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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Elemento piombo-acido fai-da-te, Idee, proposte, prove e suggerimenti per provare a realizzare elementi 2V artigianali ma durevoli
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Keyosz
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Inviato il: 28/3/2009,12:50

L'elemento auto-costruito è arrivato a 69 minuti con 1.4A di carico, il metodo della sovraccarica spinta per formare il materiale attivo sulle piastre positive funziona, è solo questione di tempo.... per ora i separatori reggono, speriamo bene!

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 28/3/2009,20:40

Ottimo! Il mio lo devo ancora rimontare perché non so cosa mettere per separatori. Ne ho di vecchi tolti da un accumulatore demolito, ma sono spessi. Vedrò cosa posso fare.....
Saluti.
Ferro

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 31/3/2009,21:26

Salve a tutti.
Oggi pioveva...... Perciò mi sono chiuso in officina a pasticciare con l'elemento sperimentale.
Ho ritagliato dei separatori tolti dalla batteria molto vecchia con la cassetta di ebanite nera, smontata all'inizio della discussione "Piombo nuovo da vecchie batterie", che avevo messo da parte in attesa di poterli impiegare. Dopo ritagliati a misura del nuovo contenitore li ho accuratamente sciacquati e puliti per togliere residui di polvere di piombo o solfati.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1238530243.jpg

Le piastre dell'elemento sperimentale erano in un catino con dell'acqua (sotto la pioggia....) per evitare che si seccassero, le ho sciacquate e rimesse nel contenitore, ma ce ne sono entrate due di meno, una positiva e una negativa, perché i separatori erano più spessi e non "comprimibili" come la gommapiuma.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1238530536.jpg

Come si vede sopra ora ha un aspetto molto più..... Professionale. faccine/biggrin.gif
Alla fine ho rimesso l'acido, riportandolo ad una densità ottimale con l'aggiunta del "solito disgorgante", in quanto nelle varie manipolazioni parte dell'elettrolito si era perso.
Appena rimontato la tensione era già di 0.8V e appena messo sotto carica è salita a 2,6V. Siamo tornati quasi al punto di partenza..... Proseguo con le cariche e scariche di formazione, poi vi aggiorno.
Saluti a tutti.
Ferro

 

Keyosz
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Inviato il: 1/4/2009,09:16

Ciao Ferro,
ottimo lavoro, si quei separatori sembrano proprio belli, e pensare che sono così vecchi.... quelli che ho tolto dalle ursus che avranno circa 1 anno di vita sono così sottili, molli e tutti deformati, neanche paragonabili a quelli che usavano una volta!
Ho visto che quei saparatori hanno delle piccole alette/rilievi che distanziano e creano dello spazio tra le piastre, come li hai orientati? i rilievi verso le piastre? mai messo un solo separatore tra una piastra e l'altra oppure due con i rilievi rivolti verso le piastre? non riesco a capire dalla foto...

Il mio elemento piombo-acido è ancora in sovraccarica da domenica, lo lascio li a formarsi piano piano, poi al momento sono completamente immerso nella sperimentazione ferro-ferro / alcalina faccine/biggrin.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 1/4/2009,13:55

Salve a tutti.
Ciao Keyosz, quei separatori hanno una faccia con delle righette, e una con delle alette. In tutto 1,5mm. Ho messo la faccia più liscia verso la positiva e le alette verso la negativa. Per ora, a causa della serie di cariche e scariche alternate non ha importanza, ma a fine procedimento il verso sarà quello. Così la parte "liscia" starà acontatto con la piastra positiva e ne "reggerà" il materiale attivo, mentre le alettature saranno verso la negativa che è di per sé più compatta.
Oggi ho provato a metterlo sotto scarica, ma la prova l'ho fatta con una resistenza troppo bassa, comunque ha erogato 2A per diversi minuti. Da domani faccio prove più attendibili, tanto dovrò fare ancora un sacco di cariche.
Il tuo cerca di non sovraccaricarlo troppo e troppo a lungo, altrimenti si stacca il materiale attivo.
Molti anni fa le batterie erano fatte in modo più robusto, e le piastre erano più spesse, come i separatori. Proprio oggi parlavo con un meccanico mio amico, e parlando delle Ursus le ha definite "Batterie da supermercato". Costano in media molto meno delle altre ma valgono meno ancora, almeno a suo giudizio. In realtà pesano molto meno di altre marche e anche a robustezza lasciano a desiderare.
Tienici aggiornati con quella ferro-ferro alcalina, che potrebbe essere una valida alternativa.
Saluti.
Ferro

 

Lupo cattivo

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Inviato il: 1/4/2009,14:02

Gran bel lavoro, ferro, riesci, per caso, a capire di cosa son fatti i separatori?

 

Keyosz
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Inviato il: 1/4/2009,14:31

Si dai, fai una bella analisi dei separatori!
Sono studiati proprio bene, parte liscia per sostenere il PbO2 e le alette per il lato negativo, che si sorregge da solo e genera H che dalle mie esperienze è molto più voluminoso e quindi deve avere lo spazio per spurgare e venire a galla!
Va a finire che la parte più difficile da realizzare saranno i separatori... faccine/laugh.gif
Anche io pensavo che la sovraccarica fosse dannosa per l'elemento da me realizzato, ma ad ora dopo 2 settimane ininterrotte di sovraccarica l'elettrolito è ancora limpido anche se tiepido, e non vedo depositi di fanghi scuri in giro per l'elemento, probabilmente i separatori spugnosi parzialmente compressi tutti attorno alle piastre fanno bene il loro lavoro meccanico di sostegno del materiale attivo, una sovraccarica del genere sulel batterie d'auto avrebbe mandato a spasso quasi tutto il materiale attivo, l'ho provato veramente mio malgrado una volta, trovi tutta la pappetta nera su tutte le pareti interne della batteria e l'elettrolito diventa nero!
Ma qui per ora regge bene, del resto a me serve la produzione sostenuta di ossigeno sul positivo per formare il materiale attivo faccine/happy.gif
Spero solo che questa gommapiuma non molli come ha fatto la tua, ma forse è un polimero diverso, boh, io non ci capisco nulla di materie plastiche e tanto meno di chimica faccine/tongue.gif
Certo che se dovessi mettermi a costruire elementi seri molto grossi dovrei andare a comprare un tale materiale spugnoso e non saprei cosa chiedere faccine/wacko.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 1/4/2009,14:57

Arisalve a tutti.
I separatori Lupo sono fatti di una specie di schiuma di plastica rigida e molto sottile, porosa e leggera. Il colore è quello che vedi, ma non ho mezzi per fare analisi più profonde. Forse poliuretano..... Che dici, resisterebbe?
Anche io Keyosz ho un paio di fogli del colore di quelli tuoi, ma mi sembra che si sia assottigliata ugualmente. Speriamo che i tuoi non mollino. Poi alla fine se ti va bene lo potrai smontare per vedere come stà il materiale dentro.
Ci si rilegge.
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 1/4/2009,15:19

Anch'io ne ho di uguali ai tuoi ferro,provengono da batterie di vecchissimo stampo,io li credevo di semplice plastica,cmq smontando varie batterie mi pare di averne trovati ancora su batterie piu recenti.
complimenti per il montaggio,ormai sei sulla buona strada...

 

Keyosz
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Inviato il: 1/4/2009,17:05

A proposito di separatori, quando ho comprato la soda caustica lunedì sera (il colorificio è a 50Km da casa mia) ho visto che hanno anche le famose fibre di vetro, ne hanno di 2 tipi, una tutta un pà sfilacciata ma sembra abbastanza fitta e un altra a maglie incrociate tipo scacchiera più rifinite ma mi pare che possano scostarsi l'una dall'altra e lasciare dei buchetti attraverso i quali potrebbe formarsi un ponte per un corto con il materiale attivo.
Le vendono a pezzi di 1 metro quadro la prima costa 6 euro al metro e la seconda 8.
Vi mostrerei delle foto ma non mi sembrava opportuno andare dentro al negozio a fotografare faccine/laugh.gif la prossima volta che prendo qualcosa le compro tutte e due così da provarle e fare delle foto.

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 1/4/2009,20:14

Salve a tutti.
Siamo un po' tutti sulla buona strada Dolomitico, ma purtroppo rimangono ancora diversi particolari da perfezionare..... Uno è proprio questo dei separatori, anche se credo che facendo delle stazionarie con piastre spesse sia di minore importanza, al limite si potrebbero mettere anche degli spaghi o delle strisce di plastica a tenerle distanti. Un altro è quello dei contenitori, e non ultimo quello di ridurre il piombo col carbone, che sembra non riuscire nello stessso modo a tutti.
Ho l'impressione Keyosz che ti preoccupi troppo di quei famosi "ponti", io non ne ho mai trovati, l'elemento di prova è andato in corto perché la gommapiuma si era sciolta, e le batterie le ho trovate sempre in corto per via dei sedimenti sotto le piastre. Penso che in pratica basterebbero due retine da zanzariera a tenerle distanti. Vedi nelle tue stazionarie cosa ci stà, attraverso i contenitori trasparenti, facci sapere. Poi in eventuali stazionarie la distanza potrebbe essere maggiore, anche un po' a discapito della resistenza interna, tanto le correnti in entrata e in uscita sarebbero sempre percentualmente molto basse.
La soda caustica dovrebbero averla in qualsiasi negozio di ferramenta e casalinghi, dove si comprano anche viti a legno o guanti di gomma, disgorganti per gli scarichi ecc. Mi pare strano, anche quì dal profondo sud faccine/laugh.gif, che devi fare 50Km per trovarla.
Saluti a tutti.
Ferro

 

Keyosz
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Inviato il: 2/4/2009,13:37

Ciao Ferro,
ma in realtà sono convinto che i separatori siano più utili come supporti meccanici per il materiale attivo per le batterie stazionarie, in quanto sugli elementi molto vecchi che ho recuperato c'è sempre il problema del distaccamento di tale piombo poroso che poi precipita sul fondo facendo perdere capacità utile, i famosi fanghi sul fondo. In realtà li dovrei chiamare "sostenitori" più che separatori, nelle batterie commerciali c'è sempre una piccola intercapedine tra piastra, separatore, piastra.... probabilmente per lasciar venire a galla le bollicine di gas prodotte dall'elettrolisi, ma di contro questi spazi lasciano cadere sul fondo il materiale attivo, succede in tutti gli elementi con vaso trasparente che ho visto,vecchi e nuovi compresi, e ne sono stato testimone quando guardavo tali batterie caricarsi sotto l'impianto solare.
è un processo che inizia fin dal primo giorno, inesorabile, pensa che ho persino pensato di fare le piastre orizzontali per far si che il materiale attivo stesso fosse contenuto nell'elettrodo e che non potesse staccarsi, ma poi c'è il problema di far risalire i gas.

La mia preoccupazione più grande per la durata degli accumulatori al piombo, sono i corti e il distaccamento/deposito del materiale attivo, in quanto la solfatazione è facilmente risolvibile per via elettrica dall'esterno senza intervenire meccanicamente.

Ho intenzione di fare una serie di foto per cercare di documentare il più meticolosamente possibile quello che vi racconto, ma perdonatemi, devo trovare il tempo e certe cose non si riescono a fotografare dall'esterno, bisogna proprio aprire...

p.s.
Ieri ho trovato un altro negozietto tutto bello nascosto qui vicino al lavoro che ha la soda! faccine/clap.gif
Poi, mentre cercavo degli scarti di rame per altre prove da una ditta qui in paese, ho anche scoperto che hanno 1 barile come quello di alby pieno zeppo di piombo dietro insieme agli scarti, adesso devo vedere cosa riesco a trattare, ho come l'impressione che non me lo lascieranno portare via per niente... faccine/sad.gif però e tanto, ci metterei 6 mesi a recuperare una tale quantita dalle batterie usate!

 

maxdef
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Inviato il: 2/4/2009,14:36

CITAZIONE (Keyosz @ 26/3/2009, 12:49)
Maxdef, stavo guardando la seconda batterie da 50Ah che hai aperto, mi sembra di vedere che anche in questa batterie sono le piastre negative ad essere inbustate, mi confermi?
Che strana cosa, e non è una ursus eppure noto la stessa tipologia di realizzazione, ma come mai fanno questa cosa che a mio parere è una gran cavolata? Sono le positive a sbriciolarsi, perchè non imbustano le positive? boh... qui ci vilgiono fregare per benino...

...confermo che hai visto bene faccine/biggrin.gif sono le negative imbustate....così durano meno!!!!
Io sto avendo problemi a caricare la 100A ricostruita,fina a ieri ho usato un caricabatterie elettronico da 5A(da supermercato!)ma adesso dopo l'ennesima scarica con la lampadina, non ha voluto più saperne di ricaricare la batteria,mentre funziona regolarmente su altre,cosa può essere successo?
La batteria non è stata scaricata a 0 perchè la lampadina era ancora accesa.....credo proprio che per fare queste cariche/scariche su batterie ricostruite bisognerebbe "inventarsi" un qualche cosa di dedicato...io mi tiro fuori perchè non ne capisco ma voi..... faccine/wink.gif

 

Lupo cattivo

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Inviato il: 2/4/2009,14:52

CITAZIONE (maxdef @ 2/4/2009, 15:36)
...confermo che hai visto bene faccine/biggrin.gif sono le negative imbustate....così durano meno!!!!
Io sto avendo problemi a caricare la 100A ricostruita,fina a ieri ho usato un caricabatterie elettronico da 5A(da supermercato!)ma adesso dopo l'ennesima scarica con la lampadina, non ha voluto più saperne di ricaricare la batteria,mentre funziona regolarmente su altre,cosa può essere successo?
La batteria non è stata scaricata a 0 perchè la lampadina era ancora accesa.....credo proprio che per fare queste cariche/scariche su batterie ricostruite bisognerebbe "inventarsi" un qualche cosa di dedicato...io mi tiro fuori perchè non ne capisco ma voi..... faccine/wink.gif

Vuoi dire che non carica più la batteria da 100 amp, mentre carica le altre più piccine? Non è che il carica batterie ha un dispositivo di sicurezza che lo esclude quando il carico è eccessivo?
Una batteria da 100 Amp è quasi un corto se è parzialmente carica, per un caribatterie piccolo.
Se è così basta mettergli in serie 5-10 metri di cavo di rame non troppo grosso che gli faccia da resistenza.

 

Keyosz
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Inviato il: 2/4/2009,15:49

Se hai un tester prova a misurare la tensione a vuoto (batteria scollegata da tutto) della batteria autosoctruita, poi prova a collegare il caricabatterie e misura ancora, poi metti anche il tester in modalità di misura della corrente e collegalo in serie tra il + del caricabatterie e il + della batterie per sapere se e quanta corrente gli butta dentro.
Se poi hai anche un pò di pazienza prova a misurare la tensione ti tutti e 6 gli elementi, poi con i dati alla mano proviamo ad ipotizzare.

Non conosco il tuo caricabatterie ma presuppongo così a spanne che magari ha un sistema di rilevazione della presenza della batteria che lo attiva solo quando sente una tensione minima ai capi, magari la tua batteria fai-da-te è scesa troppo di tensione e il caricabatterie pensa che è rotta o non la rileva proprio!

Io per caricare tutte le celle elettrochimiche in test usao dei generatori di corrente costante (facilissimi da realizzare se te la cavi con il saldatore a stagno, dimmelo che ti posto qualche schema) o anche degli aliemntatori a tensione stabilizzata, dipende un pò dai casi...

Tieni presente che la tua batteria ha le piastre positive fatte con la lamiera di piombo bella liscia, e che deve formare un bello strato di qualche millimetro di biossido di piombo, se no hai solo 1Ah di capacità o anche meno!!! Per formare questa ossidazione profonda della lastra di piombo dobbiamo "forzare un bel pò la mano" e i caricabatterie commerciali sono progettati per fermarsi o rallentare quando sentono la batteria carica, ma noi a quel punto abbiamo solo fatto una carica di superfice sulle nostre piastre piane di meno di 1Ah, dobbiamo per forza mandare in sovraccarica le celle, ovviamente senza esagerare, e lasciare che il processo ossidi in profondità il piombo.
Tu hai usato la lamiera di piombo per le positive e le griglie originali per le negative, quindi ti sconsiglio di usare il metodo dell'inversione della polarità come Ferro poichè credo deteriorerebbe gli elettrodi originali negativi, ma siamo in un campo nuovo per noi è tutto da provare faccine/tongue.gif

 
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