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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Elemento piombo-acido fai-da-te, Idee, proposte, prove e suggerimenti per provare a realizzare elementi 2V artigianali ma durevoli
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Lupo cattivo

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Inviato il: 28/2/2009,12:27

CITAZIONE (Keyosz @ 27/2/2009, 11:24)
...omissis..
Lupo, sono interessato al desolfatatore anche io, ma c'è un 3d qui sul forum che parla del dispsitivo e magari schemi o cose del genere? io ho cercato velocemente ma non mi pare di aver visto una discussione specifica e approfondita sul dispositivo anche per le repliche sopratutto...
Qualcuno mi sa indirizzare nella sezione e 3d giusto, se ce ne sono qui?

prova a dare un occhiata elektron ha messo uno schema di desolfatatore e vorrei realizzarlo.
Tra l'altro ho trovato un sacco di bobine che potrebbero andare bene la fare le due induttanze, mi manca solo un misuratore di induttanza.




Modificato da Lupo cattivo - 1/3/2009, 17:26
 

Keyosz
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Inviato il: 28/2/2009,19:39

Grazie Alby!
Ho guardato ma i rivenditori più vicini a me sono a lecco o a como ed ambedue sono più o meno 50Km da casa faccine/wacko.gif , magari prima faccio passare tutti i rivenditori di materiale edile ed affini lungo la strada per andare a lavoro poi se proprio niente....

Grazie Lupo, dopo lo leggo con calma... faccine/wink.gif

Oggi ho testato la lana di vetro impagliata come "filtro" per separare il biossido di piombo disciotlo nell'elettrolito di una batterie ma niente da fare, quella polverina lì fine fine passa attraverso questo tipo di lana di vetro, incredibile! La cosa mi fa sorgere dubbi anche in merito alla sua utilità come seperatore per la costruzione dell'elemento, perchè se i sedimenti di materiale attivo gli passano attraverso alla fine si potrebbero comunque creare dei corti con il passare degli anni faccine/sad.gif

Oggi ho iniziato le operazioni per la realizzazione di un elemento con elettrodi a tasca contenente materiale attivo di recupero al suo interno.
Per prima cosa ho scelto una batteria della ursus, di quelle che mi erano durate solo 6 mesi sotto il fotovoltaico, e l'ho assasinata!!
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235845503.jpg

Poi ho scoperto quale elemento era andato in corto, per Dolomitioco, guarda come questo elemento a 0V da mesi presenti evidenti segni di solfatazione, tale cristallo bianco è visibile ad occhio nudo, confronta con le celle adiacenti.
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235845504.jpg

Poi estraendo le piastre ho scoperto il famoso "sacchettino" di cui parlava Ferro, proprio una busta (di materiale poroso presuppongo) che avvolge completamente la piastra.
E qui sorge un particolare che a me sembra strano, queste batterie hanno le piastre NEGATIVE ibustate e ben avvolte/isolate, sugli elementi a 2V invece sono le positive ad essere avvolte e contenute per trattenere il materiale attivo che se no se ne va a spasso....
Ora mi sorge il dubbio che queste batterie 2 anni fà erano in super offerta per un ben preciso motivo, che si siano sbagliati invertendo il tipo di lavorazione per i poli?
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235845505.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235845566.jpg

Le piastre positive erano messe giù così libere senza niente a trattenerne il materiale attivo che per l'appunto era in gran parte disciolto che vagava in giro per le celle, infatti dalle griglie positive si staccava tutto solo a guardarlo e molte griglie positive erano fragilissime e si sbriciolano!!
Risulta laborioso recuperare materiale attivo positivo... è tutta una pappetta o peggio liquido faccine/dry.gif

Questo, ivece, è il contenitore che più mi aggradava preso all'iper per realizzare l'elemento prototipo.
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235845567.jpg

Vi farò sapere come prosegue, ciao ciao a tutti.

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 28/2/2009,22:50

Salve a tutti.

CITAZIONE
erano in super offerta per un ben preciso motivo, che si siano sbagliati invertendo il tipo di lavorazione per i poli?

Credo che hai ragione Keyosz, semmai avrebbero dovuto essere inbustate le positive, non le negative.... Che di solito già di per se si sbriciolano poco.
Ciao
Ferro

 

Libero51

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Inviato il: 1/3/2009,09:08

CITAZIONE (Lupo cattivo @ 28/2/2009, 12:27)
. . . ho trovato un sacco di bobine che potrebbero andare bene la fare le due induttanze, mi manca solo un misuratore di induttanza.

Ciao Lupo , ho cercato di capire che tipo e valore di induttanza ti serve ma evidentemente non ho letto tutto. Se mi spieghi l'ordine di grandezza ti posso aiutare a calcolarla con un tester , un piccolo trasformatore e poco altro.


Dopo quasi quaranta anni dal diploma , non è semplicissimo indossare i panni dell'insegnante ma, con tutti i miei limiti, cerco di interpretare questo ruolo in cui credo.
Ho avuto l'occasione di insegnare e sovente ho riscontrato la necessità di trasmettere cose tanto più fondamentali quanto semplici. Ti sarai accorto che le formule che ripeto quasi stanno sui palmi delle due mani. Sono parte dei solidi mattoni con cui ognuno, con la propria fantasia e capacità , può costruire e comprendere stabili architetture complesse e affascinanti. La teoria dei calcolo vettoriale è cosa pesante , ma se incominciamo con la diagonale di un rettangolo ci avvicineremo ad essa quasi senza accorgercene. Sai che generalmente mi ribello alle "anomalie" . In effetti sono convinto che le anomalie esistano e siano il segnale che la nostra ricerca di conoscenza verso i confini dell'universo finirà solo con la nostra fine. Per non cadere nella rete dei maghi , delle alchimie , dei disonesti che di tali anomalie fanno uso per i loro personali interessi l'arma fondamentale rimane la conoscenza ed il confronto , elementi di fondo della nostra personale libertà .


Si ma con l'induttanza cosa centra? . . . niente . . . oppure si.

Ciao a tutti.

P.S- Lupo penso che dovremo stare più attenti , io con le "mie" formule e tu con il "tuo" greco , se continuiamo c'è il rischio che ci ricacciano . . . nel 2059 !

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 1/3/2009,13:18

Ciao a tutti,belle le foto,si vede benissimo,e si capisce da subito che un desolfatatore qui non serve molto,in effetti le positive si trovano quasi sempre in condizioni pessime.

DOMANDONA:
non si potrebbe ricostruire una batteria recuperando le piastre negative da una batteria simile e riassemblarla?
Se le piastre sono ancora belle piene mi sembra fattibile.

PER Keyosz

se tenti il recupero ti consiglio di recuperare i reggigriglia,i poli e quello che si puo,cosi non hai bisogno di rifarteli.
E per il liquido lo puoi far decantare,cosi si deposita sul fonda la parte sporca,e puoi rimuovere solo l'elettrolita pulito,ancora meglio sarebbe un contenitore con il fondo che si restringe,magari a inbuto cosi da concentrare i fanghi dispersi

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 1/3/2009,15:05

CITAZIONE
non si potrebbe ricostruire una batteria recuperando le piastre negative da una batteria simile e riassemblarla? Se le piastre sono ancora belle piene mi sembra fattibile.

Certo che è fattibile Dolomitico, ma avrai sempre il problema di dover trovare tante batterie tutte uguali. Poi avrai comunque dalle batterie da avviamento.... Con tutto quel che segue. Però è una bella idea da provare.
Saluti.
Ferro

 

Keyosz
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Inviato il: 1/3/2009,15:50

Ciao a tutti,
oggi ho completato il prototipo di elemento con piastre a tasca, ho ritagliato il folgio di piombo, l'ho "lucidato" un pochino con della paglietta poi l'ho costellato di forellini, piegato a U ed infine infilati i guanti sono andato di là a cercare di recuperare materiale attivo dalle piastre della batteria smontata.

Problema n.1 è stato recuperare il materiale attivo, dalle piastre positive si staccava troppo facilmente e restava tutto sui guanti, le griglie stesse si disintegravano appena le maneggiavo!!!
Le griglie negative, invece, risultavano assai compatte, anche piegandole parte del piombo poroso interno non si staccava!!!
Allora alla fine, per non perdere troppo materiale attivo, ho preso le piastre complete, ripiegate su se stesse e le ho conficcate a forza dentro le tasche di piombo del nuovo elemento.

Problema n.2 il materiale attivo, sotto forma di scaglie di piastre della bateria sorgente, non aderisce bene alle pareti interne delle tasche di piombo, infatti è subito sorto il problema di un elevata resistenza interna dell'elemento...

Problema n.3 la lana di vetro, come immaginavo già ieri, è anche fin troppo porosa, si vede già lo scuro del biossido di piombo che se ne stà già andando a spasso....

L'unico aspetto positivo, rispetto all'altro elemento con piastre piane, è che questo nuovo prototipo presenta fin da subito una certa capacità che però non posso ancora stimare in quanto lo devo scaricare con correnti bassissime (50-100 mA).

Credo che le tasche vadano realizzate in modo differente, ovvero prima si deposita il materiale attivo e poi si piegano ad U cercando di pressare i lati sul materiale contenuto per un buon contatto.

Ecco alcune foto:
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235918296.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235918298.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235918299.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235918349.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235918350.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235918351.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235918413.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235918414.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235918415.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235918448.jpg

Come vedete nell'ultima foto del materiale attivo si stà già facendo strada nella lana di vetro faccine/blink.gif


Dolomitico, in realtà questa mattina, mentre con alcune difficoltà assemblavo il tutto, mi è venuta un idea simile alla tua, mettendo insieme un pò tutto quello che si è detto e vedendo i risultati pratici dell'usura di batterie grandi e piccine.
Visto che le piastre negative resistono molto bene ai cicli e al tempo, poichè non subiscono ossidazione, si potrebbero riutilizzare, mentre per le piastre positive si potrebbero usare delle lamine piene, come quelle che vuole usare ferro.
Tra l'altro la piastra positiva si forma velocemente in quanto basta fare una sovracarica limitata in corrente e, mentre sul negativo si genera idrogeno, sul positivo il piombo si ossida penetrando in profondità e generando il materiale attivo.
Se ci pensavo prima, invece che predere tempo sulle piastre a tasca, un pò laboriose da realizzare, partivo subito con questa idea.... ormai il fine settimana è andato e non ho un altro contenitore per provare faccine/sad.gif

Il fatto di trovare batterie uguali è un problema, come dice ferro, ma se mai tale tecnica dovesse funzionare credo che la applicerò agli elementi 2V recuperati, rimuovendo le positive tubolari ormai completamente corrose e sostituendole con delle piastre piane, le griglie negative sembrano ancora compatte e meccanicamente resistenti faccine/wink.gif

 

Lupo cattivo

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Inviato il: 1/3/2009,17:26

CITAZIONE (Libero51 @ 1/3/2009, 09:08)
CITAZIONE (Lupo cattivo @ 28/2/2009, 12:27)
. . . ho trovato un sacco di bobine che potrebbero andare bene la fare le due induttanze, mi manca solo un misuratore di induttanza.

Ciao Lupo , ho cercato di capire che tipo e valore di induttanza ti serve ma evidentemente non ho letto tutto. Se mi spieghi l'ordine di grandezza ti posso aiutare a calcolarla con un tester , un piccolo trasformatore e poco altro.


Dopo quasi quaranta anni dal diploma , non è semplicissimo indossare i panni dell'insegnante ma, con tutti i miei limiti, cerco di interpretare questo ruolo in cui credo.
Ho avuto l'occasione di insegnare e sovente ho riscontrato la necessità di trasmettere cose tanto più fondamentali quanto semplici. Ti sarai accorto che le formule che ripeto quasi stanno sui palmi delle due mani. Sono parte dei solidi mattoni con cui ognuno, con la propria fantasia e capacità , può costruire e comprendere stabili architetture complesse e affascinanti. La teoria dei calcolo vettoriale è cosa pesante , ma se incominciamo con la diagonale di un rettangolo ci avvicineremo ad essa quasi senza accorgercene. Sai che generalmente mi ribello alle "anomalie" . In effetti sono convinto che le anomalie esistano e siano il segnale che la nostra ricerca di conoscenza verso i confini dell'universo finirà solo con la nostra fine. Per non cadere nella rete dei maghi , delle alchimie , dei disonesti che di tali anomalie fanno uso per i loro personali interessi l'arma fondamentale rimane la conoscenza ed il confronto , elementi di fondo della nostra personale libertà .


Si ma con l'induttanza cosa centra? . . . niente . . . oppure si.

Ciao a tutti.

P.S- Lupo penso che dovremo stare più attenti , io con le "mie" formule e tu con il "tuo" greco , se continuiamo c'è il rischio che ci ricacciano . . . nel 2059 !

Allora per le bobine cercherò di fare delle foto; grossomodo sono alte 30 mm. con un diametro esterno di 20 mm ed uno interno di 12-14 ; si può mettere un nucleo metallico, suppongo ferrite ed hanno molte spire di filo sottile.
Appena posso oltre alle foto, misuro il diametro del filo, nonchè tutte la altre misure.
Dispongo di un generatore sinusoidale da 10 a 100.000 hert, ma non posso misurare la frequenza: il mio frequenzimetro è troppo vecchio e malandato, non più affidabile.
Dispongo inoltre di tester , oscilloscopio e trasformatori a iosa.
Avevo pensato di fare un circuito risonante e vedere l'induttanza nota la capacità e la frequenza, alla risonanza, ma l'unica frequenza certa sono i 50 Hz della rete e mi pare troppo bassa.
Il greco, come avrai facilmente intuito e/o visto è la mia lingua preferita dopo l'italiano.
Dell'antico so poco, ma col moderno me la cavo, questo però non mi crea i problemi che ti procureranno le tue formule, oramai considerate eretiche e pericolose. faccine/tongue.gif
Tendono a far ragionare la gente e a far capire meccanismi naturali, cosa pericolossima: un popolo che ragiona di testa sua è difficilmente imbrogliabile, inoltre tende a dimenticare i saggi consigli e li impedimenti di nostra sancta, sanctissima Ecclesia, onde la suberbia del lo omo sia costricta e punita a maggior gloria di Sancta Madre Ecclesia imperacciochè a lo eretico Libero siano, in su la publica plaza, somministrata millanta et una vergata in su le parti posteriori debitamente coperte ut non habeat scandalo per li pargoli ed isso ridotto e menato per la civitate dia segno di grandissima contrizione et umiltate per li peccati sua, abiuri lo credo scientifico et afermi sine dubio veruno che lo omo fu creato et non da scimmia o altro animale disgustoso et diabolico, esso descenda.
In sottofondo si sentono dei canti gregoriani, cala il sipario.... faccine/tongue.gif faccine/tongue.gif faccine/tongue.gif
Perdona non ho resistito, quando hai parlato di Giordano Bruno, mi è venuta in mente tutta la scena!

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 1/3/2009,18:01

CITAZIONE
Dolomitico, in realtà questa mattina, mentre con alcune difficoltà assemblavo il tutto, mi è venuta un idea simile alla tua, mettendo insieme un pò tutto quello che si è detto e vedendo i risultati pratici dell'usura di batterie grandi e piccine.
Visto che le piastre negative resistono molto bene ai cicli e al tempo, poichè non subiscono ossidazione, si potrebbero riutilizzare, mentre per le piastre positive si potrebbero usare delle lamine piene, come quelle che vuole usare ferro.
Tra l'altro la piastra positiva si forma velocemente in quanto basta fare una sovracarica limitata in corrente e, mentre sul negativo si genera idrogeno, sul positivo il piombo si ossida penetrando in profondità e generando il materiale attivo.
Se ci pensavo prima, invece che predere tempo sulle piastre a tasca, un pò laboriose da realizzare, partivo subito con questa idea.... ormai il fine settimana è andato e non ho un altro contenitore per provare

Dagli appunti che ho preso le griglie sono tutte standard,le uniche variabili sono il numero,e al max l'altezza che è di qualche cm piu alta,la larghezza di una griglia per batterie da 45A dovrebbe essere uguale ad una da 60A,cambia un po l'altezza,scrivo questo perche se tu hai una batteria da 45A o da 100A basta che cerchi una batteria da 45 o da 100A,le dimensioni sono quelle,la marca non fa testo.
Quindi se le griglie negative sono rovinate basta fare un "trapianto a cuore aperto".
Per la carica non so dirti,potrebbe essere come dici tu,essendo a pasta mi sembra proprio che diano una sola carica,per formare gli elementi.
Il discorso di carica ciclica con inversione dei poli è per le piastre piene.
Bella la batteria fatta a bustina da te faccine/smile.gif (perdona la battuta) hai avuto cmq una buona trovata,forse i fori piu piccolie piu fitti,per i deviatori potevi recuperare quelli di qualche vecchia batteria.
Mi sembra che la lana non viene attaccata dall'acido,qualcuno me lo sa confermare?
Basta fargli la maglia alla piastra. faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif

Domandona ai chimici del forum: faccine/smile.gif
Siccome l'acido gioca il suo ruolo nella distruzione della batteria,se usiamo l'elettrolita per una batteria d'avviamento cosi com'è,èstato calcolato per forti erogazioni di corrente,ma in ambito solare/eolico/stazionario non ci serve a niente questo.
Non è che diluendo un po l'elettrolito con piu acqua distillata si allungherebba la vita utile della batteria essendo il liquido meno agressivo sulle celle?


PS: hai provato a riempire per bene le piastre di ossidi e pressarle un po forte?

 

Keyosz
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Inviato il: 2/3/2009,06:58

Cioa Dolomitico,
ma tu intendi normale lana di quella usata per i vestiti?

Io invece avrei un altra domanda per chi se ne intende di chimica, sta mattina pensavo al nylon, è un materiale che resiste all'acido solforico?

Si si, hai ragione, alla fine un problema pratico che ho incontrato sono i separatori, bisogna proprio fare una bella maglia che avvolge gli elettrodi, proverò a prendere un pò di zanzariera di quella più fine che c'è e vedere come si comporta, ma se nylon o lana resistono all'acido ben vegano! (attendo confoerme chimiche faccine/happy.gif )

No, ho realizzato prima le tasche saldandole sui lati e poi le ho riempite, errore, dovevo prima metterci il materiale attivo, pressarle e poi saldarle, va beh sbagliando si impara, il problema è che il materiale attivo è impregnato di acido ed è sempre più complicato da maneggiare...

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 2/3/2009,14:44

Il mio problema risaleva ai primi esperimenti col pulser,ho rovinato una serie di vestiti a causa dell'acido,e un collega che fa l'elettricista mi disse che l'unica che resiste all'acido è la lana,io non l'ho provata,ma si fa presto per vedere.
Basta metterci un po di acido... faccine/smile.gif
Io so che dalle batterie che ho demolito c'erano dei banali divisori di plastica,neanche microporosi,il fatto è che fatti a maglia obbligano la pasta a rimanere li,se li lasci sciolti hai gia visto sulla ursus i risultati.

 

Keyosz
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Inviato il: 2/3/2009,16:44

Interessante, vedrò di rubare qualche vecchio straccio di malgione e andrò a fare le mie prove di alchimia giù nella buia alcovia segreta, fuori dalla vista di chi mi potrebbe buttare fuori casa per tutto ciò!!!

Dici che quelle bustine in cui infilano le piastre sono banale plastica? che non è microporosa? ma d'avvero? cavolo sta sera provo a prenderne una e riempirla di acido a vedere se esce, o microporose vuol dire qualcos'altro?
Far passare gli ioni dell'elettrolito o far passare le molecole è la stessa cosa o cambia? perchè se no vanno bene delle normalissime buste di plastica.... e tutto si semplificherebbe faccine/w00t.gif

Lupo Lupo illuminaci tu!

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 2/3/2009,19:24

Erano batterie vecchie,ma io fin qui di microporoso non ho visto nulla,ho trovato i sacchettini che descrivi tu,e questi rettangoli di plastica,con dei bordini per far circolare l'elettrolito credo,ma nulla di piu.
Puo darsi che l'effetto chimico della microporosita sia migliore,ma vedi se funziona la lana.
Io per certo posso dirti che una tuta che usavo (e uso tutt'ora)la stoffa si è corrosa dall'acido,ma la parte sottostante non ha fatto una piega,quindi ci sono dei materali che resistono,e lana potrebbe essere fra questi,ma non so di preciso

 

Lupo cattivo

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Inviato il: 3/3/2009,14:51

Eccomi, ero fuori per lavoro.
Allora per rispondere: la concentrazione dell'acido solforico conta anche per la durata: alla massima concentrazione, quella ottimale per la minima resistenza interna, si ha la massima resa in corrente.
Però è più aggressivo, in effetti con concentrazione leggermente più bassa si allunga la durata della batteria. Purtroppo non so quantificare il tutto, rimanderei al libro che consigliai a Keyosz sugli accumulatori (Accumulatori elettrici-Guido Clerici)
Il nylon non va bene: non è molto resistente agli acidi, e, sopratutto, sopra i 100 ° fa il birichino.
Magari a 100 gradi non ci arrivi, ma a 80° sì e di sicuro col solforico non resiste.
Scarterei anche la lana, non ho dati precisi, ma credo che la cheratina non resista al solforico a caldo.
Vorrei però, far notare un fatto: negli accumulatori stazionari non ci sono problemi di spazio e/o dimensioni della cella.
Perchè mettere dei separatori?
Oltrettutto aumentano la resistenza interna.
Basta mettere le lastre più distanti tra loro: oltre tutto non ci sono (per lo meno non dovrebbero esserci) fenomeni di torsione e deformazione delle piastre per forti scariche, quasi cortocircuiti, tipici delle batterie da avviamento. ergo piastre un pochino più distanti e nessun separatore, o al limite, un paio di piccoli distanziali.
La lana di vetro va bene, fatta salva la sua relativa fragilità e il fatto che aumenta forse troppo la resistenza interna della batteria.
Materiali usabili sono il polipropilene, polietilene, politetrafluoroetilene (PTFE) detto anche teflon: altro non mi sovviene.
Comunque, per essere pratici, quei contenitori per cibi con coperchio, dalla pareti di plastica spessa, leggermente opaca e morbida.
Ecco quelli vanno bene, ovviamente bucherellati il più possibile.
Ho dimenticato qualcosa?

 

Keyosz
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Inviato il: 3/3/2009,15:19

Ciao Lupo, grazie dei consigli,
ma a dire il vero il separatore non serve solo per evitare che vadano in corto le due piastre ma anche a sostenere il materiale attivo positivo che tende a squagliarsi come polvere al vento, noi vorremmo massimizzare tale funzione, cercando in qualche modo di trattenere ben serrato all'elettrodo tale poltiglia di PbO2, giusto? Riuscendo a risolvere tale problema puramente meccanico avremmo già guadagnato un bel pò di anni di longevità, poi subentrano anche altri fattori, ma per me questò è il più basilare...

Meno PbO2 se ne va a spasso e più capacità conserviamo, meno corrosione del positivo, niente fanghi e niente corti, non si deposita sul negativo a formare ponti (ne ho visti negli elementi gorssi, vi faccio delle foto).

Solo una cosa hai tralasciato Lupo, sempre che tu ci possa aiutare a comprendere, cosa si intende per "separatori microporosi" ? cosìè esattamente questa microporosità? tipo che passa il liquido elletrolitico stesso o solo gli ioni e quindi è una cosa a livello molecolare e dipende dal materiale?

 
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