è un problema di volontà generale, se non gli frega niente a chi compra, non frega niente a chi produce, a chi butta a chi ricompra e via con un circolo vizioso, dalle tendenze attuali dubito che i tuoi nipoti possano vedere qualcosa di meglio, io per esempio ho rinunciato a discutere con i vicini o la gente del paese, fiato sprecato, tutti ti dicono: "ma conviene?"
se tutti ragionano facendo solo "ordina per prezzo" è inutile studiare teorie, capire cosa è meglio per il futuro nostro e dei nostri filgi/nipoti....
bisogna mettersi in testa che le cose belle e giuste richiedono olio di gomito, non c'è niente di facile e conveniente che non sia una fregatura sotto qualche aspetto a lungo termine, a meno di non essere nelle favole, ovvio!
lo dico perchè ci casco anche io quotidianamente!!!!!

whoops, scusate, stiamo rovinando questo bel thread

Salve a tutti.
Sono talmente daccordo con entrambi che non aggiungo niente.
Seguitiamo a smontare 'sto benedetto accumulatore, per capire come farne uno meglio o poterne eventualmente usare delle parti.
Ricordiamoci che per fare una stazionaria decente ci serve un contenitore alto e stretto, molto robusto e con supporti molto alti in fondo per contenere i sedimenti, separatori "seri", rigidi e porosi, e coperchi con buona tenuta ma che si possono rimuovere. Almeno secondo me questi sono i "veri" problemi che dovremo affrontare, che le piastre abbiamo capito come si possono fare, e il piombo bene o male lo possiamo recuperare.
Buon lavoro e buon divertimento.
Ferro

Nel tempo libero mi stò organizzando per costruire un prototipo serio di batteria ad elementi, questa volta completa con una tensione utile, il problema sarà il collaudo, nel senso che ci dovremmo ritrovare tra qualche anno per sapere se la soluzione è buona o meno
Ispirato da Ferro vorrei usare il più possibile le piastre negative di recupero da accumulatori auto che hanno già il materiale attivo pronto all'uso, magari studiando un rinforzo meccanico con separatori o lamiera di piombo per quelle che diventeranno positive.

Le negative posso usarle originali tanto abbiamo visto che durano abbastanza bene, per quelle che diventeranno positive avevo in mente alcune soluzioni:

1) SG+G+L+G+SG
2) SV+L+G+G+L+SV

legenda:
SG = separatore in gomma piuma (quelli neri che resitono da imballo)
SV = separatore in fibra di vetro
G = griglia negativa di recupero da batterie smontate
L = lamiera di piombo forellata a mò di colabrodo

Ferro, io riesco a recuperare una cinquantina di contenitori quasi a costo 0 ma purtroppo bassi e larghi, comunque alti abbastanza a contenere le piastre delle batterie auto ed avere dello spazio che avanza, quelli stretti ed alti vanno per forza comprati nuovi ad un prezzo da valutare, poichè di recupero avrei soltanto tanti contenitori tutti diversi l'uno dall'altro....

Io mi sto rileggendo il libro sugli accumulatori,cosi ripasso un po di roba,il problema del riciclo delle piastre da avviamento è che sono fatta per avere una superfice grandissima,a discapito della durata,per avere durata le migliori sono in assoluto le plante,ma questo gia lo sappiamo.
Il mio problema piu imminente è il perfezzionamento della forgia,devo fare un telaio su ruote e collegarci la condotta per l'aria,spero a presto di riprendere le fusioni.

Salve a tutti.
Se hai dei separatori in fibra di vetro Keyosz, penso che quelli di gommapiuma siano inutili, al più un paio all'esterno delle piastre per tenerle serrate. Per i contenitori è tutta da vedere..... Certo di recupero da stazionarie vecchie, tutti uguali, sarebbe il massimo.
Certo Dolomitico, per fare le prove ci vuole un bel po' di piombo, e bisogna recuperarne il più possibile.
Saluti.
Ferro

Io purtoppo sono una frana nel fondere il metallo e laminarlo, pensavo quindi di usare il materiale attivo/grliglie già pronte delle batterie auto e pressarlo sui due lati di una lamerina di piombo già fatta, nel tentativo di avere la superfice grande già formata, usare la piastra di piombo come contatto elettrico durevole e i separatori come sostegno meccanico sui due lati del "sandwich" poichè sappiamo bene come il materiale attivo delle batterie auto si sgretoli una volta caricato come positivo.

Ferro, io ne avrei di elementi 2V stazionari vecchi di recupero, ma credo proprio che prima di recuperare solo i contenuitori proverò ad aggiustare le connessioni interne e riutilizzarli, non sai quanta capacità tali piastre abbiano ancora dopo così tanti anni, in genere sono solo le connessioni interne a sbriciolarsi.
Forse un paio di quelli dei muletti sono anche in corto, ma li aprirò solo durante le ferie, poichè ultimamente non ne vengo più a una troppe cose da fare e poco tempo liberi

Se foste più vicini prenderei le piastrine di piombo piene da voi e ve le riporterei assemblate in elementi con il materiale attivo di recupero

Salve a tutti.

Vi chiedo un cosa che mi è balzata alla mente oggi:
Se invece che gettare una batteria che non assorbe piu nulla la si caricasse semplicemente al contrario?le piastre negative sono sempre tutto sommato in buono stato,sono le positive malridotte,e se prima di intrufolarci nei meandri della ricostruzione si usasse semplicemente la batteria al contrario?
Forse un problema sara la densita dell'elettrolita,ma per fare un tentativo...
Devo provare appena trovo una cavia....

Ma non saprei, essendo le positive sbriciolate anche se inverti i poli alla fine ti ritroveresti con delle negative sbriciolate (le ex positive) e quindi la limitazione di capacità sarebbe poi la stessa credo....

Io avevo provato a caricare una batteria al contrario ma erano andate in corto alcune celle e scaldava da matti, forse va fatto con una corrente veramente bassa e molto lentamente, non saprei.

Era una idea,in effetti penso anch'io che sia un po improbabile,ma mi è passata cosi in mente....
ogni tanto la mente vaga verso soluzioni anche fantasiose...

Salve a tutti.
Per caricare una batteria al contrario, sempre se è abbastanza integra e non ci sono corti, bisogna prima scaricarla del tutto, fino a 0V, poi caricarla con un caricabatterie che abbia la possibilità di regolare bene la corrente, oppure interporre all'inizio una resistenza in serie (lampadina faro....) che ne limiti l'assorbimento. Appena la tensione si ristabilizza intorno a quella di una batteria scarica si può procedere ad una carica molto lenta e molto a fondo. Dopodiché si avrà di nuovo la batteria integra ma con polarità opposta. Nel caso di piastre positive moderatamente malandate forse può essere una soluzione, giacché in pratica è l'ossido attivo sulla positiva che in pratica ne determina la capacità, poi si ha maggior durata per le ex piastre negative praticamente integre. Chissà che alla lunga non possa essere una soluzione......
Saluti.
Ferro

Ferro sei sempre profondo nelle tue spiegazioni,grazie per l'esauriente approfondimento,in effetti alla carica lenta non avevo pensato,l'idea mi è venuta perche come si vede dalle foto all'inizio della discussione le positive sono si incasinate,ma integre,quindi si poteva osare al contrario,non tutte le batterie arrivano a fine vita,anzi una buona parte è solo solfatata o ha danni minimi,e la carica al contrario potrebbe essere un ultimo tentativo prima della forgia.Appena ho una batteria adatta provo...

HO trovato una batteria al gel da 12V 7.5A al gel completamente a zero,domani provo a vedere che succede,intanto cè da dire che essendo 4 piastre negative e 3 positive in teoria la capacita dovrebbe essere piu alta,per contro il fatto che le positive si troveranno all'esterno del contenitore puo essere un po penalizzante,appena imposto la prova faccio 2 foto

Ricordati di controllare se il gel si è seccato, e nel caso metti due gocce d'acqua con una siringa a coprire leggermente (non troppo) lo strato di gel. Lascia riposare il tutto almeno 24 ore, prima di tentere la carica.
Ciao e buon divertimento.
Ferro

Ciao Ferro,
scusa ma ho visto in ritardo il tuo intervento,la batteria è gia in carica da stamattina alle 9:00.
Collegandola in maniera normale coi poli corretti assorbiva "0 volt" "0 ampere"
Invertendo i poli assorbiva a manetta,anche un picco di 5A,ma ho limitato subito la corrente a 450/500 mA.
Durante la carica visto che stavo facendo altro vedevo la tensione salire fino a 13.4,poi ogni tanto calava a 12.9V per risalire,dopo 3 ore di carica ho provato a collegare una lampadina da 55W alla batteria e in effetti si è accesa,non a piena potenza ma cmq era una luce discreta.
La batteria è una fiamm al gel da 7.5AH che ho recuperato sempre in discarica,a dire il vero erano 2 identiche,ma una l'avevo segata,qui vi riporto la foto:

Cosi vedete comè fatta dentro una gel.
Adesso è collegata ad un carica batterie da 700 mA.
L'unica cosa che ho notato è che si è leggermente riscaldata.

Ho pensato anch'io al liquido,ma visto che non sembra messa male l'ho tralasciato,poi valuto la capacita e dopo semmai aggiungo un po di acqua.
Grazie per le dritte cmq.
Ciao