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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Proposte o invenzioni ecologiche

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VERNICE SELETTIVA FAI DA TE, Proviamo a realizzare una vernice selettiva con una efficienza un po' +bassa e costo molto + bas
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OggettoVolanteIdentificato

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Inviato il: 18/11/2008,22:28

Forse mi sono espresso male.......
ho riscontrato che il nero-fumo ottenuto a fiamma ha un coefficiente di assorbimento pazzesco: tuttavia,quando DOPO si va a passare uno strato leggerissimo di smalto trasparente,si ha un fenomeno di riflessione di circa il 20%.E questo non va bene,mentre un altro guaio è che lo spray lascia scoperte alcune porzioni di rame dal nero.

Ma ho in mente un altra prova:su una piastra di rame stendo un sottilissimo velo di pasta siliconica conduttiva (quello bianca,che si usa per transistor e dissipatori),e ci ''spiaccico'' il nero-fumo in polvere sopra.
Una volta al sole,il nero-fumo cattura la radiazione luminosa e la pasta siliconica la trasmette immediatamente al rame sotto forma di calore.

^Ops,scusa,ferro,ti ho letto in questi minuti^
Cmq ho 300 metri quadrati di cianfrusaglie riciclate faccine/laugh.gif

 

dega.81

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Inviato il: 18/11/2008,23:24

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 17/11/2008, 10:46)
Salve a tutti.
Mi viene in mente una cosa, che forse ha ben poco a che fare con l'argomento. Da qualche parte ho letto che il "normale" vetro da finestre, tanto per intenderci quello che se lo guardi nello spessore sembra verde, non è trasparente ai raggi infrarossi. L'"Effetto Serra", quello vero e non quello che stà scombussolando il nostro mondo, prende il nome proprio dal fatto che le serre una volta erano coperte di normale vetro da finestre, lo spettro luminoso passava quasi tutto, si trasformava in calore a contatto con gli oggetti dentro, e poi non poteva più uscire perché veniva riflesso dal vetro. L'unico vetro trasparente ai raggi infrarossi mi risulta essere quello ottenuto dal quarzo fuso, raffreddato allo stato amorfo e non cristallino, con cui si facevano una volta i bulbi delle grosse valvole termoioniche per trasmissioni radio, in quanto gli anodi si raffreddavano per irraggiamento diventando di un bel rosso ciliegia. Lasciando perdere le divagazioni elettroniche, non si potrebbe procedere anche in tal senso oltre che per vernici conduttive? Che so..... Un bel doppio vetro? Oppure un vetro di "colore apprpriato". Un'idea come un altra, come al solito.
Saluti.
Ferro

Questo è verissimo e te lo garantisco, io usa uno strumento che si chiama spettrofotometro UV-Visibile, e quando faccio analisi o spettri nel visibile uso cuvette di vetro, mentre quando le faccio in UV devo usare quelle in quarzo, perchè la radiazione luminosa dell'ultravioletto non passa attraverso il vetro.

Per O.V.I. perchè non provi a spalmere un sottilissimo strato di pasta siliconica conduttiva e poi opacizzi tutto con polvere di carbone?


 

OggettoVolanteIdentificato

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Inviato il: 19/11/2008,00:28

Carbone polverizzato al posto del nero-fumo?
Il carbone lo avevo escluso in virtù del fatto che il carbone macinato ha particelle molto grosse rispetto al nero fumo.Mi immagino il nero-fumo come un composto ottenuto da gas incombusto,quindi una molecola piccina piccina.
Volevo restare nel tema di creare un pannello sottilissimo,perchè se è sottile l'acqua fa prima a sottrarre calorie e si evita la riflessione atmosferica.

Poi c'è un fatto secondario: il carbone commerciale,è puro,o contiene anche grafite e altri elementi? Dalle mie parti,quello che vendono ha riflessi grigio metallici,non è proprio opaco opaco...... forse ha molta grafite....(lo estraggono a 80 Km da casa mia)......
Mi sa che lo testo al laser,così mi levo qualche dubbio.

 

sun_son
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Inviato il: 19/11/2008,09:25

Dove si trova questa pasta siliconica conduttiva e quanto costa?
Oggi faccio la prova tra il nero ad alta temperatura e il nero fumo di OVI
ciao
sun_son

PS: non vorrei abbandonare l'idea del titanio, cromo o nickel....
:-)

 

dega.81

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Inviato il: 19/11/2008,23:06

Non mi riferivo al carbone minerale, ma al carbone di legna quello da pic nic. La sua polvere è fina come talco (inoltre anche i pezzi più grossi sisbriciolano con facilità), è sicuramente molto assorbente, è nero che più nero non si può, e non costa molto.
Saluti

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 20/11/2008,09:35

Salve a tutti.
Ciao Sun_son, la pasta al silicone è quella che si mette tra i transistor di potenza e i dissipatori su cui vengono montati. Un elettronico dovrebbe saperlo bene...... faccine/laugh.gif
Si compra nei negozi di materiale elettronico, ne basta un velo sottilissimo, per cui anche una confezione piccola dovrebbe bastare per una grande superficie.
Saluti.
Ferro

 

sun_son
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Inviato il: 20/11/2008,20:53

Io conosco la pasta conduttiva..... non quella siliconica....
:-)
Ma quella che conosco io costa cara....molto cara
:-)


Immaginavo fosse un tipo di silicone da comperare al ferramenta o in uno smorzo....
:-)

 

sun_son
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Inviato il: 20/11/2008,21:36

Anche se onestamente anni fa un negoziante di kit elettronici a roma (ce ne sono rimasti pochi ora....) mi disse"... non prendere questa costa cara prendi la XXXX (ora non ricordo più il nome e all'epoca non ero interessato al fai da te...) la trovi negli smorzi o nei ferramenta e costa molto meno....."
Non ricordo il nome...... mai la cercai .....e mai la trovai...ora la punizione divina mi ha colpito
:-)
ciao
sun_son

 

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Inviato il: 21/11/2008,10:55

Ieri ho deposto uno strato sottilissimo di pasta conduttiva su una lastra di rame,e vi ho fatto scorrere una fiamma d'accendino: si crea il nero-fumo subito,che si fissa alla pasta in maniera molto più aderente. Come dice giustamente Ferro, con una puntina di pasta si ricopre una gran porzione di rame.
Il problema è che non posso fare confronti di assorbimento e misure di temperatura,non ho ,al momento,alcun termometro digitale faccine/sad.gif

 

sun_son
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Inviato il: 21/11/2008,20:38

CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 21/11/2008, 10:55)
Ieri ho deposto uno strato sottilissimo di pasta conduttiva su una lastra di rame,e vi ho fatto scorrere una fiamma d'accendino: si crea il nero-fumo subito,che si fissa alla pasta in maniera molto più aderente. Come dice giustamente Ferro, con una puntina di pasta si ricopre una gran porzione di rame.
Il problema è che non posso fare confronti di assorbimento e misure di temperatura,non ho ,al momento,alcun termometro digitale faccine/sad.gif

Se è la stessa pasta che si vende nei negozi di elettronica la prova la posso fare io....
:-)

 

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Inviato il: 21/11/2008,23:42

CITAZIONE (sun_son @ 21/11/2008, 20:38)
Se è la stessa pasta che si vende nei negozi di elettronica la prova la posso fare io....
:-)

Non lo so se è la stessa pasta che si vende nei negozi di elettronica.
Quella che ho provato l'ho acquistata in un negozio di elettronica.


faccine/laugh.gif


Si,è il barattolino piccolino,quello da 2 cm. cubici,con la pastina bianca tenera tenera che si taglia con un grissino.


 

sun_son
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Inviato il: 22/11/2008,15:20



CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 21/11/2008, 10:55)
Ieri ho deposto uno strato sottilissimo di pasta conduttiva su una lastra di rame,e vi ho fatto scorrere una fiamma d'accendino: si crea il nero-fumo subito,che si fissa alla pasta in maniera molto più aderente. Come dice giustamente Ferro, con una puntina di pasta si ricopre una gran porzione di rame.
Il problema è che non posso fare confronti di assorbimento e misure di temperatura,non ho ,al momento,alcun termometro digitale faccine/sad.gif

Per fare un sensore termico, o termometro basta un componente elettronico tipo LM335 (somiglia ad un transistor), che con una resistenza da 10KOhm, un alimentatore o batteria e un tester.

 

sun_son
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Inviato il: 28/11/2008,02:01

Scriviamo due righe di teoria :-). Ma la teoria del nostro e a nostro modo?
Procediamo.
Teoria sulla trasmissione del calore.... passando per l'irraggiamento e le superfici selettive sino all'applicazione che serve in questo nostro esperimento.


Trasmissione di Calore
Per la conoscenza attuale, il calore si può trasmettere in 3 modi diversi:Conduzione,Convezione e
Irraggiamento.
Prima di parlare dei 3 diversi modi vediamo come si definisce il calore.
“E’ la manifestazione a livello macroscopico dello scambio di energia da un sistema fisico ad un altro unicamente a causa di differenze di temperatura.” (da wikipedia )
Diciamo che la definizione non è il massimo dell’eleganza (della fisica), comunque la storia della definizione del calore è lunga e travagliata (e il travaglio potrebbe riservare sorprese future).
Nonostante la sensazione della “..manifestazione a livello macroscopico..“ del calore fosse ben nota all’uomo, il concetto attuale di calore arriva tardi…..nella metà del XIX secolo

Il percorso storico della attuale definizione merita due parole che spendiamo per analizzare le principali teorie storiche del calore.
La visione attuale del calore sostituisce quella del calorico e del flogisto La teoria del flogisto definiva il calore in modo chimico, mentre quella del calorico in modo meccanico.
Teoria del calorico
Questa teoria ipotizzava il calore come un fluido (il calorico appunto) contenuto nei corpi che poteva essere passato/travasato da un corpo all’altro per contatto, e passava dal corpo più caldo a quello più freddo (aumentando la temperatura di quello più freddo).
La teoria del flogisto
La teoria del flogisto la si trova raramente nella letteratura storica della fisica (completamente sbagliata, una cantonata storica si può dire) e nei libri dei nostri scienziati ancora più raramente.
Era una teoria in grado di spiegare molti fenomeni ed era considerata una tra le più grandi scoperte dell’epoca (si parla della fine del 1600) ed i chimici l’hanno usata per molto tempo prima di rinnegarla (a fatica ovviamente) intorno la fine del 1700 con la “legge della conservazione della massa” di Lavoisier. Praticamente sosteneva che ogni sostanza capace di bruciare era composta da uno “spirito” estremamente leggero, (il flogisto appunto) e la combustione ne causava la perdita di questo spirito.
Cosa sosteneva tecnicamente questa teoria?
oggi la chimica sostiene che
combustibile + comburente --> prodotti + calore
invece nella teoria del flogisto si riteneva che
carbone --> ceneri + flogisto
Possiamo riassumere questa teoria principalmente nei seguenti punti:
• ogni materiale infiammabile contiene flogisto;
• quando una di tali sostanze brucia, perde la sua componente flogistica;
• il fuoco individua il rapido passaggio del flogisto all'esterno della sostanza.
Anche se completamente errata era uno dei primi approcci scientifici per la spiegazione delle ossido-riduzioni.

 

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Inviato il: 28/11/2008,23:48

hey,sun...
ma ti ha contagiato il Divino Otelma?



P.S. grazie per l'info sul semiconduttore di temperatura.
Anzichè fare pasticci col tester..... sto ora optando invece sull'acquisto di una sondina digitale,il difficile è che quelle che trovo sono piuttosto lente ad acquisire la temperatura.Sarà strano,ma un termometro digitale è una cosa che mi è sempre mancata qui in lab.,...... faccine/sleep.gif

 

sun_son
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Inviato il: 1/12/2008,21:23

CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 28/11/2008, 23:48)
hey,sun...
ma ti ha contagiato il Divino Otelma?



P.S. grazie per l'info sul semiconduttore di temperatura.
Anzichè fare pasticci col tester..... sto ora optando invece sull'acquisto di una sondina digitale,il difficile è che quelle che trovo sono piuttosto lente ad acquisire la temperatura.Sarà strano,ma un termometro digitale è una cosa che mi è sempre mancata qui in lab.,...... faccine/sleep.gif

Il consiglio è sempre il componente elettronico...... veloce.......






Modificato da sun_son - 2/12/2008, 23:32
 
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