Test semplice della qualità


Potete testare la qualità del pellet attraverso un semplice controllo del peso.

Il peso del pellet è dato dalla pressione della segatura del pellet stesso. I pellet con una pressione maggiore hanno un peso specifico più alto (>1,12 kg/dm³)

Come si fa:


Prendete un contenitore con una tacca da 1l e pesatene la tara.


Riempite il recipiente di pellet fino alla tacca da 1l.


Sbattetelo a terra un paio di volte per ridurre i vuoti d’aria.


Aggiungete ulteriore pellet fino a raggiungere nuovamente la tacca del litro.
Pesate ora il contenitore.


Dal valore risultante togliete il peso della tara ed otterrete il peso effettivo di un “litro” di pellet.


In base alle norme Önorm/DIN il pellet deve pesare almeno 600 g/l che coincide con un peso di 600 kg/m³ stero.

domani peso il mio

Il pellet di qualità deve essere costituito da cilindri di diametro costante e avere una superficie liscia e lucida
all’interno delle confezioni non deve esserci molto legno in polvere
se prendete un pugno di pellet e lo versate in una bacinella piena d’acqua, se è di qualità affonderà, se non lo è, tenderà a galleggiare in quanto meno denso.
controllate che siano riportate sulle confezioni gli estremi di certificazioni di qualità e in particolare il rispetto di norme internazionali come la Din Plus, DIN 51731 e O-NORM M7135.
controllate che le confezioni siano integre in quanto il pellet tende ad assorbire umidità. L’umidità non solo riduce il potere calorifico ed aumenta i fumi emessi ma gonfia il prodotto che potrebbe creare problemi alle stufe e alle caldaie.

Altra prova da fare:
Prendere un bicchiere di acqua fredda.
Prendere alcuni tocchetti del pellet che si vuole testare.
Immergerli, indicativamente, per un minuto.
Ora il pellet può rimanere compatto e non subire alcuna deformazione oppure può sfaldarsi completamente.
Nel primo caso, la compattezza è sinonimo di presenza di collanti chimici, che oltre a poter essere dannosi per la salute, causano anche un basso rendimento, poiché i tronchetti si bruciano difficilmente. Al contrario, se il pellet si sfalda significa che non ci sono collanti o che questi siano naturali.
Inoltre per valutare la bontà del pellet è quella di immergere alcuni piccoli pezzi sempre in un bicchiere d’acqua: se vanno a fondo il pellet è di ottima qualità, se rimangono a galla no.

Mi sembra che tu sia stato molto esaustivo, aggiungo solo he a volte viene spruzzato olio dopo la pellettizazione , per rendere il pellet, piu' scorrevole, nonche' piu' calorico

Ottima informazione, proverò anche con il mio come si comporta.

Per un pellet con densità elevata alla fine della combustione deve lasciare del residuo? e di che tipo?

Questo è il mio braciere dopo circa 4-5 ore di lavoro:

Prova ad aumentare l'aria oppure a diminuire leggermente la caduta pellet.
Usi potenze basse, a che potenza lavori di solito?

la caduta pellet è stata impostata a -30% e la stufa lavora sempre al minimo e tende a surriscaldare ancora.

Devo provare a modificare l'apporto di aria comburente.
Lo devo fare nel fine settimana che sono a casa e l'accensione la faccio io, così la posso controllare.

Esame della cenere
La cenere deve presentarsi simile a borotalco grigio. Se invece si presenta come una massa disomogenea che ricorda la cenere della legna, siamo in presenza di un basso punto di fusione del pellet.

Immagine Allegata: cenere-del-pellet.jpg
 

la cenere che trovo è una via di mezzo dell'immagine e tendente al marroncino scuro, forse dalla mia foto non si vede bene.

pesato il mio litro di pellet lituano A1

prima ho trovato un bricco da 1 litro perfetto fino a bordo raso.
Poi con due bricchi graduati, controllando con bilancia pesa liquidi,
ho messo 1 litro giusto di acqua.
Filo raso bricco perfetto!!!
Vuotato, asciugato e riempito raso di pellet...

GRAMMI 670

Potere calorifico:
È la quantità di calore liberata dalla combustione di un'unità di una sostanza combustibile (pellet) e viene misurato in MJ/kg (megajoule per kg), in kWh/kg (Kilowattora per kg) o Kcal/kg (chilocaloria per kg).
Ad esempio, se una tipologia di pellet ha un potere calorifico di 12,2 MJ/kg (= 3,4 kWh/kg), vuol dire che bruciandone un chilogrammo si liberano 12,2 MJ (= 3,4 kWh) di energia, sotto forma di calore.

Il pellet non è tutto uguale, ma varia a seconda di:
Tipologia (abete, acero, betulla, faggio, pioppo, pino, ecc.). Tipicamente, a parità di umidità, il potere calorifico varia molto poco nelle diverse specie, tuttavia legni dolci hanno valori inferiori rispetto ai legni duri. Il valore si aggira spesso in un range di 4600-5400 Kcal/kg.
TIPO DI ALBERO POTENZA
QUERCIA 4548 Kcal/Kg
PINO 4557 Kcal/Kg
FAGGIO 4578 Kcal/Kg
ABETE 4588 Kcal/Kg
FRASSINO 4660 Kcal/Kg
CASTAGNO 4731 Kcal/Kg
BETULLA 4800 Kcal/Kg

Tra i tipi di legno presenti nella tabella quelli maggiormente utilizzati per la produzione sono l’Abete (bianco o rosso), il Pino, il Faggio ed il Rovere.
Umidità (contenuto d'acqua).
La presenza di acqua nel legno riduce di parecchio il suo potere calorifico, quindi la capacità di combustione. Affinché il potere calorifico del pellet si mantenga stabile ed offra un ottima resa nelle nostre caldaie, è necessario che il tasso di umidità del prodotto non sia superiore al 10-12% e che non si abbassi al di sotto dellƎ%, per non creare lo sbriciolamento dei "cilindretti".
Su ogni sacco di pellet deve essere sempre indicato il valore del potere calorifico, così come il tasso di umidità. Tutti valori utili a determinare il livello di qualità.


CONFRONTARE IL POTERE CALORICO DEL PELLET

Ricordati di pulire in profondità la stufa prima di iniziare il test manovra veloce ma importantissima.
1. Usa una stufa che ha il termostato ambiente, e la sondatemperatura fumi
2. Pulisci bene la stufa
3. Pesa il cassetto cenere vuoto
4.Pulisci il serbatoio pellet
5. Carica il sacco di pellet e se ne rimane nel sacco pesa quanto ne avanza
6. Guarda quanti gradi ci sono nell'ambiente e a che ora accendi lastufa
7. Accendi la stufa e impostala al massimo della temperatura e al massimo della potenza per 150 minuti circa
8. Rileva la temperatura fumi e la temperatura ambiente
9. Dopo 180 minuti rileva temperatura fumi e temperatura ambiente
10. Metti la stufa a potenza 1
11. Dopo 60 minuti rileva temperatura fumi e temperatura ambiente
12. Fai esaurire il pellet nella stufa
13. Guarda a che ora l'hai spenta
14. Tira fuori il cassetto cenere e pesalo

I punti 6 e 13 sono meno importanti, è consigliato prenderli perché a volte ci sono pellet più corti emolto lunghi.
I pellet corti ad ogni giro di coclea cadono di più, quindi hanno un consumo più alto e dovrebbero avere una temperatura più alta ma durando meno. Mentre quelli molto lunghi potrebbero non arrivare a temperature eccellenti perché cade di meno nel braciere.

Questo test serve per mettere a paragone i vari tipi di pellet.

Questo è il peso del pellet che utilizzo ora.

Foto pellet:

mi sa che hai barato non poco.....

strano che per lo stirya hai dovuto aumentare l'aria...
ne ho bruciati tre sacchi pochi mesi fa.
chi l'avrebbe detto.

CITAZIONE

Per finire metto una comoda tabella per le conversione dei vari valori di misura

LINK


(non è mia intenzione fare della pubblicità)