Oramai in questo forum siamo tanti che ci auto-produciamo il cippato home made ottenuto da potatura o altre biomasse. Io da quest'anno ho iniziato a cippare e ad essicare in bins coperte da pvc del cippato ottenuto, con un piccolo bio 60, dalle potature di olivo. Non faccio cernita quindi è un misto dimensionale. Spero, essiccandolo al sole "del sud", di far scendere l'umidità sotto il 20% nel corso dell'anno.
In attesa che possa provare col mio cippato, ho sperimentato con delle stufe pirolitiche (tlud) descritte sul sito
http://fuocoperfetto.altervista.org/
o reperibili in tante altre risorse in rete... utilizzando pellet. Essendo quest'ultima una biomassa densificata, funzionano più o meno bene tutte e tutte sono gassificatori updraft.
Volevo chiedere al forum, se qualcuno di voi ha esperienza in merito alla gassificazione di questo tipo di cippato. Secondo voi che ritorni energetici ci potrebbero essere e se possibile farlo, gassificando il cippato in reattori di tipo downdraft (Imbert)?
Buon anno a tutti.

Delle stufe pirolitiche ne è già stato parlato sia della loro scomodità e pericolosità oltre che del basso rendimento. Col cippato il discorso non cambia ma come sistema artigianale o di riscaldamento all'aperto è ottimo.

Per basso rendimento intendi che una parte dell'energia rimane nel biochar... questo è vero ma il processo di combustione dei gas è ad alta temperatura è ad alto rendimento.
Il gassificatore Imbert utilizza tutta la biomassa e produce solo ceneri, ma il syngas ottenuto deve essere ancora purificato dai tar e composti solforati ecc. residui e/o usato/stoccato.
Conoscete il progetto open source GEK?

Si lo conosco. Come ho già scritto la pirolisi se utilizzata a livello industriale può avere rendimento superiore alla migliore combustione in una stufa anche a tiraggio forzato ma deve poter utilizzare tutti e tre i sotto prodotti della pirolisi. La prima ovvero il calore prodotto dalla pirolisi stessa, il recupero e la combustione poi del gas prodotto (operazione pericolosa in ambito domestico) e il completamento della combustione degli scarti (anche questa procedura difficoltosa in ambito domestico). Nessuno utilizza tutto e quindi il rendimento resta basso e per questo non la vedo bene in ambito domestico.

Di stufe che pirolizzano ne ho viste diverse in ambito domestico come le nestor martin ed altre sui forum come questo dove un grande esperto della costruzione di stufe a pirolisi, peter van der berg, ha costruito diversi prototipi perfettamente funzionanti con rendimenti termici maggiori del 90% effettivamente misurati.
Io sto cercando il sistema più efficiente ma anche semplice per bruciare il cippato non omogeneo che produco e sono alla ricerca di soluzioni ottimali... altre indicazioni?

Vedi comunque queste stufe non utilizzano tutti e 3 i sistemi che ho citato. Per questo non raggiungono rendimenti alti ( ci sono caldaie a tiraggio forzato che arrivano al 95% di rendimento).

mi potresti spiegare perché queste stufe non utilizzano tutti e tre i sistemi? il gas non viene ovviamente stoccato ma immediatamente bruciato come ad es. nella stufa walltherm a fiamma inversa; dichiarano n>93% e c'è da crederci! ma soprattutto l'analisi dei fumi nel pieno rispetto dell'ambiente... dimenticavo: è a tiraggio naturale!

Perché pensi siano stufe pirolitiche e non stufe comuni?

perchè, secondo me, la combustione è scissa, così come in un gassificatore, in una zona di ossidazione che alimenta attraverso la produzione di calore una zona di pirolisi, e in una di combustione dei gas prodotti che vengono bruciati ad alta temperatura attraverso l'immissione di aria preriscaldata. la seconda combustione ad alta temperatura garantisce un alto rendimento ma soprattutto il cracking dei tar (es. le rocketstove) a tutto vantaggio dei residui nei fumi. non ultimo lo dichiarano anche i costruttori...

è anche vero che ad oggi la gassificazione di cippato si rivolge soprattutto, per quanto riguarda la cogenerazione, alla grande scala produttiva. Il progetto GEK sembra interessante per la produzione di elettricità da biomasse a livello "home", ma credo che abbia a sfavore una continua manutenzione e grandi quantitativi di biomassa necessari.
Come potrei, a scopo riscaldamento domestico, ottenere dei buoni rendimenti termici rientrando nei canoni della semplicità e rispetto dell'ambiente?

Mah io ho guardato le due stufe che hai elencato (la neston martin e quella a fiamma inversa) e secondo me non hanno nulla a che fare con la pirolisi.

la discussione è molto interessante e Leonanton informatissimo sembra proprio intensionato a costruirne una

anche io qlke tempo fa folevo farne una ma nn l'ho ai fatta...

il fatto di usare il cippato qndi un materiale poco lavorato in confronto ai pellet per me è un grosso vantaggio ... per la produzione di pellet l energia consumata è enorme rispetto al cippato e qsto stona su un discorso di Economia dell energia...

pellettare industrialmente è economico e permette di riutilizzare materia di scarto quale la segatura... ma in ambito locale il cippato con l adozione di una stufa in qsto caso pirolitica senza fumi sarebbe la strada idonea da seguire

piu info su qsta discussione grz

La stufa pirolitica è senza fumi quindi senza canna fumaria come dici giustamente tu.
Però deve essere trasportabile perché comunque l'accensione e lo spegnimento vanno fatte all'aperto.

Lo scopo è qllo di utilizzare una canna fumaria normale anche per sicurezza... anche se utilizzando per l innesco della pirolisi alcool o il bioetanolo quello dei caminetti senza canna fumaria per intenderci non sarebbe necessaria

in realtà le stufe che ho segnalato prima hanno una regolare canna fumaria ma a tiraggio naturale (almeno la walltherm); non ci si può permettere, e la legge lo vieta, che anomalie di combustione saturino l'ambiente abitativo di monossido di carbonio e spesso sono dotate di presa d'aria esterna.
Inoltre il tiraggio naturale è anche una bella cosa perchè, anche se sono solo 30-80w di consumo elettrico delle stufe a tiraggio forzato, è sempre utile risparmiarli e meno parti soggette ad usura. Meglio, se possibile, apparecchi semplici e funzionali.
si avrei intenzione di costruirne una, ma prima vorrei capirci ancora di più...
avete suggerimenti sulla costruzione di bruciatori convenzionali a cippato auto-costruiti?