| Lupo cattivo
| Inviato il: 1/9/2009,10:23
|
Eccomi! Perdonate sono tornato ieri sera dalla Grecia! Bellissimo libro, una vera manna, appena posso me lo leggo tutto, un cordiale grazie a Dolomitico! Per la questione dello stagno in lega con il piombo ci ho ragionato un po'. Posto che non ho trovato letteratura in merito e che, di conseguenza, le mie considerazioni in merito possono rivelarsi inesatte o incomplete direi con non si dovrebbero presentare grossi problemi. La lega Sn-Pb normalmente usata nelle saldature è una lega eutettica (dal greco eu = buono, facile; tekticos = fondente) che fonde a temperatura più bassa dei suoi componenti; a circa 180 gradi. C'è, sempre approssimatamente, il 60 % di stagno ed il rimanente di piombo e, ad una visione microscopica, le particelle di piombo sono disperse in una matrice di stagno. Quindi anche le saldature partecipano alla reazione. Inoltre lo stagno è molto affine. chimicamente, al piombo e la reazione con l'acido solforico analoga, con formazione di ossido di stagno insolubile. Si aggiunga che lo stagno viene già usato come additivo nelle piastre, così come come l'arsenico, l'antimonio ed il calcio: di conserva non dovrebbe dare soverchi problemi, anche a lungo periodo. Onestamente non conosco l'esatta ossiriduzione con cui lo stagno partecipa alla reazione con l'acido solforico e perchè non vengano costruiti accumulatori solo con stagno, forse problemi di resistenza meccanica uniti a basso rendimento, ma ritengo non ci siamo problemi ad usare le saldature costituite da lega Sn-Pb.
| | | | Keyosz
| Inviato il: 1/9/2009,10:57
|
Ciao Lupo e bentornato! Grazie 1000 per la spiegazione! Mentre aspettavo ho fatto una prova, ho realizzato un microscopico accumulatore al piombo in un bicchiere, con un filo di piombo comemnegativo e due fili connessi elettricamente al positivo, i due fili al positivo erano uno di piombo e uno di stagno-piombo proprio il filo preso dal rocchetto per le saldature elettroniche.
Ho fatto scorrere circa 3A per un oretta provocando una sovraccarica moooolto accentuata, tipo come se continuassi a caricare una batteria da 100Ah già carica con 50A ancora per ore per intenderci Ovviamente c'era elettrolisi molto accentuata su tutti e 3 i fili immersi nell'elettrolita.
Già dopo 30 minuti circa il filo in lega si era dissolto, mentre i due restanti in piombo erano ancora abbastanza integri, però devo dire che l'acido era diventato abbastanza caldo, a occhio tipo 35-40 gradi.
Potrei fare una prova, sacrificare un rocchetto di stagno da saldatura e formare due piastrine con la lega di stagno-piombo, e provare a caricare per vedere cosa accade e se c'è reazione redox, purtroppo stagno puro non saprei dove trovarlo....
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 1/9/2009,11:45
|
Keyosz, neppure io saprei dove trovare dello stagno. Tieni conto che nei rocchetti in vendita (a caro prezzo! ) c'è un anima di disossidante, credo cloruro stannoso, che potrebbe creare dei problemi, ma, credo, vendono anche la lega stagno/piombo senza il disossidante. Sono molto curioso dei risultati!
| | | | DOLOMITICO
| Inviato il: 1/9/2009,14:11
|
Bentornato lupo,sono contento che ti piaccia,hai imparato il greco ????(ena-dwie.tria tessare pente...iasu)ecc ecc
Bella la grecia,a chi piace la cultura e la storia oltre al clima...
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 1/9/2009,16:10
|
CITAZIONE (DOLOMITICO @ 1/9/2009, 15:11) Bentornato lupo,sono contento che ti piaccia,hai imparato il greco ????(ena-dwie.tria tessare pente...iasu)ecc ecc
Bella la grecia,a chi piace la cultura e la storia oltre al clima... Sì, sì, lo parlo e lo capisco, anche se con qualche difficoltà e la cultura greca classica mi affascina. Ho anche scattato qualche foto di generatori eolici lungo l'autostrada, appena posso le metto.
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 1/9/2009,21:09
|
Bentornato Lupo. Vacanza lunga e piacevole, è?
CITAZIONE (Lupo cattivo @ 1/9/2009, 12:45) Keyosz, neppure io saprei dove trovare dello stagno. Tieni conto che nei rocchetti in vendita (a caro prezzo! ) c'è un anima di disossidante, credo cloruro stannoso, che potrebbe creare dei problemi, ma, credo, vendono anche la lega stagno/piombo senza il disossidante. Sono molto curioso dei risultati! Dai ferramenta si trovano delle barrette da 4x8mm circa di sezione e lunghe una cinquantina di cm, che servono per saldature pesanti. Ci sono sia 40%-60% sia 50%-50% e sia 60%-40% Se il ferramenta è ben fornito, specialmente in provincia, si trovano anche queste barrette ma di stagno puro, che una volta servivano per stagnare oggetti per uso alimentare (paioli di rame, imbuti di latta o "misure" di latta per la vendita di olio di oliva). Occhio che non sia della nuova lega, che invece contiene tutto meno che il piombo, in quanto è stato dichiarato "tossico" (tutti molto svegli a quanto pare.....). In genere in questa lega nuova si trova anche rame e argento (dicono....), più altri metalli che non so e che nella reazione con l'acido chissà cosa tirano fuori. Saluti. Ferro
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 2/9/2009,11:08
|
Ferro tu hai dei ferramenta (mesticherie dalle mi parti) eccezionali! Vendono ancora di tutto! Ma forse è perchè abiti fuori città. Da una parte ti invidio, dall'altra non riuscirei a fare come te. Scusate, non centra niente, ma quando ho letto che queste barrette ma di stagno puro, che una volta servivano per stagnare oggetti per uso alimentare (paioli di rame, imbuti di latta o "misure" di latta per la vendita di olio di oliva). ho avuto un attacco di "voglia d'abitar in campagna" con relative considerazioni.
| | | | Pyron
| Inviato il: 2/9/2009,12:28
|
domandina rapida rapida che mi sono sempre posto e visto che sono usciti fuori i paioli di rame...
ma come mai una volta stagnati lo stagno non si squaglia e scivola nel fondo? domanda fessa, ma davvero me lo sono sempre chiesto
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 2/9/2009,13:30
|
CITAZIONE (Pyron @ 2/9/2009, 13:28) domandina rapida rapida che mi sono sempre posto e visto che sono usciti fuori i paioli di rame...
ma come mai una volta stagnati lo stagno non si squaglia e scivola nel fondo? domanda fessa, ma davvero me lo sono sempre chiesto Lo stagno fonde a temperature basse, credo circa 230 gradi , ma il rame è un ottimo conduttore di calore, il migliore dopo l'argento. Quando tu metti sul fuoco un paiolo stagnato, lo strato di stagno non arriva a 230 gradi perchè il calore viene rapidamente dissipato dal rame. E' come un transistor con una gigantesca alettatura che gli dissipi il calore della giunzione, con la differenza che tra alettatura e giunzione ci sono diversi strati che limitano la dissipazione (contenitore del transistor, giunzione tra transistor ed alettatura, eccetera) mentre nel paiolo nessuna resistenza termica. Ovvio che se metti il paiolo sul fuoco senza niente dentro dopo un po' la temperatura supera quella della fusione dello stagno e questo si scioglie. Ferro grazie del bentornato: la vacanza è stata lunga e piacevolissima, in Grecia. In Italia è stato ingigantito il problema degli incendi in Attica, ricevevo telefonate di amici e parenti assai preoccupati, mentre si trattava dei soliti incendi estivi: nessuna vittima, purtroppo parecchi ettari di alberi distrutti.
| | | | DOLOMITICO
| Inviato il: 2/9/2009,19:28
|
Non per pignoleria ma no stiamo uscendo dal tema? Tra libri e pentole di rame non cè molta attinenza......
| | | | Pyron
| Inviato il: 2/9/2009,19:46
|
vero, piccolo OT a causa mia, ma la curiosità era troppa non me ne vogliate
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 2/9/2009,21:59
|
Faccio una ulteriore piccola digressione, poi torniamo all'argomento principale, prometto. Lo stagno nel paiolo non si fonde perché dentro c'è ACQUA! Finché c'è acqua la temperatura non supera mai i 100°C. Se l'acqua finisce (si brucia la marmellata!) la temperatura aumenta anche fino al punto di fusione del rame, se il fuoco è abbastanza energico. Difatti per stagnare i paioli, si mettono sul fuoco, si cospargono di acido muriatico in cui sia stato disciolto un po' di zinco, poi quando questo disossidante si asciuga ci si mette dentro un po' di stagno puro e si fa girare per stagnare tutta la superficie interna, infine si cola via quello in più e si tolgono eventuali gocciole rimaste con uno straccio di canapa. A questo punto è adatto anche per "uso alimentare", è sì, perché una volta TUTTI i recipienti di rame per cucinare erano accuratamente stagnati dentro.
CITAZIONE Da una parte ti invidio, dall'altra non riuscirei a fare come te. Perché Lupo? Tu sei un informatico, e con una linea veloce puoi lavorare anche da casa, no? O.K. Si torna all'argomento pricipale, con tante scuse per la digressione. SSaluti. Ferro
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 3/9/2009,09:44
|
Dolomitico ha ragione siamo andati fuori tema, a parziale giustificazione parlavamo di argomenti tecnici. Torniamo alle batterie. Riassumendo un concetto più volte espresso e dibattuto un po' da tutti abbiamo che se eliminiamo i separatori e distanziamo le piastre abbiamo una decisa complicazione costruttiva, una diminuzione della corrente massima e di spunto per l'aumentata resistenza interna , la quasi totale inamobilità, ma un deciso aumento di affidabilità e di vita degli accumulatori al piombo. Per inciso i difetti sono quelli che vengono ritenuti intollerabili per un accumulatore per auto ed i pregi...quasi! Nel senso che una batteria che duri 20 anni è assai malvista dai costruttori! Adesso, con calma , mi leggo il libro.
P.S. Ferro, non è questione di poter lavorare con il PC, ma io sono profondamente cittadino, anche se con nostalgie campagnole. Nostalgie ingiustificate giaccè non ci sono mai vissuto.
| | | | DOLOMITICO
| Inviato il: 3/9/2009,18:54
|
Dipende dalla distanza,cmq mettendo dei separatori "virtuali "come diceva Ferro,dei steccetti in plastica o solo qualcosa che tenga le distanze presumo che tutti i problemi di corti o legati ai separatori spariscono. E se invece si mettesse dei separatori di plastica che non coprono tutta la superfice della piastra che succede?
PS:leggevo che per le stazionarie la densita come si sa va abbassata a 1.260,per un buon compromesso,la Fiamm usa 1.240. Se si usano batterie da avviamento bisogna abbassare la densita da 1.300 a 1.260/40,in effetti piu si abbassa meno acido cè,meno corrosione e meno solfato,una sottigliezza ma che forse fa la differenza. Che dite possiamo raggruppare tutto e scrivere un libro sull'argomento?
| | | | Keyosz
| Inviato il: 4/9/2009,12:03
|
Un libro? Beh ma è ancora presto, ci sono ancora molti prototipi da realizzare e alcuni anni di test prima di poter avere dellem conslusioni, no?
| |
| | |
|
Versione Mobile!
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|