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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Impianti riscaldamento, canne fumarie ed altro

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Puffer, serve o no, e su quali impianti., Proposta di discussione sul puffer, dove e quando serve.
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lasalute

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Inviato il: 10/08/2014 21:10:22

Non è un discorso di farcela lo stesso ma di massimo rendimento. Per i convettori è più basso anche se il termostato a pastiglia li fa funzionare solo sopra i 45°C ma per i caloriferi il rendimento massimo è sui 65°-70°, sotto questa temperatura il rendimento scende.



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L'impianto ha il centro stella spostato illegalmente e quindi soggetto a sanzione amministrativa a basso cosɸ

 

Roero

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Inviato il: 10/08/2014 21:52:16

concordo con la salute, i termo rendono bene ai 60-70 gradi, non per nulla i costruttori dichiarano i rendimenti a 70 gradi.



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Roero

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Inviato il: 10/08/2014 22:20:12

Torniamo al nostro puffer: il dimensionamento di un puffer per le caldaie a legna è di 25 litri per kw nominale della caldaia, mentre per le caldaie legna (non so la norma, ma per esperienza direi che bisognerebbe usare puffer da almeno 60-70 litri per kw nominale della caldaia.
Questo perché, il puffer deve sostenere i picchi di potenza della caldaia a legna, se no si alzerebbe troppo la temperatura nell'impianto (non ostante la caldaia chiuda l'aria comburente) ed in seconda battuta può servire ad avere una scorta di energia sotto forma di acqua calda per qualche ora, in modo che nonsi è costretti a correre per caricare la caldaia, oppure quando si è fuori e si tarda il carico della caldaia, insomma nelle caldaie a legna il puffer diventa un indispensabile volano termico, mentr sulle pellet in quanto automatizzate, se ne può fare anche a meno, però a mio avviso anche le caldaie a pellet lavorano meglio, temperature più uniformi in mandata e ritorno (anche se la Vac fa quel lavoro)ma in genere chi ha il puffer ha la tendenza a non mettere la Vac.
Io dissento da tale filosofia per esperienza personale, il mio impianto me lo sono fatto io, lo conosco a menadito e l'anno scorso non avendo installato la Vac, ho notato le seguenti anomalie:
nella mezza stagione quando non tutti i giorni fa freddo (verso fine periodo di riscaldamento)a volte succede che la caldaia sta ferma 2-3 giorni, il puffer si raffredda, nella ripartenza con 20° nel puffer, quando l'acqua in caldaia arriva a 50° la pompa caldaia parte e nel giro di qualche minuto ridiscende la temperatura in caldaia, in quanto il ritorno dal puffer è di 20°, la pompa si stacca e la caldaia comincia di nuovo a scaldare l'acqua fino ad arrivare ai 50°, riparte la pompa e dopo pochi minuti si ripete la cosa, che avviene almeno 3-4 volte fin che il puffer non comincia a salire di temperatura, tutto questo mi crea fastidio, vero che non ho mai avuto problemi di condensa, ma non mi piace vedere il rientro in caldaia di acqua fredda, ergo, quest'anni mi sono montato la Vac.
Altro motivo, quando il puffer arriva ai 60°, la pompa impianto parte e comincia a scaldare i termo, ma se fuori nei mesi più freddi di notte si scende tranquillamente a -10 o 12°, inizialmente il ritorno dall'impianto al puffer e con l'acqua a circa 12-15°, al che il puffer nella parte bassa, dove viene anche prelevato il ritorno d'acqua per la caldaia, a volte arriva ai 35 gradi, questo dura solo pochi minuti, 5-6, poi l'impianto si scalda subito in quanto la mandata ai termo è fra i 55-60° e l'acqua di ritorno dall'impianto fa in fretta a risdalire oltre i 40°, la caldaia riceve acqua sopra i 40 gradi e finisce la mia preoccupazione, ma non mi piace, anche per questo motivo ho messo la Vac.



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Inviato il: 10/08/2014 22:29:35

Altra utilità del puffer è che quando in temperatura, scalda tutto l'impianto dei termosifoni in pochi minuti.
Inoltre nel mio caso mi permette di mandare la caldaia in modulazione e fino a quando non la spengo, indipendentemente dalla temperatura esterna, anche a -10° la caldaia riesce con la sola modulazione a mantenere la temperatura nel puffer a oltre 60-65°, ed in caso esternamente le temperature non siano inferiori ai 5° la caldaia va in stand-by, 3-4 volte al giorno.
Nel mio caso, per come ho costruito l'impianto (non tutti funzionano col sistema da me adottato) ho un risparmio notevole di pellet.



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Inviato il: 10/08/2014 22:38:06

Ci sarebbero poi altre possibilità tramite i termostati di comandare al puffer di comunicare alla caldaia che ha raggiunto ad esempio i 70 gradi, e di conseguenza ed al superare dei 70 gradi di andare in stand-by, mentre con un altro termostato regolato a 55 gradi comunicare di uscire dallo stand-by e andare alla massima potenza fino ai 65 e poi modulare.
Nel mio caso ho messo un termostato solo al fondo del puffer, in modo che quando arriva ai 65°,manda la caldaia in modulazione.



Immagine Allegata: _DSC0141.JPG
 
ForumEA/B/_DSC0141.JPG



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Inviato il: 10/08/2014 22:44:45

Nella foto sopra si vedono i 2 termostati sul puffer, quello superiore comanda la pompa impianto in simbiosi col termostato ambiente, quello inferiore stacca il contatto al cavo ponticellato sulla centralina e manda in modulazione la stufa, e normalmente sta in modulazione fino a che non si spegne in automatico alla mezzanotte, ma se nel frattempo la temperatura in caldaia oltrepassa i 70 gradi la caldaia va in stand-by, per ripartire quando il puffer scende a 60°, che in realtà al fondo del puffer sono 52-52°.



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Inviato il: 10/08/2014 22:47:14

Non penso di aver detto tutto sul puffer, al momento non mi viene altro.
Augurandomi che questo thread sia d'aiuto a qualche utente.



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Inviato il: 10/08/2014 22:49:12

Aggiungo una foto di caldaia e puffer:



Immagine Allegata: _DSC0177.JPG
 
ForumEA/B/_DSC0177.JPG



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Inviato il: 10/08/2014 22:55:13

Una domanda per La Salute, guarda la foto sopra (caldaia puffer), a fianco del tubo di mandata della caldaia, se noti c'è un tubo da 16mm in multistrato, esce dalla valvola di sicurezza (sovrappressione 3 bar) della caldaia, secondo te, in caso di fuori uscita acqua-vapore, resiste o si sfalda, si può fondere lo strato interno di pvc e tappare il tubo, potrebbe esserci tale rischio, visto che quel multistrato è marchiato per temperature a 95° max.



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Inviato il: 10/08/2014 23:07:03

CITAZIONE (sabin, 10/08/2014 22:55:13 ) Discussione.php?211862&1#MSG6

Se si guarda il puffer come un vaso d'espansione, bisogna mantenersi sui 60°.
Se lo si vuole utilizzare come accumulatore, bisogna gestirlo in modo da
raggiungere il massimo quando la caldaia ha consumato i 3/4 del carico.
Ma dalla mia poca esperienza, una miscelatrice è molto utile.

Non si può e non si deve fare un raffronto del genere, per il vaso di espansione manco a nominarlo, come accumulo nelle biomasse a pellet avviene nel tempo, in modo che quando l'impianto richiede più energia (acqua calda) l'accumulo fa da elastico (da qui l'espressione di volano termico) in quanto impedisce alla caldaia di alzare la potenza, ma la mantiene sempre in modulazione, anche con temperature molto rigide esternamente, con l'impianto dei termo che richiedono molto, mentre poi a temperatura raggiunta in ambiente e la pompa impianto si stacca, la caldaia pur se in modulazione recupera ed a volte va pure in stand-by, pensa a quanto si risparmia durante l'arco della giornata, circa 12-14 ore di funzionamento caldaia.
Poi al mattino quando verso le 9.00 riparte la caldaia (si era staccata a mezzanotte), l'acqua nel puffer è a circa 52-55° ( a prescindere dalla temperatura esterna)e la caldaia ha buon gioco nel recupero di quei pochi gradi di differenza dal massimo impostato, ecco qui altro risparmio e non di poco.



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Inviato il: 10/08/2014 23:30:25

A conferma della mia tesi sappiate che ho una casa in collina, in Piemonte nel Cuneese, 150 metri quadri calpestabili, isolata ai 4 venti sui circa 380 metri S.L.M., costruita nel ྘, totalmente in poroton da 40 cm, serramenti in monoblocco (con gelosie o persiane) doppi vetri da 5mm e camera d'aria da 12mm, senza altri isolamenti (dovrò mettere almeno della lana di roccia o di vetro in soffitta è il minimo che posso fare).
Il consumo è nei mesi più freddi di 12 sacchi settimana, vale a dire 2 al giorno ed il 7mo giorno non carico nulla, perché nei 6 giorni precedenti ho accumulato il pellet per un altro giorno.
In casa ho la temperatura del cronotermostato impostata a 22 gradi (col gpl me la sognavo una tale temperatura), tranne che in camera da letto dove ho messo una termostatica tarata a 19 gradi, il mio studiolo, sempre con termostatica tarata a 20 gradi, e la camera degli ospiti, termostatica tarata a 16 gradi, se non abbiamo ospiti.
Negli altri mesi me la cavo con un sacco di pellet al giorno, senza variare nulla ma solo calando le ore di funzionamento della caldaia, in modo di avere un accensione sola ma continua.
Il calo delle ore di funzionamento non è casuale, ma mi regolo dai termometri che ho in casa in ogni stanza (controllo essenzialmente quello della cucina che è il punto della casa più freddo) e normalmente quando mi alzo al mattino, verso le 9.00, in cucina ho ancora 20°, fin che ho quella temperatura e non vado sotto la caldaia non l'accendo, invece per lo spegnimento serale, ho impostato il cronotermostato in modo che si spenga alle 23,59.



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Inviato il: 10/08/2014 23:38:27

Foto:



Immagine Allegata: _DSC0175.JPG
 
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Inviato il: 11/08/2014 07:53:35

CITAZIONE (Roero, 10/08/2014 23:38:27 ) Discussione.php?211862&2#MSG23

Una domanda per La Salute, guarda la foto sopra (caldaia puffer), a fianco del tubo di mandata della caldaia, se noti c'è un tubo da 16mm in multistrato, esce dalla valvola di sicurezza (sovrappressione 3 bar) della caldaia, secondo te, in caso di fuori uscita acqua-vapore, resiste o si sfalda, si può fondere lo strato interno di pvc e tappare il tubo, potrebbe esserci tale rischio, visto che quel multistrato è marchiato per temperature a 95° max.

Il multistato è certificato fino a 95°C ma con punte di 110. Ovviamente lo scarico per sovrapressione è una punta. Io non mi preoccuperei ho visto per lo scarico i materiali più strani (dalla gomma per bagnare il giardino al tubo corrugato da elettricista) e se loro non hanno avuto problemi, tu puoi star più che sicuro.



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Inviato il: 11/08/2014 16:49:21

Grazie, lo pensavo ma volevo la certezza, sono vecchiotto come idraulico e non avevo mai montato il multistrato, certo che vicino ai tubi in acciaio zincato è molto facile da installare oltre che molto veloce, con la piegatubi da rame ci giocavo mentre facevo l'impianto di alimentazione della caldaia, è di una facilità incredibile.



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Inviato il: 11/08/2014 18:41:30

Si è ottimo. L'unica cosa è che manca la sicurezza dell'affidabilità negli anni per quanto riguarda il sottotraccia ma per l'esterno va bene in ogni situazione.



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