In una casa energetica che si rispetti, non si può certamente sprecare l'acqua.
Chi abita fuori città e ha un giardino, sa che è vietato (come se importasse a qualcuno...) usare l'acqua potabile per irrigare il giardino.
Quindi bisognerebbe provvedere all'accumulo dell'acqua piovana.
Non è difficile, basta interrare un serbatoio nel giardino: non si toglie spazio utilizzabile, proprio perchè lo si interra. Poi si collegano le canaline di scolo dell'acqua piovana, quelle dove confluisce l'acqua che proviene dalle grondaia, al serbatoio interrato.
Si provvede anche a far si che, quando il serbatoio è pieno, l'acqua ritorna a scorrere verso la sua originaria destinazione.
Il problema è che l'acqua per innaffiare serve di più in estate, mentre piove di più in inverno.
Come per i sistemi solari: si produce tanta energia elettrica o tanta acqua calda in estate (quando la luce non manca, e quando i consumi dell'acqua calda sono minori).
Quindi bisogna fare un po' una stima dell'acqua necessaria al giardino, a seconda delle dimensioni, del tipo di erba, e magari anche una ricerchina sugli annali idrologici per vedere l'andamento delle piogge nella propria zona; certo, con gli sconvolgimenti climatici in atto, magari gli annali potrebbero riportare andamenti che oggi non vengono più rispettati...
Insomma: un bel lavoretto di ricerca e di zappa e vanga per chi ha voglia seguire questo consiglio!

Gli utilizzi dell'acqua piovana raccolta possono anche andare oltre l'irrigazione del giardino.
Ci sono molti ambiti dove usiamo in casa l'acqua potabile, mentre non sarebbe necessario che l'acqua fosse potabile.
Pensate allo sciaquone del bagno (si potrà dire sciaquone? ). Sono litri e litri di acqua potabile che vengono sprecati: un po' meno da chi ha il doppio scarico.

Ma anche per gli usi sanitari, per la lavatrice, per la lavapiatti, non serve l'acqua potabile!
Quindi anche qui si potrebbe utilizzare l'acqua piovana riciclata.

ben detto pallettadispine, l'acqua e' una fonte di vita non bisogna sprecarla, quando ho costruito casa ho inserito sotto le fondazioni dei canali di drenaggio che convogliati in un unico punto portano l'acqua piovana nel pozzo, ho l'acqua anche d'estate. la utilizzo per l'irrigazione e lavare le auto, l'unico neo ha oltre 50°francesi di durezza.

Quindi non fa troppa schiuma quando lavi la macchina, il che potrebbe essere invece un pregio!
Spiegami invece cosa implica che l'acqua sia troppo dura: dà fastidio alle piante?

Scusatemi non sono esperto...ma come fa l'acqua piovana ad essere dura?Pensavo non potesse esserlo!

Bolle

diventa dura quando attraversa materiale calcareo tipo i 50 mc di pietre che sono inserite nei canali di drenaggio e intorno al pozzo.

x palletta, fara' meno schiuma ma noi in casa abbiamo solo auto nere, sai che belle macchie bianche di calcare sulla carrozzeria.

Urca, che schifezza!
Io ho una macchina blu, e non la lavo spesso perchè mi deprimo quando piove il giorno dopo. è matematico, come quando si lavano i vetri!

Puoi evitare le macchie bianche asciugando la macchina con un panno (tipo pelle di daino) in pratica come fanno al lavaggio!!!
Te lo dico perchè anche io ho lo stesso problema quando uso l'acqua del pozzo!!!

Palletta, se anche tu hai il pozzo...o siamo tutti imparentati tra noi...e abitiamo nella stessa casa...oppure strana coincidenza!!!
Allora...hai un pozzo anche tu?
Bolle

Erf, il mio problema è la legge di Murphy, che se anche è una splendida giornata, fa piovere appena esco dall'autolavaggio.

Bolle, stasera che torno a casa vedo di farci caso....
Cmq questo forum è tutta una grande famiglia, quindi siamo si tutti imparentati tra noi, HAHAHAAA!

volevo dirvi che in puglia..... usano il riciclo dell'acqua piovana da anni.... usano l'anguilla nel pozzo per depurare..... e altro..... quando vedono le ossa (spine) nell'acqua significa che va messa una nuova anguilla.... (vox populi)

copio dal corriere on line... che ne pensate?

«Sono ecologista, mi lavo ogni sette giorni»
Fulco Pratesi come il sindaco di Londra: le regole della mia austerity idrica
ROMA — Basta un qualunque catino di plastica. E l’eco-scarico è fatto: «Ne tengo uno sempre pronto nel bagno della casa al mare dove altrimenti ci sarebbe un’antiquata cassetta da 60 litri. Per la pipì basta mezzo secchio, tre litri. Per il resto, doppia secchiata e via».
Garantisce Fulco Pratesi, presidente e fondatore del Wwf che pratica l’austerity idrica già da un pezzo. Molto prima della rivelazione del sindaco di Londra, Ken Livingstone, che con impeto ambientalista e sotto elezioni, ha riferito di aver centellinato l’uso dello sciacquone del wc da oltre 15 mesi. Riservandolo alle evenienze più importanti. Per risparmiare acqua. «Beh, credo che almeno dopo due o tre volte dovrà pur tirarla la catena, altrimenti il bagno puzza... Ma il problema esiste, ad ogni scarico si buttano via dai 20 ai 50 litri».
Nella sua casa di città il rimedio è più moderno: «C’è la cassetta con doppio dosatore. Prima con mia moglie ci davamo il turno: il secondo tirava l’acqua». Livingstone adotta la regola no-scarico pure con gli ospiti. «Questo magari è troppo». In casa Pratesi però è ecologista pure la gatta Perlina: «Va a bere l’acqua della tazza, lo sa benissimo che è pulita perché è la stessa del rubinetto ». Poco igienico? «Ma va, un posto che viene sciacquato più volte al giorno può essere sporco? L’igiene è una fissazione, nessun bambino prende infezioni in casa, mentre oltre centomila in Europa ogni anno si avvelenano con disinfettanti o brillantanti ».
La gattina di Pratesi però ha ragione: nei nostri scarichi l’acqua è la stessa che scorre dai rubinetti. «Pura di sorgente, quasi ovunque. E la usiamo per lavare le strade, l’auto, il cane, per irrigare. All’estero la riciclano. Eppure deteniamo il record mondiale nel consumo di minerale, mezzo litro a testa al giorno». Chi non vuol munirsi di secchio può ovviare così: «Basta fissare un pesetto al galleggiante della cassetta che così ricarica a metà».
Un altro caposaldo della sua vita ecosolidale è questo: «Laviamoci di meno, lo predico da una vita. C’è gente che si fa il bagno ogni giorno sprecando 100 litri di acqua saponata che inquinano i fiumi. Io me lo faccio una volta alla settimana, il sabato, nella vasca piccola e con poca acqua, senza schiuma ». Come un tempo. «Non siamo così sporchi, anzi più uno si lava e più attiva certi processi di reazione della pelle. Il cavallo mica si fa il bagno eppure profuma di petunia». Si avvicina l’estate, la stagione più olfattivamente temuta, e lei consiglia di tagliare sulle docce? «Una al giorno è esagerata, basta ogni tre. Poi certo bisogna lavarsi a pezzi: piedi, parti delicate e ascelle, strofinando dove serve. Sono pulitissimo, nessuno mi ha mai detto che puzzo, spero non l’abbiano fatto per educazione».
Altre accortezze salva-acqua: «Mi lavo i denti bagnando appena lo spazzolino, senza lasciarla scorrere. Non mi faccio la barba sotto la doccia ma nel lavandino mezzo pieno. Pensando che con quella stessa poca acqua un ragazzino delle regioni aride ci si lava, si disseta, irriga i campi». Le camicie: «Perché cambiarle ogni giorno, solo per una ombreggiatura del collo? Io lo faccio ogni due. Ed era meglio quando si staccavano colletti e polsini: per un kilowatt di lavatrice si brucia un bicchiere di petrolio». Lenzuola: «Le togliamo ogni 2 settimane». E poi: «Lampadine a basso consumo, scaldabagno a gas, le scale e non l’ascensore, la bici più dell’auto anche se con l’inquinamento mi sono beccato l’enfisema e il medico pensava che fumassi tanto ». Poca tv.
Sul terrazzino Pratesi ha un frutteto: «Un albicocco, un melo, un ciliegio, un fico, un limone e un lampone. E c’è la mangiatoia per gli uccellini, ieri gli ho spezzettato una colomba pasquale, la vendono ad un euro, adesso». Si risparmia energia pure con la pasta: «Gli spaghetti n.3 cuociono in 5 minuti, per i rigatoni ce ne vogliono 11. E con l’acqua usata per lavare le verdure poi ci innaffiamo i fiori».
(Giovanna Cavalli 04 maggio 2006)

Tanti piccoli accorgimenti che nel corso delle giornate fanno si che nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa contro lo spreco dell'acqua.
Anche io sapevo che lavarsi troppo fa male alla pelle.
Il fatto è che siamo abituati a curarci, con saponi, schiume e creme. Se non ne facciamo un uso spropositato ci pare di non aver fatto abbastanza per il nostro corpo. Il quale invece, magari sarebbe più contento se gli dedicassimo un po' meno attenzioni.

Sono d'accordo... io comunque ho iniziato ad usare in maniera più consapevole lo sciacquone del bagno... ho contagiato la mia famiglia ed alcune mie amiche...

Sto per preventivare un pozzo in giardino, per raccogliere più acqua piovana possibile, ed essendo in Puglia,le piogge sono veramente scarsette. D'inverno per fortuna di solito i pozzi si riempiono, ma d'estate spesso non piove per mesi...e abbiamo i 40 gradi per almeno due mesi...
Indicativamente qualcuno sa dirmi come dimensionarlo ( all'incirca in mc).
Dovrebbe coprire il fabbisogno ( non potabile) della famiglia max 5 persone ( casa di 120 mq ), lavatrici, scarichi, e giardino, in realtà si vorrebbe costruire anche una piccola piscina...ma più in là...magari una bio piscina ( con la fitodepurazione)...se i costi non sono altissimi.



Per lavarmi io uso la farina, qualche goccia di limone( o aceto ), o.e. a scelta, e per amalgamare semplice acqua o infusi di erbe aromatiche ( che mi preparo mentre lavoro e quello che avanza lo conservo e lo uso per preparare i miei bagnischiuma)