Applicazioni E Realizzazioni Pratiche
Homemade Inverter "modulo DC/AC"

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ElettroshockNow

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Msg:4656

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Inviato il: 06/05/2014 20:24:32

CITAZIONE (salvatre, 06/05/2014 18:22:33 ) Discussione.php?55031252&41#MSG638

Significa che è sopravvissuta ma è rimasta danneggiata nei suoi due IR2110?

Chiedo scusa ...
Dovresti rifare la prova ,ma questa volta connettendo a massa MOS_LH3 e MOS_RH3,perchè altrimenti i IR2110 non hanno un riferimento.
Con la connessione a massa i valori delle 4 uscite dovrebbero essere uguali (è normale una piccola differenza ,sopratutto sotto carico)

Cmq posso dirti per ora che LH2 e RH2 sono OK

 

kekko.alchemi

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Msg:5226

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Inviato il: 06/05/2014 21:50:51

CITAZIONE (ElettroshockNow, 06/05/2014 20:24:32 ) Discussione.php?55031252&41#MSG637

Gran bel documento .....

CITAZIONE
"Due to the stray inductance these large commutation
paths produce very high voltage overshoots so that the
shown setups offer no advantages in regard to 2L
designs"

Effettivamente mette timore ....,ma poi si limita a dire che non si avrebbe nessun vantaggio nel pilotarlo a 2L ... ma DAI .. (il ma DAI è riferito a SEMIK !!! )



Tanto vale tagliare la testa al toro e andare direttamente in 3L, ma questa volta colgo la tua idea del 1/3

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/A/Nuovo%20Inverter_2.jpg

Un solo modulo IGBT ... 4 Exb841 ...una coppia di E71 .... 8 Mosfet e un paio di
micro ... e si passa a tagli da 8KW (sognare non costa niente )


Sarebbe il "famoso" CASO B!
http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/IMG_4460_450x600.JPG

Nello schema che hai postato useresti in pratica il caso B (mezzo ponte) ma a 3 livelli. Funziona perfettamente, ma occhio che con quella configurazione non si recuperano le extratensioni!! E quindi poi certo che esplodono i finali!!

///rettifica///
Anzi ho detto una cavolata, il caso B le recupera e come le extratensioni! Ma sicuro che bastano i 350V? Con questa configurazione in uscita, hai la metà voltaggio di un classico ponte H, quindi come fai?



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scinty

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Inviato il: 06/05/2014 21:51:50

no non stai sognando lo schema è un pò ridotto all'osso ma col contorno giusto la ricetta è ok!ma perchè ce l'avete così tanto col sincro io non ne ho mai visto l'utilità. Cmq con due e71 se arrivi a 6kw ti faccio i complimenti... per arrivare a 8 meglio 4 e65



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scinty

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Msg:734

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Inviato il: 06/05/2014 22:03:03

si però devi spiegare perchè il caso b in tre livelli recupera le extratensioni!



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kekko.alchemi

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Inviato il: 06/05/2014 22:05:29

L'utilità c'è! Riduci di molto il banco condensatori e aumenti l'efficienza! Questo perchè vai ad assorbire corrente in fase perfetta con la sinusoide della rete. Nel caso del non-sincro, assorbiresti corrente anche quando la sinusoide della rete passa per lo zero. In quel preciso istante vai a prelevare unicamente dai condensatori, che fanno da serbatoio carica/scarica, introducendo parecchie perdite. Se tutto è in fase invece, i condensatori non lavorano quasi mai.

PS: Infatti ho rettificato . Ma resta il fatto che secondo me in uscita hai metà tensione rispetto al ponte completo.

Kekko



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scinty

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Msg:734

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Inviato il: 06/05/2014 22:17:39

sono daccordo in parte perchè per il nostro scopo servono dai 660 a gli 800V duali per ottenere un onda pulita di 620Vpp e questo lo otteniamo col duplicatore di tensione vedi a sx lo schema di elettro e l'impedenza di uscita è proporzionale alle dimensioni del banco condensatori,quindi in teoria hai ragione! in pratica a meno che non ti affidi a uno stratosferico pfc attivo quindi con raddrizzatore a igbt da tot mila euri, il banco condensatori ci vuole altrimenti in casa le luci si trasformano in stroboscopi



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kekko.alchemi

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Inviato il: 06/05/2014 22:57:29

Sono d'accordo che il banco condensatori ci vuole, ma nel caso in cui utilizzi un inverter sincronizzato con la rete, il banco può essere più piccolo, ma soprattuto hai meno perdite, in quanto i condensatori lavorano molto meno.
Per i 600 - 800V in DC, posso dire solamente che siete matti!! (nel senso buono). Non mi sognerei mai di lavorare a quelle tensioni per guadagnare qualche punto percentuale, a scapito ovviamente dell'affidabilità dell'inverter, dove nel caso degli 800V hai i finali posti direttamente sulla rete domestica (a parte il filtro di mezzo), come negli inverter high frequency. Vuoi mettere l'affidabilità di un IGBT da 660V che lavora a 24V/48V ed è galvanicamente isolato dalla rete?



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scinty

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Inviato il: 06/05/2014 23:13:11

per qusto esisto i mosfet irf540 e i moduli igbt da 1700v! se la tecnologia esiste, non resta altro che applicarla nel modo giusto, non puoi mettere 800 Volt sulla bread board o avere componenti volanti e a casaccio... ogni minimo percorso dei cavi e delle piste nonchè dei piani di massa devono essere considerati e non i singoli effetti dei componenti
altrimenti di potenza e affidabilità non si sale e quello che rimane è una paccottiglia di componenti abrustoliti



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kekko.alchemi

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Inviato il: 07/05/2014 01:13:07

Perfettamente d'accordo! Ma con un modulo da 1700V con sopra 800V secondo me la storia non cambia, l'affidabilità in confronto ad un modulo da 660V con sopra 24/48V non ha paragoni! E per giunta con la rete galvanicamente isolata... Il rischio/pericolo per pochi punti percentuali in più, secondo me non valgono l'affidabilità che si perde.

C'è poi da dire un altra cosa, lavorando ad alta tensione, non si risparmia affatto sulla grandezza del modulo, anzi questo sarà più costoso! Perchè anche se si lavora con basse correnti, si è costretti a mettere un modulo almeno 30 volte superiore come corrente. Se passano cioè 10A a 350V il modulo dovrà essere da almeno 300A e come dici da 1700V.
A 24/48V invece ci si può avvicinare tranquillamente alla corrente sopportata dal modulo. Nel caso del modulo da 300A si può arrivare tranquillamente a 200A senza nessun danneggiamento. Il grande risparmio però, sta nel fatto che a 24/48V il modulo può essere senza problemi da 660V.
Quindi ad alta tensione va usato un modulo da 300A 1700V, a bassa tensione (per la stessa gestione di potenza) basta un modulo da 300A 660V, con un costo assai inferiore.
Si potrebbe giustamente obiettare che il costo, che si risparmia sul modulo, viene compensato dal fatto che va installato nell'inverter un pesante trasformatore. Ma anche questo invece ha il suo grande vantaggio, ovvero il fatto di non dover installare due DC-DC converter da 3000VA, uno in step-up e uno in step-down, per adattare la bassa tensione delle batterie ai 350V DC, con un costo di gran lunga superiore all'unico e pesante trasfo da 3000VA presente nell'inverter a bassa tensione.

Comunque, il mondo è bello perchè è vario, quindi benvengano soluzioni diverse e alternative... l'unica cosa che posso dirvi però, è di fare ESTREMA Attenzione, perchè con 800V in DC, non la si racconta, e non c'è da ridere o da prenderla alla leggera.

Saluti Kekko



Modificato da kekko.alchemi - 07/05/2014, 02:13:51


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scinty

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Inviato il: 07/05/2014 07:12:36

l'alta tensione continua è già realtà ad esempio quest'inverter alimenta tutta la sardegna grazie a un dc link da 500kV... io ho qualche tiristore di quell'inverter e sono come tanti dischetti di ceramica spessi un centimetro tutti messi in cascata



Immagine Allegata: inverter multilivello 500kv.bmp
 
ForumEA/A/inverter multilivello 500kv.bmp



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kekko.alchemi

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Inviato il: 07/05/2014 13:25:15

Bellissimo Scinty!! Davvero spettacolare!
...ma rimango della mia idea

Questo un articolo preso da wiki:
"L'HVDC, acronimo per High Voltage Direct Current, è un sistema di trasmissione di energia elettrica in corrente continua, invece che in corrente alternata come è di più frequente utilizzo. Questo sistema porta vantaggio se utilizzato su lunghe distanze di trasmissione e con linee dirette, il sistema infatti ha meno dispersioni della corrente alternata per trasmissioni di potenza su lunghe distanze ed in forma di linea unica, senza diramazioni e trasformazioni.

Sulle corte distanze, e su reti di distribuzione, non risulta conveniente, in quanto l'alto costo della trasformazione da corrente continua ad alternata non compensa i benefici.

Come è noto infatti la distribuzione dell'energia elettrica è praticata pressoché completamente in corrente alternata per la sua agevole trasformabilità in diverse tensioni e per i vantaggi legati all'uso della trasmissione trifase.

Questo tipo di tecnologia è stata ampiamente sviluppata a partire dai primi esperimenti degli anni trenta in Svezia presso l'ASEA. La prima installazione commerciale, invece, si ebbe nell'Unione Sovietica nel 1951, tra le città di Mosca e Kashira.

Per le sue caratteristiche di trasmissione lineare a grande distanza, la corrente continua HVDC è trasmessa tramite linee aeree o cavi sottomarini.

In genere, la potenza di un sistema di trasmissione HVDC è superiore a 100 MW ed è solitamente compresa nella fascia tra 1000 - 3000 MW.

Lo svantaggio maggiore di questo tipo di tecnologia è che necessitano di stazioni di conversione che risultano essere molto costose."


Kekko



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ElettroshockNow

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Inviato il: 07/05/2014 14:47:38

Cavolo ... il sogno di Edison Faccine/Smileys_0053.gif

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 07/05/2014 14:53:27

Eh già!!! Ma io sono per Tesla



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ElettroshockNow

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Inviato il: 07/05/2014 14:57:07

La diatriba continua ... dopo oltre 100 anni

 

ElettroshockNow

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Inviato il: 07/05/2014 15:01:32

Che bella animazione ...http://en.wikipedia.org/wiki/HVDC_converter
http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/A/250px-3-level-animation.gif

 
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