ho appena finito la casa di mia figlia in zona climatica E, isolata termicamente MOLTO bene classe energetica A.
considerato che DEVO obbligatoriamente mettere i pannelli fotovoltaici, vorrei utilizzare al massimo la corrente prodotta.

NON mi sono collegato al metano per scelta e non vorrei il riscaldamento a pavimento.

mi sembrava logico e pulito mettere una Pompa di calore con puffer che mi producesse acs e acqua per i termo.

i pareri però sono discordanti.
uno mi dice che non ci sono problemi fino a -15° avrò acs e calore a volontà.
un'altro invece mi dice che nelle nostre zone con le nebbie, la pdc spesso si bloccherà per sbrinarsi e mi troverò la casa fredda.

a chi devo credere ?

ciao enzo

Io ho una PDC Templari Kita L42 di nuova generazione e non ha nessun tipo di problema ad arrivare -0 facendo tranquillamente i defrosting, è veramente un'ottima pompa di calore, riscaldo con radiatori in acciaio 436 m3 temp. 19/20°.

Saluti Sala B.

http://www.templari.com/prodotti/pompe-di-calore/aria-acqua-funzionamento/kita-l42/

Che rendimento hanno i termosifoni con l'acqua a 40°C?

Questo è un argomento che interessa anche me, però vorrei sentire chi già la possiede, sono allergico alle pubblicità.
Sopra tutto il consumo in kw annui e orari.
Intendo al massimo delle sue possibilità

Meccatronico lascia perdere. La pdc ha un senso se hai il riscaldamento a pavimento. Sai benissimo che con l'acqua a 40°C il rendimento dei termosifoni cala drasticamente (se in ghisa anche sotto il 50%).

ero curioso di sapere la verità, un mio amico ha questo genere di riscaldamento a pavimento ma ha un sacco di problemi con i tubi

Con il riscaldamento a pavimento è un'altra cosa. Se è fatto bene si hanno buoni risultati. Anche se riscaldare con l'elettricità difficilmente conviene, i cop sono elevati si ma a temperature miti.

Perdonate la mia ignoranza in materia.

La Pompa di Calore funziona trasferendo il calore tra 2 ambienti di temperature diverse giusto?



Uno dei problemi è che in zone climatiche fredde, il rendimento si abbassa molto e il rischio di congelamento obbliga all' utilizzo di sistemi (dispendiosi energicamente parlando) di sbrinamento.

Ma questo voi lo sapete già, quindi vengo al punto.

Per scaldare un' abitazione in zona climatica E ad esempio, fornita di impianti fotovoltaici o eolici ecc, quindi elettricità gratis.
Nel caso questa sia provvista di una caldaia funzionante con locale apposito, non si può cercare lo scambio termico in questa sede al posto che all'esterno?

A parte il costo dell'impianto, dove magari la caldaia esiste già, viene solo aggiunta la pompa di calore senza sostituire la caldaia, quindi non parlo di acquistare 2 impianti, ma di non smantellare quello già esistente.

La cosa sarebbe fattibile anche se solo in casi particolari, come usare la Pompa di Calore di giorno e la caldaia di sera o solo per integrazione di quest' ultima in un puffer o per ACS o per piani della casa diversi scaldati in maniera indipendente?

Forse ci sarebbero dei problemi di rendimento o funzionamento della caldaia stessa?

Non ho capito. Come pensi di utilizzare la caldaia per lo scambio? Dove fai passare il gas?


CITAZIONE

[/quote]Vorresti mettere l'unità esterna della pdc in una stanza interna anziché esterna?[/quote]

Sì, cmq parlavo in senso generico.
Sarebbe possibile sfruttare il calore che le caldaie, per quanto coibentate, cedono alla stanza per riscaldare l'unità "esterna" (in questo caso sarebbe interna quindi) della PdC?

Ipotizzando che questa caldaia esista già e che sia obbligatoriamente in funzione. Ci sarebbero problemi di funzionamento per la caldaia o altro o problemi di rendimento eccessivi?

Non penso sia fattibile, nel senso che la caldaia disperde poco calore (a meno che non sia vecchissima) nell'ordine di centinaia di watt. Mettere una pdc per recuperare quel contenuto calore non l'ammortizzi mai. Meglio il classico impianto dove una pdc che consuma 1 KW con un cop che mal che vada sia 4-5 ti rende bene.

Non mi sono spiegato bene,,,di nuovo, scusa se ti faccio persere tempo.

Ipotizza di avere questa caldaia accesa per forza, nel suo locale caldaia.
Ipotizza di avere i pannelli foltaici.
Ipotizza di voler installare un PdC per scaldare casa.
Questo è il punto di partenza, poi (se il discorso avanza) possiamo parlare di Puffer, ACS o raffrescamento, tipo di caldaia già esistente, ma il punto non era questo.

Il punto è, per mettere l' unità esterna a -10° (ipotesi) con rischio di gelo e basso rendimento, non conviene a chi ha un locale caldaia, se la caldaia esiste ed è accesa, di installare quì l' unità di scambio di calore della PdC per avere temperature maggiori?

Poi possiamo parlare di modifiche e disegni teorici dell' impianto, ma se l' idea di fondo è inefficiente, è inutile andare avanti con il discorso.

Grazie dell' attenzione

Ti ho già risposto sopra.
Mettiamo per assurdo che la caldaia disperda 1 KW (potenza spropositata) e che tu abbia una pdc da 5 KW. La pdc toglie circa 4 KWh di energia ogni ora causando un abbassamento di temperatura nella stanza talmente alto da avere cop bassissimi e avvicinandosi alla temperatura di ebollizione del gas si rischia il guasto. A quel punto basta aprire la porta o la finestra e arieggiare il locale tornado a temperature più accettabili ma allora se devi mettere l'unità in una stanza e tenere la finestra aperta non è meglio metterlo all'esterno che prende tutta l'aria che si vuole.

Buona sera Lasalute, esiste una tabella di:1 KW con un cop che mal che vada sia 4-5 ti rende bene.

Ho capito, grazie del chiarimento, sei sempre molto esaustivo e disponibile! Ottimo forum!