| Ferrobattuto
| Inviato il: 3/6/2009,19:25
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Salve a tutti. Secondo me, visto che non è stato già fatto prima, probabilmente non sarà pratico o conveniete. Comunque per provare puoi depositare sulle lastrine del fondo un po' di materiale preso da altre batterie vecchie, qualche stazionaria in disuso, se ne hai. In genere sono le positive a sbriciolarsi, per cui potresti collegarle al polo positivo. Occhio però a studiarti bene la circolazione di corrente interna, che rischi di creare un qualche corto o via preferenziale per la corrente, che circolerebbe meno nelle altre piastre. Probabilmente lavorerebbe di più la parte inferiore delle piastre (con maggiore corrosione?) e meno quella superiore. Saluti. Ferro
| | | | maxdef
| Inviato il: 8/6/2009,10:07
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CITAZIONE (maxdef @ 27/4/2009, 07:39) ...invece la mia 100Ah rimontata con piastre nuove+ e vecchie - ancora mi ha dato problemi, due elementi sono di nuovo in corto,non ho avuto modo di rismontarla, ma temo che il problema siano le vecchie bustine che creano dei ponti tra le piastre.....potrebbero aver perso con il tempo la caratteristica di isolare oppure si sono semplicemente rotte nel rimontaggio... ...dopo oltre un mese ho deciso di rimettere mano alla 100Ah ricostruita,ho letto nel forum di un "estremo" tentativo con la saldatrice ad arco,così gli ho dato un paio di "botte"a oltre 100A e ho riprovato a caricarla....incredibilmente sembra che per il momento vada tutto bene,prende la carica come se non fosse successo nulla
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 8/6/2009,10:35
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CITAZIONE (maxdef @ 8/6/2009, 11:07) CITAZIONE (maxdef @ 27/4/2009, 07:39) ...invece la mia 100Ah rimontata con piastre nuove+ e vecchie - ancora mi ha dato problemi, due elementi sono di nuovo in corto,non ho avuto modo di rismontarla, ma temo che il problema siano le vecchie bustine che creano dei ponti tra le piastre.....potrebbero aver perso con il tempo la caratteristica di isolare oppure si sono semplicemente rotte nel rimontaggio... ...dopo oltre un mese ho deciso di rimettere mano alla 100Ah ricostruita,ho letto nel forum di un "estremo" tentativo con la saldatrice ad arco,così gli ho dato un paio di "botte"a oltre 100A e ho riprovato a caricarla....incredibilmente sembra che per il momento vada tutto bene,prende la carica come se non fosse successo nulla Perchè adesso la batteria ha paura.
| | | | maxdef
| Inviato il: 8/6/2009,12:51
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CITAZIONE (Lupo cattivo @ 8/6/2009, 11:35) Perchè adesso la batteria ha paura. ...e lo credo bene,sotto voce gli ho anche ricordato che se non fa il suo lavoro, posso sempre accendere la forgia....in stile Ferro!!!!!
| | | | DOLOMITICO
| Inviato il: 8/6/2009,15:52
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Beh,diciamo che la saldatrice è un gigantesco megapulse,un po grezzo ma cmq qualcosa fa. credo io che la batteria abbia paura,cè una migrazione di accumulatori al piombo verso l'Africa,hanno paura di certi italiani con intenzioni poco ortodosse.
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 8/6/2009,20:05
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Visto ragazzi? Con le buone maniere si ottiene tutto.........
| | | | Keyosz
| Inviato il: 10/6/2009,08:51
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Ciao a tutti, alla tele avevo visto tempo fà un servizio su come sono fatte le batterie, sapete quella trasmissione "com'è fatto" che fa vedere come sono assemblate le cose, niente di veramente interessante per chi cerca particolari tecnici, ma vorrei provare a proporvi questi 2 video in cui si vede come fabbricano (assemblano) le batterie e l'altro di come le riciclano, più che altro perchè guardando bene magari ci capita all'occhio qualche particolare utile per il nostro fai-da-te.
Per esempio avevo letto da qualche parte che la pasta di materiale attivo che pressano sulle griglie delle batterie auto è ossido di piombo sia sul + che sul - e poi con una carica di formazione diventa biossido sul + e piombo spugnoso sul -, un particolare che si vede nel video, tra l'altro è una cosa nuova che ho appreso, pensavo che il materiale attivo pressato sulle piastre fosse già quello finale ovvero di due tipi diversi e invece no....
Si vede anche la fase in cui mettono le famose bustine isolanti tra le piastre, e mi pare di capire dal video che in quella fabbrica imbustano le positive....
Mi piace tantissimo il braccio robot che prende il pacco di piastre e le maneggia come fossero piume immergendole nel piombo fuso che diventa la barra collettrice del + e del -, che bello avere un tale robot a casa per l'autocostruzione!!!!
Il video del riciclo delle batterie potrebbe forse rilevare qualche particolare interessante a tutti quello che qui soffrono di fusionite acuta!!!
Lo so, lo so, sono in inglese, nessuno su youtube li ha messi in italiano, e ci sono in italiano alla tele, va beh accontentiamoci, io un pò riesco a seguire quello che dicono, poi basta riascoltarlo, mi spiace solo per Ferro che lo sò già si lamenterà di questo particolare, però alla fine anche solo curiosare come fanno le cose e poi con il suo ingegno troverà qualcosa di interessante anche solo spiando come le fanno.
Buona visione....
| | | | Keyosz
| Inviato il: 11/6/2009,20:20
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In preparazione al prossimo esperimento di realizzazione di un elemento con piastre a griglia di recupero da batterie comuni ho voluto provare delle comuni spugnette perse all'iper mercato, sulla confezione c'è scritto che sono fatte di cellulosa ed in genre a contatto con la candeggina si disfano in una settimana, allora ho immerso una di esse in acido solforico, la soluzione al 20-30% delle batterie al piombo, la spugnetta che vedete in foto è immersa da circa 3 giorni, aspetto ancora un pò, ma per ora mangeggiandola con una pinza pare mantenere la sua integrita, come potete anche vedere in foto.
L'idea è quella di provare diversi materiali per i separatori, separatori che oltre ad essere porosi, isolanti e resistenti all'acido, devono anche costare poco (se non di recupero a costo 0) e a mio avviso avere la caratteristica di tenere pressato il materiale attivo, sopratutto positivo (PbO2), bene bene sulla piastre, forse così facendo anche le comuni griglie delle batterie di recupero potrebbero durare un pò più a lungo, unito al fatto di scongiurare il più a lungo possibile i corti magari con uno spessore adeguato, non i 2 micron delle bustine commerciali!
Il fatto che sia spugnoso, gommoso e morbido dovrebbe dare la giusta elasticità alle dilatazioni mantenendo la giusta pressione sulla superfice, resta un pò il dubbio che non lasci via di fuga adeguata ai gas prodotti in fase di carica, ma preferisco una reazione più lenta che vedere il materiale attivo, ergo Ah, depositarsi irreversibilmente sul fondo!!!
Qualcuno esperto di chimica vuole azzardare pronostici sulla longevità di tale spugnetta nel suo bagno acido?
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 11/6/2009,20:56
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Video interessantissimi Keyosz, da prenderci un sacco di spunti. Per le spugnette io mi limito ad aspettare l'esito delle tue prove. Che io sappia la cellulosa non reagisce molto bene all'acido solforico, tanto che se cade un goccio di soluzione per accumulatori su un cartone dopo un po' diventa violaceo e si disfa. Lo stesso per i pantaloni di cotone (provare per credere.... ). Comunque nulla vieta che quelle pezzette reagiscano meglio.... Basta aspettare. Prova anche il passaggio della corrente, non si sa mai..... Il fatto che la roba porosa non lasci passare molto il gas non dovrebbe destare preoccupazione, quelli al gel allora cosa dovrebbero fare? Esplodere? In una stazionaria, dove la corrente è una minima frazione della capacità nominale, di gas dovrebbe prodursene molto poco, e riuscire a smaltirsi comunque. E' un'ottima cosa che i separatori possano assorbire eventuali dilatazioni, in quanto partendo da piastre metalliche, lo strato di ossido che si forma spontaneamente sulla superficie in effetti aumenta, anche se di poco, lo spessore delle piastre, come anche una eventuale solfatazione, tanto che se ci fate caso, quelle da auto quando diventano inefficienti si gonfiano sui lati, e se la solfatazione è tanta le piastre internamente si "schiattano". Buon lavoro. Ferro
| | | | Keyosz
| Inviato il: 11/6/2009,21:16
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Ciao Ferro, si hai perfettamente ragione, infatti credo che il fatto di avere le piastre stipate in pochissimo spazio e i separatori commerciali che sembrano sottili come carta velina siano la causa dei corti nelle celle, quelle piastre si dilatano, anche solo di pochi decimi non visibili ad occhio, poi generano pressioni in alcuni punti e i cristalli o i granelli di piombo perforano la mebrana plastica dell'esile separatore e vai con i corti!
Azzarderei ad ipotizzare che i costruttori di batterie quadruplicherebbero la durata solo impiegando separatori migliori.....
p.s. mentre la gomma piuma nera dei post precedenti fatica ad assorbire l'elettrolita, questa spugnetta immersa solo per metà nel giro di 15 minuti si era inzuppata di acido fin su in cima!!!
| | | | maxdef
| Inviato il: 12/6/2009,07:01
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...bellissimi i due video....una cosa,nel primo si vede quando montano il coperchio delle batterie finite a "mazzate".....sembrerebbero montate solo ad incastro....a meno che i coperchi non siano stati preparati prima con un collante...
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 12/6/2009,10:31
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CITAZIONE (Keyosz @ 11/6/2009, 21:20) ...omissis... Qualcuno esperto di chimica vuole azzardare pronostici sulla longevità di tale spugnetta nel suo bagno acido? Mai o ti trovo, prima o poi, ti trovo.... E le sconti tutte! Se son fatte di cellulosa, è come dice ferro (un altro che debbo trovare... ) La cellulosa pura, in acido forte, non si scioglie , ma diventa fragile perchè l'acido mangia uno dei suoi costituenti che gli da una certa elasticità. Però, facilmente, alla cellulosa della tua spugnetta è stato aggiunto un componente che gli conferisce grande elasticità, superiore all'originaria, non sufficiente agli usi domestici; non cosa possa essere, ma facilmente resiste all'acido, per cui potrebbe anche andare bene. L'unica è provare, come al solito.
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 12/6/2009,13:16
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CITAZIONE ......è come dice ferro (un altro che debbo trovare... ) Ma io mica mi nascondo, caro Lupaccio, è il tuo fiuto che comincia a fare cilecca.....
CITAZIONE Azzarderei ad ipotizzare che i costruttori di batterie quadruplicherebbero la durata solo impiegando separatori migliori..... Hai ragione Keyosz, ma il guadagno sarebbe solo nostro..... Saluti. Ferro
Modificato da Ferrobattuto - 12/6/2009, 14:46
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 12/6/2009,14:52
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CITAZIONE (Keyosz @ 3/6/2009, 16:04) Ciao a tutti, volevo chiedervi un parere, nel caso di cimentarsi con l'autocostruzione di un elemento piombo-acido fai da te, al di là di usare piastre tipo plantè fuse in proprio o griglie di recupero da accumulatori commerciali, visto che comunque alla fine avremo sempre del materiale attivo che si stacca e si deposita sul fondo, la cosa logica da fare, come del resto fanno già i prodotti commerciali, è quella di tenere le piastre sillevate dal fondo con dei distanziali qui quali appoggiano, in modo da lasciare uno spazio ragionevole per il deposito di tali sedimenti senza che vadano a formare corti tra le piastre positive e negative. Ma alla fine quei depositi è materiale attivo, ovvero Ah della batteria, che non prendono più parte alle attività dell'accumulatore e se ne vanno in pensione li sul fondo del vaso. Nel caso mi realizzassi l'accumulatore in fai-da-te potrebbe essere utile mettere una piastra/lamiera di piombo sul fondo collegata elettricamente ad uno dei due poli, in modo tale che la polvere/grani di piombo che vi si depositano sopra in qualche modo continuino a prendere parte alla reazione? Illustro la mia idea con uno schizzo fatto in paint, anche se orrendo, spero sia più esplicativo delle mie parole... (IMG: http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1244037693.jpg) Ho "estratto" le piastre dal vaso per illustrare meglio il fondo, dove ho colorato in grigio l'eventuale piastra conduttiva di piombo sul fondo. Ammesso che l'idea possa avere una qualche utilità resta il dubbio a che polo collegarla, + o -? oppure dividerla in 2 parti uguali be separate ed isolate dallo spessore plastico e fare metà + e metà -? boh, un idea come un altra.... ci pensavo se farlo nel prossimo esperimento.... ovvio che la prova pratica mi darà riposte tra anni ammesso che funzioni Interessante idea. Innanzitutto devi, ovviamente, fare sì che tutte le celle siano separate tra loro, certamente lo hai previsto, ma dallo schizzo non si vede. Io le considererei positive, visto la loro tendenza a sbriciolarsi e al fatto che c'è sempre sovrabbondanza di piastre positive. Però evolviamo su questa brillante idea di keyotto: visto che si tendono a sbriciolarsi perchè non la lasciamo sbriciolata sul fondo, facciamo un batteria con un fondo assai largo, un elettrodo negativo sopra, assai largo ed il tutto molto basso. Certo non la puoi muovere o capovolgere, ma a noi non interessa. Eliminiamo il problema dello sbriciolamento, forse abbiamo anche un aumento di capacità, dimensioni pressochè eguali Svantaggi, batteria non mobile, problemi col caricamento e la manutenzione dell'elettrolita, problemi però superabili. Che dite?
| | | | Keyosz
| Inviato il: 12/6/2009,14:59
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Oggi ho spulciato al super tra le altre spugnette e panni vari per le pulizie, a parte i commenti dei colleghi su cosa stò progettando di pulire, ho trovato dei panni per pavimenti con una composizione di: 80% viscosa 20% poliestere
ed un altro: 80%viscosa 10% poliestere 10% polipropilene
ma cos'è sta "viscosa" ? che sostanza è mai questa?
Dei materiali indicati sapete la resistenza all'acido solforico? Ho comunque provato a prendere un panno della prima composizione proverò ad immergerlo....
x Maxdef: non si vede nel video ma la commentatrice racconta che i coperchi vengono pressofusi a caldo dopo che l'omino li ha posizionati per benino a suon di martellate.... almeno così ho capito io.
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