| PinoTux
| Inviato il: 31/5/2012,17:29
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Hai perfettamente ragione, ho cannato con i calcoli....
--------------- "Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
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| | | | pirriaf
milliWatt Utente Msg:17
Stato:
| Inviato il: 31/5/2012,20:50
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ho trovato un vecchio trafo e calcolata la sua potenza max lo devo ribobbinare....vi era un secondario 8 v di 1 mm di spessore, già tolto per fare l' induttanza, ed un 12 V di circa 2 mm. 7 A di corrente max per circa 150 va. Ho già comprato 5 m di rame smaltato 2 mm e dopo il weekend mi metterò all'opera per fare un altro secondario a 12 v di 2 mm e metterli in serie..
| | | | loker
| Inviato il: 22/6/2012,09:15
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Salve vorrei realizzare anche io questo desolfatante e sto cercando i vari pezzi. volevo chiedere due cose prima di iniziare: a casa ho gia' un trasformatore che mi da in uscita 20v-0-20v come corrente non so ma è molto grosso. Va bene o non ha la giusta tensione? Per il diodo, ne ho due a casa e vorrei sapere se vanno bene entrambi o meno; le sigle sono: d5l60 e d10sc6m
| | | | PinoTux
| Inviato il: 22/6/2012,11:22
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Se di potenza adeguata lo puoi usare, invece di usare un ponte di diodi te ne bastano due, il classico doppia semionda, lo zero del trasformatore diventa il "comune" negativo e i due catodi, connessi assieme, vanno al condensatore di filtro ed è quello che diventa il positivo generale. La tensione in uscita dovrebbe aggirarsi sui 27-28volt senza carico, un po' bassina, ma vela la pena provare, gli impulsi non saranno al massimo ma il tutto dovrebbe funzionare ugualmente. Se i due secondari sono separati puoi metterli in parallelo ed usare un ponte come raddrizzatore. Per i diodi non so dirti, adesso sono fuori sede e la connessione va e viene, cerca su google e leggiti i dati, poi ne parliamo. Ciao Pino
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| | | | loker
| Inviato il: 22/6/2012,15:46
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Scusa ma non capisco cosa vuoi dire dicendo "se i due secondari sono separati puoi metterli in parallelo ed usare un ponte come raddrizzatore."
per quanto riguarda i due diodi ecco le caratteristiche: d5l60
d10sc6m
volevo capire se sono alternative valide al diodo suggerito nello schema.
| | | | PinoTux
| Inviato il: 22/6/2012,16:33
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QUOTE (loker @ 22/6/2012, 16:46) Scusa ma non capisco cosa vuoi dire dicendo "se i due secondari sono separati puoi metterli in parallelo ed usare un ponte come raddrizzatore."
..... volevo capire se sono alternative valide al diodo suggerito nello schema. Per la prima: sei stato chiaro quando hai detto che hai un trasformatore 20-0-20, e fin qui ci siamo e vale la risposta di sopra, alle volte, i trasformatori possono avere due avvolgimenti da 20volt separati, poi a seconda delle esigenze li puoi collegare nella configurazione come la tua oppure in parallelo, rispettando la fase ovviamente, e questo per ottenere una portata in corrente doppia, tutto qua; spero di essere stato chiaro
Per il diodo penso possa andare bene quello che ha due terminali, il D5L60... Ciao Pino
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| | | | loker
| Inviato il: 22/6/2012,22:26
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ok grazie per i chiarimenti
| | | | loker
| Inviato il: 30/6/2012,22:05
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Salve da quello che ho letto nelle pagine precedenti, per fare un induttore da circa 100uH devo avvolgere del filo di rame da 1mm o piu' circa 50-60 volte sull'anello estratto da un alimentatore pc. Mi confermate cio? Mi è sembrato di leggere che alcuni hanno inserito un induttore con piu' avvolgimenti (fino a 100), cosa cambia se usassi un induttore da 200uH a livello di funzionamento del desolfatante?
| | | | loker
| Inviato il: 4/7/2012,16:26
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Nessuno mi sa dare chiarimenti sulle spire dell'induttanza?
| | | | PinoTux
| Inviato il: 4/7/2012,22:53
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CITAZIONE (loker @ 30/6/2012, 23:05) Salve da quello che ho letto nelle pagine precedenti, per fare un induttore da circa 100uH devo avvolgere del filo di rame da 1mm o piu' circa 50-60 volte sull'anello estratto da un alimentatore pc. Mi confermate cio? Sì
CITAZIONE Mi è sembrato di leggere che alcuni hanno inserito un induttore con piu' avvolgimenti (fino a 100), cosa cambia se usassi un induttore da 200uH a livello di funzionamento del desolfatante? E chi lo sa... forse nulla, probabilmente si abbasserebbe la frequenza di funzionamento, prova tu così ci saprai dire... Ciao!
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| | | | loker
| Inviato il: 10/7/2012,22:42
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Salve ho realizzato il circuito ma c'è un problema. Praticamente dopo il ponte raddrizzatore la tensione è di 18v, ma non ho misurato alcuna tensione dopo l'integrato. Quali possono essere i problemi? Cosa posso controllare? E' possibile controllare l'integrato LM2576 senza che esso sia collegato al circuito?
| | | | | | | PinoTux
| Inviato il: 12/7/2012,10:02
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Purtroppo dalle foto non è possibile risalire al circuito e vedere se ci sono errori, controlla partendo da zero se il montaggio corrisponde allo schema, la corretta connessione del diodo e dell'integrato e se hai usato i contatti del relè in modo corretto. Bada che devi collegare quelli che sono normalmente aperti quando il relè non è attratto. Per vedere questo basta misurare se hai tensione sulla resistenza da 15 ohm prima del relè. È tassativo usare dei dissipatori sul diodo e sul 2576 assieme ad una ventolina per raffreddare il tutto e specialmente la resistenza.. Saluti Pino P.S. vedo una R da 100 ohm che non risulta dallo schema... poi mi sembrano pasticciati i collegamenti sotto il 2576, ma forse dipende dalla foto che non si vede bene..
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| | | | loker
| Inviato il: 12/7/2012,12:32
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Grazie per i consigli Pino. Ecco alcune risposte. La resistenza da 100ohm serve per abbassare la tensione che mi serve per alimentare la ventola (fili rosso e neri nella foto) da 12 volt ed il rele'. Il rele' si chiude correttamente quando il circuito è alimentato e si riapre quando la corrente viene staccata. Il problema è che io non misuro tensione dopo l'integrato LM in nessun pin tranne quello in ingresso nel quale misuro 26V.
| | | | loker
| Inviato il: 19/7/2012,22:25
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Salve alla fine sono riuscito a trovare il problema. Ora ho impostato la tensione dei morsetti a 14,3V. Avrei una domanda: quanto tempo devo tenere sotto carica una batteria da 12v 120VA che è scarica e solfatata?
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