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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Caricare elementi singoli a 2 Volt, Un'alimentatore appropriato
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DOLOMITICO

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Inviato il: 1/10/2009,17:53

Salve a tutti,
Ho un grattacapo un po strano,ho recuperato la famosa batteria da 200A che gode di buona salute,ma a causa di 2 variabili mi ritrovo con 3 celle completamente cariche 2 a meta carica e la 3a carica al 30%. faccine/huh.gif
Questo a causa del pannello da 25Wp che col suo ampere e mezzo ce la mette tutta, ma il carico è ben corposo,(1a variabile).
E la seconda variabile è la suddetta cella che non so perche ma è rimasta un po indietro sulla tabella di marcia.
La domanda quindi è:
Come faccio in modo veloce e senza buttare via l'80%della corrente che uso a realizzare un'alimentatore che eroghi almeno 2/3 Volt e diciamo ummm.... faccine/rolleyes.gif ecco si...10/15 Ah?(ok l'ho dett,mi pareva un po folle ma l'ho detto) faccine/cool.gif
Fino adesso ho usato un alimentatore regolabile da 30 Volt e max 5A,ma consuma 200W e ne sto usando solo una minima parte,quindi visto che dalle lastre di piombo che ho fuso ho ritagliato delle linguette da collegare sui ponti interni attraverso i fori dei tappi andavo "chirurgicamente"a collegarmi sui ponti per caricare i vari gruppi di celle,ma appunto la perdita energetica è enorme.
Quindi mi ricordo che Keyosz aveva postato un circuitino per caricare a 2 volt,ma non ricordo dov'era.
E in ogni caso resta il tema della corrente,per equalizzare una cella devo dare 1/50mo della corrente della batteria,col pannello arrivo a 0.25/50mi,quindi dovrei caricare i singoli elementi a 2 Volt,che è piu facile.
Qualcuno ha suggerimenti? faccine/biggrin.gif
Grazie ancora per le risposte.

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 2/10/2009,12:35

Ciao Dolomitico.
Purtroppo credo ti occorrerebbe un traformatore con un secondario adatto. Pochi volt con 10-15A non sono una grande potenza, diciamo che potresti stare tranquillamente dentro i 50W.
Chiaro che più abbassi la tensione e più peggiora il rendimento, ma per uso occasionale non ha importanza.
2V sono quelli che ti servono per l'elemento da ricaricare, poi c'è la caduta di tensione nel ponte raddrizzatore, che dovrebbe valere circa 1,4-1,5V (a meno che non usi un secondario doppio con due soli diodi, nel qual caso solo 0,6-0,7V), poi un sistema per regolare la tensione, o sul primario o sul secondario. A meno che non fai un limitatore di corrente sulla parte in continua, ma quì diminuisci ulteriormente il rendimento del tutto.
Insomma, puoi sbizzarrirti come ti pare.
Come ho già scritto quì: per regolare la corrente sul primario del trasformatore puoi usare un dimmer, uno di quei variatori di luminosità per lampade ad incandescenza con triac, tanto tutti i picchi di commutazione li spiana la batteria, come un grosso condensatore.
Saluti.
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 2/10/2009,18:12

Questo lo pensavo anch'io,ma appunto i trasformatori bisogna farli su misura,prima pero volevo provare con un'alimentatore da pc,so che è sia da 12V che 5V,e sui 5 Volt ci passa molta corrente,basterebbe abbassare un pochino il voltaggio e il gioco sarebbe fatto.
Anche secondo i miei calcoli non servono trasformatori grossi,ma appunto devi disassemblarli e rimontarteli su misura.
Mi pare che ho un trasformatore adatto.
Secondo te è pretendere troppo nel rimuovere il vecchio secondario e riavvolgerlo in loco senza disassemblare il trafo?
Usando filo da 0.8/1mm non credo servano tantissime spire per arrivare ai volt desiderati,basta calcolare 2.4 (volt di 1 elemento in carica)+ 1.5 volt(caduta ponte diodi)=3.9volt totali,e gli ampere saranno quelli che sono.
In questo modo non hai bisogno di circuiti di regolazione,in quanto la pila quando è carica semplicemente non assorbe di piu.
Si potrebbe abbassare la tensione di carica 2.31 cosi non si stressa la pila.(equivale a 13.9 volt su 6 celle)

 

Pyron

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Inviato il: 2/10/2009,18:49

dolomitico, nei trasformatori da pc c'è anche una sezione da 3,3 V per l'alimentazione della cpu, potresti sfruttare quella, non ha la stessa potenza della 5, ma ha comunque una buona corrente. Per modificare l'output delle tensioni dell'alimentatore devi agire su un piccolo potenziometro che si trova sul circuito, mi sembra sia l'unico, ti da una possibilità non molto ampia di regolazione, ma forse potresti arrivare a 2,5 V. immagino tu sappia come ponticellare i cavi per trasformare l'alimentatore da pc a laboratorio...

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 2/10/2009,19:09

In realtà negli alimentatori da PC sui 5V ci possono scorrere anche 20A..... Potresti mettere dei diodi in serie fino alla tensione che ti serve, ogni diodo 0,7V circa, te ne occorrono 3 o 4. Ti servono diodi da 20A, però. Oppure mettere una resistenza adeguata in serie con meno diodi, più sicuro per le eventuali variazioni di corrente dell'elemento in carica, o addirittura senza. La resistenza te la puoi calcolare facilmente con la legge di ohm, 5V meno la tensione di fine carica dell'elemento, diviso la corrente che ci vuoi far scorrere dentro.
Per ipotesi: 5V - 2,4V = 2,6V diviso 15A = 0,17ohm circa. Puoi mettere due da 0,33 in parallelo, oppure una di valore come ti pare per più o meno corrente. Però dissipi più corrente di quanta ne usi.... faccine/tongue.gif
Nel caso del trasformatore puoi riavvolgere solo il secondario. Svolgi quello vecchio (e ti recuperi il filo..... faccine/wink.gif ), conti le spire e fai la debita proporzione con la tensione che devi riavvolgere. Tieni conto però che che per 15A ti servono almeno 4 o 5mmq, un filo da 0,8 - 1mm è troppo fino, rischi di "accenderlo" faccine/w00t.gif . Devi metterne tanti in parallelo, oppure usare filo più grande. Puoi anche riadoperare il secondario svolto parallelando i fili.
Naturalmente per fare questo devi smontare il trasformatore, svolgerlo, riavvolgerlo e rimontarlo. faccine/construction.gif
Come al solito ti puoi sbizzarrire come ti pare.
Buon divertimento.
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 3/10/2009,12:23

beh,siete stati di sicuro molto esaurienti,anche il valore della resistenza è ottimo.
Di sicuro partiro da un'alimentatore per pc (per il momento è la scelta piu veloce)
Il ponticellare i cavi significa tirare fuori le varie tensioni dall'alimentatore?direi proprio di si,la storia del potenziometro non la sapevo,la approfondiro.
Il trasformatore sara un passo successivo,immagino che il filo debba essere grosso,ho un'alimentatore da 3A 24+24Volt e il filo è da 1mm,quindi o li paralleli oppure non ti da gli AH che ti servono.
Devo andare in discarica a vedere se qualche anima pia ha gettato un pc da effettuare un prelievo di pezzi.... faccine/smile.gif
Vi faro sapere.

 

Pyron

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Inviato il: 3/10/2009,12:49

bisogna ponticellare dei cavi all'interno dell'alimentatore di pc per farlo funzionare anche senza scheda madre, se non sbaglio il verde, quello del connettore grosso che va appunto ad alimentare la scheda madre, va messo a massa e poi si deve aggiungere un carico sulla 12V per far credere alla logica che dell'alimentatore che effettivamente ci sia un pc connesso, altrimenti si accende per 3-5 secondi e poi si spegne. se cerchi in rete ci sono dei tutorial molto interessanti riguardanti la trasformazione

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 3/10/2009,19:21

Robe da matti,parlavo col custode dell'ecocentro e mi diceva che non si puo piu rifornirsi li perche hanno messo delle telecamere,pazzesco,hanno paura che gli si rovisti fra le robe vecchie?
Pazienza,fortuna che ne ho un'altra per rifornirmi.
Allora sono tornato a casa e mi sono messo all'opera,ho usato la formula di Ferro e mi è saltato fuori che mi serve una resistenza da 1 Ohm.Visto che non ne avevo di potenza mi ricordai che Ferro scrisse che ha usato un pezzo di cavo,e visto che avevo tante bobine avvolte per le varie prove dell'alternatore ne ho trovata una da 1 ohm e abbondante,collego il tutto rimango stupito dal fatto funziona al primo colpo,e mi accorgo che la bobina comincia a scaldare un po tanto,allora prendo una scatola di plastica e vi metto la bobina a bagno nell'acqua,ero curioso di vedere se mi faceva l'acqua calda in quanto tempo faccine/tongue.gif
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/1/9/8/4/7/7/0/1254593795.jpg

In 10 minuti mi sono trovato con l'acqua sufficentemente calda per farmi un te,e a stento ci si teneva un dito..... faccine/ohmy.gif

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/1/9/8/4/7/7/0/1254593879.jpg

Insomma ho scoperto che il fillo smaltato puo essere un buon materiale per un boiler per l'acqua calda,magari per temperature fino a 70/80 gradi economico e facilmente realizzabile.
Tempo fa in qualche discussione Ferro e Pyron ne discutevano,io involontariamente ho fatto una prova e devo dire che come sistema fai da te non sembra male,anche perche la vernice protegge il rame da ossidi e corrosione.
Grazie Ferro il sistema funziona anche se non è efficente al max almeno carico la pila e ho anche l'acqua calda faccine/tongue.gif faccine/tongue.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 3/10/2009,20:06

Di niente Dolomitico, mica è roba che ho inventato io, è una delle solite idee, come altre.
Ciao
Ferro

 

Pyron

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Inviato il: 6/10/2009,16:26

quindi in teoria quella bobina dovrebbe assorbire ??? amp... quella resistenza che postai tempo fa comprata da venditori di accessori per camper è passata a miglior vita in 2 volte che l'ho usata, l'ho ricomposta rifacendo tutto il blocco dello scambiatore termico ma si è nuovamente rotta, il problema è proprio il principio costruttivo che la manda facilmente in corto, però a fronte di un assorbimento di 15 amp in 2 minuti scaldava a più di 80° un bicchiere d'acqua bello grosso

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 6/10/2009,20:57

Ogni filo metallico Pyron ha una sua resistenza elettrica. Il rame ce l'ha bassissima, per questo viene usato come conduttore per il trasporto della corrente elettrica. Meno resistenza del rame ce l'ha l'argento, ma costa.....
La resistenza di un filo dipende dal suo diametro (o meglio sezione in mmq) e dalla sua lunghezza. Più è lungo e piùè sottile e maggiore èla sua resistenza. Dolomitico ha usato una bobina con molte spire e perciò diversi metri di lunghezza, di filo piuttosto sottile. La corrente che lo attraversa per effetto Joule produce calore che è proporzionale al quadrato della corrente. Perciò scalda l'acqua in cui è immerso.
Molto semplice. Per questo parlai di filo di acciaio inox, nel caso di un boiler per la dissipazione della corrente in eccesso in un impianto ad isola. L'acciaio inox ha una resistenza elettrica di sicuro abbastanza superiore a quella del rame.
Saluti.
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 26/10/2009,14:44

Ho recuperato 3 alimentatori da pc,il primo era bruciato,il secondo l'ho bruciato io faccine/smile.gif e il terzo funziona.
Ricapitolando mi serviva una tensioni di 2 volt e tanti ampere per caricare delle singole pile al piombo,ma non trovando niente di adatto ho tentato la via degli alimentatori da pc.
Il secondo alimentatore l'ho bruciato semplicemente perche prima ho collegato 2 pile all'uscita a 5 volt,non essendo protetto da diodo ho visto l'interno dell'alimentatore fare luce e poi KAPUTT rotto.
Il terzo per fortuna funziona,ho prima acceso l'alimentatore,poi collegato alle 2 pile che fanno parte di una batteria da 200A e la pinza amperometrica ha cominciato a segnare 10Ampere.
Alla fine la densita è risalita leggermente,ma non il voltaggio,oggi ho ricollegato il tutto e lo lascero fino a questa sera,penso che lo spesso strato di solfato impedisca di accumulare capacita per adesso,anche se il calore mi suona sospetto,non credo ci siano corti interni in quanto la tensione è sempre stabile a 2 volt per cella,se ci fossero corti calerebbe costantemente.
Vediamo cosa salta fuori,cmq gli alimentatori da pc sono un buon sistema anche se caricano 2 celle e non una causa i 5 volt,ma con dei diodi si puo abbassare eventualmente.
Dopo 6 ore le celle si sono leggermente scaldate

 

Keyosz
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Inviato il: 26/10/2009,16:59

Per una cella singola avevo usato l'uscita 3.3V e gli avevo messo in serie un ponte diodi opportunamente alettato (un diodo solo interno, da un pin alternata verso il +), così faceva anche da blocco, però attenzione che devi caricare l'alimentatore, essendo che la pila al piombo (batteria) man mano che si ricarica dimminuisce il suo assorbimento arrivi ad un punto in cui non garantisci il carico minimo necessario a quel tipo di alimentatori per funzionare, io avevo collegato un paio di vecchi hd come carico zavorra faccine/wink.gif

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 26/10/2009,17:38

In effetti è un'idea,non ci pensavo piu all'uscita 3.3volt.
Fin qui funziona,cmq è utile come alimentatore di potenza per bassi voltaggi,e se non sbaglio si puo usare anche con inverter ad onda quadra.
Stiamo a vedere se ste pile si caricano.....

 
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