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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Sezione Generica

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Considerazioni, prove e modifiche su un alternatore 28V 150A
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SpitsFire

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Inviato il: 23/11/2008,17:43

Ciao Ferro, son restato veramente affascinato dalla tua maestria (credo non solo io, visto la quantità di visite di questo 3D), a che punto sei arrivato con le prove?
Un saluto a tutti
SpitsFire



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IPSA SCIENTIA POTESTAS EST

 

asbesto

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Inviato il: 23/11/2008,18:31

ECCOMI!!!

Ho sempre pensato di realizzare qualcosa per l'eolico, ma non mi ci sono mai messo ... per difficolta', piu' che altro, a reperire il filo di rame da utilizzare.

Per i magneti, ho una vera e propria CASSA di hard disk guasti, e dentro ci sono sempre almeno un paio di potentissimi supermagneti alle terre rare, di forme strane ma secondo me si possono adattare.

Continuero' a leggervi ... mi piacerebbe costruirmi un sistema per la 12 volt della mia stazione radioamatoriale... e non solo faccine/smile.gif






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asbesto at gmail dot com
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Libero51

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Inviato il: 23/11/2008,18:58

CITAZIONE (SpitsFire @ 23/11/2008, 17:43)
. . . son restato veramente affascinato dalla tua maestria . . .

Ciao a tutti , mi associo a SpitsFire , . . . riflettendo su ormai vecchie ma non sopite discussioni bisogna dire che ferro , gli alternatori , li preferisce con molto . . . ferro.
(entrambi non amiamo . . . grandi traferri )

Un saluto a tutti

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 23/11/2008,20:01

Salve a tutti.
E grazie anche a tutti, qualche complimento si legge sempre volentieri.
Sono stato a fare altre prove, senza preoccuparmi troppo sulla precisione del numero di giri, al quale penserò poi, ne sulla quantità di corrente erogata, che tanto il mio trapano quell'alternatore non riuscirà a spremerlo mai. Purtroppo col sistema di eccitazione che ho adottato adesso non è possibile inserire la spia, in quanto lo schema originale è piuttosto diverso, è quello nel disegno quì sotto.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1227465024.jpg

In questo schema si vede come il primo impulso a caricare venga dato dalla spia sul cruscotto, tramite la chiave di accensione, poi quando l'alternatore carica la spia si viene a trovate tra "due positivi" (quello della batteria e quello del gruppetto raddrizzatore di eccitazione) e si spegne per mancanza di circolazione della corrente. Sono soltanto 120 - 150mA, che però sono decisivi per abbassare il numero di giri d'inizio carica. Lo schema attuale invece è nella figura sotto.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1227465285.jpg

In pratica l'avvolgimento di eccitazione del rotore viene servito da un ponte separato, di diodi più piccoli, per cui l'inizio carica viene lasciato alla mercè del solo magnetismo residuo del ferro rotorico, che pur se di acciaio pieno è comunque piuttosto leggero. Come risultato si ha che per superare la tensione di conduzione del ponte deve salire troppo di giri, ben sopra al successivo regime di carica, per cui inizia a caricare di colpo, con un bel contraccolpo sul motore del trapano e un bel colpo di corrente sulle batterie. Con questo schema non è possibile inserire la spia come in quello precedente, perché per la presenza dei diodi negativi del ponte principale la corrente non scorre (basta seguire il verso della corrente nei diodi....). Si dovrebbero mettere due spie, come nello schema successivo, di metà tensione e metà potenza ciascuna, anche se un po' più di corrente non può che migliorarne il funzionamento.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1227465848.jpg

Ho preferito alimentare il rotore con un ponte a doppia semionda, invece che con soli tre diodi come nello schema primitivo, perché dovendo funzionare a bassissimo numero di giri in questo modo la forma dell'onda della corrente indotta migliora, con meno armoniche e più corrente di eccitazione. Nulla vieta in questo modo di mettere in parallelo all'avvolgimento del rotore un bel condensatore elettrolitico di grande capacità che ne migliori le prestazioni.
Penso si dovrà prevedere in serie alla spia sul positivo un interruttore, pilotato in qualche modo dal numero di giri, che faccia la funzione della chiave di accensione, in modo da evitare che a generatore fermo o a giri troppo bassi si limiti a scaricare corrente invece di produrne, ma a questo penserò poi.
In settimana prossima farò ulteriori prove, delle quali darò i risultati.
Saluti a tutti e buona settimana prossima.
Ferro

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 23/11/2008,20:53

Salve a tutti.
Ciao SpitsFire, ti svelo un piccolo segreto (che non lo è più affatto faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif ): da giovane ho fatto l'elettrauto. Per cui alternatori di autoveicoli e batterie ne ho pasticciati parecchi..... Da questo la pratica a smontare e rimontare, più sapere dove mettere le mani. Per la teoria mi sono proveduto un po' da me e la curiosità ha fatto il resto....

Per Asbesto:
se veramente l'argomento alternatori eolici ti interessa, leggendo le varie discussioni nella sezione generica, vedrai dove Dolomitico (e non solo lui.....) rimedia il filo di rame, e nelle altre sezioni come altri lo utilizzano. Per i magneti sembra non hai problemi.... Buon divertimento.

Caro Libero, hai ragione: anche a Ferro piace ci sia il.... ferro! E non gli piacciono i traferri! faccine/laugh.gif
Saluti a tutti.
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 27/11/2008,18:58

Ho provato anch'io con i magnti per hard disk,a parte la difficolta a trovarli tutti simili,perche hanno dimensioni diverse,devi staccarli dal supporto in acciaio su cui sono incollati(e anche bene)
io li staccavo con una morsa,facendo sfilare il magnete dal ferro,in pratica mettevo da una parte il bordo di ferro,e dall'altra ganascia il magnete,avvitando la compressione ne provocava il distacco.
dopo se si stacca senza romperlo devi stare attento che sono fragili,di piu dei magneti normali a causa che una parte del rivestimento si stacca dove c'era la colla.
Il filo lo recuperi da varie parti frigoriferi trasformatori lavatrici a spazzole ecc.
Ma a causa della piccola forza attrattiva,per piccola intendo a causa della superfice,da test che o visto su internet la resa arrivi si anche a 18 volt,ma in base al filo che usi rimani sul mezzo AH di corrente se ricordo bene.
Per fare alternatori piccoli va cmq bene,se ne hai tanti puoi farne anche piu di uno.
Io li incollavo sui piatti degli hard disck,ma in realta non vanno bene perche non sono magnetici.per fare delle prove vanno cmq bene,cosi sono gia pronti con il motorino del disco fisso,hai sua piatto che cuschinetto in miniature,per un modellino sperimentale va bene.
Se vuoi fare un alternatore decente ci vogliono magneti con almeno 7 kg di trazione.


E per finire un link utile per farsi un idea della resa con questo tipo di magnti:
http://wondermagnet.com/other/gentest.html

E per chi vuole il rustico che qui in montagna va bene a causa dell'abbondanza di legno un bel alternatore di legno......
http://www.otherpower.com/pmg2.html

Una domanda per ferro: faccine/huh.gif
se si prende lo statore di un compressore da frigo,SOLO lo statore,si svolge tutto il filo presente,rimane la carcassa come quella della prima foto di questo tread,
se da qui si ricreasse con dei magneti un rotore come quello del link del alternatore di legno,magari con magneti rettangolari e proporzionati alla dimensione dello statore,e si rifacessero gli avvolgimenti calibrati per il nuovo rotore,non si riuscirebbe a fare un alternatore funzionale con poche risorse? faccine/wink.gif
Per capirci meglio,prendi sempre l'alternatore in legno,sostituisci lo statore di legno con uno di lamierini da frigo riavvolti in base ai magnti usati sul rotore,il rotore lo fai iin alluminio o altro con fissati dei magneti,credi sia una stupidaggine o la cosa ha un senso? faccine/cry.gif
In pratica cerchi di ricreare un sistema come quello presente sui generatori eolici commerciali. faccine/ohmy.gif





Modificato da DOLOMITICO - 27/11/2008, 19:41
 

Ferrobattuto

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Inviato il: 27/11/2008,20:47

Salve a tutti.
Ciao Dolomitico, se ho capito bene, vorresti usare lo statore di un compressore da frigo per fare un alternatore a magneti permanenti. Proprio in questi giorni, come ti ho scritto, ho aperto un compressore da frigo. In pratica è un motore monofase con incorporato un minicompressore a pistone per il gas. Il tutto a bagno d'olio. Certamente il solo statore potrebbe essere impiegato con un rotore a magneti, sempre che i magneti avessero anche una fascia di ferro di sotto, concentrica all'albero, per chiudere il circuito magnetico. Non credo però che ne valga la pena..... Prima cosa per la potenza totale, piuttosto piccola, poi perché sullo statore ci sono due avvolgimenti, molto differenti tra loro per sezione e numero di spire, in ultimo perché sarebbe un due poli, che quei motorini fanno 2850 G/min (almeno quello che ho aperto io....), perciò l'alternatore sarebbe destinato a caricare ad alto numero di giri. Poi dipende dalla tensione che vuoi ottenere..... Di certo a bassa tensione ci arrivi subito, anche con pochi giri, ma vista la corrente che può transitare il quel filo...... I W sarebbero pochissimi. Naturalmente nessuno ti vieta di provare. Però credo che tentare con un vecchio motore trifase, almeno a 4 poli, di buona potenza (anche un paio di cavalli..... tipo "ex molazza" per gli intonaci....) sarebbe più remunerativo in W ricavati, tanto quando ti metti con le mani in pasta a fare autocostruzione poco più grande o poco più piccolo fa poca differenza. Su questi motori hai già l'avvolgimento adatto e ben posizionato, puoi recuperare l'asse e i supporti, e limitarti a realizzare il resto del rotore con alluminio (devi isolare l'asse dal giogo magnetico del rotore) e magneti permanenti.

Quello del primo link che hai postato sembra abbia fatto la scoperta dell'acqua calda..... Anche senza voler essere sarcastico, mi sembra più che altro un lavoro per dimostrazione didattica. Ma ho difficoltà con l'inglese e posso non aver capito la realizzazione.
Per quel che riguarda l'alternatore di legno, se sotto i magneti avesse avvolto una fascia di metallo, e anche intorno alle bobine ne avesse messa un'altra, avrebbe realizzato un Piggot...... Radiale invece che assiale, ma sullo stesso principio. Probabilmente avrebbe avuto più potenza e maggior rendimento, vista specialmente la dimensione mastodontica del tutto. La realizzazione è molto bella e ben fatta, anche l'uso di quei magneti ex ventilatori di raffreddamento radiatori, o ex tergicristalli, sono una buona idea: sono di facile reperibilità a costo zero (lui li ha comprati.....), hanno la forma giusta per creare una specie di "espansione polare" (la "gobba" esterna), che concentra il flusso verso il centro. Però ha vanificato il tutto montando le parti direttamente sul legno.... Insomma, il flusso magnetico se ne va per la maggior parte a spasso per lo spazio circostante, specialmente sotto carico, mentre nelle bobine ne transita assai poco. Il tipo è soddisfatto, dice che ha speso "soltanto" 130 dollari......
A mio avviso rimane un buon lavoro di artigianato, o da fare in caso di assoluta mancanza di meglio.
Saluti.
Ferro

 

Eli-sir

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Inviato il: 28/11/2008,08:07

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 27/11/2008, 20:47)
realizzare il resto del rotore con alluminio (devi isolare l'asse dal giogo magnetico del rotore) e magneti permanenti.

Ferro non ho capito quello che voui dire: realizzando un rotore in lamierini di ferro impaccati (per chiudere il flusso magnetico) e incollandoci sopra i magneti, l'albero su cui va montato il rotore deve essere isolato dal rotore stesso? Perchè?

Saluti

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 28/11/2008,16:51

Ciao a tutti,io intendevo proprio rifare l'avvolgimento,non recuperare quello esistente,una prova l'avevo gia fatta con un motore trifase,mi pare che ho postato le foto all'inizio di questa discussione,il voltaggio era in effetti missilistico,subito 9 volt,ah eanche l'ombra,vero anche che i magneti fanno ridere,dovrei provare su quello mettendo dei magneti piu potenti.
Io volevo vedere se si poteva RIAVVOLGERE lo statore da compressore,NON recuperare quello gia presente.
faccine/smile.gif la mia era un chiarimento nell'uso dei magneti per hard disk,è vero che puo sembrare didattica,ma si parte dalle basi per realizzare qualcosa,anche l'alternatore di legno è un idea,in fondo tutto fa brodo pur di capire il magnetismo e le sue caratteristiche,ma se calcoli che i piu ignorano che per fare un alternatore a bassi giri accorre aumentare i poli va da se che anche una lezione elementare puo aiutare.
Io ccon tutta la mi conoscienza ho capito l'altro giorno che per avere piu volt dovevo aumentare in maniera esponenziale le spire,e si che le basi le conoscevo,ma non c'avevo pensato.
Per questo che esistono i VETERANI sui forum che illuminano noi poveri smanettoni faccine/smile.gif faccine/smile.gif faccine/smile.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 28/11/2008,21:06

Salve a tutti.
Ciao Dolomitico, Se hai intenzione di riavvolgere il tutto, allora perché non metti insieme due pacchi di lamelle, due statori, insomma, così allunghi le spire e ti danno più volt con uguali giri, o uguali volt con meno giri (in teoria la metà.....). E poi puoi usare due supporti. Almeno il mio compressore da frigo aveva il rotore a sbalzo, ossia con un supporto su un lato solo.....

Per Eli_sir.
In effetti hai ragione, non sarebbe necessario. Se il flusso è radiale non serve, il rotore può essere tranquillamente pieno, coi magneti fissati sopra. In quel momento m'era venuta in mente quella configurazione perché questi giorni indietro avevo pensato di sostituire l'avvolgimento induttore di un rotore di alternatore da macchina con una calamita anulare tipo ex altoparlante. In quel caso il rotore pieno al centro avrebbe cortocircuitato il flusso magnetico, lasciandone poco per l'esterno, ma nel caso di Dolomitico, che il rotore deve costruirlo, non succede.
Saluti a tutti.
Ferro

 

eneo

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Inviato il: 29/11/2008,11:17

ciao a tutti, ciao dolomitico per aumentare i volt basta giocare su alcuni fattori quali
1 - numero di poli
2 - grandezza delle bobine
3 - forza magnetica dei magneti
4 - numero di spire
5 - velocita' di rotazione
se raddoppi uno solo di questi fattori raddoppi i volt, ma se ne raddoppi due ottieni quattro volte la tensione.
un alternatore che avevo fatto a 12 poli con 50 avvolgimenti mi realizzava la 12v a 120 giri, con questo nuovo a 24 poli la stessa tensione la ottengo a 30 giri/min......oltre a questo ci sono altri parametri da considerare, resistenza, coppia, se del tipo ad asse verticale o orrizzontale, superficie esposta al vento, ecc.....
fai bene a dire che all'inizio bisogna fare dei piccoli alternatori per fare esperimenti, si impara sempre non solo dai propri errori ma anche ascoltando altri.....e questo vale anche per me.
buon esperimenti a tutti.

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 29/11/2008,16:45

Ciao a tutti,
grazie ferro per la la dritta,anche se non ho ben capito perche 2 pacchi lamelle.appena ordinero i magneti e sperimentero piu a fondo ti faro sapere,ma nel caso di riutilizzare uno statore trifase come vanno sistemati i poli?ci sara una logica da seguire,su quello che ho provato io l'ho fatto a 4 poli,ma è totalmente fatto a caso,pero i volt c'erano,erano gli ah che mancavano,perche i magneti facnno ridere,ce ne sono un casino di quelli da 4mm circolari.
Grazie eneo
pensa che sapevo il discorso delle spire,ma ero cosi concentrato sull'aumento dei poli che non ho pensato al numero delle spire,in effetti le prime bobine che ho avvolto in 2 collegate in serie rendevano 3 volt l'una,poi per fare una prova,tanto il filo è quasi gratis,ne ho avvolto una bobinona doppia rispetto alla prima,e in effetti il risultato è di 7,2 volt senza nucleo,con un tubicino di ferro per fare una prova al momento sono arrivato a 9 volt,gli ah sono sempre sui 0.9 ah,con filo da 0.5 mm.Pero i magneti sono 6 rotondi da 3 cm su un piatto di ferro,faccio gli esperimenti con 6 invece perche il tornio che uso è piccolino e 8 non ci stanno.
Quindi:
numero poli.....ci sono
bobine.....ci sono arrivato
forza magnetica.....migliorabile ma buona
numero spire..........arivato
velocita..........sepriamo bene.

Il mio scopo ultimo è una windside da almeno 10A
qui non cè un vento forte,pero cè nè a sufficenza per una turbina,
La mia prima savonius che ho costruito filava come un missile,peccato che era piccolina,pero macinava.

 

eneo

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Inviato il: 29/11/2008,21:48

ciao a tutti, ciao dolomitico potresti comprare dei magneti piu' grandi ora non costano cos' tanto se vuoi ti dico dove acquistarli.....
per la savonius sarei intenzionato anche io a realizzarlo visto che il mio generatore eolico da 4 mt ad asse orrizzontale non va' un gran che' a causa del vento non proprio ideale, anche portandolo oltre i 10 mt non ho migliorato notevolmente la situazione....
penso che un savonius alto e stretto abbia una buona velocita' di rotazione, ho intenzione di utilizzare un tubo del 350 per farne uno da 500x2000 mm e attaccarlo al palo esistente, l'alternatore c'e' lo gia' devo solo riadattarlo...come lo hai fatto e che dimensione era, che velocita' raggiungeva e con che velocita' del vento?
scusa ferro se sono andato fuori ot......ma sono l'amministratore ...eheheheheheh

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 29/11/2008,21:49

Salve a tutti.
Cioa Dolomitico. Perché due pacchi di lamelle? Ti spiego: la tensione, oltre che proporzionale al numero di spire, alla intensità del campo magnetico e del numero dei poli, e proporzionale anche alla superficie del nucleo di ferro racchiusa dalle spire e soprattutto alla lunghezza dei conduttori che tagliano il campo magnetico durante la rotazione. Per cui accoppiando due pacchi lamellari di statori, dovresti raddoppiare la tensione. Insomma raddoppi la grandezza delle bobine, come dice Eneo. Ma mentre se le fai più larghe ma lunghe uguali non hai praticamente guadagno, se le fai più lunghe ma larghe uguale si. Chiaramente i magneti debbono essere lunghi come la parte dritta delle bobine (o poco meno....), se sono più corti della lunghezza dei conduttori dritti non c'è abbastanza efficacia.

Per SpitsFire:
ti ringrazio di avermi scritto privatamente, hai dimostrato molto tatto e molta educazione, ma ti rispondo quì ugualmente. In realtà, su questo argomento si può finire facilmente fuori tema. Io non ho sempre tempo da dedicare alla sperimentazione, così le discussioni vanno un po' per le lunghe e nel frattempo si parla anche di altri progetti, sia miei che di quei pochi che ne fanno. Siccome generalmente l'unico che sembra faccia qualcosa e che lo scriva in questa discussione è Dolomitico, si finisce per fare quattro chiacchiere tra amici. Anche se sembra si finisca fuori tema, in pratica si parla comunque di modifiche o tentativi di costruzione di generatori. L'argomento è comunque pertinente e quanto scritto credo sia utile comunque per chiarire le idee e dare spunto per altre.
Mi spiace per chi ha fretta..... faccine/laugh.gif Domani è domenica e vedrò di trovare il tempo di proseguire le prove, poi posterò i risultati.
Saluti a tutti e buona domenica.
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 30/11/2008,19:05

per eneo le delucidazioni,la velocita del vento non te lo so dire in quanto non possiedo anemometri o contagiri,faccio le prove a occhio,cmq ho verificato con il trapano svita avvita sulla prima velocita dichiarata per 330 giri min e il voltaggio era inferiore se non ricordo male,dovrebbe essere sui 400/450 giri min,da verificare.
Ora sto preparando l'alternatore,mi scuso con ferro per l'uscita di tema ma alla fine è sempre di alternatori che si parla faccine/smile.gif
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/1/9/8/4/7/7/0/1228067343.jpg
qui era l'esperimento in costruzione,per vedere con cosa era costruita

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/1/9/8/4/7/7/0/1228067404.jpg
Qui invece il piccolo prototipo,il generatore è un motore da trapano svita avvita,ma lo trovi anche dentro a stampanti o aspirapolvere,è collegato direttamente sull'albero,e un giorno di vento sono arrivato a registrare un picco di 5 volt,con la mole del tubo che è un po pesante in proporzione alla turbina una volta partito fa anche da volano fra una raffica e l'altra,cosi ho capito che non è piu di tanto la leggerezza che conta,puoi sfruttare anche la massa come volano entro certi limiti.

Per ferro,
ho capito,in pratica è la sezione attraversata dal magnete che genera,e qindi un magnete rotondo è quanto di dispersivo ci sia.
Dunque dunque,ho cominciato con la turbina piu inefficente come resa e quando cè vento fila a parte la difficolta di avviamento tipica della savonius a una sezione,ho usato i magneti piu inefficenti è anche li i risultati ci sono,basta correggere il tiro per migliorare un bel po.
So che i magneti sono abbordabili ma se compro ancora qualcosa quest'anno la moglie mi spara faccine/smile.gif adesso devo fare il bravo.
In questo periodo sono un po assente come esperimenti causa impegni di natura familiare,ma al piu presto voglio provare a montare un surrogato di alternatore alla turbina della foto,anche se è un po smanettona vi assicuro che girando non oscilla di una virgola,è ben centrata.

Eneo,so che basta mettere i mangeti piu grandi,ma voglio perfezionare con i piccoli cosi che quando prendo quelli grandi il gioco viene da solo.
é come provare un auto con le gomme piu strette per imparare,poi quando monti quelle larghe hai gia le basi che ti servono,non so se mi spiego faccine/smile.gif




Modificato da DOLOMITICO - 1/12/2008, 13:05
 
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