CITAZIONE (Biomass, 29/01/2017 19:21:35 )

direi che tutto sotto controllo.

effettivamente spegnere 10 ore si obbliga la caldaia ad un gran lavoro per almeno un paio di ore.

io perdo 2,5º in questi giorni.
riesco comunque a fare colazione alle 6, in canottiera e boxer.
Acceso dalle 10:30 alle 22:30 lun-ven. e dalle 8:30 alle 22:30 sab-dom da cronotermostato.

3kg di pellet al giorno e 20kg di bancali(cippatino e tavolette).
riesco a consumare sempre la stessa quantità di pellet e cippatino perchè
se supero il limite, spengo la stufa e vado a sole tavolette.

Interessanti queste disamine sui consumi, da me zona climatica "f" consumo 10 kg di pellet a notte per mantenere la temperatura puffer a 60° (riscaldamento e acqua sanitaria) al mattino due docce lavaggio piatti ecc ecc (senza contare i bidet) durante il giorno si va con la favolosa termocucina circa 20 kg di legna, riepilogando idrostufa a pellet 18 kw va in funzione dalle 22 alle 10 del giorno seguente potenza 1 pellet -10% dalle 10 in poi con termocucina temperatura nelle stanze 22/24° pian terreno 20/21 reparto notte.
Però penso ci sia sempre un margine di miglioramento, anche se è difficile raggiungere la perfezione

CITAZIONE (Biomass, 29/01/2017 20:02:54 )

in realtà non consumo poco ma, forse, spreco abbastanza a causa del combustibile gratis.
ho circa la metà dei tuoi m2 e consumo poco meno della metà di te.

vero che le tavolette non scaldano come il pellet, ma sono sempre 20-23kg di combustibile consumati.

la vera differenza non sono i kg ma gli €....
se tu spendi 10€, io ne spendo meno di 1€ non 5€

CITAZIONE (pluto1962, 29/01/2017 19:27:43 )

buona giornata a tutti. premetto che uso da pochissimo una caldaia a pellet, che per inciso è una jolly mec con 18.5 Kw di resa all'acqua. l'impianto consta di un puffer di 1.000 Lt per acs ed integrazione al riscaldamento, alimentato anche da pannelli solari ed una caldaia a condensazione a metano, il tutto per scaldare un'abitazione di circa 260 mq con riscaldamento a pavimento ed al piano terra con dei ventilconvettori. l'interrogativo che mi spinge a scrivervi per chiedervi un consiglio è il seguente: conviene far accendere la caldaia per un'ora ininterrottamente a max potenza e poi farla andare in stand-by (spegnendosi) per poi riaccendersi a chiamata dal puffer (quindi a seconda della temperatura dopo un'ora o .. molto più tempo) oppure lasciare che la stessa porti il puffer alla temperatura impostata e poi moduli l'intera giornata, contribuendo seppur minimamente a compensare la perdita di temperatura dell'acqua contenuta nel medesimo, per aumentare la potenza solo quando la temperatura dell'acqua scenda sotto i livelli impostati. Credo di avere solo queste alternative in quanto la caldaia a pellet non ha un proprio termostato, bensì è attivata dalla centralina che gestisce tutto l'impianto. grazie.

Sicuramente facendo molte accensioni in una giornata andrai a consumare maggiormente.
Lascia che la caldaia porti il puffer alla temperatura impostata e poi moduli per l'intera giornata, vedrai che in questo modo consumerai meno.

usti....questa domanda l'ho persa...

anche secondo me la caldaia va fatta modulare e visto che hai il pavimento BT, la farei andare per molte ore, al minimo sufficiente a tenere caldo il puffer.

Faccio un esempio

se fa freddo la terrei a pot4
e se fa meno freddo, la terrei a pot3

a me piace sapere che è accesa e che Termi e acs sono soddisfatti per tutto il tempo che siamo a casa.

grazie per i consigli. prima delle vostre risposte avevo provato a farla modulare per tutto il giorno. però mi sono reso conto che le richieste dal parte dell'impianto sono basse: in questi giorni, infatti, sta facendo veramente caldo ed in più sono giornate completamente soleggiate in cui i pannelli solari, nelle ore di funzionamento, sono sufficienti a mantenere le temperature impostate per il puffer (siamo sempre ormai alle a metà marzo). considerato ciò, mi sembra uno spreco mandarla in modulazione sempre. ho tolto però il tempo minimo di accensione ... lasciando che in automatico porti l'acqua del puffer alle temperature impostate quando queste si abbassino per poi modulare per un'ora, al termine della quale, se non ci sono richieste, va in stand by spegnendo la fiamma. poi ho ancora un dubbio: ma se la si lascia modulare tutto il tempo e la si fa spegnere solo per pulirla .. è un utilizzo troppo gravoso??

Nei mesi più freddi(o cmq non con questo caldo che almeno qui è fuori norma) però credo che l'unica soluzione sia lasciarla modulare tutto il tempo come mi avete suggerito...

Difficile dare una regola, vige sempre il buon senso e il confort, secondo me.

Io non ho il puffer.
Il pannello mi scalda solo il boiler.
Il crono fa accendere la caldaia se le impostazioni lo richiedono…e lei sta accesa per tutto il tempo.
La potenza è leggermente inferiore a quella che sarebbe sufficiente a superare la t crono.
Se fa freddo pot5 o pot6 se serve
In questi giorni a pot2 o pot3.
Se metto pot3, rischio che alle ore 19-20 raggiunga il set crono e il crono stesso me la spenga….ma il boiler, dopo potrebbe chiamare per docce e lavastoviglie…percui la faccio andare a pot2 per tutto il tempo.
Poi quando il meteo sarà davvero caldo, i termi andranno in manuale, per qualche ora, e la caldaia soddisfa sempre termi e boiler.
Poi d’estate in modalità “estate”, penserà solo al boiler, e qui metto una isteresi a forbice ampia, in modo che accenda quando
sta per diventare freddo e lo riempie fino a 72-75° (ora è impostato a molto meno, perché la caldaia comunque accende molte ore
per i termi).


tieni accesa lo stretto indispensabile e a pot medie, secondo me.

grazie.

anche se ho un problema con l'impostazione della potenza. in manuale non riesco variare i la scelta tra i 5 livelli a disposizione. neanche il cat ci è riuscito.

inoltre per fronteggiare meglio questi periodi di "transizione", ho fatto installare un orologio temporizzatore in modo che durante le ore diurne (8/16), più calde, commuta l'accensione della caldaia a condensazione, tenendo spenta quella a pellet. questo in teoria. perché dall'orario impostato in poi per lo switch se la caldaia a pellet è spenta (stand by), la successiva accensione avverrà a metano, mentre se la lascio modulare questa non si spegne più e non avviene più la commutazione.

Diciamo che mi sono deciso tardi a potenziare l'impianto con la caldaia a pellet (in pratica è entrata in funzione da 10 gg) .... ma i consumi di metano di quest'inverno sono stati veramente alti .. e parlo di circa 800 mc per il bimestre dicembre/gennaio, anche se sono dovuti al freddo veramente intenso. ecco perché sto cercando almeno di coordinare gli "strumenti" che ho a disposizione almeno nel modo più efficiente. ... e poi sto cominciando ad appassionarmi alla materia!!!

CITAZIONE

ho impostato la temperatura di mandata dell'impianto bt normalmente a 33° con possibilità di arrivare con l'abbassamento di quella esterna, secondo la curva di pendenza,sino a 39.

la temperatura del puffer acs è di 53°con isteresi 4°, mentre per l'acqua del puffer destinata al riscaldamento ho messo un isteresi per l'accensione della caldaia di qualche grado, diciamo che parte a 37°. l'acqua la immette nella zona centrale del puffer e rientra in quella più bassa, praticamente all'altezza del pavimento (dove sono collegati i pannelli solari che iniziano lì a riscaldarla.

L'acqua della caldaia a pellet è impostata a 65°! dava la possibilità di regolarla tra i 55 ed i 70°,.. in pratica non sapendo cosa fare mi sono messo nel mezzo!!

se imposti la T caldaia a 60º, modula se il puffer si avvicina?