fly1971
| Inviato il: 1/9/2009,16:16
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Ciao a tutti, finalmente ho potuto fare il test alla mia turbina, durante le vacanze estive. Come potete vedere dalle foto ho montato il collettore rotativo sulla testa del rotore, il collettore con gli anelli e solidale ad un piccolo tudo da 20mm il quale passa nel foro millerighe del mozzo-cuscinetto ed è solidale dei dischi coassiali al tubo montato sotto al mozzo, questo tubo è lungo circa 40 cm, in questo modo ho formato un un unico blocco mi basta aggangiarlo al palo bloccare con un bullone e collegare i cavi nei morsetti. Il collettore con i braccetti è montato tramite un barra filettata al corpo della testa rotore l'uso dell abarra filettata e stata comoda per registrare la giusta altezza e può anche oscillare in questo modo nonci sono forzature nei braccetti nel caso ci siano leggeri disallineamneti di asse del tubo con il coll ettore-anello.
I due anelli superiori , quelli più piccoli sono i contatti del sensore per gli giri delle pale, fatto con un piccolo magnente montato sulla puleggia e il sensore del tachimetro dell bici. Gli altri tre anelli sono uno per l'eccitazione del regolatore , positivo e negativo. Il generatore è stato montato su un palo ad un altezza di circa 4,5m. visto che era un test e ancora non ho preparato la cerniera sul palo sottostante ( opto per soluzione del palo incernierato a metà cosi la parte di sopra si ribalta) ho ritenuto sufficiente pe rle prove. non ho fatto il bilanciamento del rotore visto che era un test provvisorio , infatti quando frullava parecchio il palo mi oscillava un pò...
Veniamo alla prova vera è propria, i dati che potevo leggere erano i giri delle pale, ( rapporto di moltiplica 1:5,5) gli Amper e Voltaggio che l'alternatore mi produceva e un controllo dell'assorbimento del regolatore. Ho beccato un giorno di vento che è durato tutto il giorno e ho approfittato per le prove. durante la prova ho testato varie lampadine che collegavo in serie al regolatore,le misurazioni che facevo erano queste: la resistenza del filamento a ftreddo con un tester, tensione di uscita dell'alternatore senza carico , giri delle pale e assorbimento del regolatore. Lampada da 3W , resistenza di circa 6 Ohm, assorbimento da fermo ci circa 0.26 Amp, il filamento della lampada si spegneva quando con 170-180 rpm e ho notato che la tensione di uscita all'alternatore non era "lineare" con i giri ma fino a quel valore di giri si teneva bassa poi saliva in modo molto ripido, questo non è cambiato molto usando una lamapdina da 4W. Ovviamente per cercare di farlo girare a tra i 150-200 rpm con regolatore eccitato ci voleva un buon vento, infatti io alimentavo il regolatoe solo quando superavo i 150 rpm e notavo che l'alternatore frenava parecchio i giri. Lampada da 10 W resistenza interna 2,2 Ohm, assorbimento a fermo 0,55 Amp, il filamento si spegneva già a 150 rpm , e la tensione era più "lineare" con giri. Quindi ho continuato le prove con la 10W, all'auscita dell'alternatore ho collegato una vecchia batteria con in serie un amperometro e voltmetro, quando arrivavo a 150 rpm ( 150x5,5 dell'alternatore ) aggangaiavo la lampada al regolatore , e facevo le mie letture, l'alternatore iniziava a caricare 4-5 Amper quando ho raggiunto i 220 rpm che sull'alternatore erano circa 1200 rpm, purtroppo questi valori li ho rilevati in 4-5 occasioni di raffiche di vento ben sostenute in un test che è durato circa 1 ora, quel pomeriggio c'era vento m aper tenerla a 220 rpm con alternatore eccitato serviva parecchio vento. non sono riuscito a recuperare una lampadina di quelle delle spie del quadro ( proprio quel della batteria) ero curioso di vedere come si comportava, ma presumo non cambiava molto d aquella da 10W. Da questo test ho potuto dedurre che si vuol usare un alternatore di auto è preferibile tenere il regolatore e usare una lampada ,magari testare un paio e vedere con quale si comporta meglio l'alternatore, sembrerebeb che più è bassa la resistenza a freddo e meglio sia il suo regime, ovviamente aliementare il regolatore quando le pale superano un certo numero di giri ( quoindi serve un sistema di automazione) L'altro problema sono i giri dell'alternatore nel mio caso ha iniziato a produrre quando sopra i 1200 rpm, aumentare la moltiplica nel mio caso non conveniva , altriemnti mi aumenta il braccio di leva e quindi più resitenza a girare, però l'unico modo per far aumentare i giri all'alternatore e quello di mettere moltipliche più grandi però bisogn aumentare anche il diametro del rotore, credo che se usa una motiplica da 1:8 con un rotore sotto i 3mt. sia un buon compromesso, per chi vuol fare delle prove gli posso consigliare questi valori di moltiplica e diametro rotore, secondo me usare uno maggiore a 1:8 pregiudica la resistenza alla rotazione. Personalmente per il futuro stò valutando qualcosa con magneti permanenti, cosi sfrutto pale e testa del rotore, la soluzione dell'alternatore di auto mi porta a preparare pale più grosse e rifare la testa del rotore per moltiplica più grande. Un saluto Luigi
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