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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Accumulatori Nickel-Ferro, Una vecchia tecnologia riesumata da alcuni
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Lupo cattivo

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Inviato il: 31/3/2009,09:30

CITAZIONE (Elektron @ 30/3/2009, 18:36)
Secondo me a lungo andare la carta si scioglie. Vi ricordo (non sono chimico ma solo figlio d'arte) che l'idraulico liquido a base di idrossido di potassio è consigliato per dissolvere gli assorbenti di cellulosa eventualmente gettati nello scarico ...

Può darsi che Elektron abbia ragione, io onestamente non ho mai provato, la carta assorbente dovrebbe contenere lignina oltre alla cellulosa e magari resistere un po' di più.
Come al solito meglio provare prima.



CITAZIONE (tecnonick @ 30/3/2009, 20:04)
Lupo, mi spiace contraddirti con il carbone rigido di una pila ci fai poco, deve essere addizionato di biossido di manganese, o meglio: ripeto 70% biossido 10% carbone(va bene il carbone attivo per delle prove, ma è meglio la grafite)...omissis....

Mi sapresti dire il perchè? Sarei curioso di saperlo ed imparare qualcosa faccine/biggrin.gif

Le celle ARIA-ZINCO sono FUEL CELL, non pile, e rendono molto più di queste ultime, per chi fosse interessato ecco alcuni link:

http://www.electric-fuel.com/evtech/EF-tech-brochure.pdf
http://www.powerzinc.com/en/index.asp
http://corrosion-doctors.org/Secondaries/zn-air-fc.htm Il fatto che sia scritto in rete non significa che sia vero.
Non si deve credere a tutto quello che è scritto, specie in rete e su di un sito commerciale faccine/smile.gif
Il termine fuel-cell riempie la bocca, fa subito esperto, ma spesso è usata a sproposito, cito, testualmente da wikipedia, ma qualsiasi altra enciclopedia in rete va bene ....omissis...
Sebbene le componenti di una cella a combustibile siano identiche a quelle di una pila elettrica, tra di esse esiste una sostanziale differenza; mentre le pile elettriche cessano di produrre elettricità quando sono esauriti i reagenti chimici (la pila è scarica), le fuel cell continuano a produrre elettricità finchè vengono forniti il combustibile ed il reagente, o fino a quando corrosione o malfunzionamenti non danneggiano fatalmente la cella....omissis...
Oltre a , naturalmente, una costituzione decisamente differente. Questo non è il caso tra quelli citati dai vari collegamenti.
Tecnonik, permittimi, invece di citare siti commerciali che propongono, ed usano, ovviamente, termini alla moda, ancorchè inesatti, parlaci delle tue realizzazioni, magari postando delle foto.
Hai esordito dicendo che non sei un chimico e che stai realizzando delle pile, quelle ci interessano, poi se vuoi chiamare le varie pile a zinco, a alluminio e quant'altro come pile a combustile, liberissimo, poco ci cale, non stiamo a soffermarci sulle formalità, a noi, ribadisco, interessa il contenuto, meno le chiacchere.

Keyosz, ho chiesto al mio amico rivenditore di prodotti chimici, vetreria e quant'altro (non ha neppure un sito internet, ma se ti serve qualcosa puoi chiedere a nome mio QUI )del nichel, ma non lo tratta.
Mi ha consigliato di chiedere a chi lo lavora se hanno degli scarti di lavorazione, grazie quello lo sapevo pure io, ma chi lo usa, oltre ai nichelatori? faccine/biggrin.gif




Modificato da Lupo cattivo - 31/3/2009, 09:39
 

Keyosz
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Inviato il: 31/3/2009,09:36

Ok, adesso ho sia idrossido di potassio (KOH) che idrossido di sodio (NaOH - soda caustica - lisciva) e tra qualche giorno anche una cinquantina di piastre di Fe da 1mm sagomate, cosa dite di provare come elettrolita? Avete già a priori preferenze per KOH come gli accumulatori Ni-Cd e Ni-Fe?
Ovviamente farò delle prove in piccolo con le piastrine di ferro di recupero e discuterò con voi dei risultati, ma posso già dire che NaOH costa la metà di KOH!!! faccine/tongue.gif (1Kg di NaOH a scaglie 4euro)

Per la prova con il carbonio mi devo organizzare, non ho ancora pensato a livello pratico come fare e il recupero del materiale....

Questa notte ho lasciato in "sovraccarica" l'elementino Fe-Fe con una corrente di 100mA, questa mattina mi dava come spunto 0.22A per circa 2-3 secondi, per poi stabilizzarsi su 100-80mA per la maggior parte del tempo e scendere a 20mA dopo quasi 2 minuti. Sul fondo del barattolo si è formato uno strato di sedimenti rosso chiaro.

 

Lupo cattivo

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Inviato il: 31/3/2009,09:47

CITAZIONE (Keyosz @ 31/3/2009, 09:36)
Ok, adesso ho sia idrossido di potassio (KOH) che idrossido di sodio (NaOH - soda caustica - lisciva) e tra qualche giorno anche una cinquantina di piastre di Fe da 1mm sagomate, cosa dite di provare come elettrolita? Avete già a priori preferenze per KOH come gli accumulatori Ni-Cd e Ni-Fe?
Ovviamente farò delle prove in piccolo con le piastrine di ferro di recupero e discuterò con voi dei risultati, ma posso già dire che NaOH costa la metà di KOH!!! faccine/tongue.gif (1Kg di NaOH a scaglie 4euro)

Per la prova con il carbonio mi devo organizzare, non ho ancora pensato a livello pratico come fare e il recupero del materiale....

Questa notte ho lasciato in "sovraccarica" l'elementino Fe-Fe con una corrente di 100mA, questa mattina mi dava come spunto 0.22A per circa 2-3 secondi, per poi stabilizzarsi su 100-80mA per la maggior parte del tempo e scendere a 20mA dopo quasi 2 minuti. Sul fondo del barattolo si è formato uno strato di sedimenti rosso chiaro.

Beh, ovvio, provali entrambi! In teoria, essendo KOH leggermente più reattivo della NaOH dovrebbe dare risultati migliori.
Il sedimento rosso chiaro è ruggine, ne esistono vari tipi, ma sostanzialmente è un ossido idrato dalla formula variabile , Fe
2
O
3
XH
2
O .......Fe
3
O
4
e ancora idrossidi vari del ferro.
il fatto è che quella è la materia attiva, se si distacca consumi l'elettrodo e perdi capacità.

 

tecnonick

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Inviato il: 31/3/2009,17:43

Lupo, se analizzi il termine "fuel cell" capisci che è cosi, perchè significa cella a combustibile, e la fuel cell zinco-aria utilizza esattamente lo zinco come combustibile, la combustione è la reazione che porta ad ossidazione un combustibile grazie ad un comburente, in questo caso l'ossigeno dell'aria è il comburente, e lo zinco il combustibile, alla fine della reazione ti trovi ossido di zinco come ti troveresti altre specie di elementi e ossidazioni nel caso di una normalissima combustione di altri materiali. I siti che ho citato sono aziende molto serie, che lavorano da anni a questo progetto, ed hanno già realizzato molti prodotti che sono normalmente venduti in applicazioni di vario genere, tra cui autotrazione, aereonautica, e impieghi militari. La fuel cell zinco aria è una realtà, non è una pubblicità. Non la si trova per applicazioni civili inquanto per via della sua composizione sarebbe scomodo poterla utilizzare per esempio in una radio, chi si prende la briga di mettersi a rigenerare lo zinco? oppure di sostituirlo? per ovvie ragioni, tipo la presenza di alcalino, non è un prodotto nel quale un comune mortale ci può metter mano senza avere una certa conoscenza degli elementi in gioco. Però è anche vero che con un minimo di istruzione queste celle potrebbero sostituire tranquillamente le comuni batterie ni-cd e ni-mh in quanto hanno una resa come minimo del 30% in più. non metto foto perchè è un esperimento talmente semplice che non ha bisogno di molti commenti, i siti che ho proposto spiegano chiaramente come realizzarla, basta rispettare la regola del 21% di KoH, zinco il limatura con dimensione dei grani compresa tra 300 e 700 micron per alte potenze, oppure una piastra di zinco se si assorbe un massimo di 10-20 milliwatt per centimetro quadrato.

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 31/3/2009,21:01

Salve a tutti.

CITAZIONE (tecnonick @ 31/3/2009, 18:43)
Lupo, se analizzi il termine "fuel cell" capisci che è cosi, perchè significa cella a combustibile, e la fuel cell zinco-aria utilizza esattamente lo zinco come combustibile, la combustione è la reazione che porta ad ossidazione un combustibile grazie ad un comburente, in questo caso l'ossigeno dell'aria è il comburente, e lo zinco il combustibile, alla fine della reazione ti trovi ossido di zinco come ti troveresti altre specie di elementi e ossidazioni nel caso di una normalissima combustione di altri materiali. I siti che ho citato sono aziende molto serie, che lavorano da anni a questo progetto, ed hanno già realizzato molti prodotti che sono normalmente venduti in applicazioni di vario genere, tra cui autotrazione, aereonautica, e impieghi militari. La fuel cell zinco aria è una realtà, non è una pubblicità. Non la si trova per applicazioni civili inquanto per via della sua composizione sarebbe scomodo poterla utilizzare per esempio in una radio, chi si prende la briga di mettersi a rigenerare lo zinco? oppure di sostituirlo? per ovvie ragioni, tipo la presenza di alcalino, non è un prodotto nel quale un comune mortale ci può metter mano senza avere una certa conoscenza degli elementi in gioco. Però è anche vero che con un minimo di istruzione queste celle potrebbero sostituire tranquillamente le comuni batterie ni-cd e ni-mh in quanto hanno una resa come minimo del 30% in più. non metto foto perchè è un esperimento talmente semplice che non ha bisogno di molti commenti, i siti che ho proposto spiegano chiaramente come realizzarla, basta rispettare la regola del 21% di KoH, zinco il limatura con dimensione dei grani compresa tra 300 e 700 micron per alte potenze, oppure una piastra di zinco se si assorbe un massimo di 10-20 milliwatt per centimetro quadrato.

Si vabhè Tecnonick, abbiamo capito la faccenda. Ma potresti spiegarci cosa hai realizzato, per favore? L'argomento accumulatori e generatori elettrochimici è tanto vasto quanto intrigante, specialmente nel "nostro" caso, che vedere qualche realizzazione sarebbe molto interessante. Non posti foto perché è un esperimento semplice, ma ci farebbero comunque piacere, specialmente a quelli come me che non sono molto ferrati in materia. Anche realizzare un elemento piombo-acido è di per se molto semplice, però abbiamo dovuto appianare diverse difficoltà costruttive prima di farne uno attendibile.
Facci vedere cosa stai facendo, a meno che non si tratti di un brevetto..... Nel qual caso è poco pertinente parlarne nel forum.
Saluti.
Ferro

 

tecnonick

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Inviato il: 31/3/2009,21:49

Arrivo arrivo, adesso vedo di capire come si postano le foto. Brevetto? magari! questa è roba già brevettata da molto tempo....

Allora, non ho capito come si fa a mettere le foto qui, per ora vedi se riesci ad accedere a sto link che è il mio msn, trovi le foto che ho fatto poco fà(quelle brutte per via del cellulare) e quelle che ho fatto oggi pomeriggio, quella di adesso è una cella fatta con 4 elementi(catodo ad aria+pezzo di zinco) che eroga 1,4 volt per elemento, mentre quella di oggi pomeriggio è ad un solo elemento. Appena mi date una dritta su come inserire qui le foto farò anche le varie descrizioni...

ecco il link: http://cid-6a7ee42a77c6f109.skydrive.live....cell/cella1.JPG

Ho capito.... allora:

Questa è la prima cella che ho finito oggi pomeriggio, ma sarà già la trentesima che faccio, ovviamente non chiedetemi le foto perchè non le ho, erano tutte prove con materilai vari....

La cella è realizzata utilizzando uno scatolino sul quale ho fissato il catodo ad aria mediante resina epossidica, tra il catodo ed il pezzo di zinco(che vedete a sinistra, e che è isolato sul lato superiore con resina)c'è uno spazio di circa 3mm, in modo da evitare il contatto tra i due, anche se poi questa versione di catodo è isolata, ma per sicurezza....

http://qtx7tg.blu.livefilestore.com/y1pFnYyOaF8J3DxMwBvTIvqI7Kf7VVaXzOV4GT0IXJmO8G7yQRM8XZL89K97O2SNkeM_IoCQwI-z2w0-_9W3Hke-8QLX2V7L8nM/cella2.JPG

Qui vediamo il lato opposto dello scatolino, il lato del catodo che "aspira" l'ossigeno dall'aria, sul catodo ho fissato un filo di rame con colla a base di rame, la conduttività è perfetta, mente per lo zinco ho saldato un filo in rame e poi ho dato una bella smaltata di vetroresina per evitare che anche la parte superiore vada a ossidarsi sballando le misure di efficienza:

http://qtx7tg.blu.livefilestore.com/y1p6nN2zxo8PZYsTvH73fxsm2lXWuvv5m2zsW4HVjbN4VHnlZfpUdAcgkQY17JueoHfBSzX4LnN0UIcka9b_mC-CTgTcHvAY4_v/cella1.JPG

Qui vedete la cella pronta e già contenente una soluzione di idrossido di SODIO (non ho più KoH), seguiranno foto dove vedete la cella attiva, collegata rispettivamente a resistenze da 10 ohm, 5,6 ohm e 1 ohm, con le varie cadute di tensione (ricordo che si tratta di una piastra in zinco, è ovvio che cade la tensione, perchè la superficie esposta a corrosione è minima):

la tensione in questo caso è a vuoto, ma non fa fede perchè dopo un minuto circa si stabilizza a 1,4 volt come deve essere:
http://qtx7tg.blu.livefilestore.com/y1pKX30dMLAC62oBUuqsukeZowIuU3uBx1mk3uxp1_GcBZvM99gp_pfNp98cHyK0mDuRVZdyht2o-OlXH3mHxckY9DM-f-GXobZ/test1.JPG

10 ohm:
http://qtx7tg.blu.livefilestore.com/y1phNWYzsC6ij7i4jh_5KAUupMYRA5-6GfB_Cmb6cMI785EZQ095IzoYRzLf1cNpLlRyFj5EF1zRKEDO6-NK7OrDG3dD1qeHNlf/test2.JPG

5,6 ohm:
http://qtx7tg.blu.livefilestore.com/y1pwNsdfGeRUiFlHp6O8WNJnLgJINedCFePViDgjSjdPw_nzLYogqnBI6e-KH8SRYpyR5lFzNz4TKRJY8SLddc81OUbEWMvtQ4P/test3.JPG

1,0 ohm:
http://qtx7tg.blu.livefilestore.com/y1pnprnQnKqfLh4baxNAh-sR28gpeYJS3Tv54KNNDRHFKD-vCrcWQqFeh8rXZJBrOzQJHD-Zf4nGM8DZ9Z381P7g-JvoADBhueP/test4.JPG

qui come potete vedere, con una piastra di 20cm quadrati la cella eroga ben 800 milliwat circa, e siamo nella peggiore delle ipotesi, per via della distanza tra gli elettrodi, del sodio al posto del potassio, della piastra di zinco al posto della polvere(meglio limatura)

Questo è il catodo ad aria, si nota la sua costituzione, quindi teflon, carbone e griglia in nickel, il carbone è attivo, ed è addizionato di una percentuale intorno al 10% di biossido di manganese, c'è n'è un'altra versione al cobalto....

http://qtx7tg.blu.livefilestore.com/y1pzA1PQa2m4f-toQbM3guFaX6-eMS8piFaSs7DtiyDh8bKfofUpZ7R-XlFSWc3t8accIhwk1_kX4Op8dzwzGHdDSmsHRPw8wye/catodo_contatto.JPG

questa è la parte a contatto con l'elettrolita, è isolata con una membrana particolare, non permette il passaggio di ossidi verso il carbone, ma io comunque preferisco sempre utilizzare un altro isolatore in nylon, c'è anche il catodo sprovvisto di questa membrana volendo...

http://qtx7tg.blu.livefilestore.com/y1pcmAv8UegHxH-cXvVV6Hf07psgvAEpDfTq6puDovMSU_Y9yPh7ux5C6AYkgUN1p0Etvf1sRIR_wZClD7gq0-WzuMVz4tznkWM/catodo1.JPG

Riguardo l'altra cella a 4 elementi non sto a descriverla tanto si basa sullo stesso principio di questa, con la differenza che l'area di zinco è 1/3 di questa per ogni elemento, ma essendo in serie ho 5,6 volt, sono 2 ore che tengo accesa una ventola con tensione 5 volt e assorbimento 1 watt, la tensione attualmente è scesa da 5,6 a 4,45, ed ecco un piccolo video del sistema in funzione, è fatto con il cellulare per tanto non è di buona qualità ma si vede comuque che il tutto funziona molto molto bene per essere stato realizzato velocemente: video




Modificato da tecnonick - 1/4/2009, 00:09
 

tecnonick

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Inviato il: 31/3/2009,23:35

Ecco un aggiornamento della situazione:

sono le 0.26, la cella è in funzione dalle 22.30, la tensione ora è di 4,44 volt, l'assorbimento è di 280mA, quindi 1,24 watt, la superficie totale dello zinco esposto al catodo è di 35cm quadri, in questo momento, dopo circa 2 ore di funzionamento, ho una resa di 35 milliwat per centimetro.

Direi che per la semplicità della prova, e della totale mancanza di perfezionamento, sono pienamente soddisfatto, e quando questo zinco sarà tutto ossidato lo tolgo, piazzo altre 4 piastrine ed ecco il risparmio! le 4 piastre ossidate le posso rigenerare e anche direttamente in questa cella senza aggiungere alcun elettrodo, cosa significa? che questa cella è ricaricabile. Ragazzi, non so voi, ma io lo zinco in polvere lo pago 5 euro al chilo(un chilo alla volta, ovviamente salendo con il peso scende il prezzo), con un chilo di zinco credo di poter risparmiare un bel pò rispetto al ni-mh o litio..... questa cella contiene 44 grammi di zinco, di cui soltanto 35 possono essere consumati per via del supporto, fate voi i conti......

 

Keyosz
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Inviato il: 1/4/2009,10:03

Ciao tecnonick,
la cella zinco-aria di cui parli ha iniziato ad attirare la mia attenzioen quando hai detto che puoi riconvertire l'ossido di zinco nella cella stessa senza doverlo rimuovere e rigenerare altrove, nel senso io sono interessato a tutti quei tipi di accumulo elettrochimico con reazione reversibile, poco importa se hanno basse rese, basta che una volta costruito duri a lungo nel tempo e che sia il sistema elettrico a ricaricarlo, non mi va di dover intervenire manualmente periodicamente, insomma un sostituto delle piombo-acido che durino di più o che siano facili da riparare anche se occupano 5 volte lo stesso spazio e perdono parte dell'energia tra carica e scarica.
Quindi sostieni che è veramente possibile ricaricare il tipo di cella da tè realizzato senza toccare alcuna parte? Faresti qualche prova per noi se hai tempo?
Poi volevo chiederti dove trovi lastre di zinco piene (non quelle di ferro zincate) e la polvere di zinco.... perchè io qui nella mia zona trovo solo roba zincata, ma niente zinco puro e pieno!!!
Poi il fatto che riesci a trovare polvere/limatura di zinco mi incuriosisce poichè per la realizzazione di accumulatori per aumentare la superfice reagente sarebbe molto bello trovare polvere/limatura anche di altri metalli, come ferro, piombo, ecc... se hai paicere potresti dirci dove ti fornisci e magari i prezzi?
Ohh, e ancora, dove hai trovato la retina/grliglia di nichel? faccine/blink.gif Io stò cercando il nichel da un mese ma sembra di cercare l'oro..... faccine/wacko.gif

p.s.
Questo thread stà abbracciando tanti tipi di celle elettrochimiche diverse, era partito con el Ni-Fe ma a questo punto sarebbe da chiamare "Accumulatori alcalini fai-da-te" faccine/tongue.gif
Cosa dite, la zinco-aria sembra interessante e da approfondire, tecnonick ha volgia di aprire un nuovo thread per la Zinco-Aria? con tutte le tue foto e una breve descrizione su come replicarla? che poi magari dopo tutte le altre prove (quindi tra 1 anno faccine/biggrin.gif ) tento di realizzarla anche io....

Poi prometto che se le prove Fe-Fe sono incoraggianti apro anche io un altro 3d a parte dedicato faccine/happy.gif

 

Keyosz
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Inviato il: 1/4/2009,10:41

Ora vi illustro le prove fin qui effettuate con in mente le nichel-ferro ma poi ovviamente il tutto deviato su altri metalli in quanto troppo difficile e costoso recuperare il nichel per ora.

Ho recuperato diversi metalli da provare in soluzione per determinare su cosa sperimentare qualcosa di più evoluto. Da sinistra verso destra abbiamo: acciaio, ferro zincato, ferro non trattato, alluminio. (questo è quello che ho a disposizione in ditta e con prezzi relativamente bassi)
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238577359.jpg

Dalle varie prove e combine con i vari metalli a disposizione è emerso che la coppia ferro-zinco è quella che dà tensione e corrente più alta dopo una buona carica, però essendo che la lamiera è zincata e non di interamente di zinco, lo strato di zincatura si esaurisce subito facendo precipitare le performance (credo che lo strato di zino e il ferro sottostante ad un certo punto facciano una cella in corto sullo stesso elettrodo).
Così sono passato alla coppia ferro-ferro, più che altro per il fatto che il ferro costa poco e per dare soddisfazione a Ferro e provare nella pratice quello da lui ipotizzato, anche in onore al suo nome! faccine/rolleyes.gif
Prime mini prove per verificare se effettivamente qualcosa di minimamente sfruttabile avviene fatte con due elettrodi di ferro in soluzione di bicarbonato di sodio e acqua distillata (soluzione fatta ad occhio 20-30%):
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238577360.jpg

Questo test è quello di cui ho parlato in qualche messaggio addietro, correnti di corto di punta di circa 100mA che si stabilizzano su 20mA, tensione a vuoto 1,4V circa che sende lineramente fino a 0.5V quando si toccano i 20mA
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238577361.jpg

Dopo che sono riuscito a trovare la soda caustica (finalmente, ma dove vivo? fuori dal mondo?) ho rifatto la prova ferro-ferro in soluzione al 20% di NaOH, i risultati sono nettamente migliori, le tensioni sono più o meno le stesse ma la corrente è aumentata, picchi di 0.7A per circa 2 secondi che si stabilizzano su 200mA per i soliti 10-20 secondi cone due piastrine di uguale dimensione a quelle usate in bicarbonato di sodio. Come vedete dalla foto il polo positivo si scurisce molto velocemente in fase di carica ed inizia a formare ossigeno solo dopo un pò, mentre il negativo produce idrogeno fin da subito.
Seguendo la teoria delle piombo-acido e nel tenattivo di aumentare il materiale attivo ho caricato la cella anche a polarità invertite e quando sul ex-positivo è inziata la produzione di idrogeno è iniziato ad andare in soluzione una sostanza violetta che ha poi colorato l'elettrolita come si vede dalla foto.
Ho notato che se interrompo la carica appena rpima che inizia la produzione di idrogeno la corrente che eroga è maggiore.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238578314.jpg

Per quanto riguarda l'idrossido di potassio (KOH) mi hanno fatto il pesce d'aprile in farmacia, non è ancora arrivato nulla si sono sbagliati, devo aspettare fino al 5 faccine/mad.gif

p.s.
la soluzione "violetta" dopo mezzora ritorna quasi limpida ma non mi pare di vedere niente depositato sul fondo....

 

Keyosz
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Inviato il: 1/4/2009,11:32

Ok, vediamo amplificare un pochino l'effetto delle ferro-ferro (la cella non il collega del forum!), prima di tutto la pericolosa soda caustica!
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238579508.jpg

è fatta a scaglie, poi ho pensato bene di dosarne 200 grammi in un vasetto e aggiungere acqua distillata fino ad arrivare ad 1 litro circa, però potevate avvertirmi che scalda boia quando si miscela con l'acqua!!!!
Non ci tenevo più su le mani sul vasetto, per fortuna era di vetro se fosse stata plastica si squagliava!! faccine/blink.gif
Avevo persino timore che il vetro si spaccasse e ho messo li tutto su un vassoio di plastica con della carta assorbente attorno... faccine/unsure.gif
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238579510.jpg

Ok, mentre la miscela sospetta si raffreddava con qualche mescolata ogni tanto se no la soda restava tutta sul fondo, ho iniziato a giocare con le piastrine di ferro che mi ero fatto preparare:
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238579551.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238579552.jpg

Ho pensato bene di usare della carta assorbente, tipo scottex ma un pò più fine e grossolano, quello che usano in officina per pulisri le mani, ogni piastra è separata da quella successiva da un folgio piegato in 6 per far spessore, visto che mi aspetto che una volta bagnato diventi tutto molliccio.
Lo so, come dice elektron, non durerà molto, ma per fare un prototipo credo che vada bene, poi se ho risultati incoraggianti vedrò di recuperare tessuto ni nylon o fibra di vetro.
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238579623.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238579624.jpg

Poi sono passato ai collettori di corrente, usando un filo di rame completamente stagnato e saldato sempre a stagno con il saldatore da elettronica per comodità, sicuramente potrebbe inquinare la reazione chimica ma considerato che è poco e che lo terrò fuori dal livello dell'elettrolito credo che vada bene per praticità e comodità di realizzazione per ora. Le due batterie da 7Ah tengono il panetto di piastre un pochino compatto ed in posizione mentre saldo.
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238579669.jpg

E poi via tutto nel vaso di plastica, con qualche spessore di gommapiuma (la stessa usata per la piombo-acido) per tenere tutto in posizione:
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238579670.jpg

E vai con l'elettrolito (soluzione 20% circa di NaOH):
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238579722.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238579723.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1238579724.jpg

Dalle prime cariche prima in un senso e poi nell'altro non sembrava scurisri nessuna piastra, che strano..., dava tensione a vuoto ma calava rapidamente verso 0, ancora più strano.... la corrente di corto di punta era di 1.1A ma molto breve... il mistero si infittisce....
Allora, visto che era ormai tardi, ho lasciato l'elemento FeFe sotto 200mA costanti tutta la notte, questa mattina ancora uguale, fa elettrolisi, ma sulle piastre non si formano ossidi, nulla..... faccine/blink.gif
Ho invertito la polarità e sono andato al lavoro, poi ho chiesto a chi mi ha preparato le piastrine se fosse sicuro di aver usato ferro non trattato, ed ecco il mistero rivelato, mi ha usato una lamiera trattata chimicamente (non ho idea di come e cosa gli facciano) anti-ruggine!!!! faccine/dry.gif
Pensava di farmi un piacere, hahaha, invece io volgio quella più rugginolenta possibile, ohh cielo....
Se fanno in tempo a prepararmene altre oggi o domani rifaccio tutto, uffa.....

p.s.
la soluzione di NaOH è diventata giallina, sarà per via della carta o per il trattamento chimico delle piastre?

 

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Inviato il: 1/4/2009,11:35

Non volendo annoiare ad oltranza sulla questione delle celle a combustibile lascio perdere, ognuno le chiami come vuole, in fondo è solo una definizione, chi vuole può chiarirsi le idee in merito controllando cosa è una ossido riduzione e cosa significano i termini comburente e combustibile.

Adesso parliamo di cose più interessanti, ho guardato la realizzazione che hai fatto, un paio di domande, non considerarle polemiche, alcune sono di chiarimento , su altre davvero non ho capito.
La prima è di carattere generale, sei sicuro che l'ossigeno atmosferico entri nella reazione? Se usi il biossido di manganese si riduce prima lui.
Io non riesco a capire cosa centri l'ossigeno atmosferico, nè come il catodo possa "aspirarlo", come dici tu, l'ossigeno a temperatura ambiente non reagisce con lo zinco, e neppure vedo un qualche catalizzatore che potrebbe farlo reagire.
Sei sicuro di non aver fatto una normale pila zinco- carbone con idrossido di sodio come elettrolita?
Date le rese cosi basse, parli di 0,8 watt per 20 cm quadri, che sono davvero pochi se confrontati ad un a normale pila, prova a cambiare elettrolito, usa dell'acido solforico, diluito, lo zinco si consumerà lo stesso, magari un po' più velocemente, ma almeno avrai delle correnti decenti

CITAZIONE (tecnonick @ 31/3/2009, 22:49)
...omissis...

Questo è il catodo ad aria, si nota la sua costituzione, quindi teflon, carbone e griglia in nickel, il carbone è attivo, ed è addizionato di una percentuale intorno al 10% di biossido di manganese, c'è n'è un'altra versione al cobalto....mi interessa la versione al cobalto, in cosa consiste? Attenzione che il biossido di manganese è un forte ossidante, molto più dell'ossigeno puro, se c'è lui l'ossigeno NON prende parte a nessuna reazione di ossidazione sull'anodo
http://qtx7tg.blu.livefilestore.com/y1pzA1PQa2m4f-toQbM3guFaX6-eMS8piFaSs7DtiyDh8bKfofUpZ7R-XlFSWc3t8accIhwk1_kX4Op8dzwzGHdDSmsHRPw8wye/catodo_contatto.JPG

questa è la parte a contatto con l'elettrolita, è isolata con una membrana particolare, non permette il passaggio di ossidi verso il carbone, In cosa consiste? Cosa significa passaggio di ossidi? ma io comunque preferisco sempre utilizzare un altro isolatore in nylon, c'è anche il catodo sprovvisto di questa membrana volendo...

http://qtx7tg.blu.livefilestore.com/y1pcmAv8UegHxH-cXvVV6Hf07psgvAEpDfTq6puDovMSU_Y9yPh7ux5C6AYkgUN1p0Etvf1sRIR_wZClD7gq0-WzuMVz4tznkWM/catodo1.JPG

Riguardo l'altra cella a 4 elementi non sto a descriverla tanto si basa sullo stesso principio di questa, con la differenza che l'area di zinco è 1/3 di questa per ogni elemento, ma essendo in serie ho 5,6 volt, sono 2 ore che tengo accesa una ventola con tensione 5 volt e assorbimento 1 watt, la tensione attualmente è scesa da 5,6 a 4,45, ed ecco un piccolo video del sistema in funzione, è fatto con il cellulare per tanto non è di buona qualità ma si vede comuque che il tutto funziona molto molto bene per essere stato realizzato velocemente: video

Buone sperimentazioni faccine/smile.gif




Modificato da Lupo cattivo - 1/4/2009, 16:34
 

Lupo cattivo

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Inviato il: 1/4/2009,11:50

keyosz, io plaudo alla tua bravura nel realizzare i prototipi.
Mi chiedo cosa possa essere quel liquido violetto che si è formato, se c'era un po' di manganese nel tuo ferro, sei riuscito a fare addirittura i permanganati! faccine/smile.gif
Giuro non so come, ma è l'unico violetto che mi viene in mente.
Però dopo un po' il violetto dovrebbe sparire e diventare un verde pallido, lo ione manganato (sempre ammesso sia permanganato...) è molto meno forte, come potere colrante, ma almeno un idea di verdino...?
La soda scalda, eh? Hai ragione ho dimenticato di dirtelo, occhio con gli acidi, se con l'acqua scalda con quelli bolle e schizza!
Son curioso di vedere cosa succederà e se le rese saranno decenti, poi proveremo a stilare una possibile reazione.

 

tecnonick

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Inviato il: 1/4/2009,12:01

No lupo, il manganese serve da CATALIZZATORE e accellera la reazione, tutto li, ma in questo caso NON SI RIDUCE inquanto l'elettrodo in carbone sfrutta l'ossigeno, l'ossigeno passa grazie alla copertura in teflon, il teflon lascia passare l'ossigeno ma non gli altri gas, e allo stesso tempo non fa uscire l'elettrolita. Studiati bene cos'è un catodo ad aria, su internet trovi molissime informazioni, e sui link dei produttori che ho messo idem.....

Rigurdo i materiali necessari per la realizzazione di accumulatori di questo tipo ho tutto ciò che vi serve, inquanto sono un commerciante di elettronica e metalli, nonchè realizzo impioanti di vario genere, posso fornire: rame, ottone, alluminio, alpacca, zinco argento e alluminio in polvere con granulometria da 100 a 300 micron(mi sto organizzando per il 300-700), e praticamente tutti i metalli ferrosi e non, inclusi i loro composti chimici, tra cui ossidi, solfati, nitrati, e altri. i link che vi ho postato per fare un acquisto veloce sono soltanto per darvi la possibilità di far prove, preferivo evitare di pubblicizzarmi. L'unico problema per acquistare da me è che bisogna rispettare dei quantitativi minimi per questi ultimi, mentre se avete bisogno zinco alluminio argento ottone posso fornirlo sia puro che titanato, in lastre con spessore a partire da 0,5mm, venduto a peso, chiaramente dando questa possibilità di fare piccoli ordini prendo una certa percentuale sul taglio e sulle pese dei materiali(mano d'opera), tuttavia riesco a fare prezzi molto vantaggiosi per dar modo a tutti di sperimentare senza diventar matti a reperire i materiali. Tutti i prodotti sono di ottima qualità, posso fornire anche le relative schede tecniche, ma per questi dettagli vi prego di contattarmi in privato.

Riguardo la bassa resa della cella che ho fatto il motivo è semplice, se leggi bene quello che ho scritto è spiegato, ovvero la superficie esposta a reazione è minima, è una prova realizzata senza tener conto di particolari fondamentali, è solo una dimostrazione del funzionamento del catodo ad aria, ed è per questo che nelle fuel zinco-aria si deve utilizzare zinco in polvere, non in lastra, o meglio: zinco in limatura 300-700 micron, ma per questo bosogna attendere perchè sto prendendo accordi con una ditta che si occuperà di fare la limatura, il prezzo finale però per ora è alto, si parla di 10-12 euro al chilo, fuori mercato.... vedrò se riesco a trattare.

 

Lupo cattivo

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Inviato il: 1/4/2009,13:22

Tecnonik, prima di invitare gli altri a studiare ed mettere in maiuscolo talune tue affermazioni sarebbe meglio che tu non dicessi cose inesatte, capite male o lette in rete in contesti inadeguati
Il biossido di manganese è un catalizzatore, ma solo in talune reazioni.
Quale sarebbe la presunta reazione dove funge da catalizzatore nella tua presunta pila a combustibile? Sei in grado di scriverlo o hai letto in rete che funziona così e basta?
Un catalizzatore non funzione sempre e comunque come tale, ma solo in determinate condizioni, evito una trattazione sui catalizzatori, ma sicuramente puoi trovarla in rete.
In questo specifico caso NON funziona da catalizzatore, bensì da depolarizzante.
Il fatto che tu legga in rete che MnO

2
sia un catalizzatore, e se vai a cercare meglio scoprirai che funziona a temperature elevate per ossidazioni catalitiche o in talune reazioni di ossidazione di alcoli allilici o benzilici, o con il perossido di idrogeno, non significa che svolga sempre e comunque tale funzione.
Hai esordito dicendo che non sei un chimico e vuoi insegnare ai chimici come si fa e cosa è la chimica, non ti pare singolare?
Se vuoi vendere i tuoi prodotti esiste una vetrina apposta, qui si fa sperimentazione, se vuoi dare il tuo contributo ben venga, ma evita di parlare di cose che non conosci o che conosci per letto o sentito dire.
La chimica si basa su principi precisi, reazioni ed equilibri ben determinati, se scrivi che il carbone sfrutta l'ossigeno, l'ossigeno passa grazie alla copertura in teflon non significa nulla, ammesso e non concesso sia vero.
Il carbone con l'ossigeno forma CO oppure CO
2
se ne produce? Ovviamente no.
Invece il biossido di manganese reagisce con l'idrogeno producendo acqua e svolgendo il suo lavoro da depolarizzante.
Il teflon lascia passare l'ossigeno solo se di spessore intorno ai 50 micron, non certo un separatore di qualche millimetro, come mi pare sia il separatore che usi e poi, ammesso succeda, perchè far passare l'ossigeno? Hai provato a sostuire con una membrana sicuramente impermeabile ai gas? E' variato qualcosa?
Quando si fa una affermazione, specie in un contesto tecnico, occorre avere le idee ben chiare, non mettere insieme parole a casaccio dandogli una parvenza scientifica tipo catodo che "aspira" l'ossigeno dall'aria
Evito di continuare, ma ti invito a fare delle affermazioni di cui sei sicuro.

 

tecnonick

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Inviato il: 1/4/2009,16:19

Certo Lupo, sei un bel "maestrino" tu, io invito te ad informarti meglio, perchè sulla chimica delle batterie sei molto indietro...... non hai la minima idea di ciò che sto trattando, e ti ritieni un chimico, bè cosa vuoi che ti dica? complimenti! Quantomeno io lo ammetto di NON essere un chimico, e credo lo debba fare anche tu, perchè se lo fossi stato non avresti detto questa valanga di inesattezze, oltre al fatto che è evidente che il tuo presunto ramo chimico non è certo quello delle batterie, insinui di conoscere un catodo ad aria ed il suo comportamento ed affermi che ciò che dico è sbagliato(sarà invidia?), ma caro mio, altro non fai che sminuire un prodotto che è in vendita da anni, che da ottimi risultati, e del quale non hai la minima idea del suo principio di funzionamento. Quindi direi a te di evitare certe uscite, perchè prima ti devi informare e poi casomai fai i tuoi commenti. E' evidente che non hai la minima idea del prodotto in questione, si deduce dal tuo "dubbio" sulle mie descrizioni, ma la cosa ancor peggio è che non ti accontenti nemmeno delle prove esposte, vuoi un pezzo di questo catodo? contattami, te lo spedisco e poi mi saprai dire......

Quindi ancora una volta, ripeto, vai a cercare su google "catodo ad aria", fatti una bella lettura, analizza le varie reazioni, e poi capirai di cosa sto parlando, e non credo sia ovvio dover specificare che il teflon deve essere di 50 micron, perchè questo tipo di catodo NON puoi costruirlo da te, inquanto servono macchinari molto costosi per l'assemblaggio, e tra l'altro non si conosce quale sia il legante utilizzato. Io ho semplicemente informato le persone di questo forum sull'esistenza di un sistema ECONOMICO che permette di realizzare accumulatori, pile a combustibile, fuel celle, o come preferisci chiamarle tu, un sistema che evita di fare sbattimenti, e che funziona.

riguardo la domanda posta sulla ricarica di una fuel cell aria-zinco, attualmente c'è una società sulla quale ci sta lavorando, in pratica sembra essere riuscita a ricaricare senza dover introdurre un anodo in zinco. forse mi sono spiegato male, nella prova che ho fatto io, posso ricaricare la cella ma sempre tramite la posa all'interno di un elettrodo in zinco, quindi senza dover togliere lo zinco ossidato, ma serve sempre un altro elettrodo, però comunque laricarica al momento avviene in modo parziale, non è quello su cui mi sono concentrato, a questo ci penserà un'altra persona con la quale collaboro.

E dimenticavo, è chiaro che coprendo il lato in teflon del catodo ad aria la cella smette di erogare corrente(già testato), regolando la copertura si regola la velocità di ossidazione dello zinco. La quantità di biossido presente non permetterebbe MAI di poter ossidare tutto quello zinco caro lupo, perchè come ben dovresti sapere, il peso dell'ossigeno necessario per andare ad ossidare lo zinco è notevole, questi catodi sono spessi 0,5mm......... una pila alcalina ha il 70% di biossido, ed il suo volume è doppio rispetto allo zinco contenuto in essa.

E per finire vorrei anche aggiungere una cosa: se sei il chimico che affermi di essere, sai bene che non è possibile ottenere una resa decente utilizzando ferro arrugginito, per tanto perchè incoraggi esperimenti di questo tipo? percarità, sono interessanti da eseguire, ma non portano da nessuna parte!




Modificato da tecnonick - 1/4/2009, 17:52
 
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