...bella...ma le mie saranno lunghe più di due metri e fare uno stampo di metallo...mi spaventa...potrei fare, invece, delle sagome in balsa, con la tecnica delle " ordinate " naca 0016 4mm. più piccole del controstampo ed utilizzare la tecnica dell'infusione che consiste nel deporre all'interno dello stampo la sagoma della pala, in balsa, avvolta in 3-4 strati di tessuto di vetro, chiudere i due semistampi mettere il tutto in un sacco di nailon generare un pseudo-vuoto con aspiratore e iniettare resina quando questa riempirà il tubo di aspirazione saremo sicuri che la pala sarà completata...facile no? grazie per l'idea, verranno sicuramente più robuste, però dovrò realizzare tre pale in balsa...vedrai che mi inventerò un altro sistema

stanotte ci penso...ma è già notte...e se spennellassi di cera fusa i controstampi fino a raggiungere, con la cera, lo spessore di 3-4 mm a questo punto potrei, dopo aver chiuso lo stampo, iniettare della schiuma poliuretanica, avrei realizzato in maniera molto più rapida "l'anima" delle pale su cui avvolgere gli strati di tessutoe a questo punto procedere con la tecnica già descritta...potrebbe funzionare...così...o così

buonanotte.....

Buongiorno,
la notte porta consiglio...speriamo buono...
ho deciso, dato che dovrò iniettare la resina a pressione, di realizzare i controstampi delle pale in vtr.

Righetz, dato che vorrei cominciare ad ipotizzare un progetto di massima
e considerando che tu sai usare qblade...io no!...se simulando dei dati, in maniera del tutto informale, possiamo arrivare a formulare delle quote
ipotetiche...per esempio lunghezza corda per una naca 0016...

Turbina asse verticale darrieus elicoidale, pala naca 0016

1)altezza turbina mt. 2
2)diametro turbina mt. 1,5
3)inclinazione pala 60°
4)bracci rotore n° 3
5)altezza palo mt. 6
6)velocità del vento m/s 3,5
7)raffiche utili 9-12 m/s
8)altezza slm 365
9)no ostacoli naturali o artificiali
10)apertura 100% esw apertura 70% enw
11)direzione prevalente dei venti estate w, sw inverno e, ne, n

spero che avrai il tempo e la voglia di aiutarmi, senza ritenerti obbligato a farlo ma solo se ti piacerà...grazie comunque ciao
f.s.

P.S. avevo pensato ad una lunghezza corda di circa 20 cm. o comunque compresa tra un minimo di 15 e un massimo di 25 cm. (solo intuitivamente)
quindi avrei bisogno di sapere quanto e dove sbaglio...
grazie ...ciao
f.s.

riflessione:
Perchè mi sono fissato sulla quietrevolution che è sicuramente una delle turbine più difficili da realizzare?
1)è bella
2)data la forma elicoidale una o più porzioni delle singole pale riceverà
sempre un flusso "pulito" di vento sufficiente a metterla in movimento
3)più fluidità di movimento
4)meno turbolenze
5)meno vibrazioni
6)rendimento medio-alto
7)funzionamento con venti ascendenti
8)ottima resistenza alle raffiche


...mi piace

CITAZIONE

ciao elettros.....
il profilo da me scelto è un profilo simmetrico e l'angolo di calettamento è 90° le pale sono perpendicolari ai bracci di sostegno...
non può essere diversamente, la superficie, di una singola porzione di pala, esposta, istante per istante, durante la rotazione al vento è sempre diversa...in effetti è come se durante la rotazione la pala sia sottoposta anche ad una rivoluzione...cosa che non si verifica su di una pala di una hawt o anche in una vawt con pale dritte, infatti ambedue, a secondo delle dimensioni o delle specifiche di progetto hanno profili asimmetrici e/o angoli di attacco diversi...non sarò stato sufficientemente tecnico nella descrizione ma spero comunque esauriente

ciao f.s.

P.S.
...poi mi piace rischiare

...rileggendo la mia ultima risposta riflettevo su una questione di fondo , cioè quando si parla di turbine eoliche si è indotti a pensare agli aerei, eliche, portanza, profili alari ecc.
vorrei che si pensasse anche agli elicotteri e alle loro pale che in genere sono biconvesse simmetriche, ed è naturale, quello che cambia e da più o meno portanza è l'angolo di attacco...quindi ribadisco la mia convinzione espressa precedentemente che in una turbina darrieus elicoidale la pala modifica istante per istante l'angolo di attacco rispetto al vento e da qui le sue caratteristiche peculiari sia in negativo che in positivo...

Anche a me piace rischiare ,ma cerco di raggiungere un obiettivo a gradini ,almeno che clono un progetto esistente e di prestazioni garantite.

Realizzare tre ali rettangolari in polistirolo tagliato a filo caldo e ricoperto in obeche ti può far capire in maniera semplice il giusto dimensionamento.

Non sò perché ,ma l'elicoidale non mi convince nel rapporto prestazioni /dimensioni ...

Parlo da totale ignorante ....

...non azzardo tanto...è chiaro che mi sono documentato abbastanza per arrivare a certe conclusioni...non è, la mia, la conclusione "assoluta" sono il primo a dirlo, ma questa soluzione mi "intriga" proprio perchè è sfidante dato che non ho una "industria" a sostenermi...vai su questo sito: http://www.supsi.ch/icimsi o più semplicemente guarda l.allegato... ciao
f.s.

...non riesco a caricare il file...lo metto nel server
http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/D/01-micro-mini-eolico_2.pdf

eccoci qui,

diciamo che anch'io condivido l'idea di ElettroShockNow di procedere per gradini. E' lo stesso tipo di approccio che ho utilizzato per il mio progetto.

Sono partito sempre da un modellino in scala ridotta per capire il funzionamento e limiti.

Più che altro è per non fare il lavoro doppio in caso di errore.

Per provare una simulazione dai dati che mi comunichi mi serve qualche giorno, sono leggermente ingolfato in questi giorni

buonasera righetez,
non ho fretta, i dati li utilizzerò per stendere un progetto di massima e vedere se e quanto è realizzabile.
Per ciò che concerne il discorso del modello in scala ridotta sono titubante solo perchè non mi sto "inventando" qualcosa di nuovo, ma solo copiando ciò che è già stato realizzato, testato e commercializzato...la sfida consiste nel realizzarlo in maniera "ottima"...un modello non mi dirà mai se con il vento a 25 m/s le pale si spaccano o tutta la turbina si "accartoccia", per quello, tu mi insegni, conta più l'intuito dell'autocostruttore che, al contrario di chi produce in serie, in genere sovraddimensiona per non rischiare...considera poi che la mia professione era di progettista e quindi... "vedere prima di realizzarlo, qualcosa che non c'era"