato come valvola antisismica faccine/biggrin.gif ). Come protezione aggiuntiva per evitare che la corrente della batteria mi vada ad alimentare il circuito, ho usato un altro diodo Schottky S20C40C prima del collegamento con la batteria...ora se stacco l'alimentazione del circuito si spegne tutto...semmai dovrei anche inserire un bel fusibile da 2 o 3 ampere, giusto? Ho anche messo un regolatore di tensione lineare LM7812 in parallelo con l'alimentatore da 24V per collegarci una ventolina da 12V, visto che l'altra, collegata direttamente sui 24V si è "sciolta" (tanto era da buttare, a 12V non girava nemmeno più faccine/biggrin.gif). Poi un'altra cosa...quando vado a regolare il trimmer per aggiustare la tensione in uscita, sento un fischio distorto che proviene, credo, dall'integrato...poi, piano piano, va ad attenuarsi fino a scomparire...è l'integrato che si stabilizza con la frequenza di oscillazione sulla nuova tensione?

Qui e qui il circuito e relativa misura di tensione ai capi della batteria...




Modificato da Morzilla - 28/2/2010, 13:10
 

Keyosz
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Inviato il: 1/3/2010,23:42

Il circuito per funzionare non deve avere diodi tra uscita e batteria, si devono formare delle onde AC ad alta frequenza e senza attenuazioni dei picchi aguzzi degli impulsi che sono parte del principio desolfatante, per quel motivo ho messo il relè, perchè il contatto puro metallico non altera le forme d'onta e non blocca la componente AC, difatti l'integrato dà un impulso positivo, poi dutante la pausa tra un impulso e l'altro il carico resistivo genera una corrente inversa, questa oscillazione unita al fronte ripidissimo del rilascio idnuttivo della bobina pare che scilgano bene i cristalli di solfato, che sia per effetto capacitivo delle particelle di solfato, per via della risonanza o altro non lo sò con certezza, so solo che funziona faccine/tongue.gif

Se l'integrato è saltato possono essere tante le cause, verifica che la tensione a vuoto in entrata non superi i 40V (o 60V se la sigla fosse HT), verifica che il diodo sulal bobina funzioni bene, che non sia in corto o al contrario, ti suggerisco vivamente di mettere un fusibile da 5-10A prima della batteria, e poi guarda che hai "scottato" sia il diodo che l'integrato facendoli funzionare senza aletta, potrebbero esseri danneggiati in quel frangente, difatti quei due componenti non sono progettati per funzionare senza un minimo di aletta, basta un niente far superare la temperatura critica alle giunzioni semiconduttrici interne.

Verifica bene tutte le tensioni dei condensatori, anche quelli poliestere o ceraici, che siano almeno il doppio delle tensioni in opera.

Per la regolazione del circuito prendi un condensatore da 1000-2000uF collegalo in uscita al posto della batteria con una lampadina da 5-10W in parallelo e regola il trimmer in modo da misurare 14V ai capi del condensatore/lampadina, poi una volta regolato spegni, togli condensatore e lampadina e collega la batteria.

Vedo che hai usato una bobina a nucelo aperto, quel tipo di bobina lì induce un sacco di disturbi ai componenti attorno perchè il nucelo ferromegnetico è aperto e il campo magnetico viene irradiato tutto attorno, ti consiglio di usare i nuceli ad anello, quelli gialli sempre dagli alimentatori da pc e te li riavvolgi a mano più spire che riesci con filo da almeno 1mm, senza esagerare, dai un occiata alla foto della mia realizzazione per farti un idea.

Inoltre la linea di retroazione dell'integrato è molto sensibile e dovrebbe essere tenuta il più possibile lontano dalle piste di potenza se no capta il campo magnetico e fa entrare in auto-oscillazione il circuito (il fischio che senti).

Poi sei sicuro del valore di quei due condensatori a disco? mi paiono un pò piccini.... non riesci proprio a trovare un bel condensatore poliestere da 220nF (nano farad) ? solitamente sono da 63V

Appena trovo il tempo ti faccio una foto più dettagliata dei circuiti che ho realizzato, perchè mi rendo conto che la foto ad inizio discussione è un pò da lontano e magari non si capisce bene, così mgari un esempio dettagliato vale più di 1000 parole, alla prossima faccine/wink.gif

 

Morzilla
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Inviato il: 2/3/2010,08:15

Ciao Keyosz, grazie per la risposta. Quindi il diodo, anche se Schottky, non va bene per evitare che la batteria mi vada ad alimentare il circuito? La tensione in ingresso a vuoto è circa 25-26V, in uscita l'ho regolata a 13,9V sulla batteria (a circuito aperto è circa 16V se non erro)...Comunque quello che mi dà da pensare è che quando è saltato l'LM2576, l'ho subito cambiato con un altro senza toccare altro, e ora son 3 giorni che lavora senza sosta...proverò a cambiare il diodo sulla bobina (tanto di quelli degli alimentatori PC ne ho a tonnellate faccine/biggrin.gif ) e la bobina stessa, usandone una avvolta su nucleo toroidale. I condensatori dovrebbero essere ognuno da 100.000pF, la sigla riportata sopra è 104...stando a quello che dice un manuale che mi sono scaricato, dovrebbe essere da 10*10^4 pF...per la tensione non sò, non c'è scritto nulla, ma di solito quei condensatori sono pensati per operare ad alte tensioni, giusto? Comunque mi metterò alla ricerca di un condensatore al poliestere dalla capacità corretta...per il condensatore elettrolitico, la tensione è di 100V (dopo aver verificato di persona cosa succede a sottodimensionare il valore di tensione di un condensatore non ho voluto rischiare faccine/biggrin.gif ). Ho anche recuperato un fusibile da 3A, uno da 4 e uno da 5...posso usare quello da 3 o da 4? mi danno una sensazione di maggior sicurezza faccine/tongue.gif

Grazie ancora XD

 

Keyosz
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Inviato il: 2/3/2010,09:32

I condensatori a disco non sono per tensioni elevate, ti confodni con quelli ceramici forse....

Vai tranquillo con i fusibili da 3-4A al massimo ti si bruciano ogni tanto anche in assenza di problemi, quell'integrato ha le protezioni di corto e sovratemperatura, però per farle lavorare bene ci devono essere i parametri giusti attorno, se la bobina è troppo piccola non protegge dal corto, se l'aletta è troppo piccola c'è poca inerzia termica e gli sbalzi di temperatura interna sono troppo veloci per farla intervenire.

Ho usato molti LM2576 negli anni e li ho trovati tra i più robusti e versatili fino ad ora provati, quindi ci deve essere qualcosa di veramente fuori scala o errori per farlo bruciare così facilmente. Ripeto, appena riesco ti faccio delle foto dettagliate, così che tu possa realizzare il circuito con i dovuti accorgimenti, copia pure non c'è copyright, e poi mi raccomando i valori che siano gli stessi se no il circuito fà tutt'altro o nono funziona, cambiare i valori solo quando si è ben consci di come funziona e a cosa si và incontro, te lo dipo per evitare di farti perdere tempo e denaro faccine/wink.gif

 

Morzilla
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Inviato il: 2/3/2010,19:26

Una domanda bischera: ma l'induttanza da 100uH quando deve reggere di corrente? Deve essere di valore pari o maggiore a quello che mi dà l'integrato LM2576 in uscita o posso anche metterne una più piccola per via della frequenza degli impulsi (tensione non continua)? Ho trovato delle induttanze da 100uH però radiali, che reggono 1-1,5A...possono andare oppure vado di fai-da-me molto incerto e mi avvolgo una induttanza a occhio (mi sembra che avessi già detto che comunque il valore dell'induttanza non è molto rilevante ai fini della stabilità dell'integrato)?

 

Keyosz
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Inviato il: 2/3/2010,22:06

La corrente dell'induttanza deve essere di 4 o 5A, questo determina la sezione del filo di rame e la dimensione del nucleo, poi il valore di induttanza intorno ai 100 uH, ti consiglio di prendere un toroide da un alimentatore pc (anello giallo), scegli quello più grosso che trovi sul circuito, rimuovi gli avvolgimenti esistenti (di solito sono multipli, 2, 3 o anche 4), poi riavvolgi del filo smaltato da 1mm riempendo tutto l'anello facendo un giro completo di avvolgimenti e dovresti esserci.

ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1267564713.jpg




Modificato da NonSoloBolleDiAcqua - 18/06/2014, 15:57:14
 

Morzilla
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Inviato il: 2/3/2010,22:57

Eccomi! Appena tornato dal lavoro mi sono messo alla ricerca di un condensatore, di una induttanza e di un relè per il circuito. Ero un pò titubante per il relè, che ho però trovato sul PCB di un monitor CRT...ecco qui il circuito montato con le modifiche. Non ho montato il fusibile, dato che mi è passato di mente e me lo sono ricordato proprio ora mentre stò scrivendo il post faccine/biggrin.gif...vabbè, modifica da rimandare a domani faccine/tongue.gif . Non sò se l'induttanza a occhio possa andare, chiedo il tuo parere Keyosz!

L'unica anomalia che ho notato in questo nuovo circuito è che prima la differenza tra la tensione a vuoto e la tensione ai capi dei morsetti della batteria una volta collegato il desolfatatore, era minima (quando avevo circa 15V a vuoto sulla batteria ne misuravo 14), ora invece anche regolando il trimmer per avere 22V in uscita, quando lo collego alla batteria ne misuro circa 12,5...a cosa può essere dovuto il problema?

 

Keyosz
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Inviato il: 2/3/2010,23:22

Ora si che la bobina va bene e anche il condensatore sul trimmer, però dobbiamo indagare altri particolari del tuo circuito:

1) il gruppo di retroazione (4K7 + trimmer 10K + condensatore 220nF) dovrebbe stare il più lontano possibile dal gruppo bobina+diodo shotcky se no induce autooscillazioni
2) il relè dovrebbe alimentarsi prima del ponte a diodi se no è inutile in quanto quando stacchi tensione si autoalimenta dalla batteria che torna indietro
3) vedo due diodi 1N4007 o similari per dimensioni, se vedo bene uno và verso il 7812 della ventolina e uno verso LM2576, guarda che quei diodini fanno solo 1A, quello che và verso LM è sottodimensionato, la batteria scarica potrebbe assorbire fino alla corrente massima di limite dell'LM che si aggira intorno ai 3A in ingresso
4) manca un altro condensatore da 220nF poliestere in parallelo all'elettrolitico sull'ingresso, serve a evitare autooscillazioni dell'LM e và messo il più vicino possibile all'integrato.
5) anche se usi un alimentatore stabilizzato, se puoi aumenta il condensatore elettrolitico ad almeno 1000uF (micro farad)
6) quando misuri la tensione a vuoto in uscita dal circuito ricordati di mettere un condenatore e un carico minimo, se no il tester misura cavolate se gli madi gli impulsi diretti a 50Kzh, per tarare il circuito serve mettere temporaneamente durante la misura un condensatore con un piccolo carico o una batteria buona e carica.

 

Morzilla
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Inviato il: 2/3/2010,23:32

Eccomi Keyosz, dopo questo post vado a letto che sono assai stanco faccine/biggrin.gif

Il problema della tensione del circuito a vuoto e collegato era perchè non avevo risaldato la pista del diodo sulla bobina...svista imperdonabile faccine/tongue.gif. Ora la tensione si regola come prima.
Il relè viene alimentato dal 7812, quindi la corrente "inversa" viene bloccata dal diodo...l'altro diodo per l'LM2576 è effettivamente sottodimensionato...domani provvedo subito a cambiarlo...speriamo che per una notte mi duri, altrementi pace...avrò perso una giornata di desolfatazione faccine/biggrin.gif

Ti ringrazio veramente per il tempo che stai dedicando a questo argomento (a me e al resto delle persone che, spero, seguano questo thread). Se mai dovessimo incontrarci, ti dovrò offrire almeno un paio di birre faccine/biggrin.gif

 

Keyosz
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Inviato il: 2/3/2010,23:36

Puoi benissimo usare uno di quei diodi shotcky come quello della bobina, sono fatti per correnti da 8 fino a 15A e reggono fino a 40V, tanto oltre non vai anche per via dell'integrato, che mi pare di capire che di quelli ne recuperi a iosa, e poi essendo shotcky dissipano anche meno calore per via della caduta di tensione più bassa faccine/wink.gif

Per la birra è come se me l'avessi offerta faccine/drunk.gif faccine/laugh.gif

 

Morzilla
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Inviato il: 3/3/2010,08:13

Mi sà che ieri sera il mio cervello era andato a letto senza di me faccine/biggrin.gif
Non capisco come mai ho messo un diodo sul piedino Vin del 7812...cioè, già l'altro dovrebbe impedire una corrente inversa...dal regolatore lineare invece non devo bloccare nulla...bhà...chissà a cosa pensavo (o magari stò sbagliando ora senza rendermene conto faccine/tongue.gif )

Aggiornamento: inserito il fusibile da 4A in uscita dal circuito e sostituito il diodo 1N4007 con uno Schottky...appena mi arriveranno delle nuove basette millefori farò un secondo circuito seguendo i tuoi consigli Keyosz, questo purtroppo posso modificarlo poco per via dello spazio limitato della basettina ritagliata...comunque ora dovrebbe essere più "accettabile", no? faccine/biggrin.gif

Al momento il desolfatatore è up and running sulla batteria della Baren...ho provato a scollegare l'alimentatore e il relè scatta interrompendo il collegamento...ho regolato la tensione del circuito a circa 13,9V, essendo la batteria già abbastanza carica (ma solfatata)...questo fine settimana, se la Baren si sarà sufficientemente ripresa, passerò a caricare/desolfatare una batteria di un trattore da 100Ah regalatami da mio Zio (misurata con il multimetro la tensione è di 12,4V). Le celle erano asciutte, non sono mai state rabboccate con acqua distillata, che ora purtroppo non ho in casa, ma che provvederò ad acquistare a breve. A occhio sembrerebbe una buona candidata per la prova, visto che ha segni di solfatazione visibili dai tappi...




Modificato da Morzilla - 3/3/2010, 20:28
 

Keyosz
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Inviato il: 3/3/2010,23:03

Come promesso ecco alcune foto più dettagliate che spero possano essere d'aiuto a Morzilla per la realizzazione del prossimo circuito, questo è il terzo che ho costruito (il secondo è ora nelle grinfie di Ferro

ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1267652593.jpg

ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1267652595.jpg

ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1267652596.jpg

ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1267652615.jpg

Per la cronaca metto anche le foto del prorotipo n.1, fatto prima della scoperta dell'importanza della resistenza di carico in uscita per rendere efficace il dispositivo, difatti poi lo usavo mettendo una lampadina in uscita sulla batteria ma risultava scomodo e ho rifatto tutto nel formato delle foto sopra con tutto integrato, ventola di rafreddamento, resistenza di carico, relè e fusibile, tutto in una piccola e comoda scatola da alimentatore pc.

ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1267653022.jpg

ForumEAt/3/4/0/3/8/1/5/1267653023.jpg

Questo invece è il circuito su cui ho testato l'idea all'origine che ora ho tarato per funzinare a 2,4V e lo uso in abbinazione da una lampadina da auto come desolfatazione per elementi singoli, più che altro lo uso a tempo pieno sui prorotipi di batterie al piombo fai-da-te delle altre discussioni della sezione accumulatori:

ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1267653742.jpg



Modificato da NonSoloBolleDiAcqua - 18/06/2014, 15:59:54
 

zimone-89
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Inviato il: 25/5/2010,10:16

ciao ragazzi!!!!vi ho trovato per caso (e non credo di mollarvi tanto facilmente)..vi scrivo perchè (datemi anche dello scemo) sono un fulminato delle batterie al piombo acido (meglio se ad elettrolita liquido) e non ne butto via nessuna se non in condizioni disastrose e quando ne vedo ai cassonetti, armato di tester, recupero le migliori...(che poi uso per varie applicazioni di poco conto o addirittura sulla mia auto se ancora buone)...ora, rimettendo in sesto un vecchio trattore Fergusion del nonno della mia ragazza, ho recuperato una batteria AAA (Accumulatori Alto Adige) da 120 A/h ferma da almeno 10 anni, ovviamente solfatata e mi piangerebbe il cure buttarla via, visto che meccanicamente è perfetta e le piastre non sono minimamente deformate...ora grazie a voi potrò forse ridarle una nuova vita e migliorare quella di altre batteria (piccole e grandi) che ho e che non svolgono il loro compito degnamente a causa di "rimesse in vita" e tentate desolfatazioni unicamente usando circuiti ad elevato Ripple e bassissime correnti.....ora realizzerò quello presentato qui e vi informerò sull'andamento dell'operazione....CIAOOOOOO!!!!!!!! faccine/construction.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 25/5/2010,21:15

Se quella Alto Adige è integra hai un deredano che non finisce mai..... Erano le migliori batterie in commercio a quei tempi, magari se ne trovassero ancora..... Fai caso, che peserà almeno una volta e mezzo quelle "moderne".
Il desolfatatore di Keyosz funziona alla grande! Adesso ce l'ho io, ci ho desolfatato quattro o cinque batterie tra cui anche quella del mio trattore, e funziona una meraviglia.
Ciao.
Ferro

 
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