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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Biocarburanti

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Impianto da 20 litri fai da te
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dega.81

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Inviato il: 13/7/2008,15:50

Bene, nella vecchia discussione su come fare il biodiesel avevo mostrato come si poteva costruire un reattore partendo da una vecchia padella e un agitatore riscaldato. Questo sistema pur efficente e ideale per spiegare tutto il processo risulta assai limitato, per il fatto che si riescono ad ottenere al massimo 4/5 litri alla volta e con enormi dispersioni di calore, ora vi mostrerò come costruire un rettore più grande con modiche spese.
Procuratevi un bidone da 20 litri di quelli che si usano per contenere gli oli alimentari. Procuratevi una piastra elettrica, prendete quelle più semplici e economiche con la piastra riscaldante circolare, e facili da smontare. Le trovate in tutti i grandi magazzini costano dai 15 ai 20 euro e possiedono anche una manopola per regolare la temperatura. Smontate la piastra contenente la resistenza dal resto della sruttura, sfilate i vari collegameti elettrici ma non recidete i fili. Ora forate il fondo del bidone nei punti in cui si deve far passare i cavi o le barrette filettate che ancorano la parte sottostante della piastra. In questo modo dovrete poter rimontare il tutto, mantenedo la resistenza e la parte superiore della piastra all'interno del bidone e il resto della struttura con la manopola che regola la temperatura nella parte sottostante. Prima di fissare tutto sigillate ogni foro fatto sul fondo del bidone con della colla chimica, ma anche il silicone trasparente regge bene. Giunti fino a quà aspettate che il tutto si asciughi e il resto ve lo spiego più avanti!

 

lar
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Inviato il: 14/7/2008,09:29

il silicone è quello trasparente che puzza di silicone o quello rosso che resiste ad alte temperature?
ciao

 

dega.81

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Inviato il: 14/7/2008,22:00

Il silicone che ho usato io è quello acetico trasparente, inizalmente ero preoccupato che potesse non reggere cosi vicino ad una resistenza, ma ormai è da diverso tempo che uso il mio reattore e fin ora non ho spanto nemmeno una goccia, pur dopo averlo usandoloto anche come distillatore a temperaturesui 100°C. Comunqe se tu hai a disposizione la pastella rossa (quella che si usa per i mototri giusto?) penso che non ci sia nessun problema, anzi credo sia meglio!

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 15/7/2008,13:13

Salve a tutti.
Il silicone, anche quello per i vetri, dovrebbe in teoria reggere fino ai 350-400°C, ma naturalmente è tutto da verificare.
Per Dega:
Il bidone ce l'ho, la resistenza va bene anche una da lavatrice o da scaldabagno? La possiamo controllare con un dimmer per lampade ad incandescenza, quelli col triac, anche autocostruiti.
Poi magari prosegui nella descrizione della costruzione del marchingegno, che mi pare interessante.
Ciao.
Ferro




Modificato da Ferrobattuto - 15/7/2008, 21:47
 

lar
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Inviato il: 15/7/2008,15:16

bene, anche per me puoi continuare

 

dega.81

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Inviato il: 15/7/2008,22:54

O che bello, ho solleticato l'interesse di qualcuno! faccine/laugh.gif

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 15/7/2008, 14:13)
la resistenza va bene anche una da lavatrice o da scaldabagno?

Ti sconsiglio di usarla, io ne avevo usata una per i miei primi prototipi. Mi ero messo in mente di non sprecare nulla e usare solo materiale riciclato, ma mi sono ricreduto per diversi motivi:

1) quelle resistenze non cedono calore gradualmente e bruciano l'olio... Per evitare questo avevo avvolto la resistenza con una "camicia" costituita da paglietta d'acciaio ben avvolta da diversi strati di domopak, per tenere il tutto più fisso possibile avevo avvolto questo strato isolante con del fil di ferro. Tale camicia aveva lo scopo di disperdere il calore in maniera più graduale (e in effetti il tutto finzionava meglio) ma nonostante ciò dopo un po' di tempo dell'olio entrava nelle varie fessurine e si bruciava. Senza contare che la resistenza cosi conciata era assai voluminosa e disperdeva calore, perchè i vari strati della camicia contenevano aria, un'elemento isolante. Perciò il caldo prima di essre ceduto dalla resistenza all'olio, doveva riscaldare degli inutili strati di aria. Sia chiaro, che queste sono minuzie, ma non mi andava di sprecare nulla, nemmeno la corrente.

2) Le resistenze che hai detto sono abbastanza grandi e riesci ad inserirle nel bidone solo in posizione verticale, mentre per rendere il tutto più efficente sarebbe meglio metterle in orizzontale sul fondo, in modo che il punto più caldo sia appunto il fondo del bidone e non la metà. Ciò favorisce il mescolamento dell'olio, in quanto l'olio caldo viene portato verso l'alto in maniera naturale e viceversa. Potresti deformarle quel tanto che basta per farcele stare, in fondo sono abbastanza duttili, ma prova poi ad avvolgerle con qualcosa che regoli loscambio in modo regolare, è un lavoraccio e il risultato non è nemmeno soddisfacente...

3) Visto che bruciano l'olio e che nel bidone non ci stanno, potresti provare a metterle esterne sul fondo del bidone, funzionano, ma cosi avresti una grande dispersione di calore verso l'esterno, e questo è uno spreco

4) Come hai già capito la resistenza ha bisogno poi mantenersi il più stabile possibile a una certa temperatura, non so cosa sia un dimmer o un triac perchè in campo elettrico sono uno scarpone, ma se ti riferisci a quegli aggeggi che si montano sulle lampade per alzare o abbassare la luce non saprei che dirti. Io lo avevo montato sul motore elettrico che mi miscelava il tutto, ma comunque pur regolando i giri non riusciva a ridurli a sufficenza, senza contare che non li manteneva nemmeno stabili e dovevo continuare a regolarlo fichè dopo 6/7 volte ho bruciato il motore. Da notare che lo avevo pagato 12/15 euro e la piastra elettrica costa poi poco di più... Ti ripeto che non mi intendo di quete cose, per cui forse le mie parole sono esgerate ma ti immagini se si brucia la resistenza in un bidone chiuso contenente metanolo? Una scintilla e salti in aria tu, la cantina e anche la resistenza! Oppure semplicemente lo monti e corri il rischio che comunque non moduli a sufficenza il calore e bruci l'olio lo stesso.

Ovviamente questo è il regno della sperimentazione e ogni nuova trovata è ben accetta, ma vi assicuro che la piascte che dico io sono comode da utilizzare, facili da reperire e costano poco. Ora scusate ragazzi ma devo proprio andare, andrò avanti col resto della storia domani.
Ciao e grazie per l'interesse!







 

Ferrobattuto

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Inviato il: 16/7/2008,21:47

Salve Dega.
Bene, ho capito che ci serve una piastra metallica tra la resistenza e l'olio, che disperda il calore in modo il più uniforme possibile. Ma forse va bene anche una piastra di ferro da stiro? Le signore, dopo che le piastre del ferro si rigano o si opacizzano (o si appiccicano su qualche indumento acrilico!) lo accantonano senza usarlo più (e ne comprano un altro, SIG faccine/cry.gif ), perciò la piastra si può riutilizzare come fornelletto elettrico o come riscaldatore per altri usi (l'ho già fatto). faccine/dry.gif
Tanto, se ho capito bene, tutto il marchingegno dovrebbe lavorare a temperature relativamente basse, vero?
Il Dimmer è quel coso che si mette tra la lampada a incandescenza (quelle col filamento) e la presa, per variare la luminosità. E' ottimo per variare la temperatura di una resistenza elettrica, come una stufetta o un elemento riscaldante. Non è assolutamente adatto a variare i giri di un motore. Se il motore è a induzione (come quello della lavatrice o del ventilatore) è un motore a giri fissi, che variano soltanto variando la frequenza della corrente alternata. Se invece è un motore a spazzole (come quello del trapano o della smerigliatrice) ci vuole un variatore apposito che funziona ad impulsi, che ne abbassa i giri senza diminuirne la potenza. Il triac è un "transistor" di potenza che funziona in corrente alternata e a tensioni elevate. Se di tutto questo non ti importa un fico secco, lascia perdere e passa appresso. faccine/biggrin.gif
Saluti a tutti.
Ferro

 

dega.81

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Inviato il: 16/7/2008,23:33

No, no figurati! Ho detto che sono ignorante ma non che voglio rimanerci faccine/wink.gif
Infatti ora ho capito che non dovevo usare un dimmer su un motore... faccine/unsure.gif

Comunque l'idea del ferro da stiro mi sembra buona, tieni solo presente che deve riuscire a scaldare a 60°C una 20na di liri in tempi ragionevoli. Se poi riesci a fare di meglio, pui usare il tuo reattore anche per il recupero del matanolo dagli scarti come spiegerò in seguito.

Bene torniamo ora al nostro reattore! Dopo averlo riscaldato, occorre poter miscelare il suo interno senza respirarsi i vapori tutt'altro che salubri! faccine/sick.gif
Generalmete i bidoni che mi portano hanno due tipi di coperchi; uno ha della "orecchie" che lo ancorano al bidone e possiede un ulteriore tappo di plastca per poter spillare l'olio senza dover scoperchiare il tutto, nell'altro invece il coperchio chiude il bidone in maniera ermetica tramite una fascetta metallica. Fra le due tipologie useremo la seconda.
Ora ritagliate da un pannello di legno/multistrato/formica ecc... un cerchio grande circa come il coperchio e spesso almeno 2cm. E' un lavoretto che con un po' di pazienza, un alternativo e carta vetrata si può fare da soli, se invece lo chiedete a un falegname dubito che vi chieda più di una bottiglia di vino in cambio! Ora occorre procurarsi un cuscinetto a sfera e la racchetta che andrà a mescolare l'olio. Io mi sono trovato benissimo con una racchetta di quelle che usano i piastrellisti per mescolare la colla, non saprei dirvi quanto costa perchè la mia è di recupero, lo stesso vale per il cuscinetto, ma quello sono abbastanza sicuro che lo potete trovale all'interno delle ruote di qualche moto sfasciata. Ciò che conta ovviamente è che la racchetta entri nel cuscinetto. Se ci balla un po' usate del tubo di gomma per renderli più aderenti, se unvece sono già aderenti cosi, metteteci solo del silicone, ma non subito più tardi! Ora dovete fare un foro adatto ad inserire il cuscinetto nel centro del cerchio di legno e altri due fori più piccoli; uno per inserire il termometro e l'altro per il condensatore. Il condesatore non è altro che un tubicino di rame, modellato manualmente a spirale, che passando attraverso un secchio pieno di acqua fredda condensa i vapori di metanolo permettendovi di recuperarli e non intossicarvi! Nella discussione su come fare il biodiesel ho già spiegato come si costruisce e ho postato anche qualche foto per rendere l'idea...
Dovevamo forare il cerchio dilegno, ma dato che le punte da legno del diametro necessario a incastrare il cuscinetto costicchiano, se al falegname non avevate dato del vino scarso, probabilòmente si renderà disponobile a farvi i fori lui!
Ora inserite il cuscinetto nel cerchio e incollatelo con un pochino di silicone senza sbavare, poi prendete il cerchio e incollatelo sul coperchio del bidone. State ben attenti a mettere il silicone specialmente attorno ai 3 fori senza però sporcare il cuscinetto. Quando il silicone si sarà completamente asciugato, con una punta per il ferro potete forare anche la lamiera del coperchio sottostante in prossimità dei tre buchi. Ovviamente ora nel foro in prossimità del cuscinetto non dovete fare una voragine, basta solo quel tanto per inserire la racchetta. Una volta inserita provate a montare il coperchio sul bidone e regolatene l'alezza, se è troppo bassa rischia di toccare il fondo e se è troppo alta non mescola bene. A questo punto la potete fissarla, usando appunto un tubo di gomma per aumentare lo spessore della racchetta e incastrarla nel cuscinetto, o mettendo semplicemente del silicone.

Il lavoro non è ancora terminato ma per oggi ho già scritto abbastanza... faccine/wacko.gif
Per ogni eventuale dubbio chiedete!
Ciao

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 17/7/2008,10:54

Ottima descrizione! faccine/happy.gif
Peccato che per ora il bidone che ho è di quell'altro tipo, mannaggia! faccine/mad.gif Per il resto non c'è problema, magari facci una lista del materiale.... Grazie!
Ciao.
Ferro

 

StoCostruendoUnRifugio
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Inviato il: 18/7/2008,08:40

lo faro anche io

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 18/7/2008,11:41

Ciao Rifugio!
Ogni tanto controlla la posta!
Saluti generali.
Ferro

 

eneo

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Inviato il: 18/7/2008,15:45

ma che bravi ragazzi, poi vengo da voi a fare il pieno...... faccine/ohmy.gif

 

dega.81

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Inviato il: 22/7/2008,18:59

Eccoci di nuovo, pronti per proseguire!
Siamo riusciti a scaldare il bidone, e abbiamo rinforzato la struttura creando una base solida su cui poter ancorare il propulsore che agiterà il tutto, evitando perdite di vapore.
Come avrete già letto da altri miei commenti la scelta del motore non è stata facile, perchè l'ideale sarebbe usare un motore resistente di cui si possa modulare la velocità dei giri. Purtroppo però non mi intendo di materiale elettrico e non saprei cosa consigliarvi per ottenerlo a basso costo, se avete qualche idea scrivete pure, sarebbe utilissimo! Nonostante ciò ho trovato un compromesso interessante che può essere utilizzato da tutti anche dai profani della scossa! Ho reperito un grosso trapano a due velocità, mi sono costruito una L metallica e aprofittando del foro filettato presente sul trapano per aggiungere la seconda impugnatura, lo ho montato sulla struttura, stringendo la racchetta all'interno del mandrino. Pur essendo un trapano abbastanza grande, montandolo il più dritto possibile e grazie all'uso del cuscinetto durante l'utilizzo non oscilla molto e risulta assai stabile. Ripeto, l'ideale sarebbe trovare qualcosa di altrettanto robusto ma un po' più lento, comunque ho visto con piacere che anche dopo un'ora di utilizzo il trapano non si era minimamente surriscaldato...
Ora il nostro reattore è praticamente concluso, per migliorarne l'utilizzo vi consiglio di montare un rubinetto sul fondo del bidone, ciò vi permetterà di maneggiare in maniera più sicura il contenuto specialmente da caldo!
Un altro consiglio utile è di avvolgere il bidone con del materiale isolante in modo da diminuire le perdite di calore verso l'ambiebte e migliorarne l'efficenza. Questo punto è ancora più importante per chi effettua le sue prove in luoghi freschi.
Ultimo punto e qui per oggi chiudo, ricordatevi di effettuare un collaudo con un po' di olio prima di caricare il vostro reattore: In modo che se non avete incollato tutto a dovere ve ne accorgete prima di ritrovarvi il pavimento pieno di olio caldo e metossido!
Appena possibile vi posterò delle foto ok?

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 23/7/2008,13:34

Salve a tutti.
Dega, se veramente necessita una velocità più bassa, si può acquistare in un negozio di aggeggi elettronici un variatore di velocità per trapani, di quelli "senza perdita di potenza". In alcuni trapani moderni è già incorporato. In alternativa puoi costruirlo a scatola di montaggio, tipo Nuova Elettronica o Elbex Kit. Ottimi per tutti i motori a spazzole.
Saluti.
Ferro.

 

dega.81

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Inviato il: 23/7/2008,19:45

Caspita Ferro, non pensavo che si potessero trovare certe cose, quando chiedevo in giro se esistessero dei regolatori di velocità, nessuno mi sapeva mai indirizzare, ti ringrazio!

In internet ho trovato questi tre:
RS 67 setabi
LX 532 nuova elettronica
PL ss prosol

Visto che tu ne capisci sicuramente più di me. quale mi consigli?

Inoltre se non ho capito male, le varie ditte mi forniscono tutti i pezettini ma poi dovrei montarmeli io. faccine/unsure.gif Da chi posso andare per farmeli montare? E poi per installare il regolatore, dici che devo smontare il trapano o è un acessorio che basta mantare dopo la presa della corrente?

Perdona la mia infinita ignoranza in campo elettronico faccine/crash.gif faccine/tongue.gif

 
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