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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Costruiamo una batteria Plantè, Batterie Plantè
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ITA815

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Inviato il: 08/12/2016 16:17:13

Resoconto.
E' terminata la scarica delle 2 celle.
La cella con le piastre piombo/impastate hanno raggiunto un tempo di accumulo invariato rispetto alla scarica precedente, cioè 5 ore.
La cella con le sole piastre in piombo è passata da 6 ore di accumulo a 7 ore e 10 minuti di accumulo.
La batteria ha fatto il suo ciclo e ha sempre 7 ore scarse di accumulo.
Ora ho rimesso tutto in carica e domani vediamo i tempi di accumulo.



Modificato da ITA815 - 08/12/2016, 23:33:24
 

ITA815

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Inviato il: 13/12/2016 08:20:55

Errore di progettazione della cella con piastre piombo/impastate ... tanto per cambiare.
Ho trovato in internet un test di laboratorio su batterie Fiamm GS.
Ci sta scritto tutto ... come sono costruite, i materiali usati, i grafici dei test e un sacco di altre informazioni.
Guardando il progetto di queste Fiamm e confrontandolo con la mia cella con piastre piombo/impastaste ho fatto un errore di progettazione sulla costruzione/assemblaggio delle positive e ho errato completamente la progettazione delle negative.
Questa mattina smonto la cella e la rifaccio a nuovo con le nuove informazioni che ho acquisito in questi giorni.
Per quello che riguarda la cella con le sole piastre in piombo ho fatto l' ultima inversione di polarità riportandola a polarità normale e lentamente si sta convertendo.
Per quello che riguarda la batteria da 12 volt sono alle prese con il solito problema dell' allineamento delle celle ma pare che stia andando bene ... ho un accumulo che si aggira intorno alle 8 ore con un carico C10 aiutando le celle che sono rimaste indietro con un carica batterie.
Il tutto però è in evoluzione e non mancano le sorprese su questa batteria.
Appena l' avrò stabilizzata vediamo che resa avrà.



Modificato da ITA815 - 13/12/2016, 18:28:54
 

lucky
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Inviato il: 13/12/2016 08:55:33

CITAZIONE (ITA815, 13/12/2016 08:20:55 ) Discussione.php?35762089&243#MSG3670

.
Ho trovato in internet un test di laboratorio su batterie Fiamm GS.

un link?

 

ITA815

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Inviato il: 13/12/2016 09:46:29

CITAZIONE (lucky, 13/12/2016 08:55:33 ) Discussione.php?35762089&243#MSG3671

CITAZIONE (ITA815, 13/12/2016 08:20:55 ) Discussione.php?35762089&243#MSG3670
.
Ho trovato in internet un test di laboratorio su batterie Fiamm GS.

un link?

Non lo più ... lo trovato per caso.
Però ho salvato sul mio pc il file in pdf.

Questo è il sommario dei test di laboratorio.

In questa tesi verrà analizzata l'attività di laboratorio svolta in collaborazione con il collega
Marco Buonuomo nel laboratorio di Elettronica di Potenza del Dipartimento di Ingegneria
dell'Informazione dell'Università degli Studi di Padova, dove ci si è posti l'obiettivo di eseguire
alcuni test atti a caratterizzare il funzionamento di quattro batterie industriali di due note
aziende: Enersys e Fiamm. I test realizzati sono stati eseguiti con la consapevolezza che
batterie della stessa tipologia verranno in futuro utilizzate per attività di ricerca riguardanti il
problema dell'immagazzinamento dell'energia grazie all'utilizzo delle fonti rinnovabili.
Nell'elaborato verranno trattati prima gli aspetti teorici relativi al funzionamento delle
batterie piombo - acido e, successivamente, saranno descritti i test sul calcolo dei rendimenti e
l'analisi degli andamenti di carica e scarica.
Una seconda parte dei test verrà descritta nella tesi di Buonomo, dove verranno analizzati
i comportamenti degli accumulatori in un test giornaliero ripetitivo, i test sui tempi di
assestamento e un innovativo metodo di caratterizzazione chiamato Two Pulse Method.

E' un po' pesante come testo ma ci sono un sacco di grafici molto utili.

 

ITA815

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Inviato il: 13/12/2016 09:48:47

Ho allegato al testo anche il file ma non so dove sia finito.

 

lucky
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Inviato il: 13/12/2016 09:57:14

ho capito qual è......Questo giusto?

 

ITA815

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Inviato il: 13/12/2016 09:57:18

Il file non lo ha preso dentro perché è superiore ai 3 mega.
Ho mandato il file sul server che supporta upload da 10 mega.
Dove finisca poi non lo so.

 

ITA815

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Inviato il: 13/12/2016 09:58:05

CITAZIONE (lucky, 13/12/2016 09:57:14 ) Discussione.php?35762089&243#MSG3674

ho capito qual è......Questo giusto?

Si ... è quello.

 

ITA815

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Inviato il: 13/12/2016 10:30:41

Ecco le foto delle piastre piombo/impastate.
Il processo sulle positive stava andando bene ma ho notato che non venivano agglomerate le positive in piombo alle positive impastate perché la superfice liscia della piastra in piombo non aveva modo di fare ossidi in quanto l' aver appoggiato la piastra impastata alla piastra in piombo quest' ultima non va avanti in modo normale con la formazione.
Per le negative invece ho sbagliato tutto.

Ora rifondo il tutto e rifaccio le piastre.
Il progetto è completamente nuovo ed è completamente diverso.
La cella sarà composta di un solo polo positivo e due poli negativi.
Ogni polo sarà composto da 2 piastre in piombo che stringono a sandwich una piastra impastata ... una sorta di piastra tubolare aperta.
Tutte le piastre in piombo avranno la superfice con scanalature incrociate fatte con la raspa ... in questo modo tra le superfici delle piastre in piombo e quelle impastate circola l' acido per la formazione degli ossidi che andranno ad agglomerare le piastre in piombo con le piastre impastate.
Tutti i poli saranno imbustati e il pacco delle piastre entreranno nella cella in modo ben stretto sulle pareti della cella stessa.



Immagine Allegata: P1050445.JPG
 
ForumEA/P/P1050445.JPG



Modificato da ITA815 - 13/12/2016, 18:31:49
 

RAUNARDE
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Inviato il: 13/12/2016 12:24:01

Caspita complimenti per la costanza. io purtroppo l'ho a brevissimo termine.

 

ITA815

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Inviato il: 13/12/2016 12:58:11

CITAZIONE (RAUNARDE, 13/12/2016 12:24:01 ) Discussione.php?35762089&243#MSG3678

Caspita complimenti per la costanza. io purtroppo l'ho a brevissimo termine.

La mia fortuna, e anche la vostra, è che ho tutto il tempo che voglio perché sono a casa.
In caso contrario non avrei tanto tempo da dedicarci.

 

ITA815

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Inviato il: 13/12/2016 16:14:04

Ecco le nuove sei piastre per fare la nuova cella con le piastre piombo/impastate.
Mezzo centimetro di spessore e pesano ognuna quasi un chilogrammo.
La misura è sempre 14X11 centimetri.
Hanno una raspatura profonda su tutte le facciate.



Immagine Allegata: Sei nuove piastre in piombo.jpg
 
ForumEA/P/Sei nuove piastre in piombo.jpg

 

ITA815

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Inviato il: 13/12/2016 19:00:18

Le piastre che ho fatto sono troppo spesse per infilarle nelle buste.
Ora ne ho fatte due di metà spessore e gli ho messo in mezzo una piastra impastata e sono riuscito ad imbustare il tutto.
Solo che le piastre in piombo, essendo la metà di spessore, forse le dovrò fare con due poli positivi e tre poli negativi.
Dopo cena mi ci metto dietro e vediamo se riesco a fare il tutto.
Andare a questa notte la nuova cella sarà operativa.

 

ITA815

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Inviato il: 13/12/2016 22:37:34

Non ho fatto in tempo a finire tutte le piastre ... ho fatto solo le 4 piastre per le positive più una piastra per le negative ... devo farne altre 5 per le negative poi inizio ad assemblare il tutto e metto in funzione la nuova cella.
Chissà se questa volta è la volta buona ...

 

Newton
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Inviato il: 14/12/2016 10:40:46

Ciao ITA in internet ho trovato questo, non ci sono buone notizie inmerito alle buste

COME FUNZIONA UNA BATTERIA PIOMBO-ACIDO
Come è noto, nell’utilizzare anche in modo ottimale gli accumulatori piombo-acido, si ha sempre un deterioramento del sistema chimico-meccanico. Parte di questo deterioramento risulta irrecuperabile, una parte invece, con opportune operazioni e macchinari, è possibile recuperarlo.
Il deterioramento irrecuperabile, è dato dalla perdita della materia attiva che compone le piastre degli elementi: questo fenomeno avviene sia per l’eccessivo innalzamento della temperatura, a cui le piastre sono sottoposte durante la ricarica e la scarica, sia all’eccesiva concentrazione di acido solforico, derivante dalla mancanza di adeguati rabbocchi dell’acqua distillata. Un altro fenomeno che riduce notevolmente la vita di una batteria, è la metallizzazione dei separatori, che per effetto di questo fenomeno, iniziano a opporre una resistenza sempre più alta al passaggio della corrente. Per la prima legge di Ohm, al crescere della resistenza, si ha un ulteriore innalzamento della temperatura, ma si ha anche un deleterio e anomalo innalzamento della tensione, con il risultato che la ricarica della batteria, ha una durata sempre più breve con un’inevitabile calo della capacità. Il deterioramento che risulta essere recuperabile invece, è il fenomeno della SOLFATAZIONE. Gli elementi delle batterie al piombo, sono composti da piastre positive e negative immerse in una soluzione di acido solforico H2SO4(elettrolito). Le piastre positive sono costituite da biossido di piombo (PbO2), mentre le piastre negative da piombo puro spugnoso (Pb). Per produrre energia, durante la fase di scarica, all’interno della batteria si produce una reazione chimica, nella quale l’elettrolito si combina con la materia attiva delle piastre positive e negative, trasformandola in solfato di piombo (PbSO4). Questo composto chimico di risulta, è il sale di piombo dell’acido solforico, e si presenta sotto forma di cristalli bianchi o di polvere bianca, molto poco solubile in acqua: esso si deposita sulle piastre degli elementi delle batterie durante la fase di scarica. Quando tutto l’elettrolito a reagito chimicamente con le piastre degli elementi, la densità risulta essere quasi quella dell’acqua, e non essendovi più possibilità di reazione chimica, si definisce la batteria scarica: è quindi necessario ricaricare la batteria di energia.
Durante la fase di ricarica , l’energia elettrica fornita, riporta le materie attive (positive e negative) alle loro condizioni originali: il solfato di piombo si ritrasforma in piombo metallico e acido solforico al polo negativo e in biossido di piombo e acido solforico al polo positivo.
Nella realtà dei fatti però, accade che parte del solfato di piombo, durante ogni ricarica, non riesce a ritornare alla fase iniziale, e si va ad accumulare pian piano sulle piastre degli elementi, formando una strato compatto e spesso di materia inattiva. Solitamente questo fenomeno si concentra sulla parte alta delle piastre, e riduce notevolmente la superfice utile a disposizione per la reazione chimica. La riduzione di acido solforico a disposizione per la reazione chimica, la riduzione della superfice utile alla reazione, e la resistenza elettrica che oppone questo strato di solfato di piombo, riducono notevolmente la capacità e la vita delle batterie.
http://rigenerare-batteria.com/come-funziona-una-batteria-piombo-acido/

 
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