Eolico
Eolico Per tutti ,Interessante e insolito manuale sul fai da te

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SpitsFire

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MegaWatt


Utente
Msg:341

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Inviato il: 7/8/2009,21:40

Salve, girovagando nei meandri del mio hardDisk mi sono imbattutto in un file word, scaricato dalla rete chissà da quanto tempo, non conosco ne la paternità ne ricordo la provenienza da cui l'ho tratto, vi posso solamente dire che è un interessantissimo e insolito manuale con molte idee e suggerimenti per l'eolico "fatto in casa". Ho constatato numerosi errori di ortografia e/o di battitura, quindi lascia pensare che non è frutto di pubblicazioni, ma di qualche appassionato come Noi che ha voluto condividere le proprie idee. Quindi mi sono limitato solo a convertire il file word in formato PDF e metterlo su megaupload, lo potete scaricare QUI
Aspetto i vostri commenti
Un saluto a tutti
SpitsFire




Modificato da SpitsFire - 14/5/2012, 09:23


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IPSA SCIENTIA POTESTAS EST


 

Libero51

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GigaWatt


Utente
Msg:1276

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Inviato il: 10/8/2009,07:02

CITAZIONE (SpitsFire @ 7/8/2009, 22:40)
. . . Aspetto i vostri commenti

Grazie SpitFire . . . ho sfogliato rapidamente il documento . . . bellissimo .
Penso che lo leggerò con pazienza . . . direi un pò retrò ma molto professionale.

Un saluto a tutti . . . faccine/sick.gif



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NonSoloBolleDiA...

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PetaWatt


AMMINISTRATORE
Msg:13786

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Inviato il: 10/8/2009,11:02

Bello, bello veramente...sono rimasto molto colpito anche dal frigorifero a radiazione...e da una frase "Gli arabi adottano un sistema simile per fare ghiaccio nel deserto"... faccine/blink.gif ? Qualcuno ne sa qualcosa?
Bolle



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Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux).
Un risultato se non è ripet...

 

Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

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Inviato il: 17/8/2009,13:56

Interessante, mi piace lo stile come quello dei vecchi libri che leggevo sull'energia solare faccine/biggrin.gif
Sembrerebbe che l'autore del manuale venga dalla spagna, in quanto fa riferimento a leggi spagnole in merito all'immissione di energia in rete... forse è anche per quello che ci sono alcuni errori probabilmente dovuti alla traduzione, anche nelle immagini è evidente che le scritte dei disegni sono state rifatte.

L'ho letto solo in parte ma sono arrivato alla parte delle dinamo e degli alternatori, mi ha colpito questo:
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1250513492.jpg

Sapevo che i motori asincroni trifase potessero diventare degli alternatori se connessi alla rete e fatti girare più velocemente, ma che mettendo dei condensatori in configurazione a stella e sfruttando la magnetizzazione residua potessero generare corrente senza eccitazione sterna mi è proprio nuova!
Proverò quanto prima..... (quanti motori trifase che ho buttato!!!!)

Inoltre l'ultimo schema mi ricorda un pò l'idea di Ferro e del suo ipotetico generatore eolico faccine/smile.gif con trasmissione a lunga distanza ad alto voltaggio faccine/wink.gif

 

Ferrobattuto

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GigaWatt


Utente
Msg:4117

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Inviato il: 20/8/2009,21:17

Mi sono letto per bene il manuale "Eolico per tutti", il cui link è stato postato da SpitsFire.
Lo trovo molto in linea con lo spirito del forum, e molto daccordo con la mia mentalità e il mio modo di approcciare verso questo genere di autocostruzioni. Robustezza e sovradimensionamento, semplicità e riciclo di quanto già esiste, sono alla base del fai da te economico e duraturo. E' sicuramente il riassunto di una lunga sperimentazione pratica, con molta probabilità una condensato di esperienze di più persone.
Ho trovato molti riscontri con un altro manuale sull'energia eolica degtli anni '80 in mio possesso, anche se un po' più teorico di questo, sia per i calcoli di base e per varie conclusioni che per l'esposizione dei vari tipi di macchine e il loro impiego.
Trovo logico che non si perseguano rendimenti assoluti e ottimali, sia per quanto riguarda i rotori che per quello che riguarda i generatori, come mi pare di aver già scritto da qualche parte, il vento per fortuna è ancora gratis, e basta al limite sovradimensionare leggermente il tutto per recuperare largamente quanto sacrificato alla semplicità alla durata e all'economicità.
Buona anche l'esposizione dei vari tipi di generatori, che mi trova daccordo su tutti. Unico neo, il cosiddetto "Alternatore asincrono". Quello della figura sotto, insomma.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1250799123.jpg

Per quel che ne so io, quel tipo di generatore funziona a regime rigorosamente fisso. In realtà si tratta di un "Generatore risonante", in cui ciò che autogenera l'eccitazione sono le reattanze dei condensatori e degli avvolgimenti posti in parallelo, che in concomitanza del giusto numero di giri entrano in auto-oscillazione e generano la corrente alternata. Di solito si usano per generare corrente alternata ad alta frequenza (5 o 10KHz) per usi industriali, con potenze anche di qualche Kilowatt, ma se ne sono realizzati anche per 50Hz per potenze minori.
Dovendo funzionare in risonanza e a regime costante mal si addice ad un rotore eolico, che è l'incostanza personificata.
Questo secondo la mia esperienza e per quello che ne so. Mi piacerebbe molto avere il parere di altri che sono più esperti di me in materia (ci vuole poco.....). Se effettivamente il sistema descritto funziona si possono buttare alle ortiche tutti i generatori fin quì sperimentati, in quanto questi motori si trovano un po' dappertutto e si possono recuperare a costo praticamente zero, come pure i condensatori di recupero dai motori asincroni monofasi, buttati un po' dappertutto, e che comunque hanno un costo abbastanza contenuto anche da nuovi.
Appena posso credo che farò delle prove sperimentali, ho due motori asincroni trifasi, uno da 2,5KVA 380V con collegamento a triangolo, e uno da 7,5KVA per 220V a triangolo e 380V a stella. Chiaramente per farli girare a regimi differenti mi toccerà usare un motore a scoppio, e accroccare qualcosa che funzioni da banco prova.
Sinceramente spero che funzioni, contrariamente a quanto ne so. In questo modo avrei risolto il primo dei problemi per il mio futuro generatore eolico.
Saluti.
Ferro

 

Ferrobattuto

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GigaWatt


Utente
Msg:4117

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Inviato il: 26/8/2009,22:10

Ho eseguito una prova sperimentale sul generatore di cui sopra.
Per farlo ho assemblato il "Banco Prova" della figura sotto:

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1251319492.jpg

Da sinistra: il tester collegato ai morsetti del motore, la scatola contenete il pacco dei condensatori, il motore trifase asincrono da 2,5KVA 1450g/min, con una grossa puleggia da lavatrice, il motore a due tempi di un decespugliatore, un po' spompato ma perfettamente funzionante, con tubetto e bottiglia di miscela, con una puleggia piccola, sempre della stessa lavatrice, che insieme danno un rapporto di giri di 1/10. Ho scelto questo rapporto perché avvicina di molto i giri del motore elettrico a quelli di un eventuale rotore eolico.
I condensatori sono divisi in tre gruppi di circa 60uF ciascuno, collegati rigorosamente in parallelo alle bobine del motore, come nella figura del manuale, che sono collegate in questo caso a stella, per avere eventualmente la massima tensione possibile. Le matasse del motore hanno resistenza interna molto bassa, praticamente inferiore ad 1 ohm.
Avviato il motorino a scoppio, e fatto girare a differenti regimi di giri, ho constatato che ai morsetti del motore elettrico non si generava nessuna tensione, ne alternata ne tantomeno continua (non è possibile....) ne girando piano ne girando forte. Pensando che, fermo da tanto tempo, non ci fossero residui di magnetismo dentro, da fermo ho eccitato una delle bobine con la batteria da 1,5V che si vede vicino ai condensatori, ma senza poi ottenere risultati. Nessuna tensione, per quanto bassa possibile, a nessun regime di giri.
Penso che farò qualche altro tentativo, variando connessioni capacità e sistema, ma da come immaginavo credo che non ci saranno risultati.... Peccato, perché il tutto è di facile e veloce realizzazione.
Naturalmente sarebbe cosa gradita se anche qualcun'altro si dedicasse a fare prove simili, almeno per poter comparare il sistema e i risultati, come sarebbe altrettanto utile il parere di qualche "esperto" del ramo....
Sperando che la cosa interessi a qualcuno, saluti.
Ferro

 

Keyosz
GigaWatt


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Msg:1959

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Inviato il: 27/8/2009,09:10

Ciao Ferro,
ottima prova, si si mi stavo dimenticando, ho provato anch'io la settimana di ferragosto, ho usato un motore trifase da 0,75KVA, avvolgimenti collegati a stella, per i condensatori non sono stato molto fortunato, ne ho messi 2 da 90uF e il terzo era un parallelo di altri a formare circa 40uF, non sono riuscito a trovare di meglio.

Poi ho messo un ponte radrizzatore trifase e un elettrolitico da 10000uF 63V sull'uscita DC.

Girando a mano il motore, quindi moooolto lentamente, ottenevo una tensione di 2-3V dopo 10-15 secondi di smanovellare a mano sull'asse del motore, poi ho collegato il trapano all'asse del motore un pò alla buona per provare ad andare su di giri, sembra una cosa esponenziale, la tensione in uscita inizia a salire lentamente, poi ad un certo punto schizza su molto velocemente ed ho dovuto fermare per evitare di superare la tensione dell'elettrolitico!!! mi sono fermato per sicurezza quando leggevo 20-30V che andava su ancora un pochino per inerzia.

La teoria funziona!

Ma secondo me quel sistema va bene per caricare batterie, ho la sensazione che dobbiamo lasciare una tensione minima a vuoto libera sul motore, nel senso che fino ad un certo voltaggio non bisogna assorbire alcuna corrente, forse condizione necessaria a far lavorare i 3 condensatori ad auto-eccitare gli avvolgimenti in un crescendo con il poco magnetismo residuo.

Ecco perchè nel manuale fanno vedere il circuito collegato ad un banco batterie, infatti fino a che la tensione generata dal motore/generatore non supera quella delle batterie la corrente assorbita è 0.

Ferro, magari hai proprio ragione e il tuo motore è smagnetizzato completamente per via del tempo, invece che la pila da 1,5V prova a collegarlo con condensatore di avviamento su una bobina alla 220, gira piano e consuma tanto, ma solo per pochi secondi, e riprova l'esperimento.
O se hai la 380 ancor ameglio faccine/wink.gif

Dalle mie prove ho dedotto che il sistema funziona, però deve girare veloce e va bene "solo" per caricare un banco batterie con una tensione alta, tipo 24 forse meglio 48, visto che gli avvolgimenti sono calcolati per 220-380V.

Probabilmente l'idea di mettere un trasformatore in uscita sulla AC del motore dissiperebbe le deboli tensioni di auto-eccitazione e non si innescherebbe il fenomeno, quindi credo che vada bene solo per accopiamento diretto.

Ad ogni modo è un ottima soluzione se si hanno motori del genere a costo 0 e una grossa pala eolica o un forte mulino ad acqua dove è possibile applicare una moltiplica per i giri.

 

Ferrobattuto

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GigaWatt


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Msg:4117

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Inviato il: 28/8/2009,21:16

La descrizione della tua prova Keyosz, mi ha dato da pensare. 90uF sono tanti...... che uniti alla maggiore induttanza delle bobine del tuo motore, danno una frequenza di risonanza MOLTO bassa. Le bobine del tuo motorino hanno induttanza maggiore, in quanto sono avvolte per assorbire dalla rete una potenza pari a circa un terzo di quella del motore che ho usato io, ossia hanno una reattanza induttiva tre volte maggiore di quelle del mio. Che unita alla capacità che hai messo tu, pari a circa 1,5 volte quella che ho messo io, danno una frequenza di risonanza sicuramente molto più bassa. Questo mi fa pensare che per avere un risultato simile a quello che hai avuto tu, devo aggiungere un banco di condensatori MOLTO più grande, ad occhio e croce, seguitando sulla strada che hai preso tu, circa 300uF almeno per fase.
Dovrei rimediare quei condensatori elettrolitici non polarizzati che si usano sui filtri crossover delle casse acustiche, ma costano un bel po', poi non so fino a quali tensioni si possano trovare. Devo provare ad accoppiare degli elettrolitici normali in antiserie (in serie con polarità opposta), fino a trovare la capacità giusta per mettere in oscillazione il tutto. Poi provare sotto carico..... Sotto carico il "Q" (fattore di merito) delle bobine, già molto basso, si abbasserebbe ultreriormente, e c'è da vedere se eroga abbastanza corrente senza "inginocchiarsi". Però vale la pena di fare delle prove, per i motivi esposti sopra: semplicità, durata, reperibilità, ecc.
Purtroppo non ho la 380, e anche a 220 quel motore allo spunto mi farebbe scattare l'automatico. Vedrò di pensare qualcosa....
Saluti.
Ferro

 

Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

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Inviato il: 29/8/2009,06:54

Ciao Ferro,
se vuoi provare con degli elettrolitici connessi in opposizione di polarità potresti provare con gli alimentatori dei pc, nello stadio di ingresso hanno sempre 2 condensatori elettrolitici da 200-400V 300-600uF, anche se la maggior parte delle volte quel tipo di alimentatori sono rotti proprio perchè gli elettrolitici sono scoppiati, provare non costa nulla, tipo se recuperi 20 alimentatori rotti hai la probabilità di recuperare i condensatori ancora buoni da almeno 5....

Io con il tempo ne ho messi da parte un cassettino intero di quelli li ad alta tensione, e adesso leggendo il tuo messaggio mi è venuto in mente che potrei provare anch'io, per vedere se aumentando la capacità ulteriormente cosa succede, magari collego una batteria 12V in uscita del ponte radrizzatore così misuro la corrente senza caricare le bobine sotto i 12V e lasciarle magnetizzate con i 3 condensatori.

 

Ferrobattuto

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GigaWatt


Utente
Msg:4117

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Inviato il: 29/8/2009,23:03

CITAZIONE
Io con il tempo ne ho messi da parte un cassettino intero di quelli li ad alta tensione......

Un giorno di questi mi decido e posto le foto di tutto il materiale che ho in soffitta........ Potrei metter su una bancarella in un mercatino e vendere per una settimana. E' il tempo che mi manca, non il materiale....
Ciao.
Ferro

 

Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

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Inviato il: 31/8/2009,17:37

Ciao Ferro,
ma tua moglie non si lamenta? faccine/laugh.gif

Ho provato con i condensatori elettrolitici connessi in opposizione di polarità, ho usato 6 condensatori da 400uF 200V, quindi dovrei aver ottenuto 3 condensatori apolari da 200uF circa, giusto?

Il motore inizia a generare tensioni ad un numero di giri più basso, però poi aumentando i giri rallenta la sua salita, mentre con gli altri di capacità più bassa ad un cetro punto saliva più rapidamente.

Girando il perno con una cordina avvolta (tipo come per avviare un motore a scoppio a mano) ottengo un picco di 0.2A di carica per circa 1 secondo su una batteria 12V in uscita dal ponte diodi.

Probabilmente servono condensatori di capacità accordata con el bobine per un determinato regine di giri, ma io proprio non saprei come calcolarlo o stimarlo se non andando a tentativi per settimane faccine/wacko.gif

p.s.
mi rende assai meglio un motore brushless a magneti permanenti, girandolo a mano accendo una 20W degli stop della macchina, con l'asincrono non riesco nemmeno ad accendere una lampadina da torcia faccine/wink.gif

 

Ferrobattuto

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GigaWatt


Utente
Msg:4117

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Inviato il: 31/8/2009,20:47

CITAZIONE
ma tua moglie non si lamenta? faccine/laugh.gif

Ho una soffita di 130mq, di cui metà piena di materiale elettrico - elettronico - radiotecnico, e l'altra di roba sua..... L'importante è che io (giustamente....) non metta troppe cianfrusaglie in giro per casa, anche se a volte ingombro temporaneamente un tavolo per un lavoretto "urgente". Lei a volte fa la stessa cosa col cucito.....
Semplice convivenza matrimoniale...... Dura ormai da 32 anni, perciò credo che bene o male funzioni.

E' vero che un motore a magneti permanenti da subito più corrente, ma da molto più fastidio per l'avviamento. Se dovessi usarlo in un gruppo elettrogeno a motore avresti ragione, ma con un rotore eolico destinato ad avviarsi al minimo soffio di vento darebbe problemi, converrebbe praticamente di più il Piggot classico. Poi un generatore a magneti permanenti autocostruito necessita di magneti (molti....) al neodimio, che bene o male hanno il loro costo. In questo caso invece si possono usare materiali di recupero a costo zero. La "replicabilità" di un aggeggio del genere è massima, non serve studiare come fare gli avvolgimenti, lo spessore, il posizionamento dei magneti ecc. ecc. basta collegare dei condensatori ai morsetti del motore e farlo girare. Si aggiungono condensatori fino ad avere la corrente più o meno ai giri che servono e basta. Tra le altre cose, se superi di parecchio i giri di funzionamento ottimale, in teoria la tensione dovrebbe riscendere di nuovo, in quanto ti allontani comunque dalla eventuale frequenza di risonanza. Una specie di autoregolazione, ma è tutta da verificare.
Oggi ho fatto altre prove. Per prima cosa ho avviato il motore elettrico dandogli corrente di rete. L'ho collegato a stella, che essendo già a 380V a triangolo, a stella assorbiva molto di meno. Ho fatto il collegamento classico di una delle fasi e le altre col condensatore, come si fa di solito, l'ho lasciato girare qualche minuto per farlo "rimagnetizzare" anche se in teoria in CA non dovrebbe magnetizzarsi niente. Alla fine ho ricollegato i condensatori e..... Funzionava! Facendolo girare anche a mano erogava tensione. A quel punto ho collegato un ponte raddrizzatore, quello del generatore del bus, e all'uscita dava circa 2V CC, con 60uF per fase.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1251747573.jpg
Nella foto sopra si vedono le connessioni.
Ora devo procurarmi gli altri condensatori e fare qualche altro tentativo, se mi riesce di superare i 12V coi giri che ho a disposizione attaccherò una batteria all'uscita del ponte per vedere quanta corrente esce.
Se il sistema funziona metterò mano all'altro motore, quello da 10HP, ma lì ho l'impressione che di condensatori ce ne vogliano troppi.....
Saluti.
Ferro

 

Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

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Inviato il: 1/9/2009,10:46

Mitico Ferro,
allora ci sei riuscito, quindi era proprio un problema di magnetizzazione residua, era stato fermo troppo a lungo....
Mi sorge un dubbio, non è che poi un giorno si smagnetizza anche sul rotore eolico? o dici che il fatto che cintinui a produrre corrente come alternatore mantenga una magnetizzazione residua sufficente ad autosostenersi nel tempo?

Devi provare con i condensatori elettrolitici dello stadio ad alta tensione degli alimentatori dei pc, sopratutto con il motore da 2KVA!!! faccine/w00t.gif

 

Ferrobattuto

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GigaWatt


Utente
Msg:4117

Stato:



Inviato il: 1/9/2009,20:34

CITAZIONE (Keyosz @ 1/9/2009, 11:46)
Mi sorge un dubbio, non è che poi un giorno si smagnetizza anche sul rotore eolico? o dici che il fatto che continui a produrre corrente come alternatore mantenga una magnetizzazione residua sufficente ad autosostenersi nel tempo?

Finché passa corrente dovrebbe comunque prodursi un flusso magnetico....... Perciò in qualche modo anche una magnetizzazione residua.
CITAZIONE
Devi provare con i condensatori elettrolitici dello stadio ad alta tensione degli alimentatori dei pc, sopratutto con il motore da 2KVA!!! faccine/w00t.gif

Tranquillo, ne ho una scatola piena. faccine/laugh.gif Devo solo trovare un po' di tempo.
2KVA? Uno è da 2,5 e l'altro da 7,5KVA. Se tira...... Sono 25 - 30A minimo!!!!!
Saluti.
Ferro

 

Pyron

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GigaWatt


Utente
Msg:1115

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Inviato il: 1/9/2009,20:37

si, ma per mantenere un bestione di 7,5 kva hai bisogno di un albero maestro da amerigo vespucci!! comunque bello questo esperimento, molto utile, peccato che dalle mie parti il vento è scarso, altrimenti una turbinetta me la organizzavo anche io, risolvendo così l'eccitazione è tutto molto più semplice

 
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