| scinty
| Inviato il: 09/06/2014 22:21:33
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hai sparato vicino ma non l'hai colpita!innanzitutto la reattiva non la prendi dalle batterie, ma la palleggi col trasformatore di uscita o con i finali igbt,questa corrente reattiva peggiora la classe di rendimento di un inverter sottodimensionato...ad esempio in un inverter che mi deve dare in uscita 20A non mi sognerei mai di mettere igbt dichiarati per questa corrente a 125 gradi scoppierebbe al primo autoclave che gli passa davanti ma ne metto uno da 300A e tutta la corrente reattiva che mi posso sognare non riuscirebbe mai a guastare i finali!!
andando al motore non lo devi considerare un carico reattivo e basta, bisogna cosiderare le varie condizioni di funzionamento
ad esempio quando è bloccato lo possiamo assimilare come un trasformatore con secondario in corto, il cosfi è altissimo vicino all'unità la corrente assorbita è massima e gli avvolgimenti riscaldano,poi man mano che prende velocità il flusso cambia si abbassa la corrente e il cosfi
la situazione migliora con il controllo vettoriale del campo magnetico
facendo corrispondere un aumento di tensione con un aumento di frequenza
partendo, da fermo sia la tensione che la frequenza sono bassi così come la corrente è ridicolmente bassa molto spesso la si fa corrisponedere a quella nominale del motore lavorando così a coppia costante riuscendo sempre a far spuntare il motore, questo vale per il campo magnetico dei motori trifase non credo sia applicabile in monofase dove ritengo che l'inverter deve essere sempre e comunque in grado di erogare la corrente richiesta
cmq oggigiorno quasi tutti gli elettrodomestici che abbiamo sono ad inverter brushless e a controllo vettoriale e problemi di correnti di spunto vanno via via svanendo quindi inverter grosso mostruoso ma soprattutto senza soft start!!!!
Modificato da scinty - 09/06/2014, 22:31:37
--------------- 14 pannelli mono da 250Wp 24 pannelli amorfi Sharp da 130Wp banco batterie 48V 225Ah survoltore 5000...
| | | | kekko.alchemi
| Inviato il: 09/06/2014 23:04:54
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E' proprio questo il problema degli inverter senza trasformatore, sei costretto a mettere IGBT dalla corrente e dalla tensione mostruosa, che alla fine ti costano come il trasformatore. Se il trasformatore è ben fatto, si ha più o meno lo stesso rendimento degli inverter con il DC-DC step-up. Gli inverter a trasformatore non soffrono i carichi induttivi, ho visto personalmente inverter a trasformatore utilizzati con saldatrici a elettrodo, e inverter senza trasformatore saltare in aria per una semplice autoclave. Sicuramente erano progettati male, qui non ci piove, ma la base di partenza è completamente diversa.
Purtroppo esistono ancora molti elettrodomestici senza inverter di regolazione, ad esempio i frigoriferi richiedono spunti 10-15 volte superiori al consumo nominale.
Per quanto riguarda i trasformatori con secondario di saturazione, parli di storia! Erano e sono tutt'ora oggetti stupendi, anche solo a pensare al funzionamento, un po' difficili da gestire ma neanche troppo. In pochi li conoscono e per certi utilizzi sono insostituibili. Se vuoi approfondiamo.
Kekko
--------------- L'universo è dominato dagli estremi, l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo.
| | | | scinty
| Inviato il: 09/06/2014 23:11:50
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sicuramente erano molto scadenti io il mio l'ho testato per sbaglio proprio con l'autoclave col polmone sgonfio per una perdita di aria il pressostato faceva fare al motore circa una decina di partenze al minuto, pensavo si sarebbe guastato e invece nò gli igbt hanno fatto il loro lavoro!
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| | | | kekko.alchemi
| Inviato il: 09/06/2014 23:17:39
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Sicuramente Scinty! Il tuo ha degli IGBT ad hoc sovradimensionati, i cinesi invece usano IGBT schifosamente al limite, tra l'altro hanno il brutto vizio di parallelare anche 20 mosfet insieme per fare lo step-up (usano quello che trovano), con lo svantaggio di creare un effetto domino nel caso in cui un solo mesfet si danneggi. La soluzione migliore è utilizzare moduli singoli ben dimensionati.
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| | | | scinty
| Inviato il: 09/06/2014 23:20:45
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cmq per otternere tutta la potenza del non proprio economico trasformatore da 3kVA devi rifasare tutti i carichi o un rifasatore a decade invece io no alla fine non so se ci sia conbvenienza
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| | | | scinty
| Inviato il: 09/06/2014 23:29:19
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nel tuo inverter ci vedo molto bene la decade di condensatori con i triac di pilotaggio
--------------- 14 pannelli mono da 250Wp 24 pannelli amorfi Sharp da 130Wp banco batterie 48V 225Ah survoltore 5000...
| | | | kekko.alchemi
| Inviato il: 09/06/2014 23:32:23
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Infatti è proprio quello che sto facendo nel progetto del Big-Inverter, non ho induttanze di filtro (a parte il pi-greco sulla 220), e con i triac vado a parallelare una serie di condensatori per rifasare i vari carichi. Come induttanza utilizzo quella stessa del trasfo, guadagnando ancora qualcosa sul rendimento.
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| | | | Paolo_S
| Inviato il: 10/06/2014 07:25:55
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Mi avete detto cose molto interessanti.
Purtroppo io ho in casa una vecchia lavatrice ( ancora molto valida) ed un paio di vecchi frigoriferi. E avendo acquistato un inverter cinesone a trasformatore ( mi pare abbastanza ben fatto) vorrei cmq andarci piano...cercando di rendergli la vita più semplice possibile. Prevenire, si sa, è meglio che curare....
Per ora grazie degli spunti.
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| | | | Paolo_S
| Inviato il: 15/06/2014 23:30:40
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CITAZIONE (kekko.alchemi, 10/06/2014 07:25:55 ) 
E' proprio questo il problema degli inverter senza trasformatore, sei costretto a mettere IGBT dalla corrente e dalla tensione mostruosa, che alla fine ti costano come il trasformatore. Se il trasformatore è ben fatto, si ha più o meno lo stesso rendimento degli inverter con il DC-DC step-up. Gli inverter a trasformatore non soffrono i carichi induttivi, ho visto personalmente inverter a trasformatore utilizzati con saldatrici a elettrodo, e inverter senza trasformatore saltare in aria per una semplice autoclave. Sicuramente erano progettati male, qui non ci piove, ma la base di partenza è completamente diversa.
Purtroppo esistono ancora molti elettrodomestici senza inverter di regolazione, ad esempio i frigoriferi richiedono spunti 10-15 volte superiori al consumo nominale.
Per quanto riguarda i trasformatori con secondario di saturazione, parli di storia! Erano e sono tutt'ora oggetti stupendi, anche solo a pensare al funzionamento, un po' difficili da gestire ma neanche troppo. In po chi li conoscono e per certi utilizzi sono insostituibili. Se vuoi approfondiamo.
Kekko
In effetti l'idea di Maxx1 di un trasformatore, meglio se saturabile tra inverter (magari quelli cinesoni non particolarmente "scafati") e utilizzatori potrebbe essere un modo non costoso, anche se credo non paricolarmente efficiente, di protezione e limitazione delle alte correnti. Ma mi pare di ricordare da una un articolo letto molti anni fa su di vecchissima rivista che parlava del funzionamento degli stabilizzatori di tensione a "ferro saturo" ...i lamierini normali forse sarebbero poco adatti in condizioni di saturazione (?) forse per perdite elevate per isteresi ..e quindi scalderebbero eccessivamente ?
La forza di questi dispositivi era che sono robustissimi, risentono poco dei sovraccarichi e se usati più o meno nell'intorno dei valori elettrici per cui sono costruiti sono praticamente indistruttibili ( condensatori a olio esclusi) anche dopo 50 anni ( non invecchiano come i semiconduttori). Poi magari sarebbe interessante vedere se potrebbe essere valido utilizzare gli stessi principi con i moderni nuclei di ferrite per stabilizzare meglio e "naturalmente" l'uscita o magari proteggere i finali, dei convertitori in alta frequenza.
Che dici Kekko, mi dai gli elementi per approfondire ?
PS. La idee non mancano mai...ma il tempo, la forza , la determinazione di fare quello mi che viene in mente, talvolta questi decisamente si ( sarà la vecchiaia ?) .E poi se penso che questa estate dovrò risolvere tutta una serie di problemi( impermeabilizzazione, isolamento e supporti) per poi poter montare sul tetto il mio impianto FV (!?!?)....
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