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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Sezione Generica

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Considerazioni, prove e modifiche su un alternatore 28V 150A
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Ferrobattuto

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GigaWatt


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Inviato il: 1/12/2008,20:53

Salve a tutti.
Ho fatto le ultime prove sull'alternatore. Anche se un po' empiriche almeno per me sono soddisfacenti.
Ho collegato quelle due famose spie, come avevo spiegato nell'ultimo schema, e si è verificato quanto pensavo. L'alternatore ha un minimo di eccitazione e comincia a caricare subito, appena i giri sono tali che l'induzione magnetica "normale" (e non il magnetismo residuo) consenta di arrivare alla tensione delle batterie. Sotto la foto dell'alternatore fermo con le spie accese.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1228157672.jpg

Sembrano due lampadine per l'albero di Natale..... In realtà sono due lampadine gialle ex frecce laterali, da 3W l'una, in totale 0,25A di consumo, ossia 6W a 24V. Più piccole non ne avevo, ma credo che anche con meno corrente il sistema funzioni ugualmente bene, tanto servono soltanto per un minimo di eccitazione iniziale. 125mA (3W a 24V) dovrebbero bastare.
Sotto le due spie quasi spente, ad un numero di giri prossimo al regime di inizio carica, un centinaio di giri al minuto circa.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1228158079.jpg

Purtroppo non ho potuto rimediare un contagiri meccanico, non ne ho visti neanche alla Fiera, tra tutta la paccottiglia che c'era sui banchi. Modificare il mio frequenzimetro per questa prova era troppo lungo da fare. Comunque pochi giri più in alto, stima ad occhio intorno ai 120 - 140 G/min, inizia ad erogare corrente, e intorno ai 180 circa carica tranquillamente 7 - 8A, come si vede nella foto sotto.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1228158490.jpg

E' un grosso amperometro da pannello, un po' "duro d'orecchi", infatti la prima tacca è a 5A. A quel punto il tutto gira a circa 200G/min, e più forte di così il mio trapano non riesce a farlo girare, anche escludendo il regolatore di giri, tanto è vero che alla fine era anche un po' "sudato", scottava insomma.

Per quel che mi riguarda l'esperimento è riuscito. Soltanto modificando le connessioni di un generatore da autobus si è riusciti ad abbassarne il regime di inizio carica ad un punto che è possibile connetterlo direttamente ad un rotore eolico, senza interposizione di moltiplicatori di giri.
Alcuni problemi rimangono aperti: Come dare corrente al circuito di eccitazione all'esatto numero di giri, in modo da non lasciare le due "spie" sempre accese anche a basso numero di giri o con generatore fermo. Servirà poi un regolatore di qualche tipo, giacché variandone le connessioni interne la corrente di carica si è ridotta dagli originali 75 - 150A, a 20 - 25A continui e 40 - 45A massimi. Presumo che il raffreddamento non sia un problema, visto che deve stare all'esterno e non calettato su un grosso motore a combustione interna, ma comunque si può provvedere facilmente.
Chiunque abbia la possibilità reperire un alternatore di questo tipo può provare la modifica, e immagino che accontentandosi di soli 12V il regime di inizio carica sia veramente bassissimo, anche se la potenza ottenibile si riduce ovviamente della metà. Io non sono interessato ad una tensione così bassa, perciò non ho fatto prove in tal senso. L'unica cosa che mi resterebbe da provare è l'inserimento sul rotore di grossi magneti permanenti, eventuali differenze sui regimi di carica e difficoltà di avviamento del rotore da fermo con bassa velocità del vento. Ma per ora mi fermo quì.
In futuro penso che tenterò una modifica di qualche motore trifase di grossa potenza, ma nel frattempo tornerò ad occuparmi degli accumulatori.
La discussione naturalmente rimane aperta per chiunque voglia aggiungere idee pareri ed esperienze personali, e per qualsiasi domanda.
Nel frattempo saluti a tutti e buon divertimento.
Ferro

 

eneo

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Inviato il: 2/12/2008,14:19

ciao ferro, come gia' ti dissi questo alternatore abbinato a delle pale di 2.5-3 mt di diametro sarebbe l'ideale.
qualcuno ha usato un piccolo alternatore a magneti permanenti abbinato ad un alternatore auto per eccitare le bobine.....
davvero un ottimo lavoro.
ciao dolomitico, per il tuo savonius hai provato a metterne due impilati, con il secondo ruotato di 90° rispetto al primo? secondo me dovrebbe partire meglio...(dalle foto ho visto che ne hai realizzato piu' di uno)

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 2/12/2008,19:20

Salve a tutti.
Ciao Eneo, ottima idea! Quella dell'eccitatore separato a magneti permanenti, intendo. Basterebbe piccolissimo, anche soltanto una dinamo da bici con un ponte raddrizzatore (In realtà sono alternatori.....). Prima o poi faccio la prova.
Oggi ho avuto la spiacevole sorpresa di accendere il trapano...... E vedere un mucchio di scintille sul collettore faccine/bye2.gif Speriamo di non aver bruciato niente...... Questi giorni indietro l'ho sforzato un po' facendo le prove. Comunque ha quasi l'età mia, e forse vorrebbe andare in pensione anche lui faccine/biggrin.gif
Per Dolomitico: perché non apri una discussione tutta tua sui tuoi esperimenti? Potrebbe essere utile anche ad altri per focalizzare qualche idea, visto che tu ne hai così tante..... Dalle batterie ai tentativi di generatori a magneti, alle prove di rotori eolici..... "Autocostruzioni ed esperimenti di un autodidatta vulcanico". faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif Che ne pensi? Scherzi a parte, pensaci.
Saluti.
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 3/12/2008,10:05

faccine/ohmy.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif
Bella questa,in effetti non è una brutta idea,dovrei organizzarmi un pochino,in effetti argomenti ce ne sono ancora un po da trattare,è che giro su internet e leggendo quello che fanno altri mi escono delle idee ibride da provare,adesso mi sto concentrando sulla raccolta del filo.poi in effetti volevo postare le foto in modo da rendere meglio l'idea.
Il titolo forse è anche indicato,appena faccio un po di riordino
Per eneo,in effetti ho realizzato 1 savonius piu grande e una sorta di windside
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/1/9/8/4/7/7/0/1228295070.jpg
Ma sono riandato fuori tema,forse è veramente meglio fare una discussione generica a a parte

 

maxdef
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Inviato il: 9/1/2009,13:44

...x Ferroopo aver affannosamente seguito "quasi" tutta la discussione con le mie scarse conoscenze tecniche, ti chiederei un favore,di riassumere l'esperienza e i risultati con l'alternatore automobilistico a 24volt ad uso e consumo di chi, come me, non vuole imbarcarsi nella costruzione di un alternatore assiale e cerca l'alternativa più a buon mercato e di facile reperibilità. faccine/wink.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 9/1/2009,22:14

Salve a tutti.
Ciao Maxdef. Riassumere tutto così in quattro parole mi sembra un po' difficile. Dopotutto ho impiegato un sacco di tempo per fare modifiche e test. Comunque ci provo.
Sono venuto in possesso di un alternatore di autobus di grossa potenza: 28V - 75A continui - 150A di picco in servizio discontinuo. Regime di inizio carica credo intorno ai 600 - 800g/min.
Dovendo funzionare con un rotore eolico, e perciò a basso numero di giri, necessitava di una qualche modifica.
Aperto, ho constatato che era un trifase con collegamento a triangolo. (A questo punto spero tu conosca un po' la conformazione e i collegamenti di motori/generatori trifasi.....) Ogni fase era composta di due avvolgimenti paralleli, fatti con filo relativamente sottile rispetto al massimo possibile, per avere miglior riempimento delle cave dello statore. Insomma come se avessero preso due fili e li avessero avvolti insieme.
In totale sei bobine, collegate in parallelo due a due e connesse a triangolo (c'è lo schema). Già spostando i collegamenti da triangolo a stella si moltiplica la tensione per 1,73 (ma si divide la corrente per lo stesso numero, perché la potenza rimane invariata), poi mettendo le due bobine per fase in serie invece che in parallelo, si moltiplica ulteriormente la tensione per 2. In totale 1,73 x 2 = 3,46 che moltiplicato per 28V fa 97V.
Questo al regime regolare di funzionamento. Ma a noi servono 24V per caricare le batterie, per cui si ottengono a regime molto più basso, difatti con i nuovi collegamenti si avevano 24V con un regime di poco superiore ai 100 - 120g/min.
Naturalmente a questo punto devi dividere la corrente per 3,46, in quanto non hai più tutti gli avvolgimenti in parallelo, ma li hai in serie, di filo smaltato da 2mm di diametro, ossia potrai chiedere al tuo generatore circa 22A continui e 44 di picco. In realtà non ho avuto modo di provarlo sotto carico per molto tempo, visto che per azionarlo avevo soltanto il mio vecchio trapano, non abbastanza potente, per cui non so dire di preciso cosa succeda con un forte carico continuo, anche se spero di provarlo in un prossimo futuro. Ora eroga a basso numero di giri 22A su 28V ossia poco più di 600W in regime continuo, e il doppio su regime intermittente.
Questo il sunto del riassunto, poi c'erano tutte le considerazioni personali, le modifiche al ponte raddrizzatore, i consigli degli amici del forum ecc.
Fare un lavoro del genere conviene soltanto se puoi recuperare un aggeggio così senza spendere, perché pensare di comprarlo nuovo e modificarlo, visti i prezzi, non conviene. Si compra direttamente uno per eolico di grande potenza.
Spero di aver detto tutto. Nel caso chiedi ancora.
Saluti.
Ferro

 

maxdef
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Inviato il: 12/1/2009,14:37

...grazie ferro faccine/wink.gif al momento sono in attesa di un alternatore da camion 24 volt quando lo avrò sottomano sicuramente ti romperò di nuovo le scatole!
Nel frattempo mi è arrivato oggi un motore cc 24volt da 6,6A a 680 RPM solo girandolo a mano eroga tanta "roba"per questo mi chiedo, non sarebbe più semplice seguire la strada del motore cc?sono perplesso perchè nei vari forum sull'eolico vedo molti puntare sul flusso assiale,mentre con motori cc sembra tutto molto più semplice...dove sarà la fregatura? faccine/biggrin.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 12/1/2009,21:13

Salve a tutti.
Presumo che quel motore sia a magneti permanenti, altrimenti facendolo girare a mano non uscirebbe niente.
In realtà per i generatori eolici si preferisce usare alternatori con flusso assiale perché sono di facile costruzione, poi si possono fare di grandi diametri e con molte calamite e bobine, cose difficili da realizzare con un alternatore cilindrico. In realtà nessuno vieta di usare qualsiasi altra cosa si possa usare, compresi motori in CC a spazzole. Il problema è che i rotori eolici normalmente girano a basso numero di giri, e mettere moltiplicatori è molto sconveniente perché si perde molta potenza nella moltiplica. In alcuni casi, poi, dove ci sono magneti permanenti molto forti, con statori di ferro si rischia che le calamite rimangano "aggrappate" nella posizione in cui si trovano, rendendo difficoltoso l'avviamento con bassa velocità del vento.
Quel tuo motore, per erogare 24V forse dovrebbe girare piuttosto forte, ma forse se ti accontenti di 12 potrebbe essere utile..... Azionalo in qualche modo, magari con un trapano con regolatore di giri, e vedi cosa ne esce fuori....
A me servirebbe un motore a 24V (più o meno....) e un migliaio di Watt (anche scarsi) a circa 3000 g/min. Mica sai dove se ne possano trovare?
Saluti.
Ferro

 

maxdef
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Inviato il: 13/1/2009,08:29

...sono dell'idea che nel fai da te possano andar bene anche soluzioni che non abbiano altissimi rendimenti, senza cercare sempre di copiare prodotti industriali che devono rispettare altre priorità,ad esempio una moltiplica a cinghia, così come le spazzole, sarebbero sconvenienti per un prodotto industriale perchè oltre al rendimento comporterebbe una manutenzione,ma nell'ambito dell'autocostruzione cambiare una cinghia o delle spazzole non sarebbe un problema per chi ha costruito l'"arnese"...fermo restando il fatto di cercare comunque di fare una cosa funzionale.....

PS:per il motore non ho idea se non provare su e bay....

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 13/1/2009,22:03

Salve a tutti.
In effetti se fai un giro in rete trovi che qualcuno il moltiplicatore l'ha messo, in qualche caso a catena addirittura! Però conviene veramente soltanto nel caso di piccole moltipliche, X2 o X3 al massimo, ossia con due sole pulegge, altrimenti butti un sacco di energia e non riesce a partire con venti deboli, che poi sono il caso più frequente. Anche con moltipliche così basse la potenza persa è già tanta, e se il generatore ha il benché minimo attrito di partenza il tutto non si muove se non con un uragano.....
Comunque tentar non nuoce. faccine/happy.gif
Saluti.
Ferro

 

maxdef
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Inviato il: 19/1/2009,13:16

...ho trovato l'alternatore,è un Bosch 28V ma poco potente,dal regolatore dovrebbe essere tra i 35 e 55 A era montato su un Daf 3 assi....ci provo lo stesso?
Ferro hai già pensato a come utilizzerai il tuo?...sono curioso....

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 19/1/2009,20:41

Salve a tutti.
Ciao Maxdef, il mio pensavo di usarlo con un eolico, ma il rotore è tutto ancora da vedere, al momento sono impegnato con altri lavori e ho molto poco tempo.....

CITAZIONE
....ci provo lo stesso?

Direi di si! Sono dai 1000 ai 1500W, magari ti riuscisse di spremerlo per bene! Però non credo che cominci a caricare prima degli 800g/min..... Vedi un po' come puoi fare. Con molta probabilità sarà difficile poterci intervenire dentro come all'altro, e per il moltiplicatore di giri devi MOLTO sovradimensionare il rotore. Ma tentar non nuoce....
Saluti.
Ferro

 

maxdef
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Inviato il: 22/1/2009,10:33

...ho fatto alcune prove empiriche e devo dire che questo da camion comincia ad erogare 14V ad un numero di giri molto basso perlomeno in confronto con quello precedentemente provato 55A/ 12V,adesso però ho un problema,volendolo usare per caricare batterie 12V il regolatore incorporato(24V) non può andare bene...giusto?...potrei pensare di recuperare un regolatore auto simile però 12V?...o forse sarebbe meglio eliminare questo tipo di regolatori e trovarne direttamente uno 12V per eolico? faccine/unsure.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 22/1/2009,13:20

Salve a tutti.
Pui fare una prova Maxdef, prendere un regolatore di un alternatore a 12 che più o meno ci si adatti e montarcelo. In genere quei regolatori sono tutti uguali dentro, cambiano pochi componenti, come un paio di diodi e qualche resistenza. A volte poi gli alternatori sono addirittura simili nella forma e nelle dimensioni, se puoi adattarci quello del 12V tanto meglio. Però un generatore eolico può funzionare anche senza, finché il vento non diventa eccessivo, sennò puoi farti o farti montare da un amico, il regolatore di cui troverai lo schema nella sezione eolica, proposto da Paolosport. Altrimenti puoi arrangiarti da solo con un relè una resistenza e poche altre cose, che troverai nell'eolico. (puoi chiedere ad Eneo, grande esperto del settore....). Il problema è non sovraccaricare le batterie quando sono completamente cariche e c'è vento ancora forte, sovraccaricarle significa rovinarle, come scaricarle troppo.
Vedi cosa puoi fare, facci sapere.
Saluti.
Ferro

 

fly1971

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Inviato il: 24/1/2009,02:55

Ciao ferro, anch'io mi sono buttato sulla soluzione dell'alternatore di auto per il generatore eolico , ma non avendo lla possibilità di provare un alternatore da 24v e dopo alcune prove su uno da 12V modificando gli avvolgimenti, il quale non mi ha dato , ho deciso di usare uno con relativa puleggia di moltiplica, ovviamante con il problema dell'eccitazione, lasciare sempre collegate le lampadine o resitenze quello che si vuole usare oppure trovare un altro sistema, allor aho pensato a questo visto ch ea noi serve solo quando c'è vento allora perchè non gestire l'ecitazione tramite un anemometro?
Mi sono fatto questo piccolo progetto ,in pratica tramite un anemometro quando si supera una certa velocità del vento mi attiva un rele, per poi disattivarsi quando scende.
Il progetto è in questo link
http://www.energeticambiente.it/eolico/147...fatto-casa.html

 
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