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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Casa Energetica

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Trasformare casa in Germania, Progetto e idee sulla ristrutturazione in chiave ecologica
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alexxx1209
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Inviato il: 30/10/2018 14:32:01

Salve a tutti, sono nuovo del forum, ma sono un amante dell'ambiente e adoro il fai da te.

Ho comprato da poco casa in Germania, nella Renania - Palatinato, allettato da tutti i lavori che il vecchio proprietario aveva già fatto in ambito del risparmio energetico.

La casa è così composta: 2 piani + cantina + mansarda abitabile di 65mq l'uno.
Il piano terra è una vecchia macelleria e presenta sul lato sud ovest l'intera parete fatta di vetri singoli (vetrine), e riscaldato da stufa a pellet da 9,6kW.
Il primo piano e la mansarda è dove vivo io, ed è presente una stufa a pellet ad aria da 9,6kW, finestre con doppi vetri a taglio termico e tetto isolato con pannelli di lana di vetro (10cm) e OBS.
Sul tetto sono presenti pannelli fotovoltaici (7,32kW).
L'intera casa è provvista di sistema di termosifoni collegati ad una caldaia a Gasolio di 20kW.

L'acqua calda sanitaria viene invece erogata tramite scaldaacqua elettrico (consumo mostruoso di oltre 26kW picco).

La casa è indipendente, quindi l'aria viene da tutti i lati, tranne la facciata che si trova a NordEst dove c'è un vecchio pagliaio (sempre di mia proprietà).

Ora mi trovo ad avere dei dubbi su come iniziare la trasformazione e quindi tante domande per voi.

questi giorni, per via del freddo (siamo già a 0°min - 5°max) dobbiamo tenere la stufa a pellet accesa tutta la notte. Ma essendo la stufa ad aria, la sala da pranzo è un inferno e le altre stanze sono tiepide.
Pensavo di montare delle griglie di areazione con relative ventoline per spostare l'aria. Ha senso?

Inoltre entra tanta aria dalle finestre/tapparelle, ma non capisco precisamente da dove. Come posso fare per testarlo?
Per quanto riguarda i cassoni delle tapparelle, cercherò di isolarli nel weekend come mostrato quì sul forum, ma per le finestre?
Penso che le guarnizioni siano rovinate.

Ultimo punto: ha senso secondo voi, rimuovere tutte le stufe e la caldaia a gasolio e cambiare il tutto con una nuova caldaia centralizzata. Ma di che tipo? Pellet, pompa di calore, geotermica?

Logicamente metterò quì le foto dei lavori che farò ogni volta, così spero di aiutare chi ha dei dubbi come me

 

Tiberio Simonetti
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Inviato il: 30/10/2018 18:15:39

[quote=alexxx1209, 30/10/2018 14:32:01 ?Discussione.php?215380&1#MSG0]

Salve a tutti, sono nuovo del forum, ma sono un amante dell'ambiente e adoro il fai da te.

Buonasera Alex1209
Dunque, per poter distribuire il calore dalla cucina alle altre stanze è necessario montare una condotta centrale di sezione più grande che poi si dirami verso le varie stanze con tubazioni più piccole. Questa operazione non dovrebbe essere molto costosa ma l'estetica è compromessa seriamente.

Per poter testare le infiltrazioni d'aria basta accendere una candela e poi
appoggiarla nei punti più esposti. Il movimento della fiamma darà l'entità
della velocità dell'aria.

Devi considerare però che le correnti fredde vengono accelerate dalla combustione della stufa a pellet e d'altronde non è anche possibile diminuire più di tanto l'ingresso dell'aria esterna a scapito di un cattivo funzionamento della stufa.

Inviare aria calda verso le camere è un punto interrogativo. Il calore diminuisce la quantità di ossigeno quindi un conto è stare in cucina durante il giorno ed altra cosa è dormire con aria calda proveniente da una combustione notturna. Io eviterei di operare in questo modo.


In Germania il Sole in inverno è possibile vederlo solo con il cannocchiale
tuttavia controlla la produzione media di energia elettrica del fotovoltaico per quantificare
quanta energia ha a disposizione e poi acquistare una eventuale pompa di calore centralizzata con un impianto di smistamento del calore.

La pompa di calore dovrebbe essere del tipo acqua-aria. L'acqua dovrebbe provenire da un impianto geotermico ad una profondità in cui sia possibile ottenere acqua in ingresso alla pompa di calore con temperatura di circa 12 °C.

Con questo valore la pompa dovrebbe saltare da un COP= 3 ( con T amb = 7 °C) ad un COP = 5.

Ora in Italia con un kw termico riscaldi una stanza di 15 mt quadri (ammesso che il solaio sia coibentato almeno con lana di vetro di 50 mm) ma se si sta in Germania con T amb notturno = - 5 / - 10 °C è possibile che con la stessa potenza si possa scaldare al massimo 5 mt quadri. Se il totale dell'abitazione ad esempio vale 100 mt quadri allora saranno necessari ben 20 kw / ora termici quasi in modo continuativo.

La pompa di calore allora consumerà energia elettrica pari a 20 kw: 5 (COP) = 4 kw elettrici a cui però deve essere tolta l'energia prodotta dal fotovoltaico e l'energia termica prodotta durante il giorno dalla stufa.

Non conosco il costo dell'energia in Germania ne il costo del pellet ma fatti due conti e poi decidi come mglio fare. E' possibile che anche li ci siano degli incentivi per il risparmio energetico ed allora bisogna tener conto anche di questo. In conclusione togli via tutto e lascia solo la stufa a pellet in cucina, l'acqua calda per i servizi la produrrà la caldaia centralizzata.



Modificato da Tiberio Simonetti - 30/10/2018, 18:30:36
 

AlessandroT

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Inviato il: 31/10/2018 06:52:48

Ciao Alex e benvenuto. Sicuramente che se le stanze sono adiacenti a quella dove si trova la stufa, montando degli aspiratori (vortice) una parte di calore verrà trasferito, anche se non sarà tantissimo. Certo la pompa di calore è da escludere almeno che come dice Tiberio non la associ ad un impianto geotermico, ma da sola renderebbe pochissimo con temperature inferiori ai 7 gradi. Comunque ti consiglio di eliminare subito la parete la parete fatta di vetri che specialmente se non sono vetri camera é come avere la stanza aperta. Quanto consuma lo scalda acqua 26kw?



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alexxx1209
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Inviato il: 31/10/2018 10:51:24

Grazie mille, avete confermato le mie idee.

Le vetrine sono a vetro singolo e praticamente non c'è isolamento alcuno, ne acustico ne termico, ma si trovano al piano terra, che non utilizzo per vivere, ma solo per lavanderia e sala hobby.

Cambierò sicuramente tutto, ma è a priorità bassa per adesso.

La mia idea era quello di eliminare completamente gli attuali sistemi di riscaldamento e metterne uno centralizzato.

Il problema è il prezzo del geotermico. Da un preventivo mi hanno chiesto 30.000€, per quello pensavo di fare prima altri lavori.

I prezzi dell'energia sono i seguenti:
elettrica 27ct/kWh
pellet 280€/ton
Gasolio 0,9€/l

Lo scalda acqua è di questo genere (non sò come si chiama in italiano)
esempio
va a 400v e penso consumi 27kWh.

Ho provato le finestre e effettivamente ci sono delle vere turbolenze. Probabilmente così è un pò troppo e devo cambiare le guarnizioni o le finestre.


Per finire il fotovoltaico in estate produceva circa 70kWh al giorno, quindi 4kWh/h durante il giorno.

Ora faccio la media in inverno, ma ho pochi dati visto che siamo passati da giornate estive a pieno inverno in meno di 3 settimane.

 

bigcarp
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Inviato il: 31/10/2018 11:51:21

- nuove guarnizioni alle finestre
- sostituirei caldaia a gasolio, scaldabagno elettrico e stufe a pellet con caldaia (meglio) o idrostufa che ti afccia riscaldamento visto che hao già impianto fatto.
Così elimini 4 generatori e fai tutto con uno compresa acs.
Se non tolgierai la parete vetrata isolerei il soffitto della macelleria per non far disperdere il calore del primo piano.

Potresti valutare di tenere solo la stufa del locale hobby se non pesni di scaldarlo sempre ma solo al bisogno.

 

inventoreinerba
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Inviato il: 01/11/2018 14:45:19

alexx se tu avessi la possibilità di interrare un tubo di alcune decine di metri qualche metro sotto terra il geotermico potrebbe essere interessante.
Per trovare una temperatura di 6 0 7°C quando l'aria è sottozero basta andare sottoterra di pochi metri (sto parlando di un tubo orizzontale)

questo se vuoi fare qualcosa di originale.

 

Biomass

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Inviato il: 02/11/2018 08:52:31

mi ero perso questa discussione..

io metterei una idro stufa nel locale hobby oppure sostituirei la caldaia a gasolio
con una caldaia pellet oppure pellet legna, nel locale tecnico.
Non mettere nulla in casa. Io non metterei nulla che sporchi.
So che lì in Germania le caldaie combi vanno molto.
Ma dipende da quanto tempo potete dedicarci.
Nel caso in cui il tempo è poco, allora la caldaia sarà a pellet.

Poi per acs hai due strade.
Farla con la caldaia, tramite boiler (anche PDC)
oppure farla con la sola PDC.



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alexxx1209
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Inviato il: 15/11/2018 09:20:08

Rispondo in ritardo ma non ho avuto praticamente accesso a internet.

Come immaginavo tutti avete consigliato di rimuovere i sistemi odierni con pellet/geotermico.

Sono d'accordo sull'eliminare completamente le stufe in casa, che fanno sporco e bruciano troppa aria. Quindi opto per una caldaia a pellet da ca. 28kW e la piazzo nel locale tecnico. Ma ormai passo al prossimo anno, causa mancanza di fondi.

Le attuali stufe/caldaia vorrei venderle per guadagnarci almeno 1000€ (parliamo di 2 stufe a pellet e una a gasolio da 27kW). Quindi dovrebbe essere fattibile per il prossimo anno investire nel riscaldamento.

La domanda è: se compro ora una caldaia adatta al riscaldamento con i termosifoni, può essere usata in un futuro per passare al riscaldamento a pavimento? O conviene comprarne una apposita per questo?

In compenso ho scoperto che sono in attivo sulla corrente elettrica (60€ al mese). Tenendo conto che tutto quello che ho in casa è elettrico (cucina, acs) non mi sembra male.

Il mio sogno è avere una casa "passiva", non tanto per i soldi, ma per evitare di inquinare. Per questo vorrei togliere definitivamente anche il pellet per passare al geotermico elettrico.

Altra domanda: pannelli solari con tubi sottovuoto, quando potrebbero essere utili?

Ultima domanda: Esperienze con isolamento esterno? So che è fondamentale, ma in ordine di urgenza sui lavori, come mettereste quest'ultimo?

 

Biomass

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Inviato il: 16/11/2018 00:10:09

se la caldaia è in buono stato, puoi abbinare a lei un bruciatore a pellet al posto del bruciatore a gasolio.

c'è Meccatronico che ha preso il Sun P di Ferroli. LINK
ha un serbatoio da 150kg
te la caveresti con pochi euro.

per il riscaldamento a pavimento serve un puffer e una miscelatrice

oppure il kit apposito di collettori, testine e valvole miscelatrici eccc...



Modificato da Biomass - 16/11/2018, 00:15:32


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alexxx1209
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Inviato il: 19/11/2018 15:15:51

Wow, non pensavo si potesse fare una cosa simile. Lascerei praticamente tutto l'impianto nelle condizioni attuali e cambierei solo il bruciatore?

Sarebbe un'ottima modifica per tirare avanti e risparmiarmi i soldi per qualcos'altro

 

Tiberio Simonetti
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Inviato il: 22/11/2018 14:44:24

Ciao Alex 1209
Per superare l'invernata va bene come ha detto Biomass e quindi sostituire la vecchia caldaia con una caldaia a pellet. In seguito costruirai un impianto geotermico-elettrico ma sempre appoggiato dalla caldaia perchè è necessario avere almeno due possibilità e quella a pellet ti da sicurezza massima ( in Germania di pellet ne troverai sempre tanto a buon prezzo). Per il riscaldamento a pavimento te lo sconsiglio vivamente. L'energia termica prodotta infatti deve essere subito riversata in ambiente per avere massimo rendimento.

Il pavimento invece crea dei ponti termici verso il battuto in C.A. scaricando buona parte del calore lungo la struttura del fabbricato ( per non parlare di una eventuale accidentale perdita di fluido sotto il pavimento che ti costringerebbe a rompere tutto). Peggio è se c'è il parquet.Il legno infatti è un ottimo isolante ed il calore del fluido anzichè espandersi nei locali tornerebbe in caldaia ancora caldo disperdendo calore lungo il tragitto.

La cosa migliore è sostituire i termosifoni in ghisa ( lambda=60 w / m*2 x °C) con quelli in alluminio ( con alluminio puro al 99,5 % con lambda = 180 w / m*2 x °C) se possibile con alette di raffreddamento in modo tale che triplichi la superficie esposta di 3 volte rispetto a quella in ghisa. A quel punto aumenteresti la superficie emittente di ben 9 volte scaricando tutto il calore in arrivo nell'abitazione.

Con l'impianto geotermico a bassa temperatura (40 °C) il rendimento aumenterebbe di tanto perchè anzichè riscaldare il fluido a 80 °C ne basterebbero solo 40 ° con minori dispersioni sulle tubazioni. I 40 ° C sarebbero comunque sufficienti in quanto ti troveresti ad avere anzichè 3 mq a 80 gradi ben 9 mq a 40 gradi.

Il cappotto esterno non è molto importante mentre lo è molto di più sul solaio superiore. Il calore infatti tende ad andare sempre verso l'alto a va a cercare la parete orizzontale e mai quella verticale perchè su quella cede tanto meno calore.

Per gli isolanti interessante è il tipo in alluminio a più strati con coeff. di isolamento ben al di sopra della tradizionale lana di vetro.



Modificato da Tiberio Simonetti - 22/11/2018, 14:54:53
 

AlessandroT

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Inviato il: 22/11/2018 15:12:42

Tiberio interassanti le riflessioni sul pavimento riscaldato e sull importanza di coinbentare bene il solaio in confronto alle pareti le quali sono sempre importanti ma non tanto quanto il tetto. Anche quella sui termosifoni e sullo scambio termico, in effetti maggiore è lo scambio termico minore é la caloria che ritorna alla caldaia e quindi minori perdite sulle tubazioni e 'penso' minori perdite sulla caldaia specialmente se posta all esterno e di conseguenza fumi di scarico leggermente più freddi a favore del risparmio almeno 'credo'.



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Tiberio Simonetti
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Inviato il: 29/11/2018 18:41:52

Si AlessandroT è così e puoi starne certo. Una riflessione in più la merita il dissipatore in alluminio ad ampia superficie. Questo dispositivo, secondo me, potrebbe essere alimentato con acqua a 30 °C e riscaldare comodamente superfici molto ampie. Ad esempio una camera di 20 mq con 10 mq in alluminio a 30 °C vale quanto un vecchio termosifone in ghisa di 4 mq a 75 °C e si potrebbe andare in costume piuttosto che con il pigiama di lana. Il vantaggio fondamentale però è collegato all'impianto geotermico-elettrico. Se le sonde (del geotermico) in prelievo assorbono ad esempio energia termica da acqua di pozzo a 12 °C allora il COP sarà uguale a circa 4,5-5 con il fatto che la temperatura in uscita dalla pompa di calore non dovrà superare i 30 °C. Se invece si vuole una temperatura in uscita uguale a 27 °C con un delta T uguale a 27-12 ( temp acqua di pozzo o temp del terreno)= 15 allora il COP va comodamente a 6.

Se necessario inserisco grafico per pompe reali e reversibili.

 

Claudio

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Inviato il: 30/11/2018 09:56:31

Tiberio non sono d'accordo con la tua visione del pavimento radiante, per esperienza in prima persona.
Con i termosifoni si torna all'età della pietra, punto termico in un angolo della stanza e la colonna termica verso il soffitto, risultato, a terra 15° sul soffitto 30°, ottima scelta.
Ho provato casa con termosifoni e ora ho il pavimento radiante, non esiste confronto ne di confort ne di consumi, il pavimento radiante vince a mani basse e per quanto riguarda la durata delle tubazioni non vi è assolutamente discussione, almeno 50 anni lo dice, anzi lo prescrive, la UNI EN 1264 che fissa anche i requisiti delle tubazioni in termini di leggerezza, per esempio, resistenza al gelo, perdite di carico, memoria termica e, tra le altre, flessibilità, certo i guasti possono avvenire, ma anche nell'impianto a termosifoni può succedere e le tubazioni dove passano??
Per i ponti termici non vi è problema se chi lo posa lo sa fare a regola d'arte, non scherziamo.

Poi tralasciamo le polveri che vengono messe in movimento dai termosifoni, se non hai problemi respiratori è solo polvere che gira!!!!

LINK

Comunque ogni sistema di riscaldamento è molto ma molto soggettivo, i termosifoni hanno fra le loro comodità la velocità di riscaldamento, il camino, anche se chiuso ha il suo perchè, il pavimento è comodo per camminarci scalzi, non è facile scegliere.



Modificato da Claudio - 30/11/2018, 16:22:12


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Tiberio Simonetti
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Inviato il: 30/11/2018 18:31:44

Buonasera Claudio. Mah, cosa vuoi che ti dica. Però sappiamo che inseriamo delle informazioni tecniche su un blog basato sul risparmio energetico, e per me l'impianto a pavimento non può dare il massimo della resa proprio perchè il dissipatore è nascosto sotto il pavimento stesso. Partendo infatti da questo,il calore per convezione si sposterebbe verso il solaio nel giro di pochi secondi e li rimarrebbe allo stesso modo come quello prodotto dai termosifoni.

Per poter avere allora una temperatura soddisfacente è necessario coibentare (come già ho detto) in ogni caso ed in modo appropriato il solaio superiore.

Un qualsiasi dissipatore emana energia termica in tre modi : Per conduzione, per radiazione e per convezione. Nel merito,i tubi nell'impianto a pavimento emanano calore solo per conduzione sul pavimento stesso e poi questo per convezione verso l'alto e non per convezione diretta verso l'ambiente ne tanto meno per radiazione in quanto bloccata da materiale completamente opaco.

Sul radiatore in alluminio invece esistono sia quella per convezione che quella per radiazione con un coeff. di trasmissione centinaia di volte più grande rispetto ai dissipatori plastici usati adesso negli impianti a pavimento. Infine per pareggiare un normale radiatore in alluminio ( radiatore per automobili) da mt 1 mt x 1 mt x 0,1 mt = 100 mq di superficie utile (coeff = 1000 mt quadri/ mt cubo ) servirebbero ben 1428 mt lineari di tubi a pavimento.

Come puoi vedere non c'è proporzione. Però se vuoi camminare a piedi scalzi sul pavimento nel periodo invernale allora hai ragione tu e sicuramente serve riscaldarlo.

 
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