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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Solare Fotovoltaico

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commutatore enel/inverter connesso alla rete
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raffaele75
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Inviato il: 5/10/2009,23:54

Oggi ho scritto un mp a NonSoloBolleDiAcqua2 per chiedere come funziona esattemente il commutatore da lui realizzato con una pic, se stacca solo in presenza di poca corrente dalle batterie o se puoi funzionare anche con una comparazione, tipo corrente assorbita dall'impianto e corrente prodotta faccine/wacko.gif faccine/wacko.gif forse state perdendo il filo

NonSoloBolleDiAcqua2 mi ha consigliato di inserire una nuova discussione e vedere se ci sono delle idee e quindi eccomi qua..

allora, con il progettino della pic sappiamo che possiamo passsare dalle batterie all'enel quando queste ultime si scaricano e l'inverter stacca (se non sbaglio)

e se invece delle batterie non sempre facili da stipare tipo nel mio caso (appartamento in un condominio) utilizzassimo un altro tipo di sistema??

è da un pò di tempo che mi sto documentando e sto cercando di realizzare qualcosa senza buttare via dei soldi, un pò di tempo fa avevo scritto che volevo collegare una pompa di calore con un assorbimento di circa 800W e di fare un impianto connesso in rete con una potenza inferiore ad 1kW con un inverter tipo il Soladin 600 della Mastervolt, praticamnete era venuto fuori che potevo far accendere il Soladin con un relè ogni volta che si azionava la pompa di calore... e tutto qui non fa una piega... però limita e di parecchio il funzionamneto dei pannelli, perchè ad esempio se aziono la lavatrice o la lavastoviglie o una sommma di lampadine o qualcosaltro che abbia un bell'assorbimento e fuori magari cè il sole.. l'inverter non parte e non riesco a sfruttare un pò di più i pannelli...
poi in alcuni casi tipo una giornata nuvolosa i pannelli potrebbero produrre anche solo 100W, ma potrebbero sopperire a tutti i stand by che uno ha in casa...

quindi io volevo sapere se cè un qualsiasi modo di confrontare la corrente consumata e quella prodotta in modo da far entrare in funzione l'inverter solo quando in rete non riversa di più di quanto stiamo consumando (altrimenti la corrente prodotta la paghiamo)

non sò se la pic con un settaggio differente potrebbe fare queste funzioni, oppure serve un plc.. o non sò cosa...
voi avete qualche idea?

grazie

 

Pyron

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Inviato il: 6/10/2009,00:06

guarda, io di programmazione pic non me ne intendo molto, ma penso che una qualsiasi sonda per la lettura della corrente che passa in un conduttore possa farti partire un circuito molto semplicemente:

in pratica, la mia idea sarebbe quella di posizionare questo "sensore" sulla fase direttamente sotto il contatore enel, il circuito elettronico dovrebbe far intervenire il soladin quando il consumo supera una soglia preimpostata, che nel tuo caso sarebbe il massimo producibile con il tuo sistema pannelli/inverter

la cosa si complica se vuoi fare un confronto tra il consumo e l'erogazione del sistema fotovoltaico per rendere più efficiente il tutto, però penso sia una cosa piuttosto risolvibile...penso...

 

raffaele75
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Inviato il: 6/10/2009,00:09

faccine/wink.gif bravo hai azzecato in pieno il problema...

e io non so come fare... faccine/sleep.gif faccine/sleep.gif

 

NonSoloBolleDiAcqua

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Inviato il: 6/10/2009,00:55

raffaele75,
sperando di ritrovare il filo, il circuito a cui ti riferisci funge per i sistemi ad isola e non connessi in rete.
Ora il tuo problema è diverso perchè sei connesso in rete ed hai l'esigenza di risolvere un problema che dovrebbe essere preso in carico da un'altro: il gestore. Per cominciare chi è il tuo gestore? Ti faccio questa domande perchè alcuni gestori (purtroppo pochi) utilizzano dei contatori che tengono conto della corrente in entrata e in uscita e fanno le cose per benino. L'idea proposta da Pyron è valida, anche se io farei in un'altro modo: metterei quel sensore ( un semplice spezzone di filo di adeguata sezione oppure un pezzo di cavo stesso che porta la corrente a casa) esattamente appena dopo il contatore. Su quello spezzone va misurata la caduta di tensione e se questa è negativa va staccato il tuo soladin...perchè in quel caso vorrebbe dire che sta immettendo energia elettrica in rete.
Spero di essere stato chiaro.
Bolle



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Keyosz
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Inviato il: 6/10/2009,06:57

Ciao a tutti,
l'idea di raffaele75 è buona, però c'è un particolare non trascurabile che rende difficoltoso il progetto, ovvero che la corrente che si vuole misurare è AC (alternata), quindi non avendo una polarità come quella continua risulta difficoltoso far capire ad un circuito la direzione nella quale l'energia stà scorrendo, infatti in condizioni normali nel cavo che viene dal contatore abbiamo un impulso positivo e uno negativo il tutto ripetuto 50 volte al secondo (i famosi 50Hz) quindi una shunt misurerebbe 50 impulsi positivi e 50 negativi ogni secondo, se poi faccessimo il valore medio sarebbe uguale a 0 a meno di avere carichi assimmetrici, che complicano ancora di più la cosa.
Nel caso in cui fosse il soladin a immettere energia in rete perchè la casa non ne consuma abbastanza non noteremmo alcuna differenza sugli impulsi nel filo/resistenza di misura, perchè sarebbero sempre in AC.

L'enel, negli impianti connessi in rete, usa 2 contatori e tiene separate le due linee, quella di casa sul normale contatore e l'uscita dell'inverter dei pannelli su un secondo contatore, poi a lato rete elettrica di distribuzione vengono connessi in parallelo.

Anche se la soluzione migliore per impianti senza batterie è quella dell'impianto connesso in rete (grid connected) capisco che raffaele75 non vuole affrontare la messa in opera di contratto con il gestore e relativi costi per un impianto del genere anche perchè mi pare sia obbligatorio avere minimo 1Kwp di potenza.

Copiando un pò l'idea del nostro "caro" gestore potremmo predisporre 2 sensori di corrente, uno tra contatore e casa e il secondo tra soladin e contatore, in questo modo sappiamo per certo che il primo sensore misura il consumo e il secondo la produzione.

Misurare una corrente AC a 220V non è subito fatto, bisogna fare in modo che il circuito abbia in uscita una tensione bassa proporzionale ed elettricamente isolata dalla 220 per ragioni di sicurezza, esistono dei sensori già fatti con uscita 0-5V per microcontrollori, vuoi che ti trovi qualche modello o preferisci l'autocostruzione un pò articolata e che necessita di almeno un tester?

 

raffaele75
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Inviato il: 6/10/2009,08:53

... non conosco questi sensori.. mi daresti una mano? ma poi con che cosa li controllo? con la pic? o con qualche altra scheda? faccine/blink.gif

 

Keyosz
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Inviato il: 8/10/2009,07:31

Ciao raffaele75,
scusa la precisazione ma di solito si dice "il pic" in quanto è un microcontrollore, non una microcontrolloressa! faccine/wub.gif (perdona la battuta faccine/tongue.gif )

Di sensori di corrente sia AC che DC ne esistono tanti tipi diversi, sia che tu volgia realizzarlo in fai-da-te sia che tu lo volgia comprare già fatto, e se non ti senti molto ferrto in elettronica ti suggerirei di prenderlo già fatto, ne esistono di modelli che ti danno in uscita già una tensione proporzionale alla corrente in un range 0-5V ideale per il pin adc di un micro come il pic.

Per farti un idea prova a guardare sul Sito RS qui i prezzi sono più alti perchè fanno consegne rapide però poi magari ne trovi anche in altri posti nella tua zona, non saprei...

Per l'automazione dovrai realizzarti una scheda, puoi farla con degli operazionali in logica cablata, tanto si tratta solo di comparare le tensioni provenienti dai due sensori di corrente (consumo casa e produzione solare) e pilotare un relè con una temporizzazzione di sicurezza per evitare che continui ad accendersi a spegnersi velocemente a fronte di condizioni limite od auto-oscillazioni che potrebbero danneggiare l'inverter.

 

NonSoloBolleDiAcqua

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Inviato il: 10/10/2009,16:48

CITAZIONE (Keyosz @ 6/10/2009, 07:57)
...però c'è un particolare non trascurabile che rende difficoltoso il progetto, ovvero che la corrente che si vuole misurare è AC (alternata), quindi non avendo una polarità come quella continua risulta difficoltoso far capire ad un circuito la direzione nella quale l'energia stà scorrendo...

Allora,
vediamo di focalizzare il discorso: ipotizziamo una resistenza ( in questo caso uno spezzone di cavo più o meno lungo ) e consideriamolo un carico. Ai capi di questa resistenza cadrà una certa tensione : la chiamiamo V0. Misuriamo la tensione prima della resistenza : la chiamiamo V1. Misuriamo la tensione dopo la resistenza: la chiamiamo V2. Nel caso specifico: se V1 è maggiore di V2 la corrente scorre dal contatore a casa, se V2 è maggiore di V1 allora il soladin sta alimentando la rete e occorre staccarlo ( ma solo se l'energia utilizzata è < si quella introdotta in rete...problemino risolvibilissimo anche se sembra il quesito della Susy). Ovviamente anche per la corrente il discorso è analogo.Spero di aver chiarito il concetto. faccine/wink.gif
Un saluto
Bolle

X raffaele75,
non ho capito chi è il tuo gestore di rete: ce ne sono alcuni che non hanno i problemi sopraelencati...i loro contatori misurano sia l'erogazione che l'immissione di energia della rete ( come in quasi tutti i paesi europei) possiamo saperlo?




Modificato da NonSoloBolleDiAcqua - 10/10/2009, 18:35


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raffaele75
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Inviato il: 11/10/2009,09:49

.. io ho il contratto con "enel energia" e ho il contatore dell'enel.... non so se ci sono contatori del genere, ma mi è stato sempre detto che il contatore "nuovo" quello digitale dell'enel, non permette la rimmissione... mi sbaglio, al limite oggi provo a vedere che modello ho, se cè scritto qualche sigla e poi ve lo comunico

 

NonSoloBolleDiAcqua

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Inviato il: 12/10/2009,16:23

Putroppo l'enel monta contatori che non tengono conto dell'energia in ingresso e di quella in uscita...probabilmente basterebbe cambiare il sw del processore che è in grado di capire la direzione dell'energia, come scritto sopra, ma siamo nel paese delle banane...e noi siamo solo scimmie...almeno veniamo trattare come tali...mi sono chiesto questo errore è casuale o voluto? Un altro problema sui contatori dell'enel sta nel verificare l'assorbimento istantaneo dell'energia elettrica: il contatore ha una sola cifra dopo la virgola, quindi se si sta assorbendo un valore tra 0 e 99 watt il contatore indica 000.0 come assorbimento ( apparentemente non si sta consumanto nulla, perchè l'ultimo zero indica le centinaia di watt assorbite). Bastava prevedere due cifre dopo la virgola...ma così non è. Un errore casuale o voluto?
Bolle
PS:I vecchi contatori svolgevano il loro lavoro in modo egregio...la tecnologia ed il progresso sempre più spesso vengono utilizzate per ingannare ( si possono fornire tanti esempi)...tant'è che chiunque potrebbe possedere apparecchi tipo il soladin...ma non si può...non si può, perchè invece di risparmiare pagherebbe di tasca propria l'energia immessa in rete. faccine/sick.gif



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raffaele75
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Inviato il: 12/10/2009,21:57

..... parole sante.... faccine/sleep.gif faccine/sleep.gif faccine/sleep.gif

però io come faccio???? faccine/cry.gif faccine/cry.gif faccine/cry.gif

voglio trovare un sistema e lo troverò..... help me.... faccine/construction.gif

 

Keyosz
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Inviato il: 14/10/2009,18:18

Scusa Bolle, ma non capisco, se misuriamo una corrente continua la polarità della caduta di tensione generata ai capi della resistenza/filo di musura, oltre ad indicarci in scala il valore della corrente, ci informa anche riguardo la sua direzione, ma nel caso di una corrente alternata la direzione cambia 50 volte al secondo, quindi ipotizzando un carico di 100W durante la semionda positiva avremmo per esempio 10mV e durante la semionda negativa -10mV (è un valore di esempio), se invece stacchiamo la lampada da 100W e accendiamo l'inverter grid e per semplificare ipotizziamo che produca esattamente 100W che quindi questa volta vengono immessi in rete e non consumati avremmo -10mV nella semionda positiva e 10mV in quella negativa, però il valore efficace medio radrizzato complessivo è sempre lo stesso e non ci indica in verso, per capire il verso o misuriamo in due punti con due resistenza, e precisamente il ramo dei carichi di casa e il ramo di uscita dell'inverter e poi facciamo le differenze o ci sincronizziamo con la fase della corrente e consideriamo il segno in fase con la sinusoide, se no non saprei come fare, ma ciò richiede un microcontrollore per forza, mantre misurando due rami (produzione e consumo) magari si riesce anche con logica cablata senza componenti a microporcessore...

Sbaglio? faccine/blink.gif

 

raffaele75
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Inviato il: 14/10/2009,19:56

faccine/wacko.gif faccine/wacko.gif faccine/wacko.gif faccine/wacko.gif faccine/sick.gif

ho perso il filo.....

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 14/10/2009,20:02

Non preoccuparti, è normale con Keyosz...... faccine/laugh.gif
Ciao.
Ferro

 

NonSoloBolleDiAcqua

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Inviato il: 14/10/2009,21:56

Non stai sbagliando, stai vedendo un dettaglio senza renderti conto del disegno nella sua interezza. Allora,dimenticati del regine alternativo sinusoidale e ipotizza di avere due resistenze in serie, R1 ed R2 alimentate da un generatore VI. Ora ipotizza di misurare la tensione tra le due resistenze (la chiamiamo VM). Quando la corrente passa da R1 a R2 , avrai una caduta di tensione (ripeto caduta , cade cioè scende) su R1 e misurando la tensione VM otterrai che VM < VI (enel alimenta casa). Se la corrente passa da R2 a R1 otterrai che VM> VI ( soladin alimenta la rete). R1 non è altro che un pezzettino di cavo all'interno del contatore, mentre R2 è il carico di casa...i contatori sono progettati attorno ad un pezzetto di filo di rame. Ora noi dobbiamo fare lo stesso...dopo il contatore. Il discorso di un ON/OFF è semplice...ma per renderlo intelligente manca un qualcosa. Spero di essere stato chiaro.
Ciao
Bolle

CITAZIONE (Keyosz @ 14/10/2009, 19:18)
Scusa Bolle, ma non capisco, se misuriamo una corrente continua la polarità della caduta di tensione generata ai capi della resistenza/filo di musura, oltre ad indicarci in scala il valore della corrente, ci informa anche riguardo la sua direzione, ma nel caso di una corrente alternata la direzione cambia 50 volte al secondo, quindi ipotizzando un carico di 100W durante la semionda positiva avremmo per esempio 10mV e durante la semionda negativa -10mV (è un valore di esempio), se invece stacchiamo la lampada da 100W e accendiamo l'inverter grid e per semplificare ipotizziamo che produca esattamente 100W che quindi questa volta vengono immessi in rete e non consumati avremmo -10mV nella semionda positiva e 10mV in quella negativa, però il valore efficace medio radrizzato complessivo è sempre lo stesso e non ci indica in verso, per capire il verso o misuriamo in due punti con due resistenza, e precisamente il ramo dei carichi di casa e il ramo di uscita dell'inverter e poi facciamo le differenze o ci sincronizziamo con la fase della corrente e consideriamo il segno in fase con la sinusoide, se no non saprei come fare, ma ciò richiede un microcontrollore per forza, mantre misurando due rami (produzione e consumo) magari si riesce anche con logica cablata senza componenti a microporcessore...
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