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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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L'elettromotore perpetuo di Giuseppe Zamboni, La pila che non si scarica mai
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leonof
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Inviato il: 24/01/2014 23:38:01

circa un annetto fa mi lessi i due libri dell'abate Giuseppe Zamboni, e mi piacerebbe discuterne con voi.

Zamboni, visse nell'epoca di Volta (addirittura lo stesso volta diede consigli sulla realizzazione delle pile dello Zamboni )

Purtroppo queste pile sono state dimenticate dalla storia, sono pile tutt'oggi in funzione,ebbene si una pila che funziona da oltre un secolo e senza mai essere ricaricata. Nell'università di Oxford c'è un orologio azionato da una sua pila, che tutt'oggi ci delizia dei suoi ticchetii.
Addirittura durante la seconda guerra mondiale l'esercito britannico utilizzo' tale tecnologia per alimentare i visori notturni, che necessitano di alti voltaggi e bassi amperaggi.

Il difetto maggiore di questa pila è 1) la resistenza interna , 2) una pila grande quanto una carota generava altissimi voltaggi ( circa 2000 )ma bassissimi amperaggi. Difatti lo stesso governo inglese si dice avesse fatto degli accumulatori per alimentare alcune strutture militari. ( tecnologia poi abbandnata per via delle sue grandi dimensioni )

Questa pila tendenzialmente è composta da migliaia di dischi di rame e stagno , separati da un disco di carta e diossido di manganese.

Sarebbe bello riuscire a capire qualcosa in piu' di questa pila, e riuscire ad imbrigliarne le capacità

Ci tengo a precisare che queste pile sono documentate e riproducibili in qualunque momento, tutto cio' che è stato fatto e scoperto è documentato nei due scritti dell'abate.

http://www.museocrescenzipacinotti.it/www-foto/images/0749%20-%200163%20-%200752%20-%20Pile%20di%20Volta%20di%20Zamboni%20di%20Plant%C3%A9.jpg



Modificato da leonof - 24/01/2014, 23:42:19
 

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Inviato il: 25/01/2014 00:28:43

Infatti sono interessati...ne avevamo già parlato qua...dove sono gli scritti dell'abate?Li hai tu?



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leonof
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Inviato il: 25/01/2014 00:44:35

Certo, io li ho, si trovano su google libri , ora li linko...


Della pila elettrica a secco 1812


L'elettromotore perpetuo 1822 VOLUME 1


L'elettromotore perpetuo 1822 VOLUME 2


Sull'elettromotore perpetuo 1843





Consiglio di scaricarli , spesso e volentieri google fa sparire libri



Modificato da leonof - 25/01/2014, 02:16:21
 

leonof
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Inviato il: 25/01/2014 01:11:11

Peccato che non si trovano piu' documenti fotografici sulla giostrina che realizzo' lo zamboni. Era tipo un carion che girava perpetuamente...

Anzi tu che puoi, perche non li scarichi sull'ftp del sito e li linki? Cosi' anche se google dovesse eliminarli rimarrebbero fruibili?



Modificato da leonof - 25/01/2014, 01:14:41
 

NonSoloBolleDiAcqua

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Inviato il: 25/01/2014 01:29:37

Vediamo di farlo fare a ForumEA...



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Inviato il: 25/01/2014 01:48:51

Quel/ella miscredente che dice che i miei tool possono essere virus???? >_< Scherzo ovviamente...

Ti diro' di piu' io all'epoca comperai pure il diossido di manganese, ma oggi come oggi non si trova stagno a fogli, e chi li vende ha prezzi assurdi... Bisognerebbe trovare qualcosa con le stesse caratteristiche fisiche, o perlomeno molto simile ( o migliore) reperibile con spessori in micron,ad esempio l'alluminio?

 

leonof
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Inviato il: 25/01/2014 11:44:01

Allora ho letto quella discussione e vorrei precisare alcune cose,

Zamboni lo chiama perpetuo perche' si accorse di alcuni fenomeni che lo hanno portato a definirlo tale. Ho visto che nell'altro post si parla di tot picoampere x tot anni... E mi sento di sfatare questa affermazione. ( almeno per cio che racconta zamboni )

Intanto Zamboni provo' pure a creare il vuoto nelle sue pile, notando un drastico abbassamento del rendimento, infatti lui stesso consiglia di siggillarle ma non perfettamente,

Quindi questo è il primo indizio che ci porta a credere che l'aria e fondamentale.

Il secondo indizio è un esperienza che lui racconta.

Le sue pile nel periodo estivo sono vigorose, nel periodo invernale lui dice sembra quasi andassero in letargo. Per poi tornare vigorose come il primo giorno nel periodo estivo... Lo zamboni fece un test, avvicino' una candela accanto alla sua batteria e subito che la pila è rinvigorita. Quindi questo ci porta a comprendere che l'aria è il caricabatterie di questo tipo di pila. E sinceramente non mi sento totalmente sicuro di dire statica.

Questo perchè in pochi secondi una candela non puo' riscaldare l'intero ambiente circostante alla batteria, e anche fosse ,la pila è quasi ermeticamente sigillaTA ( CERALACCA ) Infatti quell'affermazione dell'infrarosso dell'altro post, puo' non essere totalmente errata.

( se notate una macchina free energy che non è un fake subisce questo fenomeno del calo di rendimento estivo e invernale , vediamo se la indovinate )

questo problema del calo di prestazioni fu risolto ( in granparte ) dopo che lo zamboni utilizzo' il biossido di manganese.



Modificato da leonof - 25/01/2014, 12:07:37
 

Gancetto

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Inviato il: 25/01/2014 23:54:17

non è l'aria il carica batterie

sono tutti indizi che confermano invece !
la pila probabilmente funziona ossidando un metallo o comunque riducendo l ossigeno

la temperatura aumenta sempre la corrente fornita dalla pila ( di qualsiasi tipo)

la luce anceh puo farlo ( effetto foto catlitico)
oppure può essere un pannello solare misto ad una pila

se si scherma totalmente dalla luce che succede?

 

leonof
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Inviato il: 26/01/2014 12:48:52

Le pile sono totalmente schermate dalla luce e sigillate quasi ermeticamente.

http://www.bazardelbizzarro.net/elettromotore_perpetuo/moto_perpetuo_magnetico.jpg

Sull'ossidazione del metallo dubito, proprio perchè sono pile a secco,tra rame e stagno c'è della carta imbevuta di diossido di manganese, e dubito che quelle goccioline per spalmare il diossido possano durare 2 secoli. Addirittura lo Zamboni dice che piu' l'aria è secca meglio è. Tant'è che come ho detto su d'estate sono belle e vigorosi d' inverno sono piu' mosce.

Se vedi i foglietti sono spessi micron, se ci fosse una ossidazione si sarebbero distrutti mlto prima. E c'è da dire che se fosse cosi' le pile non avrebbero dei rendimenti costanti in base la stagione.

Inoltre le fiamme generano correnti elettriche ( tant'è che uno scenziato sta studiando come spegnere gli incendi con la corrente ) http://www.italicnews.it/2011/09/17/spegnere-il-fuoco-con-lelettricita/

Tesla stesso ci insegna che la terra è un grosso condensatore, puo' essere che sbaglio , ma come disse Galileo , eppur si muove
Sarebbe bello riuscirne a capire qualcosa in piu'.



Modificato da leonof - 26/01/2014, 14:11:34
 

Gancetto

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Inviato il: 26/01/2014 16:17:43


CITAZIONE

Sull'ossidazione del metallo dubito, proprio perchè sono pile a secco,tra rame e stagno c'è della carta imbevuta di diossido di manganese, e dubito che quelle goccioline per spalmare il diossido possano durare 2 secoli. Addirittura lo Zamboni dice che piu' l'aria è secca meglio è. Tant'è che come ho detto su d'estate sono belle e vigorosi d' inverno sono piu' mosce.

si ma infatti non è necessaria l'acqua ma a quanto pare l'o2
rame e zinco fra loro reagiscono e non è un mistero
MnO2 anche è un ossidante quindi si potrebbe avere una pila
che cosa succede a questi metalli ??
si ossidano o no?
su wiki pedia

CITAZIONE
La pila di Zamboni è composta da una pila di sottili dischi di due metalli conduttori posti dentro un tubo di vetro chiuso che ha una colonna di alluminio al centro. I dischi sono concentrici a tale colonna, e sono impilati uno sopra l'altro secondo la sequenza: disco di rame/ foglio di carta commerciale (detta "carta d'argento"), a forma di disco, con strato di collante /disco di lega stagno-zinco/ disco di rame. La pila sviluppa una forza elettromotrice sufficiente da essere misurabile con un elettroscopio. I dischi non erano posti a contatto diretto con alcuna sostanza acidula o inumidita, ma come le altre pile a secco, in realtà esisteva un elettrolita, che era il collante utilizzato tra i fogli di carta commerciale e quelli di metallo. La carta commerciale manteneva i dischi di metallo isolati dall'elettrolita che non reagiva chimicamente, cessando di deteriorare la pila.
La pila rispetta la prima legge dell'effetto Volta, per la quale si sviluppa una forza elettromotrice tra metalli diversi che non dipende dall'estensione della superficie di contatto (che è molto piccola).
..............
l primo ad annunciare la scoperta di una pila di questo tipo fu Johann Wilhelm Ritter nel 1802. Ritter costruì una pila a colonna formata da 600 dischi di zinco e rame separati da una pelle di pecora bianca e asciutta. La pila era in grado di caricare un capacitore di Jar nella stessa misura di una pila voltaica di analoghe dimensioni (contenente 600 dischi) e produceva gli stessi urti e scintille di un capacitore di Jar di analoghe dimensioni. La principale differenza era il tempo di ricarica, decisamente superiore a quello che la pila voltaica impiegava a caricare il capacitore di Jar. Dopo ulteriori esperimenti, Ritter concluse che la differenza era dovuta all'umidità presente nella pila voltaica, o ad una qualunque altra sostanza (elettrolita) che rendeva elettricamente attiva la pila, e che perciò era indispensabile una quantità anche minima di umidità, purché prodotta da un liquido che non interagisse chimicamente coi metalli.

http://www.bazardelbizzarro.net/elettromotore_perpetuo_di_zamboni.html

http://www.liceoserpieri.it/museo/documenti/Pila%20di%20Zamboni.pdf

tutti confermano che è una pila
anche se ha una potenza bassisima e le correnti sono piccolissime appunto dovute alla presenza dell umidità atmosferica


magri ci hanno già pensato ma
potrebbe essere anche qualcosa dovuta ad attività biologica??



Modificato da Gancetto - 26/01/2014, 16:34:34
 

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Inviato il: 26/01/2014 18:21:47

sono delle pile a secco o meglio ad umidità atmosferica e/o a contatto.

Comunque sia hanno di conseguenza un'autoscarica bassa e per ottenere dei microwatt devono essere grandi.

il fatto che siano ad alta tensione dipende dal numero di elementi.

L'orologio funziona come un pendolo elettrostatico e consuma una quantità di carica piccolissima e quindi corrente molto bassa.

Non c'è nulla di miracoloso.

Voglio togliermi la soddisfazione di stimare l'assorbbimento

il pendolo composto da una sfera di 1cm di diametro che urta una per volta due pareti che si trovano a 2000Volt di potenziale

C=1/K*R
Q=C*V=1/(9*10^9)*0,5*10^-2*2000Coulomb=1,1*10^-9C=1,1nCoulomb

se avviene un pendolamento al secondo I=1,1nanoampere
P=2,2microW



Modificato da qqcreafis - 26/01/2014, 18:33:02


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ODE AD UNO STUDENTE MERITEVOLE (Sermone)
Allora Xyz è stato bravo! noi dobbiamo riconoscere che è stato molto bravo, bisogna dirlo !
In un mondo dove tutto SEMBRA uguale a tutto.
In un mondo dove chi abbruttisce la dignità dell’intelligenza umana si arroga meriti.
In un mondo in cui si dice che i giovani non hanno speranza perché “tanto non troveranno lavoro” perché tanto non “non avranno la pensione”.
Xyz è stato bravo! ha capito tutto, ha fatto un compito perfetto.
Xyz ci da una SPERANZA.
Xyz non ha seguito le falsità che ci circondano.
Xyz si è impegnato ed è riuscito nel suo intento.

 

leonof
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Inviato il: 26/01/2014 19:21:44

Sul calcolo della potenza mi sembra un po troppo pessimistico dato che con le stesse pile ci faceva girare un intera giostrina....

LINK

Ma infatti il miracolo non è nella pila in se, ma nella sua longevità, e la fonte da cui si alimenta...
Delresto si parla di sperimentazioni fatte fino a metà 800, non credo che nel 2014 non si possano migliorare , soprattutto la sua bassissima potenza è causata dall'enorme resistenza interna. La domanda da un milione di dollari è : Che si potrebbe fare per diminuirla?

Sull'ossidazione non lo so , ma se dopo 200 anni ancora funzionano perfettamente significa che ossido non ce ne dovrebbe essere...( ci vado a rigor di logica ma all'atto pratico non so dirti )
Sull'attività biologica non ho mai letto nulla sui testi di Zamboni, quindi anche su questo non saprei dirti, ma penso che si possa escludere , in tempi cosi' lungi penso che il materiale organico si sarebbe deteriorato piu' volte

 

Gancetto

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Inviato il: 26/01/2014 19:36:47

diminuire la resistenza interna è facile basta mettere un elettrolita forte es HCl o NaCl ma poi succede che la pila si scarica più velocemente e gli elettrodi si ossidano

il fatto che si ossidano non vuol dire che siano completamente ossidati
ma si prima o poi si ossideranno tutti
si è mai provato a tirare fuori energia da questa pila? perche non si prova a ricaricare un' altra pila?
forse perche l'altra pila non si ricarica??

 

leonof
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Inviato il: 26/01/2014 19:46:35

eh bisogna trovare qualcosa che non distrugga la caratteristica primaria di questa pila. se gli metti l'elettrolita addio

Beh quello che è possibile fare è utilizzarle con una bottiglia di leyda
Diciamo che queste pile non sono riprodotte da un secolo, quelle che venivano prodotte erano sempre a livello didattico. Quindi sperimentazione 0 dai tempi di zamboni

Pero' immagina in scala queste pile e al posto della giostrina un generatore eolico. Solo che ci vorrebbero due pile alte 3 metri almeno

 

qqcreafis

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Inviato il: 26/01/2014 20:03:23


CITAZIONE

Sul calcolo della potenza mi sembra un po troppo pessimistico dato che con le stesse pile ci faceva girare un intera giostrina....
in realtà io ho fatto il calcolo con un condensatore sferico , probabilmente l'assorbimento è molto più basso . Per la giostrina sarà stata anche quella a motore elettrostatico.

Comunque il segreto della pila sta solo nel fatto che senza un elettrolita liquido le reazioni sono lentissime e questo si paga con una bassa corrente ma non con una bassa tensione quella c'è solo al contatto!

il trucco è tutto li . Z. ha pensato: cosa ci posso fare con una pila che emette pochissima corrente ? ne metto tantissime in serie e ottengo qualcosa di utilizzabile, appena appena.

Il fatto che emetta poca corrente ha poco a che vedere con la resistenza elettrica ma ha molto a che vedere con le poche rezioni chimiche.

il fatto che si schematizza il calo di tensione di un generatore con l'esistenza di una resistenza elettrica non significa che la pila conduca come un resistenza. Diminuire la R interna significa rendere le reazioni interne più brillanti.

un generatore tipo pila funziona come un generatore di tensione reale ovvero se il carico assorbe di più una retroazione obbliga i transistor a far passare più corrente e la tensione cala solo di quel tanto che permette all'elettronica di sentire l'assorbimento. Questo calo diviso la corrente erogata si può interpretare come R interna.

In una pila le reazioni stabiliscono una ddp tra i terminali quindi si forma subito un campo elettrico tra il + e l'elettrolita,(tra elettrolita ed elettrolita)e tra l'elettrolita ed il meno.

Se la pila non eroga corrente le reazione chimiche ti tipo ionico vengono subito bloccate dal campo elettrico e la tensione in uscita rimane costante(al limite come un condensatore carico) ,
se si assorbe corrente la tensione diminuisce e quindi anche il campo elettrico che blocca le reazioni, le reazioni si scatenano e tendono a riportare la tensione al valore precedente (la contreazione è automaticamente fatta dal campo elettrico)

La r interna è il delta V/I, ma non è una vera resistena , centra solo in parte la resistenza dell'elettrolita



Modificato da qqcreafis - 26/01/2014, 20:29:05


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ODE AD UNO STUDENTE MERITEVOLE (Sermone)
Allora Xyz è stato bravo! noi dobbiamo riconoscere che è stato molto bravo, bisogna dirlo !
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In un mondo dove chi abbruttisce la dignità dell’intelligenza umana si arroga meriti.
In un mondo in cui si dice che i giovani non hanno speranza perché “tanto non troveranno lavoro” perché tanto non “non avranno la pensione”.
Xyz è stato bravo! ha capito tutto, ha fatto un compito perfetto.
Xyz ci da una SPERANZA.
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