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batterie fiamm tubolari di recupero
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giabbart
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Inviato il: 28/2/2011,13:03

Salve a tutti
sono nuovo del forum ma vi seguo da qualche mese e finalmente mi sono iscritto.
Come da oggetto è già un paio di mesi che, x la realizzazione di un futuro piccolo impianto ad isola faidate mi dedico al recupero di batterie usate in particolare da un cestone in un paesino di campagna dove nel giro di un mese ho trovato 2 da 100 Ah del 2009 che di sicuro lavoravano in parallelo su qualche trattore e che segnavano 12,6 V, 1 da 80 Ah Pb/Ca anch'essa a circa 12,5 V e un paio da 55 Ah sempre tra i 12,4 e i 12,6V. Le ho già messe in ricarica ed ora stò partendo con dei cicli di megapulse su quelle che mi sembra che abbiano le piastre solfatate (faccio 1 settimana a batteria e dopo averle staccate dal CB controllo col densimetro), ma la vera sorpresa è stata la sett scorsa quando ho trovato un "paccone" della fiamm con 12 elementi da 2V messi in serie, alcuni con i tappi aperti che di sicuro hanno perso liquido. Sull'etichetta si legge solamente 24v e 210Ah (le dimensioni sono circa 7*30*70 a elemento) e non mi sto a dilungare su come abbia fatto a caricarle giacché separarle era praticamente impossibile.....mi stà passando ora il mal di vita!!!!mi sono detto...se non sono buone, una volta separate le smaltirò io ma prima voglio lavorarci su e vedere se si può spremere ancora qualche ampere!
Ieri ho potuto lavorarci poco ed ho separato 2 elementi (i poli sono uniti con una piastra che nn si sfila e va segata nel mezzo), ciascuno segna 1,85 V circa ed una coppia che ho lasciato unita per non ritrovarmi a dover fare troppe giunte nel caso di riutilizzo e che segna circa 3 V. Ho rabboccato tutti con acqua distillata visto che anche durante le manovre di carico hanno perso qualcosina.
Domanda: come si fa con l'acido che è andato perso? come devo comportarmi con gli elementi messi mezzi e mezzi e con quelli messi male? avevo pensato di fare due serie da 12V e provare a ricaricarle x vedere cosa succede.
Aspetto qualche vs suggerimento e vi farò sapere come procede con gli altri elementi (devo segare l'involucro di ferro che le racchiudeva altrimenti non escono).
Grazie 1000 e ancora tanti complimentoni x tutto.....siete grandi...scusate x la lunghezza del mess

P.S. adesso giro in macchina con multimetro digitale e quando vedo una batteria buttata da una parte mi emoziono,se poi segna più di 12V...non vi stò a descrivere la contentezza!!!ciao ciao

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 28/2/2011,14:31

Ti abbiamo infettato con "Batterite acuta", con complicazioni di "Riciclite" e ricadute di "faidate". faccine/laugh.gif Una malattia un tempo molto rara ma ormai sempre più diffusa. faccine/biggrin.gif
Scherzi a parte, fai sempre attenzione a cosa maneggi e come lo fai, prendi tutte le precauzioni per non venire a contatto con sali di piombo o acidi vari, preoccupati di non disperdere nell'ambiente i residui delle tue prove e del tuo riciclo. La salute innanzitutto, sia quella tua che quella degli altri.....
Se quando le trovi la tensione è superiore ai 12V quasi sicuramente sono ancora usabili, ma non è detto che abbiano il massimo della capacità, molto spesso specie se sono per auto dentro sono ormai parzialmente sbriciolate e la capacità probabilmente è ridotta. Ma con quella tensione almeno significa che non ci sono elementi in corto. Desolfatarle con calma, controllando la densità, e infine fare una prova di capacità può darti la giusta indicazione dello stato dell'accumulatore, se convenga o no continuare ad usarlo.
Dai fori di rabbocco dell'acqua di solito si possono vedere le piastre da sopra, e si vede anche se sono sbriciolate o disconnesse, nel qual caso ti conviene riportarle dov'erano..... Questo anche con le tubolari, e se hanno il contenitore trasparente ancora meglio.
Per l'acido: puoi rabboccare con acqua distillata, poi a batteria carica e possibilmente desolfatata controllare la densità dell'elettrolito. Se la tensione è buona ma la densità bassa, sicuri che abbia perso acido durante i "maneggiamenti" vari, puoi rabboccare con soluzione per batterie fino a ripristinarne la densità. La soluzione la trovi dai ricambisti, di solito ne hanno. Se alla fine ti sembra che la batteria sia buona ma bassa di densità puoi svuotarla tutta in un catino di plastica, poi, o ripristini la densità della soluzione con acido puro e la rimetti, o ne metti di nuova. Per ripristinare la densità con acido puro devi versare MOLTO lentamente l'acido nell'acqua, meglio facendolo scorrere sul bordo del catino, con cautela per evitare schizzi e surriscaldamenti (si scalda da morire....), poco la volta e controllando la densità dopo qualche minuto dandogli il modo di sciogliersi perfettamente. MAI versare acqua sull'acido! Schizzi e ustioni assicurate! Ricordati che stiamo parlando del "Vetriolo"!
Usare guanti, vestiti adatti o almeno "vuoto a perdere", proteggersi la faccia e le altre parti scoperte. Ricordati che stai facendo esperienza sulle tua pelle.......
Alla fine della "cura", e dopo una buona desolfatazione, una buona carica di equalizzazione ti riporterà la tensione di tutti gli elementi allo stesso livello. Purché la batteria sia integra, naturalmente.
Leggiti bene la prima discussione in alto di questa sezione, poi se hai ancora dei dubbi esponili.
Saluti.
Ferro

 

giabbart
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Inviato il: 28/2/2011,16:13

grazie 1000 x i consigli....mi hai chiarito già molti dubbi circa il problema acido smarrito (e direi che era proprio acido xché quando si è rovesciato ha fatto la classica "schiumina".
Altre domande: x la carica io posseggo 1 CB telwin nevada 12v 2,5 Ah (ma + che altro è un semplice trasf con ponte radd, amperometro e basta!), 1 cb eletrex 12/24v 10A (credo che sia un IU con on-off automatico)che però ha la scheda interna andata, anzi, provo a sostituire il transistor andato, dopodiché se nn funge ancora chiederò il vs onorevole aiuto (attualmente posso usarlo solo come il telwin di cui sopra ma mi porta le batterie sopra i 15V che mi sembra di capire vada bene ma x un periodo limitato e solo x certi tipi di batt) oppure un ctek 4003 (e ovviamente il megapulse!). Cosa mi consigliate? Sono pronto anche a mettere mano a saldatore e multifori (x fare eventuale CB 24v con Ampere da stabilire-già ho visto qualche schemino....), non è il mio campo ma so adattarmi e poi....ho dei bravissimi maestri.
Nel caso di fare 2 banchi da 12v, come mi consigliate di connettere gli elementi con le connessioni tagliate?avevo pensato di stagnarci sopra del filo min 10mmq...sarà sufficiente?
ciao e ancora grazie a tutti voi

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 28/2/2011,22:31

Cominciamo da sotto..... faccine/biggrin.gif
Gli elementi singoli separati puoi riconnetterli come vuoi, dipende da quanti ampere devi tirarci fuori. Se, come immagino, vuoi usarli per uso stazionario, allora non ti serve filo molto grosso, in quanto non ci tirerai mai fuori più di una ventina di ampere, al massimo 6mmq, ma tienili il più corti possibile. Nessuno ti vieta di risaldare i ponticelli e ricostruire la batteria iniziale...... Ma quasiasi cosa tu faccia fallo solo dopo che sarai sicuro di averli recuperati bene.
Se per ricaricare le batterie vuoi cimenterti in qualche circuito elettronico fai pure, di schemi in rete o sulle riviste ne trovi quanti ne vuoi, ma per caricare le batterie ti consiglio un caricabatterie il più semplice possibile, l'importante è che la corrente di ricarica si possa regolare il più linearmente possibile. Che sia fatto con dei transistor o con un semplice trasformatore con tante prese non ha importanza, l'importante è che si possa mandare poca o tanta corrente a proprio piacimento.
Quei caricabatteria che hai tu non li conosco, mi dispiace. Per l'uso in parallelo al Megapulse devi dare una corrente minima (anche meno di 1A) che serva a tenerlo acceso per desolfatare la batteria senza il rischio di sovraccaricarla. Questo si può fare sia con un caricabatterie piccolissimo che con uno grande ma che si può regolare bolto bene.
Saluti.
Ferro

 

giabbart
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Inviato il: 3/3/2011,12:36

Grazie ancora x la tua disponibilità
volevo sapere se un CB tipo quello progettato da keyosz (cb desolfatante) potrebbe andare bene. Ho finalmente finito di estrarre gli altri elementi e nn vedo l'ora di rifare le connessioni ed attaccarli al megapulse....speriamo bene.
Concordo con chi in questo forum ha scritto che siete un'"enciclopedia".....complimenti!!!!
ciao

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 3/3/2011,14:26

Grazie per i complimenti, ma almeno per quel che mi riguarda è solo un po' di disponibilità. Probabilmente alla fine anche eventuali tue "disavventure" con le batterie saranno utili ad altri per farsi un'idea ed evitare errori.
Il desolfatatore di Keyosz funziona bene, io lo uso regolarmente, e ho la fortuna di avere il prototipo originale faccine/biggrin.gif , me lo ha regalato lui in occasione di una sua visita. Comunque per quel che ho potuto vedere, anche altri che lo hanno realizzato ne sono rimasti soddisfatti. Naturalmente quello schema è per i 12V, per cui le batterie che devi desolfatare, o la serie di elementi singoli, deve avere quella tensione. Se la solfatazione non è eccessivamente pesante, una batteria da 100Ah si desolfata con 5 o 6 giorni, una più grande avrà bisogno proporzionalmente di più tempo, e una più piccola di meno. Se la solfatazione è pesante ovviamente occorre di più.
Col Megapulse ci vuole qualche giorno in più, visto che è fatto per un uso differente, ma va bene lo stesso.
Dopo una buona desolfatata, e una carica a fondo, ti consiglierei una prova di capacità per vederne l'efficienza rimanente.
Per fare un'esempio: io ho rimediato 6 batterie da avviamento per mezzo pesante, 200Ah ciascuna. Due sono risultate con elementi in corto e abbondantemente maltrattate. Le altre quattro invece sono meccanicamente integre e non hanno elementi in corto, dopo averle ben desolfatate tenendole sotto al desolfatatore di Key per almeno una dozzina di giorni ciascuna, le ho caricate bene e poi collegate in serie-parallelo per avere 24V alla massima capacità possibile. Dopo una carica di equalizzazione e una prima scarica parziale, le ho ricaricate a 28V (uso un pannello solare a 24V nominali, 3A e qualcosa....) poi staccate dalla carica emesse sotto carico con due lampade in serie da faro auto da 60W ciascuna, ossia 120W totali, per una corrente media nominale di 5A. Con scariche consecutive di diverse ore al giorno le ho portate a 21V, e per arriarci hanno impiegato totalmente 34 o 35 ore, per una capacità totale residua di circa 170 - 175Ah, ben lontano dalle 400Ah che avrebbero dovuto erogare....... Tenterò una nuova desolfatazione, e delle ricariche, ma dubito che riacquistino capacità. Per l'uso che ne faccio io, tenere accese delle lampadine in officina, va più che bene, ma per uso "casalingo" sicuramente no.
Facci sapere. faccine/biggrin.gif
Saluti.
Ferro

 

Keyosz
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Inviato il: 5/3/2011,12:02

Sei stato fortunatissimo a trovare quel banco di elementi!

Molto probabilmente gli elementi della fiamm che hai recuperato erano di un muletto, lo deduco dal fatto che erano in un contenitore metallico e che avessero i ponticelli solidi di piombo, se hai fortuna sono solamente solfatati, ma probabilmente ne torverai qualcuno con le piastre interne isolate per via della normale corrosione/usura, ti consiglierei di collegarli provvisioriamente in due stringhe da 12V cercando di mettere nella stessa stringa quelli che si comportano in modo più simile, poi li metti sotto carica e cura, per esempio con il desolfatatore che ho postato nella sezione elettronica, per almeno 1 setimana, dopo di chè provi a caricare con un paio di lampadine da auto o qualcosa che faccia almeno 100-150W e misuri l'andamento della tensione su tutti i 6 elementi della stringa, in questo modo dertermini quelli che vanno meglio.

Quindi io ti consiglierei dopo tutti i trattamenti e i test di tirare fuori i 6 elementi che vanno meglio per farti una batteria 12V in buono stato e gli elementi che avanzano li tieni di scorta, in quanto sarà difficile che tutti e 12 siano in buono stato e allo stesso livello di prestazioni visto che li hanno buttati.

Per l'acido perso dovrai reintegrarlo in quanto immagino sia stato versato e non evaporato, ma questa operazione è difficile più che altro per stabilire quanto ne vada reintegrato perchè se ne metti troppo rovini solo l'elemento, i consigli di ferro sono i migliori seguili bene, di fatto per ora ti conviene aggiungere solo acqua distillata a meno che tu non sia sicuro che sia stato perso acido, e poi a fine trattamento quando sei sicuro che siano ben desolfatati misurando la densità andrai ad operare di conseguenza per portare il livello di densità uguale per tutti.

Un ultimo consiglio: per svuotare l'acido dagli elementi non capovolgerli, ma usa un tubo di gomma, possibilmente di quelli trasparenti in sola gomma senza ferro o tele all'interno, e pompa fuori l'acido dall'alto, perchè se li capovolgi i fanghi di piombo sul fondo si agitano e vanno in mezzo alle piastre con il rischio che mettano le pistre in corto.
Io usavo quelle pompette per tirare su il vino che sono interamente in plastica, perchè dovento tirare su acido solforico devi fare in modo che venga a contatto solo con parti in plastica che non viene attaccata dall'acido, evita qualsiasi altro materiale e i metalli.

Ciao e buon divertimento!

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 5/3/2011,21:56

CITAZIONE (Keyosz @ 5/3/2011, 12:02)
Un ultimo consiglio: per svuotare l'acido dagli elementi non capovolgerli, ma usa un tubo di gomma, possibilmente di quelli trasparenti in sola gomma senza ferro o tele all'interno, e pompa fuori l'acido dall'alto, perchè se li capovolgi i fanghi di piombo sul fondo si agitano e vanno in mezzo alle piastre con il rischio che mettano le pistre in corto.
Io usavo quelle pompette per tirare su il vino che sono interamente in plastica, perchè dovento tirare su acido solforico devi fare in modo che venga a contatto solo con parti in plastica che non viene attaccata dall'acido, evita qualsiasi altro materiale e i metalli.

Perfetto! Ottimo consiglio. faccine/happy.gif Non m'era mai venuto in mente......
Speriamo ci sia abbastanza spazio per infilare un tubicino quasi fino in fondo.
Ciao.
Ferro

 

giabbart
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Inviato il: 7/3/2011,13:25

x Keyosz
ho finalmente separato il pacco e nella seconda serie ho trovato un elemento quasi a 0 sul quale mi sa che già avevano fatto qualche esperimento perché ha i due poli cforati nel centro ed il buco è filettato ma in fondo sono sempre tappati.....boh!!!i primi sei li ho riuniti e già messi a caricare a circa 4A ma senza megapulse xché stà finendo di desolfatare una batt., ho staccato il CB ieri mattina, stamani segnano 12,3, durante la ricarica sentivo un pò di gorgoglii ma nn eccessivamente (fra l'altro il CB nn ce la fa a portarmeli sopra i 13,6 - 13,8 e mi va in mantenimento). Mi sa che mi devo organizzare con un CB nn troppo automatico ma che nn risenta degli sbalzi giacché a casa mia questi ultimi ci sono e anche belli forti!! A tal proposito avrei un paio di domande: sarebbe possibile modificare il tuo CB-desolfatatore per l'utilizzo a 24v oppure a 2V (nel caso di voler trattare il singolo elemento)o nel complesso renderlo versatile un pò come gli alimentatori con uscite a più tensioni (a step di 2V); magari è inutile se si hanno pacchi batterie "uniformi", ma come nel mio caso per provare l'elemento (forse) danneggiato oppure molto solfatato devo x forza collegarlo almeno ad altri 5 (magari da qualche parte ne avete già parlato...il thread è lunghissimo e lo stò leggendo un pò alla volta!)
Infine volevo la conferma se sia possibile integrare un CB (solo trasformatore e ponte) da 2,5 Ah e (credo) 50W con la parte elettronica da te progettata...praticamente ora è una scatola semivuota e il posto dentro non manca.
Per quanto riguarda l'acido, di sicuro il pacco è stato disteso (non capovolto) e ne ha perso perché io l'ho trovato (e trasportato) in quella posizione....nn è molto maneggevole!; ad 1 giorno di distanza dalla prima ricarica (senza desolf) il densimetro segna moooolto rosso su tutti e sei gli elementi ....vedremo dopo il megapulse.
Grazie 1000 a tutti voi

 

Keyosz
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Inviato il: 9/3/2011,13:06

In tal caso dovrai ricaricarli e desolfatarli molto lentamente per un bel pò di tempo e poi alla fine fare come diceva Ferro, turare fuori tutto l'acido e ristabilire la sua densità, possibilmente leggermente sotto il valore consigliato vista l'usura degli elementi per poi rimettere l'acido negli elementi.

Il caricabatterie desolfatante può lavorare a 24V ma devi usare la versione HT dell'integrato che regge fino a 60V in ingresso perchè per caricare un banco a 24V devi dare in ingresso almeno 40V e poi devi ricalcolare il valore delle resistenze corazzate per far si che assorbano sempre quei 30W in uscita sulle batterie.
Ad ogni modo ti suggerirei di realizzare due desolfatatori e usarli in contemporanea sul banco 24V dope uno è collegato ai primi 6 elementi e l'altro agli ultimi 6 in serie.
Per gli elementi 2V puoi sempre usare lo stesso circuito tarando il trimmer per 2,5V e ricalcolando le resistenze, ma ho notato che con tensioni di uscita così basse quel circuito lavora male, la desolfatazione è più efficente e veloce dai 12V in sù con questa componentistica e strumenti di misura (tester) comuni.

 
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