| maxdef
| Inviato il: 6/3/2009,12:09
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Questo è quello che ho intenzione di fare,3 pale in legno da 3m,alternatore camion 24V(dovrebbe essere 55A),moltiplica 10:1,eccitazione a potenziometro,mozzo ant auto,struttura e sistema di imbardata Piggot,metto qualche foto....
http://i122.photobucket.com/albums/o273/ma...14-12-08051.jpg
http://i122.photobucket.com/albums/o273/ma...14-12-08052.jpg
http://i122.photobucket.com/albums/o273/ma...14-12-08044.jpg
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http://i122.photobucket.com/albums/o273/ma...14-12-08053.jpg
l'alternatore in prova con quella configurazione,rapportato 1:1,senza regolatore,mi ha dato 18A e 36V,il motore che lo tira è un trifase ma non ho i dati di targa,dovrebbe fare 2/3000rpm.
Mentre l'"accrocco" che sto costruendo, per automatizzare l'eccitazione dell'alternatore solo in presenza di vento,usa un potenziometro un transistor e una paletta(che ancora devo calcolare) azionata dal vento.
Le pale le ho cominciate e forse riesco a finirle nel fine settimana(posterò foto) ho usato il legno di abete lamellare,seguendo per la costruzione il manuale di piggot,quindi avranno TSR7
Purtroppo come il mio solito "navigo a vista"e cosa uscirà fuori è tutto da vedere,le mie lacune elettriche sono enormi e spero nell'aiuto del forum ......ad esempio non ho idea di quanti A potranno uscire fuori in caso di venti forti e come dimensionare l'eventuale regolatore. ...questo sarebbe adatto? http://cgi.ebay.it/Regolatore-di-carica-Mo...%3A1%240%3A1318
...ne ho acquistato uno più economico a 24V e 800Watt max che utilizzerò sull'altro generatore da 2,10m,quando mi arriverà posterò le foto....
| | | | Keyosz
| Inviato il: 6/3/2009,14:00
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Ciao Maxdef, so poco di eolico, ma conosco bene quel regolatore della Morningstar, la serie TS (TriStar quello nella foto) può fare 3 funzioni: 1) regolatore di carica per pannelli fotovoltaici 2) controller per carichi (li spegne prima di danneggiare la batteria) 3) diversione per generatori eolici o turbine idrauliche
La modalità che ti interessa nel tuo caso è la n.3 (Diversion Control) ovvero colleghi il tuo alternatore direttamente alle batterie (tramite ponte radrizzatore o diodo, ma credo sia già integrato nell'alternatore che hai scelto), poi dalle batterie vai al regolatore TS della Morningstar e dal regolatore verso un carico resisitivo dimensionato come potenza uguale o meglio maggiore alla potenza massima che il tuo alternatore può erogare.
Allego alcune immagini tratte dal manuale del Morningstar che illustrano i cablaggi che ti interessano.
Cablaggio che dovresti fare per il tuo sistema eolico con questo regolatore:
Poi ho guardato la pagina ebay però non specificano quale modello sia, perchè ci sono due versioni del regolatore in questione, TS-45 (45A max) e TS-60 (60A max), ho provato ad ingrandire la foto ma è sfuocata e sembra di leggere 45 sull'etichetta, guarda che io a poco meno di quel prezzo ho comprato il TS-60 nuovo dal venditore. Poi credo che tu abbia bisogno della versione da 60A in quanto il tuo alternatore è etichettato per 55A, il TS-45 sembra sottodimensionato, anche se probabilmente non supererai mai i 30-40A è meglio che vai sul sicuro, prendi la verisone a 60A, bisogna sempre avere margine per evitare che quel giorno che arriva un tornado non ti si bruci la batteria o il regolatore!!!
Attenzione che avrai bisogno di un carico resistivo in grado di assorbire 55-60A a 24V (1400W circa), resistenza elettrica, lampadine, un boiler per l'acqua calda, non so, ma deve essere in grado di consumare la piena potenza del tuo alternatore e a 24V, poi sarà il regolatore TS a regolare la quantità di ampere verso la resistenza di diversione, modificando il pwm da 0 fino al massimo che tale resistenza riesce a cosumare.
| | | | maxdef
| Inviato il: 6/3/2009,18:16
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...grazie Key sei stato veramente utilissimo e mi hai chiarito vari dubbi,tornando alla turbina, avendo tolto il regolatore ne dovrò mettere uno, visto che da come ho capito il morningstar ha tre funzioni ma se ne può utilizzare solo una alla volta, e se lo uso per il carico resistivo non ho la regolazione della carica delle batterie.... Per il carico resistivo stavo pensando alla resistenza elettrica che ho inutilizzata sul serbatoio da 200l del pannello solare,anche se è a 220V credo che per dissipare dovrebbe andare bene ugualmente....
| | | | | | | Keyosz
| Inviato il: 9/3/2009,13:05
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CITAZIONE ...se lo uso per il carico resistivo non ho la regolazione della carica delle batterie.... Ma tu con "per il carico resistivo" intendi in modalità "diversion control" ? Guarda che in tale modalità se metti il carico uguale u superiore al generatore fà anche da regolatore di carica.
Comunque la resistenza 220 dissiperà troppo poco a 24V, io per il fotovoltaico mi sono fatto fare delle resistenze a bassa tensione per i boilers.
| | | | maxdef
| Inviato il: 9/3/2009,14:11
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CITAZIONE (Keyosz @ 9/3/2009, 13:05) CITAZIONE ...se lo uso per il carico resistivo non ho la regolazione della carica delle batterie.... Ma tu con "per il carico resistivo" intendi in modalità "diversion control" ? Guarda che in tale modalità se metti il carico uguale u superiore al generatore fà anche da regolatore di carica. Comunque la resistenza 220 dissiperà troppo poco a 24V, io per il fotovoltaico mi sono fatto fare delle resistenze a bassa tensione per i boilers. perfetto non avevo capito una mazza!!!!...mi puoi dare qualche riferimento(anche in privato) per l'acquisto futuro del 60A?
| | | | | | | Keyosz
| Inviato il: 23/3/2009,09:20
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Ciao Maxdef, ho recuperato la fattura, io avevo comprato il primo regolatore TS-60 della Morningstar dalla Uflex. Il secondo invece da un installatore qui della provincia di Lecco, si chiama Centro Omega.
| | | | | | | | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 10/4/2009,12:52
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Complimenti max, trovo l'idea delle candelette geniale, la realizzazione ottima! Certo la stazione locale degli autobus, se ti becca...
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 10/4/2009,22:55
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CITAZIONE Certo la stazione locale degli autobus, se ti becca... Hemm.... Gli autobus hanno l'iniezione diretta nella camera di scoppio, sopra il pistone, senza precamera e senza candeletta.
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 11/4/2009,17:04
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CITAZIONE (Ferrobattuto @ 10/4/2009, 23:55) CITAZIONE Certo la stazione locale degli autobus, se ti becca... Hemm.... Gli autobus hanno l'iniezione diretta nella camera di scoppio, sopra il pistone, senza precamera e senza candeletta. Sempre qualcosa da imparare, vagamente ricordavo che esistesse l'iniezione diretta e quella indiretta, ma mi pareva , non vorrei dire corbellerie, che ci fossero le candellette anche nei diesel senza precamera, o mi sbaglio? Spiegami un po', por favor
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 11/4/2009,21:53
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CITAZIONE ......ma mi pareva , non vorrei dire corbellerie, che ci fossero le candellette anche nei diesel senza precamera, o mi sbaglio? Non sono delle candelette, quelle vanno nelle precamere dei diesel ad iniezione indiretta, sotto il getto dell'iniettore, per accendere il gasolio nebulizzato. All'inizio si scaldano con la corrente, poi rimangono incandescenti per la combustione. Nei diesel ad iniezione diretta il carburante nebulizzato si accende da solo, per compressione, dato che l'aria comprimendosi aumenta di temperatura. Infatti quel tipo di diesel ha un rapporto di compressione altissimo. Ma quello che provoca veramente l'accensione è la pressione con cui viene iniettato il gasolio, di alcune centinaia di atmosfere (sopra le duecento....), che trovando già l'aria rovente si incendia facilmente. In caso di aria gelida e motore molto freddo, in inverno, perciò difficile da riscaldare per pressione, per evitare difficoltà di avviamento nel condotto di aspirazione viene posto un preriscaldatore, che nei piccoli motori è una resistenza elettrica che si aziona automaticamente con la chiave di avviamento, limitata da un temporizzatore e comandata da un termostato (centralina elettronica....). Nei grandi motori invece il dispositivo può essere escluso con un interruttore, ma sulla resistenza elettrica viene iniettato un goccio di gasolio, che si incendia e arroventa l'aria che funziona da innesco per l'iniezione. Adesso è tutto automatico e comandato elettronicamente, ma una volta nei casi più difficili si doveva intervenire manualmente, con un batuffolo di straccio imbevuto di gasolio acceso e posto nel condotto di aspirazione. Nelle moderne auto diesel c'è pure un dispositivo di preriscando dell'acqua del raffreddamento che in poche decine di secondi aiuta ad aumentare la temperatura del liquido nella testata, così che il motore può funzionare regolarmente quasi da subito. Tipicamente almeno quattro candelette da preriscaldo messe in un condotto dopo il termostato, un po' come ha fatto Maxdef per dissipare corrente. Tutta una parte elettrica complicata che si ciuccia un sacco di corrente, per questo gli alternatori da auto moderni caricano anche 150A..... Siamo andati un po' OT, ma se non sono stato chiaro posso spiegare meglio. Saluti. Ferro
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