Premetto che

- L'energia solare/eolica può essere conservata sotto forma di calore
fondendo il sale da cucina a circa 800°C.
Per fondere 1 m3 di sale da cucina occorrono circa 300 kwh di energia termica(derivante dal valore di calore di fusione pari a circa 30 kj/mol, valore presente nel libro di chimica universitario del Silvestroni), il che vuol dire che potremmo viceversa ottenere 300 kwh di energia termica,
a temp. costante, da 1 m3 di NaCl fuso solidificato.

-L'energia eolica può scaldare sfruttando le correnti parassite, quindi senza alternatore ma usando
semplicemente delle pale che fanno girare dei magneti permanenti... Quindi risulta economicissimo.


Ora un calcificio ha bisogno di temperature intorno ai 700-800 °C per scomporre il carbonato di calcio in ossido di calcio + anidride carbonica.

Quello che chiedo è questo.
Sarebbe sostenibile, economicamente tecnicamente ecc..., scomporre il carbonato di calcio con il calore del sale da cucina fuso a 800°C, prodotto a partire da energia eolica o solare(con le lenti di fresnel ad esempio)?

beh..comunque se c'è bisogno di un altra cinquantina di gradi si può sempre aumentare la pressione di qualche gas portato a 700-800 gradi grazie al sale fuso...