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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Pellet legna cippato e biomasse

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riscalamento a legna
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bulover

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Inviato il: 24/9/2008,21:38

Salve a tutti faccine/rolleyes.gif ,ho da porvi una domanda !!!! se mi sapete rispondere,Posseggo un termocamino a legna che adopero per riscaldare la mia casa con radiatori e termocanvettori, fino a questo punto tutto bene ,contemporaneamente riscaldo anche l'acqua sanitaria,il mio problema sorge quando devo togliere tutta l'incrostazione dovuta ai fumi che si deposita sopra gli elementi del trmocamino (circa ogni settimana se vogliamo che il camino rimanga efficente).DOMANDA!!! esiste qualche composto che aiuta il distaccamento della"" fuliggine""se cosi' si puo' definire???? faccine/wacko.gif oppure devo utilizzare il metodo tradizionale?? faccine/diespam.gif
vi ringrazio in anticipo se potete darmi un consiglio..
ciao
BULOVER

 

Libero51

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Inviato il: 24/9/2008,23:12


Ciao a tutti e ciao bulover , sarebbe utile capire se la quantità di incrostazioni che ti ritrovi dipendono dal tipo di termocamino , dall'impianto o dall' uso. Un termocamino è un compromesso tra la piacevole estetica di un caminetto ed una caldaia . Del riscaldamento a legna esistono altre discussioni in questo forum che potrebbero esserti utili se avrai la voglia e la pazienza di leggerle. Le incrostazioni in genere sono sintomo di bassa temperatura di funzionamento con formazione di condense acide corrosive , di lunghi periodi di bassa temperatura dell'acqua di ritorno dall'impianto , di scarsa efficienza dello scarico dei fumi o di un uso prolungato a bassi regimi di fiamma. Se ci darai qualche indizio potremmo tentare una cura che permetta di rimuovere raramente le incrostazioni. Incomincerei con la temperatura di ritorno al termocamino ; l'impianto dovrebbe essere costruito in modo da assicurare all'accensione un rapido aumento della temperatura dell'acqua del termocamino (una specie di cortocircuito) che dovrebbe erogare acqua calda all'impianto solo se la sua temperatura di ritorno supera circa 60 °C.

Un saluto a tutti




Modificato da Libero51 - 15/2/2010, 08:37
 

bulover

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Inviato il: 25/9/2008,21:28

Ciao libero faccine/wink.gif ,il mio termocamino purtroppo non supera mai i 60 gradi anche se mantengo la fiamma abbastanza ""alta"" è il piu' grande del suo genere in pratica dalle istruzioni è dato per 200 mq in realta' sta' lavorando solo su 100 mq, è termopalex 78 della palazzetti da 34.6 kw di potenza globale ed è stato installato come da istruzioni del costruttore lavora con 5 radiatori e 3 termoconvettori nelle stanze piu' grandi , il problema secondo me sono i termoconvettori perche da quanto ho natato quando raggiunta la temperatura negli ambienti dove sono installati si staccano, e a quel punto non avendo piu' assorbimento di calore l'acqua sale alla temperatura di 75/80 gradi , considera che basta ne manchi uno solamente.L'incrostazione che dicevo è quella che si forma sopra i tubi che sono nel caminetto pur non essendo a contatto diretto con l'acqua perche sono racchiusi dentro scatolato da 3 mm ,premetto che la legna che adopero non e resinosa ne verde o scadente in pratica faggio e quercia stagionata. mi chiedevi se al momento dell'accenzione mantenevo la fiamma alta in modo da riscaldare velocemente l'impianto, ok in 10 minuti porto tutto in temperatura ,a questo punto credo di avervi detto tutto vi chiedo se potete darmi delle dritte per diminuire l'incrostazione o per poterle toglierle con piu' facilita'.
un saluto faccine/bye2.gif
BULOVER

 

Libero51

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Inviato il: 25/9/2008,22:27

Ciao bulover , da una rapida ricerca non sono riuscito a vedere l'impiantistica suggerita per il termopalex 78 . Ho solo capito che ha un fascio tubiero . Non so se lavora a vaso chiuso con valvola di sicurezza e scarico termico o se lavora a vaso aperto . Da quanto hai scritto non mi sembra abbia un controllo sulla temperatura di ritorno . Se l'acqua ritorna nel fascio tubiero "fredda" le incrostazioni sono inevitabili e dannose. Paradossalmente il termocamino "starebbe benissimo" a 75 o 80 ° e l'acqua a tale temperatura andrebbe miscelata da una valvola termica con l'acqua di ritorno per essere mandata all'impianto a 60°. I dati che mi hai fornito sono insufficienti per capire come è fatto l'impianto. Per staccare le incrostazioni non conosco altri metodi oltre quelli meccanici e ti consiglio prudenza ad usare prodotti chimici che possono incendiare l'eventuale accumulo in canna fumaria con pericolo di incendiare comignolo e tetto.

Spero di non averti troppo deluso .

Un saluto a tutti

 

bulover

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Inviato il: 25/9/2008,23:06

di nuovo ciao libero faccine/rolleyes.gif sono ancora qui' il caminetto e a vaso aperto,allora tutto il problema sta nella temperatura dell'acqua di ritorno forse lo sto' sfruttando troppo??? come ti ho detto sarebbe calcolato per 200 mq !! ,non mi lamento per la resa anche perche mantengo la casa ben calda anche se la temperatura dei radiatori non è a 80 gradi come lo era quando adoperavo come fonte di energia una caldaia a gasolio faccine/sick.gif "MOLTO INQUINANTE E MOLTOOO COSTOSO" comunque abitando in una zona dove la legna non manca mi sono deciso a sostituire l'inpianto (circa quattro anni fa) da allora in poi l'unico problema sone le incrostazioni" se lo vogliamo chiamare cosi' ",deluso non sono mi hai dato dei buoni consigli cerchero' di ottimizzare la temperatura nelle stanze dove sono installati i termoconvettori per risparmiare temperatura in maniera di creare meno incrostazione possibile.adesso ti auguro buona notte sperando di risentirci ogni tanto anche solamente per un saluto.
ciao faccine/rolleyes.gif
BULOVER

 

troccola

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Inviato il: 26/9/2008,09:32

bulover,

Il sistema migliore sarebbe quello di montare una valvola anticondensa sul ritorno del termocamino, come si fa per le caldaie, perchè i termoconvettori hanno un temperatura di ritorno troppo bassa.
Oppure potresti provare a diminuire la velocità della ventola di termoconvettori.

Ciao.

 

Libero51

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Inviato il: 26/9/2008,10:26

CITAZIONE (troccola @ 26/9/2008, 10:32)
. . . Il sistema migliore sarebbe quello di montare una valvola anticondensa sul ritorno del termocamino, come si fa per le caldaie . . .

Ciao a tutti e grazie troccola per aver dato un buon consiglio a bulover che però scrivendo ". . .cerchero' di ottimizzare la temperatura nelle stanze dove sono installati i termoconvettori per risparmiare temperatura in maniera di creare meno incrostazione possibile . . ." sembrerebbe ancora lontano dalla soluzione. La valvola miscelatrice anticondensa va installata su un circuito di ricircolo del termocamino con una pompa (correzione successiva : "non sempre". Questa condizione assicura la separazione tra la temperatura del caminetto (70°. . . 80°) e la temperatura dell'impianto (50° . . . 60°) ma il compito più importante lo realizza impedendo che l'acqua fredda di ritorno entri direttamente nei fasci tubieri provocando condense ed incrostazioni. Naturalmente il mantenere constantemente la temperatura di 80° nel caminetto riduce i margini di tempo in cui il sistema va in ebollizione per distacco dei termoconvettori. Questa è una questione "di fondo" che dal nostro amico bulover deve essere risolta solo con un termostato che intervenga ad azionare "comunque" i termoconvettori anche se il termostato ambiente li disalimenta (contatti normalmente aperti in parallelo). Questo, nelle condizioni di bulover è l'unico modo per smaltire il calore in eccesso. Evidentemente non essendo previsti nell'impianto sistemi di accumulo termici (puffer) che stabilizzerebbero l'impianto, la regolazione della potenza deve avvenire solo modulando la quantità di legna e l'aria primaria. A differenza di quanto accade ora , con la valvola anticondensa anche un funzionamento a fiamma "bassa" non ridurrebbe la temperatura del caminetto e ridurrebbe invece notevolmente la formazione delle incrostazioni. La "fiamma bassa" è comunque fattore di maggior inquinamento atmosferico ma questa è un'altra storia.

Tutto questo ragionamento, senza vedere lo schema dell'impianto è un po delicato. Se bulover ci fornirà lo schema potremo essere più precisi.

Per esperienza diretta ho appena ultimato il montaggio di una caldaia a legna a fiamma rovescia per un caro amico. E' l'ultima delle tre caldaie usate che ho installato. Le condizioni in cui ho comprato "usate" tali caldaie erano pessime, spesse incrostazioni nere , tubi scambiatori tappati lasciavano supporre un cattivo funzionamento dovuto appunto alla mancanza di valvola anticondensa ed una inadeguatezza dei termotecnici installatori . Ora le tre caldaie funzionano molto bene.
Vi racconterò , alla prima occasione , la storia del vaso aperto e del vaso chiuso.

Un saluto a tutti




Modificato da Libero51 - 28/9/2008, 00:55
 

Cancamilin

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Inviato il: 27/9/2008,14:03

nelle istruzioni del termopalex è prescritto il miscelatore anticondensa
anzi viene dato già preassemblato comprando il kit palazzetti

ciao
faccine/laugh.gif

 

bulover

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Inviato il: 27/9/2008,22:45

Grazie libero per tutti i consigli che mi dai pero' non ho ben capito dove mettere la valvola che mi stai dicendo (miscelatrice anticondenza) ne ho parlato con un mio amico idraulico e mi ha riferito che non ne a mai montate su termocamini mi fai capire come funziona?? , se non erro fa ricircolare l'acqua nel caminetto??? e' una spece di bypass??pastami se puoi uno schizzo,poi ti posto lo schema del mio impianto l'unica differenza sta nel bollitore separato che è collegato "per comadita'" senza il circolatore ma bensi' con una valvola elettrica che comandata da un termostato da la possibilita' di riscaldare l'acqua solo quando è necessario .
per cancamilin: nel mio kit termopalex 78 c'era soltanto 1 valvola di scarico termico 1 valvola di sicurezza ed un collettore a tre attacchi e a parte quadro elettrico, guaina portasonde ,attaccao per idrometro e bollitore di accumolo purtroppo la valvola non era prevista al momento del mio acquisto ,forse viene fornita nei modelli piu' recenti .
un saluto a tutti e grazie per l'aiuto.
ciao
BULOVER faccine/bye2.gif
p.s. non so se l'immagine e allegata fatemi sapere.




Modificato da bulover - 28/9/2008, 00:07
 

Libero51

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Inviato il: 27/9/2008,23:48

CITAZIONE (bulover @ 27/9/2008, 23:45)
. . . pero' non ho ben capito dove mettere la valvola che mi stai dicendo (miscelatrice anticondensa) ne ho parlato con un mio amico idraulico e mi ha riferito che non ne a mai montate su termocamini mi fai capire come funziona??

Ciao bulover , ecco un disegnino ricavato da un documento thermovar . E' visibile la pompa dell'impianto sul tubo di ritorno prima della caldaia (termocamino è la stessa cosa). Come hai sospettato la valvola intercetta il tubo di ritorno dall'impianto ed il bypass sul tubo di mandata.
Ho usato la valvola thermovar con una cartuccia a 72 °C ed un accumulo da 1250 litri .

Nel tuo caso consiglierei una cartuccia a 62 °C o 56 °C per ridurre il raggiungimento della sovratemperatura. In mancanza di una grande massa d'acqua di accumulo tale sovratemperatura và prevenuta regolando opportunamente la quantità di legna, l'aria primaria ed "in extremis" dall'intervento "forzato" della pompa e dei termoconvettori che provvedono a smaltire il calore in eccesso. Il termostato che comanda tale intervento di preemergenza deve avere la priorità rispetto al termostato ambiente (contatti normalmente aperti dei due termostati in parallello)

Condizione di funzionamento iniziale : tutto freddo , il termostato ambiente aziona la pompa.

La valvola mantiene sempre aperta la comunicazione tra bypass e pompa e se l'acqua di mandata non supera la temperatura della valvola essa impedisce l'ingresso dell'acqua fredda di ritorno.
In tal modo il termocamino raggiunge velocemente tale temperatura in quanto scalda solo la propria acqua. Quando tale temperatura viene raggiunta la valvola inizia progressivamente l'apertura verso il tubo di ritorno. La pompa aspira dai due condotti , l'acqua fredda viene mescolata con l'acqua calda del bypass e la temperatura non può scendere pena la progressiva chiusura della valvola. Tale architettura consente di usare la pompa dell'impianto anche come pompa di ricircolo nel bypass. Se il termostato ambiente ferma la pompa avviene nel bypass una circolazione naturale . Normalmente su tale bypass inserisco una saracinesca a sfera che regolo in modo da non diminuire troppo la portata verso l'impianto. Domande : quanto è capiente il "bollitore di accumulo" ? Serve per fornire acqua calda sanitaria? Cos'è quel collettore a tre attacchi ? osservalo bene e fammi sapere.
L'immagine che hai allegato non si vede controlla l'anteprima prima di inviare.

Un saluto a tutti

immagine rimossa




Modificato da Libero51 - 30/9/2008, 08:27
 

bulover

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Inviato il: 28/9/2008,14:31

faccine/wink.gif Grazie libero per le tue risposte ,avevo in parte intuito che dovevo far ricircolare l'acqua nel caminetto pero non avevo copito che tipo di valvola era.Per rispondere alle tue domande ,il bollitore di accumolo è di 100 litri e serve per il sanitario ,il collettore a tre attacchi seve per i collegamenti dei vari comandi termostatici , valvola di sicurezza e scarico termico.ora riprovo a postare l'immagine ,penza che ne ho gia' postata una nella sezione eolico ma non ricordo bene il procedimento. faccine/sad.gif http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/7/7/6/2/3/0/1222608601.jpg
ciao
BULOVER

 

Libero51

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Inviato il: 28/9/2008,21:44

CITAZIONE (bulover @ 28/9/2008, 15:31)
. . . ora riprovo a postare l'immagine

Ciao bulover, questa mattina , a mente fresca mi sono reso conto che il consiglio di ieri sera ,che riporto integralmente, aveva un difetto :
---------------------
Ciao bulover , ok si vede . Hai due pompe sulla mandata ed io ti consiglierei la soluzione semplificata che ti allego. Sembra una contraddizione ma l'acqua di ritorno dallo scambiatore sanitario non è mai troppo fredda ed e molto minore da quella che proviene dall'impianto. Assicurati che ogni pompa abbia la sua valvola di non ritorno e che quella dell'impianto sia prima del bypass.
---------------------

Proprio quella valvola di non ritorno prima del bypass impedirebbe la circolazione naturale a pompe ferme e questo aumenterebbe la criticità della sovratemperatura.

La soluzione ideale sarebbe quella della terza pompa indipendente ma prima di arrivare a tale soluzione aprirei comunque la ricerca dei compromessi.

Domanda : è veramente indispensabile la separazione tra impianto e bollitore ?
La distanza del bollitore dal termocamino giustifica la rispettiva pompa ?

Ciao , a presto , scusa per la svista

Un saluto a tutti

immagine rimossa




Modificato da Libero51 - 30/9/2008, 08:28
 

bulover

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Inviato il: 29/9/2008,21:31

ciao libero faccine/clap.gif visto che hai a disposizione lo schema del mio impianto come ti ho detto in un mio post precedente il bollitore di accumolo sanitario non è collegato con un circolatore ma è collegato al'impianto con una valvola a tre vie che provvede a prendere acqua dalla tubazione di riscaldamento solo quando è richiesto da un termostato posto nel bollitore stesso,ho adottato questo sistema perche il bollitore e il caminetto sono parecchio distanti ,e utilizzando la pompa dovevo creare una tubazione parallela a qualla dell'impianto di riscaldamento perdendo un sacco di calorie.Ma quello non è il problema, funziona egragiamente perche arriva in temperatura in poco tempo ,a quel punto si autoelimina e rimangono soltanto i radiatori e i termoconvettori.Proprio ieri ho avuto un colloquio con un idraulico della mia zona lui mi ha riferito che mettendo una valvola termastatica in pratica non concludo niente o quasi perche cosi' facendo tolgo caloria alli'impianto stesso l'unico sistema secondo lui è togliere i termoconvettori e adottare radiatori "magari in ghisa" faccine/sad.gif e pensare che ho tolto i radiatori perche con l'inpianto """vecchio""" non riuscivo a superare i 18 gradi negli ambienti piu' grandi . faccine/ban.gif
non mi dilungo oltre perche altrimenti divento troppo noioso.
un saluto faccine/bye2.gif
BULOVER

 

Libero51

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Inviato il: 30/9/2008,07:04

CITAZIONE (bulover @ 29/9/2008, 22:31)
ciao libero faccine/clap.gif visto che hai a disposizione lo schema del mio impianto come ti ho detto in un mio post precedente il bollitore di accumolo sanitario non è collegato con un circolatore ma è collegato al'impianto con una valvola a tre vie che provvede a prendere acqua dalla tubazione di riscaldamento solo quando è richiesto da un termostato posto nel bollitore stesso,ho adottato questo sistema perche il bollitore e il caminetto sono parecchio distanti ,e utilizzando la pompa dovevo creare una tubazione parallela a qualla dell'impianto di riscaldamento perdendo un sacco di calorie.Ma quello non è il problema, funziona egragiamente perche arriva in temperatura in poco tempo ,a quel punto si autoelimina e rimangono soltanto i radiatori e i termoconvettori.Proprio ieri ho avuto un colloquio con un idraulico della mia zona lui mi ha riferito che mettendo una valvola termastatica in pratica non concludo niente o quasi perche cosi' facendo tolgo caloria alli'impianto stesso l'unico sistema secondo lui è togliere i termoconvettori e adottare radiatori "magari in ghisa" faccine/sad.gif e pensare che ho tolto i radiatori perche con l'inpianto """vecchio""" non riuscivo a superare i 18 gradi negli ambienti piu' grandi . faccine/ban.gif
non mi dilungo oltre perche altrimenti divento troppo noioso.
un saluto faccine/bye2.gif
BULOVER

Ciao bulover, hai ragione ,guardando il disegno non mi sono ricordato che avevi scritto in un intervento precedente che , a differenza dello schema, il bollitore è alimentato dall'unica pompa dell'impianto tramite una valvola a tre vie . Il sistema non necessita quindi di valvole di non ritorno che impediscono la circolazione naturale a pompa ferma e questo semplifica il tutto . Penso che il tuo idraulico sbagli la "terapia" per questi motivi :

Sostituire i soffioni con i radiatori in ghisa significa provocsre l'aumento della temperatura di ritorno fornendo meno calore all'impianto e quindi lasciarti al freddo come già hai sperimentato; questa soluzione non impedirebbe comunque all'acqua fredda di entrare nel caminetto provocando condensa ed incrostazioni

La valvola termostatica miscelatrice non è un "buco nero" che inghiotte energia termica , impedisce l'ingresso al termocamino dell'acqua di ritorno a temperatura inferiore a quella della valvola e consente quindi di erogare acqua a temperatura superiore, altro che "togliere calorie all'impianto" !!!

La cosa veramente grave e che neanche la casa costruttrice ha previsto su "quel" disegno un efficace controllo della temperatura di ritorno.

Nel suo intervento Cancamilin , che saluto e ringrazio , scrive testulmente:
"nelle istruzioni del termopalex è prescritto il miscelatore anticondensa
anzi viene dato già preassemblato comprando il kit palazzetti ".

Ti consiglio di documentarti meglio su questo fondamentale argomento che influenza : durata, inquinamento, resa e . . . incrostazioni.

Il mio consiglio operativo in sintesi è questo:
Realizza il bypass subito dopo la pompa sul circuito di mandata ed inserisci la miscelatrice consigliata dalla palazzetti subito prima dell'ingresso di ritorno del termocamino

Un saluto a tutti. faccine/construction.gif


http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/2/6/2/4/8/7/t/1222756204.jpg




Modificato da Libero51 - 29/10/2008, 09:27
 

bulover

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Inviato il: 30/9/2008,22:25

Ciao libero faccine/clap.gif avevi ragione ho cercato sul sito della palazzetti e ho visto che in realta' con gli ultimi prodotti forniscono le valvole termiche e c'e pure lo schema di collegamento ,a questo punto licenzio l'idraulico e ne cerco uno che faccia cio' che voglio altrimenti mi armo di giratubi e" pappagallo" a costo di patire freddo smonto l'impianto da solo e installo la valvola che mi permette di dosare l'acqua calda nel caminetto in maniera di ottenere un po' di resa in piu' tenendo il tutto meno incrostato .SEGUO IL TUO CONSIGLIO. faccine/angel1.gif
un saluto
BULOVER

 
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