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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Solare Fotovoltaico

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Inverter Aiuto
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emuland

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Inviato il: 04/05/2022 06:25:15

l'inverter a 24v puo fare al caso tuo (2 pannelli e 2 batterie) il problema sono i carichi che ci vuoi mettere.

l'unica soluzione sarebbe un inverter di quelli col sensore di corrente che "prelevano" solo fino ad un certo valore in watt (che deve essere inferiore o uguale al massimo che possono dare le tue batterie)

c'è un altro post su questo forum riguardo ai pannelli con inseguitori e mi pare usi appunto uno di questi inverter (a 48v però).

dovrebbe esistere una versione compatibile anche col 24v delle tue batterie (che sono al momento il problema più grosso perchè piccole)



---------------
Il posto dove ti propongono confronto, ma anche no! dove la verità è la fuori, forse.Dove si riscrive la storia a piacimento! Quello è la sezione Generica
Ah beh se lo dice Bolle... ma Bolle non esiste...ma ancora non lo sa o non se ne è accorto

 

Antonio17@

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Inviato il: 04/05/2022 10:03:27

CITAZIONE (emuland, 04/05/2022 06:25:15 ) Discussione.php?216843&3#MSG31

l'inverter a 24v puo fare al caso tuo (2 pannelli e 2 batterie) il problema sono i carichi che ci vuoi mettere.

l'unica soluzione sarebbe un inverter di quelli col sensore di corrente che "prelevano" solo fino ad un certo valore in watt (che deve essere inferiore o uguale al massimo che possono dare le tue batterie)

c'è un altro post su questo forum riguardo ai pannelli con inseguitori e mi pare usi appunto uno di questi inverter (a 48v però).

dovrebbe esistere una versione compatibile anche col 24v delle tue batterie (che sono al momento il problema più grosso perchè piccole)


Grazie, anche per la tua partecipazione. Sto guardando tutto ed ero arrivato anche a questo. Te ti riferisci ad uno di questo giusto? LINK

Qui la situazione è complicata ogni "tecnico" dice una cosa. Ma non si capisce però se sono tecnici o no. Ora stanno dicendo su internet che su questi inverter bisogna stare attenti perché c'è la corrente flottante.



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Il mio impianto è composto da 10 pannelli della longi 6 da 455 e 4 da 450 e un inverter 5.5 kw cinese. Il tutto al momento va alla grande anche nelle ore nuvolose. Località Napoli.

 

OrsoMario

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Inviato il: 04/05/2022 11:06:57

Ciao Antonio17@,

se hai tempo, puoi dare un occhiata alla discussione che tratta il rifacimento del mio impianto,

si può dire che non è un impianto proprio fatto "bene" perchè ha un paio di lacune, ma per ora và alla grande,
così magari ti togli qualche dubbio e magarai te ne fai venire altri

ti posto il link da pagina 10 LINK

ma se vuoi puoi dargli un occhiata anche da pagina uno...



Modificato da OrsoMario - 04/05/2022, 20:50:44


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Inverter PWM Edison 3024, fotovoltaico 7500Wp,
6000Wp sotto MPPT Tracer 10420, 1500Wp sotto inverter PWM,
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BellaEli

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Inviato il: 04/05/2022 11:10:02

Riprendiamo il discorso...

Avevamo fatto un po' di analisi sulle batterie al piombo, ora proviamo ad analizzare la questione con le batterie al litio.

Anche per quest'ultime valgono le solite 2 regole:
1) Scarica Massima;
2) Massima Corrente continuativa prelevabile;
solo che per le litio i valori sono molto più alti, quindi riusciamo a sfruttarle meglio.

Come hai già letto e scritto le litio possono essere scaricate fino al 90% della loro capacità senza comprometterne la loro durata, quindi se avessi una litio da 135 Ah potrai sfruttarla come se avessi una litio da 120 Ah

Inoltre, le correnti di carica/scarica consigliate sono molto maggiori, puoi tranquillamente lavorare con correnti nell'ordine del 40% rispetto la capacità nominale: in pratica, per una litio da 135 Ah potresti lavorare con correnti di 55 A.

Facendo una ipotetica tabella comparativa avresti questa situazione:


Tipo Batteria:            Piombo                Litio
------------------------------------------------------------------------
SOC:                      50 % (Forzatura)      90 % (Parametri Normali)
Corrente di Scarica:      C5 (Forzatura)        C2,5 (Parametri Normali)
Tensione:                 24 Volt               24 Volt
Capacità:                 135 Ah                135 Ah
Energia Utilizzabile:     1,6 kW                2,9 kW
Carico Massimo:           650 Watt              960 Watt


A tutti questi vantaggi si aggiunge il fatto che le litio sono moooolto più leggere e maneggevoli, oltre che più compatte.
L'unica nota negativa è che, almeno ipoteticamente, le litio possono incendiarsi ma le piombo, con il loro acido, non è che sono proprio un giocattolino...

Elix



---------------
C'è un limite al fai da te ???
Si, ma lo stabiliamo noi !!!

 

Antonio17@

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Inviato il: 04/05/2022 11:16:22

CITAZIONE (OrsoMario, 04/05/2022 11:06:57 ) Discussione.php?216843&3#MSG33

Ciao Antonio17@,

se hai tempo, puoi dare un occhiata alla discussione che tratta il rifacimento del mio impianto,

si può dire che non è un impianto proprio fatto "bene" perchè ha un pao di lacune, ma per ora và alla grande,
così magari ti togli qualche dubbio e magarai te ne fai venire altri

ti posto il link da pagina 10 LINK

ma se vuoi puoi dargli un occhiata anche da pagina uno...


Sicuramente Orso. Con l'aiuto di voi tutti troverò una soluzione che fa al mio caso. per il momento colgo l'occasione di dirti che anche il mio impianto complesso e sensato va alla grande. Ma lo devo rimodernare.



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Inviato il: 04/05/2022 11:23:31

CITAZIONE (BellaEli, 04/05/2022 11:10:02 ) Discussione.php?216843&3#MSG34

Riprendiamo il discorso...

Avevamo fatto un po' di analisi sulle batterie al piombo, ora proviamo ad analizzare la questione con le batterie al litio.

Anche per quest'ultime valgono le solite 2 regole:
1) Scarica Massima;
2) Massima Corrente continuativa prelevabile;
solo che per le litio i valori sono molto più alti, quindi riusciamo a sfruttarle meglio.

Come hai già letto e scritto le litio possono essere scaricate fino al 90% della loro capacità senza comprometterne la loro durata, quindi se avessi una litio da 135 Ah potrai sfruttarla come se avessi una litio da 120 Ah

Inoltre, le correnti di carica/scarica consigliate sono molto maggiori, puoi tranquillamente lavorare con correnti nell'ordine del 40% rispetto la capacità nominale: in pratica, per una litio da 135 Ah potresti lavorare con correnti di 55 A.

Facendo una ipotetica tabella comparativa avresti questa situazione:


Tipo Batteria:            Piombo                Litio
------------------------------------------------------------------------
SOC:                      50 % (Forzatura)      90 % (Parametri Normali)
Corrente di Scarica:      C5 (Forzatura)        C2,5 (Parametri Normali)
Tensione:                 24 Volt               24 Volt
Capacità:                 135 Ah                135 Ah
Energia Utilizzabile:     1,6 kW                2,9 kW
Carico Massimo:           650 Watt              960 Watt


A tutti questi vantaggi si aggiunge il fatto che le litio sono moooolto più leggere e maneggevoli, oltre che più compatte.
L'unica nota negativa è che, almeno ipoteticamente, le litio possono incendiarsi ma le piombo, con il loro acido, non è che sono proprio un giocattolino...

Elix



Confermo. Sto studiando anche questo discorso delle batterie a litio e sto cercando anche di capire la funzione del bms (mondo nuovo per me) ma non sono indeciso è che tecnicamente quando trovo una buona soluzione poi esce fuori che altri tecnici dicono che il bms può creare problemi. Un altro sta studiando come toglierlo. Un altro ancora dice che: (non ho capito tanto bene) che se si blocca il bms passa la corrente e brucia tutto. Un altro dice che ha trovato il sistema se il bms non funziona che mettendo non ho capito cosa poi la corrente non passa più e non si brucia nulla. Io so solo che tanti hanno gli impianti e che nessuno si lamenta di nulla. Come vedi qui la confusione è totale. Te comunque tecnicamente sei molto preparato e ti faccio i miei complimenti. Spieghi le cose benissimo. Diciamo che dai fiducia.



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BellaEli

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Inviato il: 04/05/2022 11:47:13

Conclusa la questione "batterie" proviamo ad analizzare la questione "Tensione di stringa".

Facciamo una premessa: ogni inverter ha il suo ingresso per collegare i pannelli e tale ingresso ha i suoi limiti che sono:

1) Tensione massima applicabile.
2) Potenza massima applicabile.

Per capire il primo parametro dobbiamo partire dall'etichetta posta dietro un pannello, ne prendo una a caso:

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/U/etichetta.png



Come puoi vedere questo pannello ha una tensione a vuoto di 21,2 Volt: in pratica se lo metti al sole e colleghi solo un tester ai suoi morsetti leggerai massimo 21,2 Volt.

Anche l'inverter, per l'ingresso dei pannelli, ha il suo range di funzionamento:
ci può essere un inverter che lavora da 10 a 30 volt,
un altro che lavora da 60 a 145 Volt,
un altro ancora che lavora da 320 a 485 Volt.

Se hai un solo pannello solo il primo inverter citato nell'esempio funzionerà, gli altri 2 non potranno funzionare.

Ma allora come si fa?
Semplice, si mettono in serie tanti pannelli fino a raggiungere la tensione richiesta dall'inverter e più ci si avvicina alla tensione massima meglio è.

Per fare un esempio sul primo inverter collegherai 1 solo pannello, gli altri in parallelo (ovvero stessa tensione)
sul secondo inverter (145 V / 21,2 V = 6,84 Pannelli) collegherai 6 pannelli in serie (21,2 x 6 = 127,2 Volt)
sul terzo inverter (485 V / 21,2 V = 22,87 Pannelli) collegherai 22 pannelli in serie (22 , 21,2 = 466 Volt)

Quando colleghi dei pannelli in serie la Voc si somma, quindi se colleghi 3 pannelli come quelli citati sopra otterrai 21,2 Volt x 3 = 63,3 Volt, che viene chiamata "Tensione di Stringa".

Se colleghi 3 pannelli da 100 Watt con Voc di 21,2 Volt in serie è come se avessi un pannello da 300 Watt con Voc di 63,3 Volt.

Questi 3 pannelli puoi collegarli in parallelo ad altri 3 pannelli per raddoppiare la potenza (300 W) e così via, sempre 3 a 3 (900 W, 1.200 W, etc.).

Ricorda: la tensione di stringa deve sempre essere inferiore al valore massimo accettato dall'inverter ma comunque vicino al suo valore massimo!




Per quanto riguarda l'altro parametro, ovvero la potenza massima applicabile, è un valore che ci fa capire quanto l'inverter sia capace di gestire l'energia proveniente dai pannelli.

Ci sono varie tipologie di inverter (ibridi, grid-tie, etc.) e a seconda del modello al loro interno hanno dei circuiti che svolgono funzioni diverse.

Tutti gli inverter hanno in comune lo stadio di uscita, ovvero quella parte di circuito che prende la tensione, ad esempio, dalle batterie e la convertono in 230 Volt in corrente alternata.

Lo stadio di uscita ha la sua potenza massima, ad esempio 3 kW: questo vuol dire che il massimo carico collegabile allo stadio di uscita è di 3 kW.

Tuttavia le batterie devono essere ricaricate e tale compito è demandato al regolatore di carica che non ha nulla a che vedere con lo stadio di uscita: è proprio un altro circuito, come se nella scatola dell'inverter ci fosse un'altra scatola contenente il regolatore di carica.

Questo stadio ha un ingresso (dai i pannelli) e una uscita (verso la batteria) e una potenza massima gestibile che può essere diversa da quella dello stadio di uscita.

Quindi possiamo avere un inverter da 3 kW di uscita capace di gestire una potenza dai pannelli di 5 kW oppure un inverter da 3 kW di uscita capace di gestire una potenza dai pannelli di solo 1 kW.

Ma allora perchè prendere il secondo modello? Semplice, costa di meno!

E come facciamo a capire cosa acquistare? Guardando le specifiche dell'inverter e il nostro portafoglio!




È per questo che tutti ti hanno sconsigliato di aquistare a caso con l'idea di aggiungere le parti un po' per volta: questa cosa è fattibile ma occorre stabilire a monte il progetto dell'impianto, acquistare i componenti fondamentali e pian piano aggiungere le sole parti che possono essere acquistate in un secondo momento.

In ogni casi tieni sempre presente che le perdite sono legate alla corrente:
1 kW a 12 volt vuol dire 80 Amper,
1 kW a 24 volt vuol dire 40 Amper,
1 kW a 48 volt vuol dire 20 Amper,
quindi, dal punto di vista dell'efficienza, è sempre preferibile lavorare con tensioni più alte: batterie da 48 Volt e stringhe da 400 volt o più.

Elix



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Inviato il: 04/05/2022 12:37:58

CITAZIONE (OrsoMario, 04/05/2022 11:06:57 ) Discussione.php?216843&3#MSG33

Ciao Antonio17@,

se hai tempo, puoi dare un occhiata alla discussione che tratta il rifacimento del mio impianto,

si può dire che non è un impianto proprio fatto "bene" perchè ha un pao di lacune, ma per ora và alla grande,
così magari ti togli qualche dubbio e magarai te ne fai venire altri

ti posto il link da pagina 10 LINK

ma se vuoi puoi dargli un occhiata anche da pagina uno...



Complimenti, ho visto che in molti ti hanno aiutato a farlo. Ma non ho capito poi se sei passato a 48v o sei rimasto a 24 che secondo me è il migliore se non hai le litio (che da quello che leggo) sono le migliori e stanno cercando anche di avere meno problemi possibili.



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Inviato il: 04/05/2022 13:14:51

CITAZIONE (BellaEli, 04/05/2022 11:47:13 ) Discussione.php?216843&3#MSG37

Conclusa la questione "batterie" proviamo ad analizzare la questione "Tensione di stringa".

Facciamo una premessa: ogni inverter ha il suo ingresso per collegare i pannelli e tale ingresso ha i suoi limiti che sono:

1) Tensione massima applicabile.
2) Potenza massima applicabile.

Per capire il primo parametro dobbiamo partire dall'etichetta posta dietro un pannello, ne prendo una a caso:

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/U/etichetta.png



Come puoi vedere questo pannello ha una tensione a vuoto di 21,2 Volt: in pratica se lo metti al sole e colleghi solo un tester ai suoi morsetti leggerai massimo 21,2 Volt.

Anche l'inverter, per l'ingresso dei pannelli, ha il suo range di funzionamento:
ci può essere un inverter che lavora da 10 a 30 volt,
un altro che lavora da 60 a 145 Volt,
un altro ancora che lavora da 320 a 485 Volt.

Se hai un solo pannello solo il primo inverter citato nell'esempio funzionerà, gli altri 2 non potranno funzionare.

Ma allora come si fa?
Semplice, si mettono in serie tanti pannelli fino a raggiungere la tensione richiesta dall'inverter e più ci si avvicina alla tensione massima meglio è.

Per fare un esempio sul primo inverter collegherai 1 solo pannello, gli altri in parallelo (ovvero stessa tensione)
sul secondo inverter (145 V / 21,2 V = 6,84 Pannelli) collegherai 6 pannelli in serie (21,2 x 6 = 127,2 Volt)
sul terzo inverter (485 V / 21,2 V = 22,87 Pannelli) collegherai 22 pannelli in serie (22 , 21,2 = 466 Volt)

Quando colleghi dei pannelli in serie la Voc si somma, quindi se colleghi 3 pannelli come quelli citati sopra otterrai 21,2 Volt x 3 = 63,3 Volt, che viene chiamata "Tensione di Stringa".

Se colleghi 3 pannelli da 100 Watt con Voc di 21,2 Volt in serie è come se avessi un pannello da 300 Watt con Voc di 63,3 Volt.

Questi 3 pannelli puoi collegarli in parallelo ad altri 3 pannelli per raddoppiare la potenza (300 W) e così via, sempre 3 a 3 (900 W, 1.200 W, etc.).

Ricorda: la tensione di stringa deve sempre essere inferiore al valore massimo accettato dall'inverter ma comunque vicino al suo valore massimo!




Per quanto riguarda l'altro parametro, ovvero la potenza massima applicabile, è un valore che ci fa capire quanto l'inverter sia capace di gestire l'energia proveniente dai pannelli.

Ci sono varie tipologie di inverter (ibridi, grid-tie, etc.) e a seconda del modello al loro interno hanno dei circuiti che svolgono funzioni diverse.

Tutti gli inverter hanno in comune lo stadio di uscita, ovvero quella parte di circuito che prende la tensione, ad esempio, dalle batterie e la convertono in 230 Volt in corrente alternata.

Lo stadio di uscita ha la sua potenza massima, ad esempio 3 kW: questo vuol dire che il massimo carico collegabile allo stadio di uscita è di 3 kW.

Tuttavia le batterie devono essere ricaricate e tale compito è demandato al regolatore di carica che non ha nulla a che vedere con lo stadio di uscita: è proprio un altro circuito, come se nella scatola dell'inverter ci fosse un'altra scatola contenente il regolatore di carica.

Questo stadio ha un ingresso (dai i pannelli) e una uscita (verso la batteria) e una potenza massima gestibile che può essere diversa da quella dello stadio di uscita.

Quindi possiamo avere un inverter da 3 kW di uscita capace di gestire una potenza dai pannelli di 5 kW oppure un inverter da 3 kW di uscita capace di gestire una potenza dai pannelli di solo 1 kW.

Ma allora perchè prendere il secondo modello? Semplice, costa di meno!

E come facciamo a capire cosa acquistare? Guardando le specifiche dell'inverter e il nostro portafoglio!




È per questo che tutti ti hanno sconsigliato di aquistare a caso con l'idea di aggiungere le parti un po' per volta: questa cosa è fattibile ma occorre stabilire a monte il progetto dell'impianto, acquistare i componenti fondamentali e pian piano aggiungere le sole parti che possono essere acquistate in un secondo momento.

In ogni casi tieni sempre presente che le perdite sono legate alla corrente:
1 kW a 12 volt vuol dire 80 Amper,
1 kW a 24 volt vuol dire 40 Amper,
1 kW a 48 volt vuol dire 20 Amper,
quindi, dal punto di vista dell'efficienza, è sempre preferibile lavorare con tensioni più alte: batterie da 48 Volt e stringhe da 400 volt o più.

Elix


Si vero e ho capito che si guadagna anche su i cavi che sono poi più piccoli in confronto a 12 e 24.


Anche questo post mi ha fatto capire molto postando l'etichetta e saper come leggere e calcolare il tutto. Infatti se sapevo leggere l'etichetta l'altro giorno, sapevo che non dovevo andare a prendere quell'inverter perché non partiva con due pannelli come da mia intenzione. per fortuna che non l'aveva.

Ora che so, saprei anche scegliere quale prendere per farlo funzionare con due pannelli o con più pannelli.

Benissimo si può dire che oggi in pochi giorni ho fatto un grande passo con tutte queste spiegazioni. Mi aiuteranno anche a capire molto.

Ora sto studiando un altra cosa ma che non saranno soldi persi.


Attenzione, provvisoriamente e solo provvisoriamente, vorrei prendere un inverter ibrido a 24v e due pannelli da 330w. Vorrei collegare in serie i due pannelli che ho gia da 300 con quelli che prendo.

Per poi fare questo piccolo impiantino. Ma sempre provvisoriamente e vedere che guadagno ho su tutta la casa. Lo so che è poco. Ma sarà tanto quando poi so cosa scegliere e questo lo passo a mia madre che vive da sola.

Non adesso, ma quando sono pronto avrei bisogno di poche informazioni.



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Inviato il: 04/05/2022 13:27:08

Elix, vediamo come esempio se ho capito quello che hai scritto o meglio come leggere l'etichette.

questa è una etichetta di un inverter
Potenza nominale: 3000W non da più di tanto
• Tensione nominale: 24V con batteria a 24v
• Potenza di picco: 6000W arriva max a questi watt
• Regolatore di carica: integrato PWM 50A non bisogna superare i 50a
• Tensione massima fotovoltaico: 80Voc due pannelli da 330 sono 79.8 può partire ma è meglio tre pannelli
• Potenza massima fotovoltaico: 1500Wp non si possono applicare pannelli oltre a questi wat
• Caricabatterie di rete: 25A carica le batterie a 25a
• Obbligo batterie: minimo 100Ah @ 24V non è possibile mettere una 90a ma più di 100a



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Inviato il: 04/05/2022 13:32:36

CITAZIONE (Antonio17@, 04/05/2022 13:27:08 ) Discussione.php?216843&3#MSG40

Elix, vediamo come esempio se ho capito quello che hai scritto o meglio come leggere l'etichette.

questa è una etichetta di un inverter
Potenza nominale: 3000W non da più di tanto ---- 2400w massimi reali
• Tensione nominale: 24V con batteria a 24v
• Potenza di picco: 6000W arriva max a questi watt per pochi secondi
• Regolatore di carica: integrato PWM 50A non bisogna superare i 50a questo modo non è ottimale per sfruttare i pannelli
• Tensione massima fotovoltaico: 80Voc due pannelli da 330 sono 79.8 può partire ma è meglio tre pannelli no, cosi rompi il regolatore. devi lasciare un 10% di margine (cioè non devi superare i 70 o al passaggio di una nuvola rischi di rompere tutto)
• Potenza massima fotovoltaico: 1500Wp non si possono applicare pannelli oltre a questi wat puoi tranquillamente mettere anche 10kw, ma produrranno al massimo 1500w
• Caricabatterie di rete: 25A carica le batterie a 25a (da rete 25a massimo, da pannelli 1500/24 circa)
• Obbligo batterie: minimo 100Ah @ 24V non è possibile mettere una 90a ma più di 100aè solo un consiglio



ecco



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Inviato il: 04/05/2022 13:52:48

CITAZIONE (Antonio17@, 04/05/2022 13:27:08 ) Discussione.php?216843&3#MSG40

Elix, vediamo come esempio se ho capito quello che hai scritto o meglio come leggere l'etichette....



• Potenza nominale: 3.000W non da più di tanto: Corretto

• Tensione nominale: 24V con batteria a 24v: Corretto

• Potenza di picco: 6000W arriva max a questi watt: Corretto, quindi se il motore dell'autoclave alla partenza assorbe più di 3.0000 W lui ce la fa.

• Regolatore di carica: integrato PWM 50A non bisogna superare i 50a:
Di cosa? Prendiamo un'altra etichetta:

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/U/Pannello_2.png


Come puoi vedere la corrente di corto circuito (ISC) è di 9,11 Amper. PWM 50A vuol dire che la corrente proveniente dai tuoi pannelli non deve superare 50 Amper.
Supponiamo che hai 10 pannelli di quelli mostrati in etichetta: se li colleghi tutti in serie ottieni una tensione complessiva Voc di (38,40 x 10) 384 Volt, con una corrente ISC di 9,11 Amper, quindi non hai problemi.
Se li colleghi in parallelo hai una tensione complessiva Voc di 38,40 Volt con una corrente ISC di (9,11 x 10) 91,1 Amper!
Se realizzi 2 stringhe da 5 pannelli ciascuno avrai una tensione complessiva Voc (38,40 x 5) di 192 Volt, con una corrente complessiva ISC di (9,11 x 2) 18,22 Amper
Quindi non conta solo il numero di pannelli che hai ma anche come li colleghi!

• Tensione massima fotovoltaico: 80Voc due pannelli da 330 sono 79.8 può partire ma è meglio tre pannelli: No, è tutto il contrario la tensione che gli arriva dai pannelli non deve mai superare 80 volt, altrimenti bruci l'inverter!
Se i tuoi pannelli hanno una Voc di 21,2 Volt puoi collegarne 3 in serie (21,2 V x 3) ottenendo una Voc di 63,6 Volt, minore degli 80 Volt massimi.

• Potenza massima fotovoltaico: 1500Wp non si possono applicare pannelli oltre a questi watt: Corretto, il regolatore di carica interno all'inverter può gestire massimo 1,5 kW, anche se in uscita lo stadio finale può fornire picchi di 6 kW !

• Caricabatterie di rete: 25A carica le batterie a 25a: Se i pannelli non producono energia e devi caricare le batterie con la rete enel lui riuscirà a caricare le batterie con una corrente massima di 25 Amper. Quindi, se hai una batteria da 1.000 Ah, per caricarla al 100% occorreranno: 1.000 Ah / 25 A = 40 ore, ovvero più di 1 giorno e mezzo!!!

• Obbligo batterie: minimo 100Ah @ 24V non è possibile mettere una 90a ma più di 100a: Corretto



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C'è un limite al fai da te ???
Si, ma lo stabiliamo noi !!!

 

Antonio17@

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Inviato il: 04/05/2022 14:24:52

Tensione massima fotovoltaico: 80Voc
Ok ho letto anche emuland.

Allora non ho capito dove leggere per vedere un inverter di quanti pannelli ha bisogno per partire.



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Il mio impianto è composto da 10 pannelli della longi 6 da 455 e 4 da 450 e un inverter 5.5 kw cinese. Il tutto al momento va alla grande anche nelle ore nuvolose. Località Napoli.

 

Antonio17@

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Inviato il: 04/05/2022 14:27:02

CITAZIONE (BellaEli, 04/05/2022 13:52:48 ) Discussione.php?216843&3#MSG42

CITAZIONE (Antonio17@, 04/05/2022 13:27:08 ) Discussione.php?216843&3#MSG40
Elix, vediamo come esempio se ho capito quello che hai scritto o meglio come leggere l'etichette....



• Potenza nominale: 3.000W non da più di tanto: Corretto

• Tensione nominale: 24V con batteria a 24v: Corretto

• Potenza di picco: 6000W arriva max a questi watt: Corretto, quindi se il motore dell'autoclave alla partenza assorbe più di 3.0000 W lui ce la fa.

• Regolatore di carica: integrato PWM 50A non bisogna superare i 50a:
Di cosa? Prendiamo un'altra etichetta:

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/U/Pannello_2.png


Come puoi vedere la corrente di corto circuito (ISC) è di 9,11 Amper. PWM 50A vuol dire che la corrente proveniente dai tuoi pannelli non deve superare 50 Amper.
Supponiamo che hai 10 pannelli di quelli mostrati in etichetta: se li colleghi tutti in serie ottieni una tensione complessiva Voc di (38,40 x 10) 384 Volt, con una corrente ISC di 9,11 Amper, quindi non hai problemi.
Se li colleghi in parallelo hai una tensione complessiva Voc di 38,40 Volt con una corrente ISC di (9,11 x 10) 91,1 Amper!
Se realizzi 2 stringhe da 5 pannelli ciascuno avrai una tensione complessiva Voc (38,40 x 5) di 192 Volt, con una corrente complessiva ISC di (9,11 x 2) 18,22 Amper
Quindi non conta solo il numero di pannelli che hai ma anche come li colleghi!

• Tensione massima fotovoltaico: 80Voc due pannelli da 330 sono 79.8 può partire ma è meglio tre pannelli: No, è tutto il contrario la tensione che gli arriva dai pannelli non deve mai superare 80 volt, altrimenti bruci l'inverter!
Se i tuoi pannelli hanno una Voc di 21,2 Volt puoi collegarne 3 in serie (21,2 V x 3) ottenendo una Voc di 63,6 Volt, minore degli 80 Volt massimi.

• Potenza massima fotovoltaico: 1500Wp non si possono applicare pannelli oltre a questi watt: Corretto, il regolatore di carica interno all'inverter può gestire massimo 1,5 kW, anche se in uscita lo stadio finale può fornire picchi di 6 kW !

• Caricabatterie di rete: 25A carica le batterie a 25a: Se i pannelli non producono energia e devi caricare le batterie con la rete enel lui riuscirà a caricare le batterie con una corrente massima di 25 Amper. Quindi, se hai una batteria da 1.000 Ah, per caricarla al 100% occorreranno: 1.000 Ah / 25 A = 40 ore, ovvero più di 1 giorno e mezzo!!!

• Obbligo batterie: minimo 100Ah @ 24V non è possibile mettere una 90a ma più di 100a: Corretto


gli ampere in prallelo si moltiplicano.
Si ho capito che vanno in serie e no in parallelo o serie e parallelo insieme come dici.



Modificato da Antonio17@ - 04/05/2022, 14:37:11


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Il mio impianto è composto da 10 pannelli della longi 6 da 455 e 4 da 450 e un inverter 5.5 kw cinese. Il tutto al momento va alla grande anche nelle ore nuvolose. Località Napoli.

 

OrsoMario

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Inviato il: 04/05/2022 15:49:17


CITAZIONE

Allora non ho capito dove leggere per vedere un inverter di quanti pannelli ha bisogno per partire.


Di solito c'è nella descrizione delle caratteristiche del regolatore o inverter,

tipo il mio regolatore ha una voc massima di 200V con range di lavoro 90 180V, ma per far funzionare bene il regolatore ho tenuto una tensione di lavoro proveniente da i pannelli di 155V che in base alle temperature cambia, se fa molto caldo la voc scende a 149v se fà freddo sale a 166v,

per lavorare bene il regolatore deve ricevere da i pannelli una voc che non deve essere ne troppo bassa ne troppo alta se il regolatore ha una voc max di 200V 170v di voc possono andare bene,
(questo è solo un esempio) ogni regolatore ha i suoi parametri di avoro



Modificato da OrsoMario - 04/05/2022, 15:56:32


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Inverter PWM Edison 3024, fotovoltaico 7500Wp,
6000Wp sotto MPPT Tracer 10420, 1500Wp sotto inverter PWM,
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