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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Solare Fotovoltaico

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Impianto a isola 1500W
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kekko.alchemi

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Inviato il: 2/3/2010,20:10

Salve a tutti! Come accennato in precedenza oggi sono andato a vedere un banco da 4 KW al Ni-Cd, e grazie agli aiuti e ai consigli di keyosz sono riuscito a selezionare i vari pacchi. Sono un po' vecchie ma sono davvero robustissime e soprattutto non hanno mai fatto nessun ciclo di carica e scarica, forse al massimo qualcuno. Erano batterie in dotazione all'esercito militare russo che le usava in avionica non ho capito per cosa... Il tutto a soli 300 euro!!

Ho aperto i tappini sopra dei singoli elementi e dentro le piastre sono integre come appena uscite di fabbrica belle lucenti, e soprattutto non vi sono segni di cristallizzazioni o ossidi strani. Le celle erano un po' secche quindi mi hanno consigliato di aggiungergli un po' d'acqua distillata per rabboccarle.

La cosa particolare di queste celle è che le piastre interne non sono messe in verticale ma sono stratificate in orizzontale, infatti aprendo il tappo a vite sopra la cella, si vede la prima piastra di nichel, che senza esagerazioni sarà spessa almeno un paio di mm! faccine/w00t.gif

Le ho messe subito in carica e come mi aspettavo, hanno preso subito la carica e si sono stabilizzati i V delle singole celle. Le sto caricando con circa 6A, quindi fra una 20 di ore dovrebbero essere cariche. Ahh dimenticavo, il banco è composto da 8 pacchi batterie ognuno con elementi singoli da 80 Ah.

Chi mi da una mano con il russo?? faccine/cry.gif Metto la foto della targhetta, per ora sono riuscito solo a capire che sono da 80 Ah... Poi ci sono altri numeri come 16A e 20A (forse sono gli A di carica), e la tensione del pacco di 6,25V.

Non pensavo fossero così robuste, ora capisco perchè il tizio mi diceva che sono praticamente eterne.

ForumEA/us/img696/9798/579h.th.jpg
ForumEA/us/img696/6708/img0545wk.th.jpg
ForumEA/us/img696/5876/img0549e.th.jpg
ForumEA/us/img696/1380/img0558i.th.jpg


questa è la foto della piastra interna di nichel ma purtroppo non si vede bene...


ForumEA/us/img28/4822/img0561i.th.jpg



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Keyosz
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Inviato il: 2/3/2010,21:58

Se avete pannelli con tensione nominale diversa da quella delle batterie e volete sfruttare a pieno la potenza dovete usare regolatori MPPT, id dc/dc non vanno bene e potrebbero peggiorare le cose o rimpersi, poichè il pannello solare è un generatore di corrente e per di più molto variabile, il dc/dc è progettato per avere una fonte in grado di fornire tutta al potenza richiesta, connesso ad un pannello potrebbe andare ad intermittenza o rompersi, e peggiorare le cose.

Quindi per pannelli con tensione nominale maggiore delle batterie solo MPPT, se no cambiate pannelli o batterie faccine/wink.gif

Alla fine ti sei deciso, e bravo Kekko, ora ci aspettiamo una bella panoramica sulle tue esperienze nei prossimi giorni faccine/wink.gif
Interessante il particolare delle piastre orizzontali, ma ne sei proprio sicuro? (dalla foto non si capisce un gran chè...), verifica se cambia il colore della piastra tra scarica e carica.

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 2/3/2010,22:15

Penso proprio che siano orizzontali, tant'è che sulla lastra di nichel ci sono due buchetti i quali scendono fino al fondo, e da quel buchetto si vedono gli strati delle piastre insieme ad una spugna metallica. E' da quei buchetti che l'elettrolita raggiunge le piastre e si infila nella spugna metallica. A dire la verità sono davvero strane infatti, essendo militari chissà a quali scopi servivano, magari il fatto di avere le piastre orizzontali serve per non far staccare le materie attive, e sfruttare la gravità per tenerle attaccate alle piaste... un po' la tua idea keyosz!!

In questi giorni farò tutte le prove e vi terrò aggiornati! Prima ho provato a staccare la carica ed attaccare un faretto da 100W a 12V. Lo accende senza problemi (a momenti lo fulmina) faccine/biggrin.gif



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Keyosz
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Inviato il: 2/3/2010,23:31

Ma guarda un pò che forse hai trovato un banco accumulatori ideale per i tuoi pannelli, ti suggerisco di metterle subito sotto il regolatore di carica dei pannelli e inverter alimentando le luci di casa così semza sprecare energia inutilmente le cicli, le testi e risparmi qualcosa sulla bolletta per le luci, tutto in una volta, io almeno ho fatto così agli albori faccine/wink.gif

Almeno usando l'energia per qualcosa di quitidiano senza accorgerti gli fai un bel pò di cicli!

Intrigante la disposizione orizzontale, sulle NiCd non me lo aspettavo... quando ai tempo indaga meglio questo dettaglio e riferisci faccine/biggrin.gif
se fosse possibile un set fotografico ravvicinatissimo dell'interno faccine/wink.gif
cosa intendi per spugna metallica? impossibile un separatore metallico, manderebbe in corto, non è che sono le materie attive? appunto, come sono fatte le materie attive?

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 3/3/2010,03:48

Prime notizie, allora ho caricato per ora due banchi di batterie quindi 10 celle per un totale di 12V. Gli avevo dato una corrente di carica di circa 4 A per 4-5 ore, e siccome la tensione delle celle era salita a 1,6V ho pensato che fossero cariche, anche se in realtà la maggior parte delle celle stavano a 1,6V due a 1,5V e una a 1,45V. Ho staccato il caricatore e ho provato a prelevare corrente dal pacco, ho attaccato l'inverter ed ho alimentato un asciuga capelli. Sulle batterie c'era un assorbimento di 11,5A e nel giro di un oretta il pacco era scarico. In realtà è successo che le celle più scariche sono scese sotto gli 0,9V ed hanno fatto scendere la tensione finale del pacco e quindi l'inverter ha staccato.

Penso che per fargli raggiungere l'amperaggio nominale di targa dovrò fargli parecchi cicli di carica e scarica, e soprattutto devo far bilanciare le celle. Per fare questo ora ho dato una corrente di carica molto più bassa, circa 1,5A e la tensione finale l'ho impostata a 16V così che a fine carica tutte le celle dovranno stare a 1,6V. Gia dopo un ora di carica le celle si sono stabilizzte molto più di prima, adesso stanno tutte a 1,35V, qualcuna a 1,31V e altre a 1,33V. Gia con il primo ciclo e la seconda ricarica le celle sembrano essersi equilibrate.

Domani sera vedremo come staranno. Buona l'idea keyosz di ciclarle alimentando le luci di casa. Una cosa volevo chiedere, siccome con le celle formo 2 banchi da 24V 80A dici che ci saranno problemi a metterli in parallelo per formare i 24V 160A ?? E' per questo motivo che prima voglio livellarle tutte, proprio per evitare scambi di correnti fra i due pacchi.



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eneo

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Inviato il: 3/3/2010,08:23

ma kekko ma dove le trovi tutte ste cose usate? nella mia zona non si trova un bel niente e quel poco che c'e' non so se vale la pena....
beate te....sto rosicando....complimenti per l'impianto. ciao

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 3/3/2010,21:08

CITAZIONE (kekko.alchemi @ 2/3/2010, 20:10)
Chi mi da una mano con il russo?? faccine/cry.gif Metto la foto della targhetta, per ora sono riuscito solo a capire che sono da 80 Ah... Poi ci sono altri numeri come 16A e 20A (forse sono gli A di carica), e la tensione del pacco di 6,25V.

Su quella targhetta Kekko c'è scritto circa questo:

Tipo (5NKTB5-80)
Tensione (6,25)V nominali Capacità (80)Ah nominali
Funzionamento: scarica (16)A Carica (20)A
<====< Immagino siano parametri massimi.
Consegnata: trimestre (xxx) Anno (1985)
CORROSIVA NON CAPOVOLGERE LA BATTERIA


Tra parentesi quello che è scritto nei riquadri, dove ho messo le x non si legge. Immagino si debbano rispettare i parametri di carica e scarica massima, per avere un servizio ottimale. Ma per uso tampone in un impianto ad isola ti conviene tenerti su C/10 almeno.
Saluti.
Ferro

 

Keyosz
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Inviato il: 3/3/2010,21:39

Incredibile, hanno 25 anni, sono curioso di vedere come si comportano nei prossimi mesi sopratutto a regime sotto il tuo impianto fotovoltaico ciclando giorno dopo giorno, anche se sono una chimica completamente diversa attieniti lo stesso alle buone norme di dimensionamento e prevenzione scarica profonda come per le piombo, dopotutto sono sempre materie attive attaccate in qualche modo alle piastre conduttive, concordo con Ferro, dimensiona bene le cose in modo da fare cariche e scariche lente, idealmente in C20 ma non sotto C10, per il parallelo sono convinto che non avrai nessun problema a metterle in parallelo, salvo che non si presentino corti in una delle celle strada facendo, per i primi mesi controlla almeno settimanalmente la tensione di ogni singola cella.

Io se fossi in tè scollegerei tutti i ponti di interconnessione in modo da avere tutte le 20 celle elettricamente sconnesse dalla serie poi le collegerei tutte insieme in parallelo e metterei un alimentatore stabilizzato a 1,5V e le lascerei lì così per una settimana, 24/24 ore, a livellarsi bene bene tutte uguali assieme.

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 3/3/2010,21:52

Ciao ferro! ti ringrazio per la traduzione!!

Ho parlato con una ragazza russa che mi ha tradotto quello che c'è scritto.

Dice che alla 3a riga dove si leggono i N° 16 e 20, significa questo.

Amperaggio di scarica nominale 16 Ah (per avere gli 80 nominali) e 20 A per la carica.

Mentre sull'ultima riga dice: tutti gli acidi fanno male a questa batteria.

Questo vuol dire che per avere gli 80 Ah nominali devo tirargliene 16, ma questo non vuol dire che non posso tirargliene di più, queste batterie venivano usate sugli aerei per mettere in moto i motori nel caso si spegnessero in volo. I piloti avevano 3 tentativi di accensione, dopodichè le batterie erano scariche. Quindi penso che gli tirassero circa 200 Ah perchè con sole tre accensioni si scaricavano. Quelle batterie sono messe in quelle scatole di ferro perchè se gli tiri 200A si gonfiano e rischiano di rompersi, la scatola tiene gli elementi compatti. Dismesse dall'esercito russo nel '92 - '93 (circa 600 tonnellate di batterie) vennero usate per l'autotrazione in macchine elettriche da corsa, dove fecero vincere il campionato mondiale nel 1999, venivano modificate aumentando la concetrazione di idrossido di potassio e diminuendo così la resistenza interna potevano avere ancora più spunto.

Ovviamente se gli tiro più di 16 Ah non avranno la capacità nominale di 80Ah, ma non si rompe nulla, un po' come nelle piombo acido solo che qui la scarica invece di essere a 1/20C è a 1/5. Io metto due banchi in parallelo quindi potrò tirargli 32A per averne 160 nominali. Cioè circa 800W per averne circa 4000 nominali.

Oggi ho acquistato l'idrossido di potassio, perchè voglio cambiargli l'elettrolita essendo vecchio più di 20 anni, non mi fido, sicuramente sarà inquinato, infatti alcune celle hanno una resistenza più alta delle altre e guarda caso sono proprio quelle a cui ho aggiunto acqua distillata.

Ferro, nelle tue nichel - ferro che concentrazione hai usato di idrossido di potassio?? Perchè il tizio che me le ha vendute mi ha detto di metterlo al 15% ma a me sembra poco, non dovrebbe essere al 30%???

Saluti kekko



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Keyosz
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Inviato il: 3/3/2010,22:03

Ferro aveva l'elettrolita già presente, ad ogni modo ti confermo il 30%, l'ho già letto altrove per le nichel-ferro, quindi presumo che sia lo stesso per le nichel-cadmio.

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 3/3/2010,22:11

Ti ringrazio keyosz, hai visto quanto sono vecchie queste batterie?? Io pensavo avessero una decina d'anni, invece come dice ferro hanno 25 anni!! E' incredibile che funzionino ancora, mi sembra una cosa impossibile!!



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Ferrobattuto

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Inviato il: 3/3/2010,22:13

Le mie erano già con l'elettrolito dentro, tutte quasi piene e con una specie di olio sopra, che a quanto pare serve per non far entrare in contatto l'aria con il liquido. Non so che olio sia, ma credo vadano bene diversi tipi di olio minerale. Al limite puoi fare una prova da parte prima con l'olio e la potassa. Se l'aria entra in contatto con l'elettrolito, l'anidride carbonica che contiene rovina l'elettrolito, trasformandolo in carbonato di potassio, che se è buono per lavare i panni non lo è per gli accumulatori. faccine/biggrin.gif
La concentrazione non me la ricordo.... Dovrei aver scritto qualcosa da qualche parte ma non ricordo dove, comunque il 15% mi pare basso, dovrebbe essere il 20 o il 25. Però in rete dovresti trovare qualcosa, anche su che olio si usa. Non so se hai intenzione di metterlo, però solo dopo che avrai recuperato per bene gli elementi.
Ciao.
Ferro

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 3/3/2010,22:17

Ok grazie ferro!! Un accorgimento davvero interessante questo dell'olio, penso che le tue batterie debbano essere davvero indistruttibili, se le mie dopo 25 anni ancora funzionano immaginiamo le tue che sono nichel - ferro, mi sa che dureranno almeno 100 anni!

Vi terrò aggiornati su come procede il recupero delle celle. Che dici apro una discussione dedicata nella sezione Accumulatori??



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Inviato il: 3/3/2010,22:23

Si vai con la discussione faccine/wink.gif

 

Pyron

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Inviato il: 4/3/2010,15:19

spettacolo...e pensare che ci sono quelli della nato che ho trovato a marcire in un bunker...se potessi andarli a recuperare senza rischi...

 
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