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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Solare Fotovoltaico

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Impianto ad isola con plantè 48V 400Ah
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master digit

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Inviato il: 20/06/2016 19:06:11

CITAZIONE (Bolle, 20/06/2016 16:21:14 ) Discussione.php?212126&15#MSG229

E' questo il tuo regolatore di carica?LINK


Scusate, mi stò perdendo!
Il link che hai messo corrisponde al regolatore di Serbat in foto a pag1 di questa discussione.
Questo regolatore supporta un carico di 15A max, quindi essendocene 3 in foto dai pannelli attraverso il regolatore si possono prelevare max 2160 Watt.
Se si usa il regolatore solo per caricare, questo puo caricare al max 30A, quindi essendocene sempre 3 al max 4320Wp di carica....per un impianto da 12Kwh mi sembrano pochini come carica, comunque, al massimo i 3 inverter dai pannelli senza prelevare dalle batterie posso chiedere un totale di 4,3Kwh (1,44Kwh ad inverter).

Mi sbaglio?

Master Digit



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master digit

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Inviato il: 20/06/2016 19:38:18

CITAZIONE (Bolle, 20/06/2016 10:39:55 ) Discussione.php?212126&15#MSG226

Come ti si può aiutare anche senza la prova richiesta?
Analizzando tutti i dati che si hanno a disposizione ...nella speranza che siano validi.

L'unico grafico di una cella di 200Ah di 2V che compone un impianto a 24V è questo (preso da LINK ) :

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/B/Scarica%20PL200R2.bmp



Viene detto che tale grafico rappresenta una scarica a corrente costante 4.5A ( tralasciando il presunto errore dove si confonde corrente ed energia) cioè è un grafico a C44.
Si nota che, nonostante un carico così esiguo, la tensione di partenza è decisamente bassa (non lievemente)...ma non ci sono i grafici di C10 e C5 (io almeno non sono riuscito a trovarli), i quali avrebbero chiarito ogni cosa.

A suo tempo li chiesi anche a Franceschino ma non saltò fuori nulla: LINK

Ora sto facendo un lavoro di reverse sui tuoi dati...ma aspetterei a postarli anche se emerge che dovresti essere in grado di arrivare ad una percentuale di carica almeno del 85 - 90 % anche rimanendo sui 60V....sempre se non avvenga un problema alle batterie per solfatazione.
Una cosa che ho trovato, ma vorrei avere una conferma da te è questa: fino a che percentuale si possono scaricare le batterie dalla loro capacità? Tu hai questa informazione? Un utente parla che possono essere scaricate fino all' 80 % senza problemi. Ti risulta?

Cmq penso (almeno spero) di aver trovato una soluzione per risolvere il tuo problema...e non dovrebbe nemmeno essere complicata visto il controllo che hai fatto a livello SW!

Una domanda, non ricordo il modello del tuo regolatore di carica...fino a che tensione di permette di arrivare?


Tornando alle batterie,
Il grafico ripescato da Bolle mette subito in evidenza un problema, anche se si cercava di celarlo da una scarica minima, C44 come giustamente riporta Bolle, invece della classica e regolamentare C10 a 20° per tutte le batterie vendute nella CEE.
Questo problema è che invece di avere una linea di scarica quasi lineare tranne alla fine logaritmica come tutte le batterie Piombo/acido, questa presenta una ripida discesa all'inizio, attestando la sua reale tensione a 23V e non a 24V quindi capacità fittizia, inoltre presenta una curva di discesa logaritmica perchè la prova non è stata fatta con un carico di 4,5A fissi, ma con un carico a resistenza fissa intorno ai 5 Ohm, quindi con 24V scaricherà 4,8A ma con 21V scaricherà 4,2A, creando appunto una scarica logaritmica.
Con un carico classico C10 questa curva sarebbe molto distante dalle classiche batterie, appena trovo il tempo la faccio!

Master Digit



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inventoreinerba
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Inviato il: 20/06/2016 20:11:47

io vorrei verificare se questa caduta di tensione con alta corrente è dovuta alla resistenza elettrica dell'acido (le piastre sono distanziate)
oppure ad una causa diversa. Domani farò una misura della resistività
dell'acido solforico per vedere che caduta di tensione può dare con piastre distanziate

 

master digit

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Inviato il: 20/06/2016 20:21:07

CITAZIONE (inventoreinerba, 20/06/2016 20:11:47 ) Discussione.php?212126&16#MSG232

io vorrei verificare se questa caduta di tensione con alta corrente è dovuta alla resistenza elettrica dell'acido (le piastre sono distanziate)
oppure ad una causa diversa. Domani farò una misura della resistività
dell'acido solforico per vedere che caduta di tensione può dare con piastre distanziate


Perfetto, io presumo sia così, altra causa di questa caduta di tensione è il fatto di avere piastre che reagiscono molto limitatamente, per cui sono necessarie molte più piastre in parallelo per arrivare ad una classica curva C10 di una normale batteria piombo/acido.
Domanda, ma in una normale batteria da 100/200Ah, quante piastre positive e negative ci sono per cella ?

Master Digit



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master digit

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Inviato il: 20/06/2016 21:19:15

Serbat, mi sono reso conto ora di non aver aggiornato la situazione riguardo la capienza delle tue batterie rispetto a quelle del mio amico.
Ho appurato che le tue sono le 2V400AH mentre le batterie del mio amico sono le 2V200AH perchè hanno queste misure:
Peso : 24,3Kg
Largh.: 19cm
Prof.: 27cm
Alt.: 30cm

Sono come queste
LINK

CITAZIONE (amistad, 09/11/2015 22:13:16 ) Discussione.php?211829&11#MSG155

eccole


Si noti che non sono tutte uguali, ma qualcuno è a specchio, ha il positivo dove un' altra ha il negativo....va be sono artigianali!

Master Digit



Modificato da master digit - 20/06/2016, 21:23:02


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inventoreinerba
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Inviato il: 23/06/2016 10:53:58

credo di aver capito qual'è la causa della caduta di tensione delle plantè con correnti alte: LE ALETTE .
infatti la resistenza elettrica dell'acido alla distanza di 3 cm ,non è in grado da sola di spiegare una caduta di tensione così alta.
se avessimo piastre piane avremmo una superficie di 1m2 di piastra,una superficie di 1m2 di acido da attraversare e di nuovo 1 m2 di piastra.
essendoci le alette abbiamo 10m2 di piastra,1 m2 di acido ,e di nuovo 10m2 di piastra.
In pratica le alette aumentano la superficie delle piastre,ma non aumentano la superficie della sezione di acido che gli ioni devono attraversare,che fa da collo di bottiglia,per questo la batteria ha un forte calo di tensione sotto carico (in gergo "si siede")



Modificato da inventoreinerba - 23/06/2016, 11:02:49
 

serbat
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Inviato il: 23/06/2016 13:09:02

Ciao a tutti

Vi allego i dati sino ad ora del mese di giugno, con particolare riferimento ai giorni 21-22/06, dove ho effettuato la prova di scarica batteria su una sola utenza staccando i pannelli raggiunta la carica massima.

Effettivamente il giochetto di staccare la rete 220V e settando il cut off a 40V permette di abbassare sino a a 40V lo spegnimento dell'inverter, attenzione SPEGNIMENTO in quanto in questa condizione l'inverter si spegne sino al ripristino della 220V.

Ho settato un carico attorno i 700-750W che rispecchia il consumo medio quando la casa è abitata, e l'ho lascito così sino allo spegnimento dell'inverter.

Il risultato ottenuto non è in linea con le mie aspettative, anche se ieri misurando con il densimetro ho rilevato il valore di 1,12 sinceramente troppo basso, non capisco come mai sia sceso così tanto.

In questi giorni terrò monitorato il livello di acido, e verso metà luglio avrò di nuovo la possibilità di rifare la prova di scarica, sperando di ottenere miglioramenti.

Sono anche riuscito ad alzare leggermente la tensione di carica a 59,2 oltre il quale non posso andare

Scarica allegato

giugno.zip ( Numero download: 180 )

 

eliafino

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Inviato il: 23/06/2016 16:19:00

Ciao Serbat,
scende molto la tensione...
... nel mio impianto, a mezzanotte, con un'assorbimento costante di circa 600W, ho le batterie ancora a 49,5V

Grafico di ieri



Immagine Allegata: 22.png
 
ForumEA/M/22.png



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Impianto Fotovoltaico "eliafino" in Tempo Reale.
http://www.eliafino.it:3000/d/solare/impianto-fotovoltaico-eliafino

 

serbat
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Inviato il: 23/06/2016 16:58:20

Ciao eliafino

Si il tuo grafico è molto meglio del mio, questo è fuori dubbio e quello sarebbe il mio obbiettivo, ora mi rimane di capire come mai il mio elettrolità è così basso.....
Forse in questi giorni di scarsa produzione non si sono ricaricate per bene tendendo a stratificare l'acido, controllo se in questi giorni di sole la situazione migliora....

 

Bolle

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Inviato il: 23/06/2016 17:58:40

CITAZIONE (serbat, 23/06/2016 13:09:02 ) Discussione.php?212126&16#MSG236

con particolare riferimento ai giorni 21-22/06, dove ho effettuato la prova di scarica batteria su una sola utenza staccando i pannelli raggiunta la carica massima.

non mi trovo ma ho visto i dati di corsa...dopo vedo meglio!



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Un risultato se non è ripetibile non esiste (by qqcreafis).

 

master digit

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Inviato il: 23/06/2016 22:07:27

CITAZIONE (inventoreinerba, 23/06/2016 10:53:58 ) Discussione.php?212126&16#MSG235

credo di aver capito qual'è la causa della caduta di tensione delle plantè con correnti alte: LE ALETTE .
infatti la resistenza elettrica dell'acido alla distanza di 3 cm ,non è in grado da sola di spiegare una caduta di tensione così alta.
se avessimo piastre piane avremmo una superficie di 1m2 di piastra,una superficie di 1m2 di acido da attraversare e di nuovo 1 m2 di piastra.
essendoci le alette abbiamo 10m2 di piastra,1 m2 di acido ,e di nuovo 10m2 di piastra.
In pratica le alette aumentano la superficie delle piastre,ma non aumentano la superficie della sezione di acido che gli ioni devono attraversare,che fa da collo di bottiglia,per questo la batteria ha un forte calo di tensione sotto carico (in gergo "si siede")


Potrebbe essere, anche se non tutta la superficie della piastra concorre allo scambio chimico, ma se ipotizziamo un 50% abbiamo 5m2 di piastra e 1m2 di acido e di nuovo 5m2 di piastra.

Curiosità, ma quali altre batterie hanno le piastre alettate???

Master Digit



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master digit

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Inviato il: 23/06/2016 22:24:03

CITAZIONE (serbat, 23/06/2016 13:09:02 ) Discussione.php?212126&16#MSG236

Ciao a tutti

Vi allego i dati sino ad ora del mese di giugno, con particolare riferimento ai giorni 21-22/06, dove ho effettuato la prova di scarica batteria su una sola utenza staccando i pannelli raggiunta la carica massima.

Effettivamente il giochetto di staccare la rete 220V e settando il cut off a 40V permette di abbassare sino a a 40V lo spegnimento dell'inverter, attenzione SPEGNIMENTO in quanto in questa condizione l'inverter si spegne sino al ripristino della 220V.

Ho settato un carico attorno i 700-750W che rispecchia il consumo medio quando la casa è abitata, e l'ho lascito così sino allo spegnimento dell'inverter.

Il risultato ottenuto non è in linea con le mie aspettative, anche se ieri misurando con il densimetro ho rilevato il valore di 1,12 sinceramente troppo basso, non capisco come mai sia sceso così tanto.

In questi giorni terrò monitorato il livello di acido, e verso metà luglio avrò di nuovo la possibilità di rifare la prova di sca
rica, sperando di ottenere miglioramenti.

Sono anche riuscito ad alzare leggermente la tensione di carica a 59,2 oltre il quale non posso andare


Salve Serbat,
secondo il mio modestissimo e disinteressato parere, il motivo è e rimarrà l'accumulo, visto che sia nelle prove pratiche da me realizzate nel corso di quasi 3 anni su queste batterie, sia dai tuoi risultati e sia da quanto si riesce a carpire di quanto scritto da Franceschino avendo provato tutti e tre queste batterie, abbiamo gli stessi problemi!

E' un caso???
uno può darsi, due forse...però, tre quasi una certezza!

Il quarto è il meraviglioso impianto di eliafino con grafici e misurazioni al 100% coerenti!

Io ho finito di far sprecare tempo e soldi al mio amico con le Primordial già da molto tempo, e una volta sostituite con delle stupidissime batterie PMF Solar piombo/acido, sono spariti tutti i problemi, ha dimostrazione che l'unico problema che c'era era l'accumulo della Primordial.
Ho letto poi qui nel forum che se compravi dalla Primordial anche l'inverter, ti davano 20 anni di garanzia!!!
Invece comprando solo le batterie che garanzia ti hanno dato???
Puoi postarla per visionare come questa ditta garantisce il suo prodotto?

Grazie serbat per la partecipazione a questa discussione alla quale mi farebbe molto piacere partecipasse anche franceschino e chiunque altro abbia delle Primordial, in modo da ottenere sempre più dati in tempi brevi e magari arrivare ad una soluzione che possa far recuperare i soldi spesi in qualche modo, visto che una batteria che deve durare 30 anni, non è possibile rovinarla in qualche anno collegata ad impianti commerciali che tutti usano.

Master Digit



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dolam
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Inviato il: 23/06/2016 22:40:01

Ragazzi ho letto tutta la discussione, dalla prima all'ultima pagina .
Alcune cose sono in grado di comprenderle altre meno.
Posso dirvi di avere un impianto da 20kwh batterie Pb-gel con tre inverter come quelli di serbat
e mi piacerebbe poterli monitorare come i suoi per darvi tanti dati da comparare con le Plantè.

Premetto anche che sono un forte e consapevole denigratore delle Plantè, batterie di cui ho sentito parlare solo male da chi le ha usate e acquistate ma non voglio aprire ne polemiche ne discussione sull'argomento.

Non posso fornirvi dati, non avendo un monitoraggio come quello eccezionale di serbat, però posso riferirvi che difficilmente riesco ad utilizzare le batterie al Pb-gel per il servizio richiesto: alimentazione congelatori durante le ore notturne che hanno assorbimento calcolato di 4kwh per notte ( dalle 20-alle6 circa 400Wh).
Questo posso affermarlo con certezza perché la sera i congelatori vengono lasciati alimentati a batteria e al mattino alle 6 dovrebbero essere alimentati ancora a batteria, la cui taratura consente una scarica del 25% , ovvero 5Kwh. Dal monitoraggio interno degli inverter vedo che il passaggio, automatico alla corrente di rete avviene sempre intorno alle 3,40-3,50, diciamo circa 1 Kwh meno delle 6 e 2 meno del 25%.
Ho anche un pacco batterie da 20 Kwh di batterie litio, usate, che ho testato per due mesi e che ora ho in disuso prima di deciderne cosa farne.
L'interrogativo che pongo a voi esperti, posto che non parliamo di convenienza economica ( che non ci sarebbe mai) voi riuscite a misurare esattamente le perdite del ciclo carica scarica delle batterie?
Ovvero, le mie litio le ho testate caricandole da rete attraverso un contatore SDM 120Modbus e quindi conosco l'esatta quantità di energia prelevata per caricarle, con un'altro SDM120Modbus ho misurato l'energia in uscita . Il test l'ho fatto su 200kwh di energia prelevata e alla fine quella misurata in uscita era di soli 130kwh, ovvero una perdita secca del 35% nell'intero processo carica scarica, nel pacco al piombo le perdite si aggirano oltre il 40% ( entrambi i test fatti in inverno).
A vostro avviso queste perdite si trovano egualmente nelle Primordial e se si , si trovano quindi su qualsiasi accumulo?
A serbat quindi chiedo tu hai misurato o puoi misurare l'esatta quantità di energia immessa/prodotta dai pannelli FV e dirci esattamente quanta di quella viene poi effettivamente utilizzata nel ciclo di riconversione in CA ? a mio modestissimo avviso, conoscere le perdite reali di tutto il sistema :
Produzione, immissione , prelievi da la reale dimensione di un accumulo e la sua eventuale utilità



Immagine Allegata: Quadro.jpg
 
ForumEA/M/Quadro.jpg

 

master digit

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Inviato il: 23/06/2016 23:04:45

CITAZIONE (dolam, 23/06/2016 22:40:01 ) Discussione.php?212126&16#MSG242

Ragazzi ho letto tutta la discussione, dalla prima all'ultima pagina .
Alcune cose sono in grado di comprenderle altre meno.
Posso dirvi di avere un impianto da 20kwh batterie Pb-gel con tre inverter come quelli di serbat
e mi piacerebbe poterli monitorare come i suoi per darvi tanti dati da comparare con le Plantè.

Premetto anche che sono un forte e consapevole denigratore delle Plantè, batterie di cui ho sentito parlare solo male da chi le ha usate e acquistate ma non voglio aprire ne polemiche ne discussione sull'argomento.

Non posso fornirvi dati, non avendo un monitoraggio come quello eccezionale di serbat, però posso riferirvi che difficilmente riesco ad utilizzare le batterie al Pb-gel per il servizio richiesto: alimentazione congelatori durante le ore notturne che hanno assorbimento calcolato di 4kwh per notte ( dalle 20-alle6 circa 400Wh).
Questo posso affermarlo con certezza perché la sera i congelatori vengono lasciati alimentati a batteria e al mattino al
le 6 dovrebbero essere alimentati ancora a batteria, la cui taratura consente una scarica del 25% , ovvero 5Kwh. Dal monitoraggio interno degli inverter vedo che il passaggio, automatico alla corrente di rete avviene sempre intorno alle 3,40-3,50, diciamo circa 1 Kwh meno delle 6 e 2 meno del 25%.
Ho anche un pacco batterie da 20 Kwh di batterie litio, usate, che ho testato per due mesi e che ora ho in disuso prima di deciderne cosa farne.
L'interrogativo che pongo a voi esperti, posto che non parliamo di convenienza economica ( che non ci sarebbe mai) voi riuscite a misurare esattamente le perdite del ciclo carica scarica delle batterie?
Ovvero, le mie litio le ho testate caricandole da rete attraverso un contatore SDM 120Modbus e quindi conosco l'esatta quantità di energia prelevata per caricarle, con un'altro SDM120Modbus ho misurato l'energia in uscita . Il test l'ho fatto su 200kwh di energia prelevata e alla fine quella misurata in uscita era di soli 130kwh, ovvero una per
dita secca del 35% nell'intero processo carica scarica, nel pacco al piombo le perdite si aggirano oltre il 40% ( entrambi i test fatti in inverno).
A vostro avviso queste perdite si trovano egualmente nelle Primordial e se si , si trovano quindi su qualsiasi accumulo?
A serbat quindi chiedo tu hai misurato o puoi misurare l'esatta quantità di energia immessa/prodotta dai pannelli FV e dirci esattamente quanta di quella viene poi effettivamente utilizzata nel ciclo di riconversione in CA ? a mio modestissimo avviso, conoscere le perdite reali di tutto il sistema :
Produzione, immissione , prelievi da la reale dimensione di un accumulo e la sua eventuale utilità

Ciao dolam.
mi fà piacere la tua partecipazione alla discussione avendo tu un impianto simile a serbat.
Io il test che tu richiedi l'ho fatto diverse volte, con un caricatore scaricatore 24V 20Ah controllato da microprocessore + log 24h ogni 5 minuti.
questo apparato dopo 2 cicli mi dà esattamente i dati dei Wh necessari per caricare le batterie messe in esame e i Wh che esse restituiscono con un carico, dando anche per calcolo il rendimento delle batterie.
con le piombo/acido nuove ho sempre avuto risultati tra il 90 e il 97%, mentre con le plantè Primordial per ottenere questo risultato devo scaricarle a C100 (100 volte meno dell'amperaggio di targa, quindi nel mio caso 200Ah scaricate con 2Ah).

Serbat dai test che il suo impianto ha registrato si attesta in rendimenti che non arrivano al 45%.

Nel tuo caso dici di avere batterie al litio USATE da 20Kwh di accumulo.
Hai fornito a queste 200Kwh (nel tempo essendo da 20Kwh) ed hai ottenuto 130Kwh (sempre nel tempo) quindi con un rendimento del 65% 1/3 più delle Primordial!!! che durano 30 anni contro batterie a litio usate!!!

Ora manca un dato fondamentale, con che carico hai scaricato le batterie?

Visto che i test da te effettuati non sono singoli ma la somma di almeno 10 prove (a naso), hai sempre scaricato le batterie con lo stesso carico?

Master Digit



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BellaEli

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Inviato il: 24/06/2016 02:07:37

CITAZIONE (dolam, 23/06/2016 22:40:01 ) Discussione.php?212126&16#MSG242

Ragazzi ho letto tutta la discussione, dalla prima all'ultima pagina...

Ciao Dolman, non ricordo di averti letto in giro sul forum ma è un piacere farlo ora !


CITAZIONE
Alcune cose sono in grado di comprenderle altre meno.

Chiedi pure senza scrupoli, sarò lieto di aiutarti.

CITAZIONE
Premetto anche che sono un forte e consapevole denigratore delle Plantè, batterie di cui ho sentito parlare solo male da chi le ha usate e acquistate ma non voglio aprire ne polemiche ne discussione sull'argomento.

Noi cerchiamo solo di fare chiarezza su dati oggettivi, non confutabili, proprio per evitare ogni opinione personale che porta alle conosciute polemiche.

CITAZIONE
...posso riferirvi che difficilmente riesco ad utilizzare le batterie al Pb-gel per il servizio richiesto: alimentazione congelatori durante le ore notturne che hanno assorbimento calcolato di 4kwh per notte ( dalle 20-alle6 circa 400Wh).

Come fai a dire che i tuoi congelatori hanno un assorbimento fisso di 400 W per 10 ore ??? Già che parli al plurale vuole dire che sono almeno 2, in ogni caso un congelatore, normalmente, ha un funzionamento On-Off, la tua stima è fatta sulla base di cosa ?
Mi viene da dire che un'affermazione così sicura puoi farla solo se hai misurato il consumo dei congelatori con uno strumento dedicato e la misurazione l'hai effettuata più volte e nei vari periodi dell'anno (sia d'Estate che d'Inverno).

CITAZIONE
Questo posso affermarlo con certezza perché la sera i congelatori vengono lasciati alimentati a batteria e al mattino alle 6 dovrebbero essere alimentati ancora a batteria, la cui taratura consente una scarica del 25% , ovvero 5Kwh.

Dal monitoraggio interno degli inverter vedo che il passaggio, automatico alla corrente di rete avviene sempre intorno alle 3,40-3,50, diciamo circa 1 Kwh meno delle 6 e 2 meno del 25%.

Che vuol dire "1 Kwh meno delle 6 e 2 meno del 25%" ???
In ogni caso, senza un log vero, che mostra ciò che realmente accade, è difficile fare qualsiasi analisi...

CITAZIONE
Ho anche un pacco batterie da 20 Kwh di batterie litio, usate, che ho testato per due mesi e che ora ho in disuso prima di deciderne cosa farne.

Perchè sono in disuso ?
Come hai fatte a testarle ?
Di solito gli apparati per le Piombo non sono compatibili con quelli per le Litio, come hai risolto ?
Quale hai acquistato per prima le Litio abbandonate per le Piombo o le Piombo messe da parte per qualche mese per testare le Litio ?
Che vuol dire "usate" ? "Semi-nuove" o "Quasi da buttare" ?

CITAZIONE
L'interrogativo che pongo a voi esperti, posto che non parliamo di convenienza economica ( che non ci sarebbe mai) voi riuscite a misurare esattamente le perdite del ciclo carica scarica delle batterie?

Se i politici non cambiano direzione tra un po' anche l'accumulo con le batterie "all'oro" sara più conveniente... lasciamo stare...

CITAZIONE
Ovvero, le mie litio le ho testate caricandole da rete attraverso un contatore SDM 120Modbus e quindi conosco l'esatta quantità di energia prelevata per caricarle, con un'altro SDM120Modbus ho misurato l'energia in uscita . Il test l'ho fatto su 200kwh di energia prelevata e alla fine quella misurata in uscita era di soli 130kwh, ovvero una perdita secca del 35% nell'intero processo carica scarica, nel pacco al piombo le perdite si aggirano oltre il 40% (entrambi i test fatti in inverno).
A vostro avviso queste perdite si trovano egualmente nelle Primordial e se si, si trovano quindi su qualsiasi accumulo?

Se si vuole misurare il rendimento di un banco bisogna usare lo stesso rigore che si usa per misurare la tensione, solo che la tensione si misura facilmente il rendimento no !
Mi spiego: se hai bisogno di misurare la tensione della batteria con precisione prima di tutto cerchi di preferire un multimetro digitale ad uno analogico, ti assicuri che i puntali siano perfettamente funzionanti (non ossidati o con filo spezzato), così come ti assicuri del perfetto contatto con i connettori della batteria (scalfendoli se necessario).
Eventualmente ripeti la misura con due multimetri per la prova del nove !

Ora se vuoi misurare il rendimento di un banco devi usare le stesse accortezze:

- La misurazione va effettuata più volte, i dati rilevati devono essere molto simili e coerenti e bisogna fare una media delle misure effettuate;

- La batteria deve essere caricata in modo perfetto e ineccepibile, eventuale sovraccarica deve essere assolutamente evitata poichè rappresenta uno spreco di energia che abbassa ingannevolmente il rendimento.
Questo punto è uno dei più critici, è difficile caricare un banco al 100% senza andare oltre o fermandosi prima... vanno fatte un po' di prove e bisogna conoscere il prodotto che si sta testando. Inoltre potrebbe essere che un banco caricato in C10 richieda più energia che caricato in C20, quindi occorrerà fare dei test per verificare questo e/o altri fattori simili;

- Come già sai la temperatura influisce molto sul rendimento, quindi i test vanno effettuati con temperature fisse e conosciute, ripetendo i test con temperature diverse proprio per poter quantificare queste variazioni. La temperatura andrebbe rilevata all'interno della cella, nelle Acido-Libero l'ideale sarebbe inserire un piccolo sensore direttamente nell'acido !;

- Come già sai anche la corrente di scarica incide fortemente sul rendimento: è tassativa la scarica a corrente costante, ripetuta per vari valori di corrente, sempre con l'obiettivo di quantificare queste variazioni.

Tutti i dati di carica/scarica vanno registrati su apposito log per essere analizzati successivamente.

Questa è una misurazione "ideale", a partire da questa possono essere fatte le varie approssimazioni, l'importante è conoscere un sistema perfetto in modo da poter quantificare, in qualche modo, l'errore che si andrà a commettere con l'introduzione delle varie approssimazioni.

Ad esempio, come ha già supposto Master Digit, hai effettuato una decina di misurazioni per poter caricare il banco da 20 kWh di 200 kWh, giusto ? E poi hai fatto una media ?

In ogni caso mi sembra di ricordare un rendimento più alto per le Litio rispetto a quello da te rilevato di solo il 65%...

Così come mi sembra un po' elevato il rendimento di Master Digit del 97% !

Tuttavia non avendo mai effettuato test in merito non posso far altro che esporre i miei dubbi.

CITAZIONE
A serbat quindi chiedo tu hai misurato o puoi misurare l'esatta quantità di energia immessa/prodotta dai pannelli FV e dirci esattamente quanta di quella viene poi effettivamente utilizzata nel ciclo di riconversione in CA ? a mio modestissimo avviso, conoscere le perdite reali di tutto il sistema :
Produzione, immissione , prelievi da la reale dimensione di un accumulo e la sua eventuale utilità

Come ha già scritto Master Digit, dai dati di Serbat è risultato un rendimento medio, nel mese di maggio, inferiore al 50%.
In ogni caso la misurazione del rendimento totale di un impianto, comprendente tutte le perdite presenti (per assurdo anche quelle degli interruttori di protezione) è una misurazione totalmente diversa da quella del banco batterie, realizzabile solamente con apposito sistema di monitoraggio, tipo quello di Serbat, Elifino, etc.

Elix



Modificato da BellaEli - 24/06/2016, 02:14:52


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C'è un limite al fai da te ???
Si, ma lo stabiliamo noi !!!

 
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