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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Un questito agli esperti di batterie
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Ferrobattuto

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Inviato il: 24/2/2011,20:36

Ciao Paolot.
Il Megapulse è nato come accessorio da montare sulle macchine (dovrebbe esserci scritto nella pubblicità del sito.....) per allungare la vita della batteria, per cui va abbinato ad una sorgente di corrente, sulla macchina l'alternatore, a casa un piccolo caricabatterie che eroghi anche poca corrente che ne permetta il funzionamento. In alternativa ti potevi costruire quello di Keyosz che ha entrambe le funzioni. Non serve un diodo all'uscita del caricabatterie, dato che è presente già un ponte raddrizzatore.
Come dice Max, nella sezione accumulatori c'è già un'ampia trattativa sull'argomento.
Saluti.
Ferro

 

paolot
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Inviato il: 28/2/2011,09:11

evoluzione

Ho collegato il megapulse con un caricabatterie da 4 A ma dopo un ora ho dovuto staccarlo perchè la tensione ai capi della batteria era arrivata a 16v.

Una volta staccato il caricabatterie il megapulse ha continuato a funzionare per 24 h sino a che la tensione della batteria è scesa a 12,7v.

Se riattacco il caricabatterie la tensione (anche senza il megapulse) risale immediatamente sopa i 14,4v, lo stesso succede se la collego in serie con altre 2 cariche e collego il banco ad un caricabatterie a 36v.

Perchè la tensione sale oltre la tensione del carica batterie? (mistero)

 

max_linux2000

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Inviato il: 28/2/2011,10:05

ma che caricabatterie stai usando? Il megapulse non può aver provocato l'aumento di tensione, solo l'alimentatore ne è in grado.
Ha impiegato 24 ore per scendere a 12.7V? Strano! Non ne sol moto delle batterie al Gel, ma non dovrebbero salire cosí tanto. Mi sa che l'hai danneggiata... e speriamo che anche il megapulse abbia retto al colpo.
Dolomitico ne ha fatto fuori uno con 14.5V, ma credo fosse uno dei primi modelli. Quelli + recenti dovrebbero reggere questo ed altro.

Fai una cosa... collega un faro da auto (55W) alla batteria a lasciala accesa fino a che non arriva a 11V, contando il tempo trascorso. In questo modo potremo calcolare l'effettiva capacità.

E intanto metti a desolfatare una seconda batteria.

ciao
MaX

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 28/2/2011,13:57

A 16V ci si arriva solo per sovraccarica, e se arriva subito anche a 14,4 significa che è carica e più di così non puoi caricarla.
Il carica batterie che metti in parallelo ad una batteria per desolfatarla deve poter essere regolato bene manualmente, in modo da dare una tensione appena bastante al desolfatatore, inutile dare più corrente, si finisce per stracaricare quella piccola porzione di supericie delle piastre ancora libera dal solfato, mentre il resto resta più o meno uguale, mentre dando una "tensione di mantenimento" appena sopra la soglia di funzionamento del megapulse, questo lavora al meglio e continuamente sciogliendo tutto il solfato.
Per quest'uso non convengono caricabatterie automatici, di quelli con tensioni o correnti prefissate, ma uno manuale e "tranquillo". A volte un piccolo alimentatore regolabile con in serie una resistenza di basso valore funziona ancora meglio.
Ciao.
Ferro

 

paolot
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Inviato il: 1/3/2011,08:52

Il caricabatterie è uno di quelli da supermercato a 4 A. A vuoto da 12,5v, fprse è switching. Proverò a mettere un diodo in serie.

La batterie in questione sale velocemente in carica ed altrettanto velocemente in scarica.

Le batterie difettose si dividono in 2 gruppi:
il primo si comporta come sopra il secondo non sale di tensione oltre i 13,5 sotto carica per scadere a 11 o11,5 appena stacco il caricabatterie

La cosa stra che danno un mucchio di corrente in uscita (almeno 200a)

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 1/3/2011,19:26

In genere le batterie che si caricano velocemente e si scaricano altrettanto velocemente o sono solfatate o hanno danni meccanici che ne hanno diminuito la capacità. Riduzione della superficie utile, o ancora connessa, delle piastre.
Il fatto che non vadano al disopra di una certa tensione e poi riscendono subito sotto ai 12V di solito indica un elemento in corto. Difatti 11,5V diviso in 5 elementi fa 2,3V che moltiplicato per 6 da 13,8V, la tensione di fine carica normale di un accumulatore a 12V completamente carico. Se hai degli elementi in corto penso sia inutiile insistere col desolfatatore...... Ovviamente se ci attacchi un carico con bassa resistenza ti danno ugualmente molta corrente, quelle del primo tipo per pocotempo, quelle del secondo per più tempo, ma con tensione sensibilmente minore.
Invece di mettere un diodo, prova a mettere un elettrolitico all'uscita del caricabatterie senza connetterlo a nient'altro, a vuoto insomma, e vedi quanta tensione misura. Se è switching ci saranno sicuramente dei picchi di tensione, e con l'elettrolitico ne vedi il valore di cresta. Questa è una possibile causa del fatto che la tensione di fine carica sia maggiore della tensione d'uscita nominale del caricabatterie.

 

paolot
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Inviato il: 24/3/2011,08:47

Saga delle batterie, nuva puntata (che le mie esperienze servano ad altri)

Risultati con megapulse
su tre batterie non sono riuscito a salire sopra i 12,9v, come spiegato da ferrobattuto probabilmente hanno una cella in corto.

sulle altre e successo di tutto.

premesso che le ricarico in serie di 3 dai pannelli (ovviamente senza megapulse)
le tensioni dulle singole batterie non sono le stesse.

fino a qui niente di strano, una batteria si carica più lentamente delle altre perchè ha una resistenza interna maggiore (problemi di solfatazione visto che le batterie sono identiche ed acquistate dallo stesso stock). Il problema che dopo alcuni giorni la batteria che si caricava più lentamente (13,3v quande le altre erano a 13,9v) ha incominciato a generare il problema inverso andando a 14 v quando le altre erano a 13,5.

In pratica le batterie si caricano in modo diverso tra loro ma non sempre nello stesso modo.

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 24/3/2011,13:29

Probabilmente quella che sale di più di tensione ha la superficie interna delle piastre minore delle altre, o per solfatazione o per corrosione, per cui si "carica prima" nella superficie rimasta. Potresti controllare se ha la stessa capacità residua delle altre.
Un bel casino il tuo.......
Solidarietà.
Ferro

 

paolot
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Inviato il: 4/4/2011,09:39

Saga delle batterie nuova puntata.

Dopo innumerevoli prove e sessioni brevi con il megapulse (collegato alla batterie carica (13,8v) senza caricabatteire lasciato sino al naturale spegnimento (quando la batteria arriva a 12,7v) sono giunto ai seguenti risultati (rammento che si tratta di batterie al gel)

Sono partendo da batterie da 150 Ah, che non si caricavano al 100% di 5 anni di età e che se collegate in serie si caricavano a tensioni differenti
Primo step le ho reidratate (circa 10 cc di acqua distilliata per elemento) Secondo, ricaricate e scaricate agendo con il megapulse su quelle che salivano meno in tensione (almeno una ventina di volte)

Risultato il primo banco di tre in serie si ricarica con una differenza di tensione tra di loro di circa 100mV. Non ho ancora fatto una prova sulla capacità residua ma stringendo i bulloni con una chiave ho inavvertitamente messo in corto i due poli. La parte della chiave che ha toccato il negativo è vaporizzata per oltre i1 cm. Credo che la corrente erogata sia buona.

Concludendo non buttate le batterie al gel, anche se è un processo che richiede pazienza, possono essere recuperate (e visto cosa costano vale la pena)

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 4/4/2011,12:25

Bene. Sono sinceramente contento per te. faccine/biggrin.gif (Visto cosa costano....)
Immagino, soprattutto viste le prove che tu hai effettuato, che la differenza con quelle a liquido sia che tutti gli interventi necessitano di maggior tempo e maggiore cautela per essere portati a termine.
Quando "vaporizzi" qualche chiave, attenzione alle mani!!! faccine/biggrin.gif
Ciao.
Ferro

 
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