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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Pellet legna cippato e biomasse


potere calorifero del pellet
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milopiro
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Inviato il: 21/12/2017 12:03:46

ecco visto si chiede spesso qual'è il migliore pellet senza averlo provato ma solo sull'esperienza altrui,pur rimando sogettiva qui indico il potere calorifico,anche se rimane sempre la quantità ceneri ed umidità del prodotto stesso:
Abete: 4600 kcal/kg
Pino: 4.900 kcal/kg
Larice: 4.000 kcal/kg
Betulla: 4.900 kcal/kg
Acero: 4.600 kcal/kg
Faggio: 4.600 kcal/kg
Frassino: 5.300 kcal/kg

 

Gastoneg

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Inviato il: 07/10/2018 11:23:29

Il potere calorifico pellet solitamente è indicato con i kWh/kg e, per fare un esempio, se un certo tipo di pellet ha un potere calorifico pari a 12,2 MJ/kg, quindi a 3,4 kWh/kg, significa che, bruciando un chilogrammo di combustibile, vengono prodotti in forma di calore 12,2 MJ (ovvero 3,4 kWh) di energia.
Tipologie di pellet
Esistono vari tipi di pellet, il cui valore del potere calorifico si aggira intorno alle 4600-5400 Kcal/kg. Generalmente, a parità di umidità, il potere calorifico varia molto poco nei diversi tipo, ma i legni dolci hanno valori inferiori rispetto ai legni duri. Ecco il potere calorifico dei vari tipi di pellet:

quercia: 4548 Kcal/Kg
pino: 4557 Kcal/Kg
abete: 4588 Kcal/Kg
faggio: 4578 Kcal/Kg
frassino: 4660 Kcal/Kg
betulla: 4800 Kcal/Kg
castagno: 4731 Kcal/Kg

Tasso di umidità
Per umidità si intende la quantità di acqua presente nel legno, che riduce il potere calorifico del pellet e, quindi, la sua capacità di combustione. A cosa serve quindi sapere l’umidità del pellet? Se avete un riscaldamento a pellet e volete che il potere calorifico si mantenga stabile è importante che il tasso di umidità non superi il 10-12% e che non si abbassi al di sotto dell’8%, in modo che i cilindri di pellet non si sbriciolino.
Su ogni sacco di pellet deve essere sempre indicato il valore del potere calorifico, così come il tasso di umidità. Tutti valori utili a determinare il livello di qualità.
Il pellet è un combustibile ecologico che rilascia bassi valori di emissione, favorisce il risparmio energetico e, allo stesso tempo, consente un alto potere calorifico, producendo il minimo dello scarto con la propria cenere. Tutte queste componenti ne decretano anche la qualità.

Esiste comunque uno standard che assicura il livello di qualità del pellet, che si chiama EN PLUS. Esso rappresenta una serie di controlli volti a certificare tutto il percorso del pellet, dalla produzione fino al consumatore finale, e contempla tre classi di qualità:

A1, la cui caratteristica è che non deve superare lo 0,7% di residuo di ceneri
A2 non deve superare il 1,5% di residuo di ceneri
B, che riguarda solo i grandi impianti o le caldaie di medie e grandi dimensioni, non deve superare il 3,5% di residuo di ceneri.



Modificato da Gastoneg - 07/10/2018, 11:29:32
 
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