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Orari di accensione caldaia condominiale, realizzabile, difficile o inutile?
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cuneoman

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Inviato il: 06/08/2014 01:50:41

Anche quest'anno bisogna decidere gli orari di accensione della caldaia a gasolio del condominio (6 appartamenti).

E' sempre un problema, perchè c'è chi è anziano, chi lavora sui 3 turni x 7 giorni la settimana, chi il diviso, chi ha anche dei sistemi supplementari per scaldarsi ecc.
Poi c/è l'autunno, l'inverno e la primavera, (nei quali viene cambiato l'orario di funzionamento manualmente), ma che arrivano ovviamente di sorpresa, magari in maniera scostante ecc.

L'idea:
Senza stravolgere l'impianto nei vari appartamenti (classici termostati on/off, temporizzati o meno), avrebbe senso una caldaia che si accende solo quando gli viene dato il consenso da uno degli appartamenti?
Specifico, con opportuni provvedimenti, quali ad es.:

1) L' Accensione Caldaia è vincolata alla richiesta di almeno una utenza.
2) La pompa che porta l'acqua negli appartamenti che ne fanno richiesta non parte finchè l'acqua non arriva in temperatura (con sensore o al max un timer).
Questo per non pagare l'utilizzo di acqua "fredda".
3) Una volta che la caldaia si accende, non si spegne per almeno 1 ora, per evitare continui e inutili START & STOP
4)Vengono cmq stabiliti degli orari di utilizzo, per evitare che qualcuno lo lasci acceso 24 ore su 24 o dimentichi acceso la notte.

Tutto questo aiuterebbe sopratutto in quei periodi come ad esempio un marzo con 24° di giorno (e caldaia accesa, utilizzata da nessuno; oppure un novembre caldo...seguito da improvvise nevicate che portano il freddo prima che qualcuno modifichi gli orari di condominio; o anche un fine marzo molto caldo (che invoglia a ridurre l'orario di funzionamento) seguito da un aprile gelido ma imprevedibile nella durata....

Secondo voi questo avrebbe un senso?
Esiste qualcosa del genere in commercio?
Non mi sembra cmq di difficile realizzazione, al max vedo i classici problemi da condominio e burocratici

 

lasalute

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Inviato il: 06/08/2014 07:40:59

Intanto bisogna capire com'è l'impianto. C'è un circolatore per ogni appartamento? Oppure una elettrovalvola? Come dividete la spesa? Ci sono dei contatori?

P.S. La legge dà degli orari obbligatori.



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cuneoman

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Inviato il: 07/08/2014 15:34:37

L'impianto ha 30 anni.

Esiste una sola caldaia per i 6 appartamenti che si accende e spegne in base a degli orari preimpostati.

Un termostato all'interno di ogni appartamento (che ovviamente ognuno può gestire a suo piacimento manualmente o con un cronotermostato)comanda la propria pompa nel vano caldaia, 6 circuiti indipendenti con il contatore analogico che si attiva quando l'acqua gira nel circuito.

Il consumo finale del gasolio viene ripartito per un 30% tra i 6 appartamenti in base ai millesimi (metratura degli stessi) e per il restante 70% in base alle ore di utilizzo individuali.

Quindi, per rispondere alle tue domande, come contatore esistono solo i 6 "conta-ore" delle 6 pompe indipendenti e sia nel sistema attuale che in quello da me ipotizzato esistono degli orari di accensioni della caldaia per non avere consumi eccessivi...e per rispettare le norme vigenti!

Grazie per l'attenzione!

 

lasalute

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Inviato il: 07/08/2014 15:52:48

I contatori che avete non penso siano contaore perché non avrebbe senso ma veri e propri contalitri.
Per gli orari e temperature da rispettare ti rimando al decreto 74 del 16 aprile 2013 ovvero articolo 3 (temperature ambiente massime) e articolo 4 (ore di accensione).



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cuneoman

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Inviato il: 07/08/2014 16:51:11

Riguardo al "conta-ore" concordo, è il classico contatore analogico che scorre con il passaggio dell' acqua (quindi è un "conta-fluido"!!). Pensavo di averlo virgolettato, invece l'ho fatto solo alla fine del post.
Cmq, conta-ore perchè dalle mie parti si chiama comunemente così, anche nelle spese condominiali. In ogni caso, conta il tempo nel quale la pompa rimane accesa, o più correttamente, quanto liquido è passato nei tubi, a prescindere dalla temperatura.

Capisco le norme di legge, ma non ne vedo l' influenza con le mie indicazione espresse nel primo post.
Nell' attuale impianto servono sopratutto ad evitare che una caldaia datata ed inefficiente lavori e consumi troppo, cercando di ottimizzare quanto più possibile l' utilizzo con i condomini.
Poi ovviamente vi è il rispetto delle norme vigenti, ma questo non è in contrasto con quanto sopra citato, alias, le ore di funzionamento sono e saranno cmq inferiori o uguali a quanto prevede la legge.

Nel thread ponevo un' altra questione.
La proposta può avere una qualunque utilità?
Oppure è solo u'inutile complicanza che non comporta miglioramenti degni di nota? (Cioè, un lavoro aggiuntivo senza poi averne un ritorno tangibile? O peggio, un sistema inferiore a quello attuale)

 

lasalute

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Inviato il: 07/08/2014 20:04:15

Si ok mi ero perso. Ti rispondo punto per punto.
1) penso lo sia già ma se non lo è basta passare il contatto della caldaia sul parallelo dei contatti del comando circolatori degli appartamenti.
2) dipende da com'è l'impianto ma se come penso la caldaia abbia un suo circolatore e che ci sia un equilibratore idraulico da dove si derivano le linee che vanno agli appartamenti basta mettere un termostato a bracciale e passare la linea che andrà ai contatti che arrivano dai termostati che comandano i circolatori.
3) difficile farlo senza un accumulo anche perché chi paga il tempo in più che resta accesa?
4) basta mettere un orologio e passare il contatto in serie al comando caldaia.



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Roero

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Inviato il: 08/08/2014 15:25:59

Io ho un paio di appartamenti in Torino, ultimamente abbiamo sostituito le caldaie a gasolio e installato caldaie a metano ultima generazione.
Quello che servirebbe al nostro signore di Cuneo (presumo, visto il nik cuneoman)sono le valvole termostatiche che nel miei appartamenti, dialogano con una centralina sui termo e rilevano i consumi per ogni termo.
A fine stagione l'amministratore manda un incaricato che legge via pc i consumi e li addebita ai condomini, con un 40% in base alla cubatura ed il restante 60% in base ai consumi effettivi.
P.S. sono anch'io di Cuneo (Alba per l'esattezza).



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cuneoman

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Inviato il: 09/08/2014 23:31:29

Ciao "Roero", io sono di Mondovì!
Nel mio condominio sono 10 anni che si parla di metano o altro...ma purtroppo si parla e basta! Cmq per il futuro non dispero!!

Nel frattempo mi incuriosiva ovviare ad alcune discussioni che si presentano tutti gli anni, gli orari di esercizio della caldaia!

Puoi capire che per un anziano interessi il caldo tutto il giorno...ma per chi di giorno lavora magari è più importante la sera... E se uno lavora di pomeriggio (14.00-22.00)ma gli spengono la caldaia alle 20.00....
Ovviamente sia per legge che per logica non si possono tenere accesi i termosifoni 24 ore su 24...

Il dispositivo che tu citi più o meno lo conosco (cioè conosco meglio quelli per case singole, senza il contatore specifico di cui ho solo sentito parlare) sapresti dirmi qualcosa a riguardo? Sopratutto alla frase "con un 40% in base alla cubatura ed il restante 60% in base ai consumi effettivi", grazie per la disponibilità.
Noi per ora paghiamo un 30% sul totale fisso, ed il restante diviso per le "ore" di utilizzo a livello di appartamento-dimensioni appartamento

 

cuneoman

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Inviato il: 09/08/2014 23:55:15

Per rispondere a "lasalute":

1) Sì, questo penso sia molto facile da fare.
Per ora non è così, la caldaia si accende e si spegne in base a degli orari (ovviamente porta l'acqua in temperatura e poi si spegne).
Difatti, cosa ridicola, se io accendo ad esempio alle 2 di notte quando la caldaia è spenta...la mia pompa gira, e pago per usufruire di acqua fredda!!
3) Pagano tutti! Anche adesso, quel 30% diviso tra tutti i condomini serve proprio perchè in parte ogni appartamento scalda quello vicino, ci sono parti in comune e come in questo caso, ci sono delle inefficienze che vanno divise tra tutti.
Cmq, nello specifico...chi accende il "temosifone", si spera che lo lasci acceso per almeno un'ora, altrimenti che senso ha? (parliamo di impianti vecchi, appartamenti medio -grandi e termosifoni in ghisa). Cmq ho detto un'ora ma può essere mezz'ora o quanto lo si desidera...
4) Questo esiste già, è l'attuale sistema di utilizzo.
Bisogna solo integrarlo con il punto 1 (accensione vincolata ad almeno una richiesta) dando la priorità al timer caldaia. Non mi sembra poi così complicato.
2) L'ho tenuto per ultimo perchè volevo leggere e capire bene cosa intendessi. Sì, l'impianto è come hai detto tu. Buona l'idea del sensore a bracciale e molto più efficiente del timer..
Pensi che sia meglio un sensore per ogni utenza/pompa? O ne basti uno per tutte e 6?

 

lasalute

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Inviato il: 10/08/2014 00:44:35

Nel punto due basta un solo termostato a bracciale, poi per le modifiche che vuoi ti basta un elettricista o qualcuno che ne capisca che trasforma le tue richieste in modifiche elettriche all'impianto.



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Roero

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Inviato il: 10/08/2014 23:47:33

@ Lasalute
ma tu sei un Cat o un impiantista idraulico, vorrai mica rubare il lavoro a me?
Scherzo........non ti preoccupare, io ho già dato ora mi riposo.



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Inviato il: 11/08/2014 00:09:25

@Cuneoman
Ho bei ricordi della ridente Mondovì (Cuneo possente e paziente, e al vago declivio il dolce Mondovì ridente, e l'esultante di castella e vigne suol d'Aleramo;ricordi Carducci?)ho un appartamentino a Frabosa, andavo a sciare a Pratonevoso.
Torniamo a noi, le valvole termostatiche, io ne ho in casa, ma quelle che ci sono negli appartamenti di Torino sono molto più grandi e dialogano (penso con un aggeggio grande come un pacchetto di sigarette piccolo da dieci sigarette, con un display al centro, e schiacciando un tastino non sporgente (ci vuole uno stuzzicadenti per attivarlo) si accende il display con dei numeri che vanno tradotti, questo mi ha spiegato l'amministratore, c'è una società apposita che lo fa.
E questi sono i consumi tradotti in calorie che si pagano, ma il 40% in un condominio, nell'altro abbiamo modificato il regolamento ed è stato messo il 30%, viene calcolato sul costo del metro cubo del riscaldamento totale, ergo, tanti metri cubi, altrettanti soldini per il 30 o 40%.
Il restante 60 o 70%, invece si paga sul consumo effettivo dato dai contatori sui termo.
Per determinare il costo del metro cubo, si somma la spesa del riscaldamento totale e si divide per i metri cubi totali.
Spero di essermi spiegato.



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Inviato il: 11/08/2014 00:18:59

Però anche noi abbiamo dei problemi, un ragazzo che abita a fianco del mio appartamento di Torino mi spiegava che lui per risparmiare, di giorno teneva le valvole a 14-15°, però arrivando a casa verso le 20.00, anche se le aumentava, l'impianto si spegneva alle 22.00, e lui soffriva il freddo durante la notte, perché la casa non faceva in tempo a recuperare la temperatura, anche perché noi essendo all'ultimo dei 4 piani e con la soffitta non coibentata, non abbiamo mai in casa una temperatura alta, ai piani di sotto le valvole rendono bene, devono per forza tenerle basse se no hanno 25° in casa, ma all'ultimo piano si riesce a malapena ad averne 20°.



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