Ho recuperato un vecchio addolcitore della Culligan, aveva ancora il programmatore elettromeccanico. Una volta eliminate le parti danneggiate, arrugginite, sfondate, mi rimane il cartuccione delle resine con i raccordi... e adesso? come lo recupero?
Innanzitutto, devo fare un qualche trattamento antibatterico, considerato che era fermo ed abbandonato alle intemperie? Notare che lo userò solo per alimentare l'impianto acqua calda dedicata a lavastoviglie e lavapanni...

buttavia....

Mi associo a quanto ha detto Biomass, ma se hai tempo e voglia puoi fare un tentativo; rimetti a posto tutti i collegamenti idraulici ed elettrici, poi solo alimentando la lavatrice dovrai fargli fare numerosi cicli di rigenerazione resine col dosatore di sale, poi quando credi che funzioni, analizzi i valori di durezza dell' acqua sia in ingresso che in uscita, attenzione che non scenda al di sotto dei 20 gradi francesi altrimenti l'acqua con questi valori diventa aggressiva per le tubazioni e la lavatrice, non usarla per bere.

CITAZIONE

Questo valore è riferito alla durezza dell'acqua, per esperienza personale, ho usato in passato un addolcitore maltarato, l'acqua in ingresso era di 27 gradi francesi, bene, in uscita era 12-13, me ne sono accorto perchè l'inox diventava color iridescente, ricordo più si abbassa la durezza più l'acqua diventa alcalina ossia via via più simile alla soda caustica, per regolare l'addolcitore correttamente bisogna agire sul by-pass che di solito si trova sul gruppo di immissione.

CITAZIONE (elgringo, 01/01/2016 19:55:47 )

Non so, nel mio caso ho dovuto stare con dei valori più alti, cominciavano ad innescarsi fenomeni di corrosione dei tubi in ferro, forse è dovuto a qualche altro fattore o minerale contenuto nell'acqua.ciao

Assolutamente no, un acqua è appena accettabile (ma dura) già a 20°f, con 15°f, l'impianto lavora bene.
@ Marko......butta via tutto e se proprio vuoi prendine uno nuovo, ma prima almeno misura la durezza dell'acqua, potrebbe essere che non ti serva proprio un addolcitore.

CITAZIONE (Roero, 01/01/2016 20:50:08 )

La resina dell'addolcitore sostituisce gli ioni calcio e magnesio dell'acqua con il sodio, quindi si sostituiscono sali precipitabili con sali solubili che non intasano le condutture. Il sodio non alza il ph.

Ragazzi posso sapere perché tutti suggerite di buttare via l'addolcitore ? Come funzionano ? Cosa c'è di così irrecuperabile ???

io dicevo di buttare via semplicemente perchè non laverei le mie stoviglie con l'acqua che passa per un aggeggio che ha un "vissuto" che non conosco.
Sopratutto perchè leggo che è in pessimo stato.

Rispondo un po a tutti: l'oggetto arriva da una clinica privata, alimentava l'impianto acs ed è stato sostituito a causa del blocco del controllore elettromeccanico arrugginito e non funzionante ed abbandonato nel piazzale in attesa dello smaltimento, esposto ad acqua ed intemperie per qualche mese. La durezza dell'acqua in Liguria è ovunque tale da consigliare l'uso diun addolcitore, siamo sopra i 22 tranqullamente, lo so per lavoro (sterilizzatrici a vapore, macchine per disinfezione, riuniti dentistici, lavavetr/lavaferri, lavendoscopi). In giornata posto le foto di quanto ho in mano. X quanto riguarda l'appunto sulla "sanità" lo destinerei all''acs destinata al lavaggio proprio per questo motivo... acqua portata a 60/70C che rimane a quella temp x molto tempo e che non bevon ne uso per cucinare. La disinfezione in ambito ospedaliero è fatta a 90 per almeno 60"...

Tieni conto che lavora con soluzioni fortemente ipertoniche, solo alcuni batteri alofili sopravvivono. Tenendo conto che l'acqua sarà riscaldata oltre i 40 gradi, non vi è un grande rischio microbiologico.

CITAZIONE (BellaEli, 02/01/2016 09:37:05 )