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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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la mia batteria da "170"
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valterroma
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Inviato il: 19/10/2009,15:12

Inizio con una frase emblematica: sono un neofita e veramente confuso.
Cercherò di fare chiarezza. E' da diverso tempo che vi seguo ma solo oggi ho deciso di aprire questa una nuova discussione. E' l'ennesima nel settore lo sò ma non so se inserirla in un thred già presente oppure no (in tal caso lascio libero arbitrio ai moderatori).
Dunque andiamo al fatto. Ho una batteria da 170 Ah (2 anni di vita) che utilizzo per un trattore. Tale batteria ha lavorato pochissimo giusto quelle poche volte per andare nei campi. Questa estate pensando fosse un po scarica l'ho portata a casa e messa sotto carica con un vecchio caricabatteria. Non ho misurato la tensione di carica (mia prima pecca!) ma viceversa ho applicato un amperometro in serie per vedere la corrente di assorbimento (1,5 A). Dopo due giorni l'ho staccata e tramite una misurazione a led che ha lo stesso caricabatteria ho notato che ancora stava "mezzacarica". L'ho portata a Roma pensando che con calma l'avrei ricaricata al 100%. Solo a quel punto (chissà il cervello cosa mi stava dicendo) ho pensato di misurare la tensione ed ho trovato 9,90V. Essendo ignorante nel settore (ebbene si!! fino a pochi giorni fa non conoscevo il processo della solfatazione) ho pensato che la batteria avesse un elemento in corto. A questo punto mi sono buttato su internet per cercare di acquisire maggiori informazioni così ho scoperto il Vs sito ed ho cominciato a "divorare" le Vs discussioni.
Come primo passo mi sono comperato un densimetro per vedere il valore dell'elettrolita. Lo scorso venerdì sono tornato sulla "170" ed ho trovato 4 elementi con carica al 50% ma altri due completamente a 0. Le piastre mi sembrano solfatate (e chi lo avrebbe detto che adesso riesco anche a capire perchè sono di colore biancastro!!!!!!!) l'elettrolita in ottimo stato (limpido) e senza presenza di fanghi o altro. La tensione attuale è 9,85V.
Ora non so cosa fare!! Non so se i due elementi sono in corto oppure se il problema è dovuto alla solfatazione delle piastre. Come posso fare per capire se il problema è dovuto all'uno o all'altro? Chiedo pertanto a Voi esperti cosa posso fare? faccine/wacko.gif

Tra l'altro stavo pensando di comperare un nuovo caricabatteria ed avevo trovato questo
CARICA BATTERIA AUTOMATICO DECA SM1270 fino 225 Ah
trovato sul sito:
http://www.motorstock.it/moto-scooter-CARI...id-DE300800.htm
un caricabatteria automatico che ha anche un desolfatatore (per lo meno così c'è scritto!!). Voi cosa ne pensate? Oppure mi consigliate un megapulse (che se ho capito bene si mette in funzione solo se la tensione della batteria è di 12V) ed un caricabatteria separato? Magari con uno switch di corrente alta bassa? faccine/wub.gif
Ringrazio chiunque può togliermi la nebbia confusionaria dai miei neuroni faccine/tongue.gif

 

Keyosz
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Inviato il: 19/10/2009,16:58

Ciao valterroma,
per il caricabatterie non saprei, non lo conosco, ma mi pare che per desolfatazione intendano un programma che effettua una serie di cariche e scarice in automatico o forse mi sbaglio non si capisce bene...

Se vuoi un desolfatatore serio vai sul megapulse, oppure prova a prendere il caricabatterie della telwin, il modello giusto però, chiedi a Pyron, perchè io ho preso il modello più economico ma non comprendeva la funzione di desolfatazione faccine/dry.gif

In alternativa, se ha manualità nel saldare circuiti elettronici, dai un occhiata nella sezione elettronica e prova a realizzare il "caricabatterie desolfatante", l'ho provato su una batteria da scooter, 2 da camion e una da auto che avevano le piastre bianche e le ha recuperate!

In merito alla tua batteria, il fatto che gli elementi presentino differenze è un male, nel senso che sia che la batterei sia buona o sia totalmente solfatata, gli elementi dovrebbero seguire tutti insieme la stessa sorte, se uno solo o 2 elementi sono solfatati o scarichi significa che hanno subito danni meccanici o sono in corto e quindi per colpa di 1 o 2 elementi non puoi più fare nulla a butti via anche gli altri, tutta la batteria insomma!

Però non ne sarai certo fino a che non provi a caricare e desolfatare un pochino la batteria, quando vedi che sotto carica regge 12-13V la stacchi e aspetti il giorno dopo, se ha mantenuto una tensione sopra gli 11V allora basta proseguire con la deoslfatazione, se scende sotto significa che è in corto....

 

valterroma
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Inviato il: 20/10/2009,08:03

Innanzitutto ti ringrazio per la risposta.
Ho provato a cercare la sezione elettronica ma non l'ho trovata. Puoi essere più preciso e darmi delle indicazioni per rintracciarla. Se il circuito non è molto difficile posso costruirmelo da solo (dopotutto ho un passato da tecnico!!).
Ciò non toglie che se, Pyron o chiunque altro, può darmi indicazioni su cosa comperare sono lo stesso interessato.
Per quanto riguarda il megapulse che ho visto si può comperare tramite internet al sito della conrad basterebbe quello da 59€ oppure devo salire a quello successivo?

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 20/10/2009,08:42

Ciao valterroma bentrovato.
Alla conrad basta quello da 59€,è per 12 volt,gli altri sono per voltaggi maggiori.
Per la tensione non preoccuparti,se una batteria è solfatata ha una resistenza alta,e l'assorbimento è basso,tanto che la lancetta non si muove per niente,sembra inattiva.
Di solito le celle in corto oltre scariche hanno il vizio di scaldare,se tu collegassi il pulser dopo un po le celle buone comincerebbero a risvegliarsi dal sonno solfatato,e lo vedresti da un graduale aumento dei volt,poi anche l'elettrolita comincia piano piano a risalire.
Se la tensione a riposo si stabilizza sopra gli 11Volt allora è possibile tentare il recupero,poi dipende dallo stato della batteria stessa.
Io dal canto mio ho anche un caricabatterie desolfatante,cosa che mi sa comincia ad andare un po di moda,ma non fa altro che dare dei piccoli impulsi,ma non l'ho sperimentato a fondo.
Invece sempre alla conrad ho preso sia il megapulse che il batterie aktivator che funziona anche "offline"cioè senza alimentazione (a patto che i volt siano maggiori di 12) e mi sto accorgendo che i risultati arrivano.
Su 2 trojan che faticavano a caricarsi a pieno adesso cominciano a tirare bane come ampere di carica.
Ovviamente bisogna vedere uno quanto vuole spendere,cmq il megapulse è il top,poi arrivano anche gli altri,se gli schemi fai da te funzionano puoi sempre tentare,non dimenticare che il megapulse è fatto per le automobili,e se collegato dopo un po che lavora ti da uno spunto di accensione che sembra una batteria bella carica.
Ho riletto adesso,hai scritto che la tensione è di 9.90volt,quindi puo essere "eventualmente" solo 1 elemento in corto,se invece riesci a salire oltre i 10.5/11 allora sai che è molto probabile che la recuperi.
Saluti

 

Keyosz
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Inviato il: 20/10/2009,10:09

Ciao ,
La sezione si chiama "Elettricità - Applicazioni E Realizzazioni Pratiche", la discussione invece è dove troverai il circuito menzionato, lo stò usando da 2 mesi e sulle batterie senza corti dissolve bene il solfato ricaricandole allo stesso tempo, se trovi un negozio onesto di componenti elettronici puoi realizzarlo con meno di 10 euro.

 

Pyron

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Inviato il: 20/10/2009,11:09

ciao valter, il caricabatterie che ti ha proposto keyosz lo possiedo da qualche mese e mi ha recuperato qualche batteria davvero in condizioni disperate, non fa miracoli ma il suo sporco lavoro lo fa. col tempo mi sono accorto dei suoi difettuccii, te lo consiglio, ma tornando indietro prendere un megapulse da affiancoare ad un caricabatterie meno evoluto, ti spiego:

il telwin, il modello è il T18, ha una ventolina davvero molto rumorosa, quasi sempre attiva, che raffredda tutti gli integrati presenti al suo interno, è sicuro che un uso intensivo la porterà presto all'altro mondo.
La desolfatazione è lenta e costante, diciamo che hai bisogno con batterie pesantemente solfate di almeno 20 giorni, con cicli di carica e scarica sempre da fare manualmente, anche se ho costruito un piccolo aggeggio che le cicla automaticamente.
ha dei relè che non sono a stato solido e con batterie malandate mi è capitato di sentirli cliccare un pò troppo, tipo 3 secondi clic 1 secondo clic, questo perchè le batterie solfate aumentano molto velocemente di voltaggio, ma altrettanto velocemente scendono, così prima il caricabatterie pensa che sia carica, poi si accorge che è scarica, poi ripensa che sia carica etc etc..

prenderei il megapulse per la possibilità che ti da di spostarlo da una batteria all'altra su veicoli e impianti vari, senza bisogno di privarli della fonte d'alimentazione. nei casi disperati da garage lo monterei sui poli della batteria e con un piccolo alimentatore regolabile in voltaggio (per tipologia di batteria e per cariche di equalizzazione) ma a bassa corrente, max 1A, a raffreddamento passivo, lascerei il tutto a lavorare...in completo silenzio...








Modificato da Pyron - 20/10/2009, 12:29
 

Pyron

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Inviato il: 20/10/2009,11:25

tipo comprerei questo http://cgi.ebay.it/Alimentatore-da-Banco-S...a#ht_4517wt_911

e ci affiancherei il megapulse

prestazionalmente avrei dei risultati migliori e più rapidi, ora che conosco bene la materia, saprei quale voltaggio dare e quanta corrente in base alla tipologia, alle condizioni e alla capacità della batteria, e in caso di solfatazione aggiungerei il megapulse a 13,5V stabili e così sarei sicuro di cosa succede, monitorando il tutto facilmente

 

Keyosz
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Inviato il: 20/10/2009,11:26

Devo dire che stavo per comprare il T18, anche se avevo già erroneamente speso i soldi per il T12 e non me lo volevano cambiare.... faccine/argue.gif
Però poi ho notato che il circuitino da me realizzato lavora bene e ho lasciato perdere.
Per l'impianto fotovoltaico di casa le batterie vengono già ciclate tutti i giorni, con una carica completa a fondo ogni giorno di sole (pannelli sovradimensionati) quindi sono tranquillo che sarà difficile che si possano solfatare, poichè avviene solo quando il solfato di piombo (prodotto naturale del ciclo di scarica) resta li fermo senza essere riconvertito (ricarica) per almeno una settimana o più, come invece avviene nelle batterie da avviamento nei mezzi fermi, per via dell'autoscarica.

Dal canto mio uso la tecnica della de-solfatazione solo sulle batterie di recupero o di automezzi, su quelle stazionarie dei miei 2 impianti ad isola sono più preoccupato della corrosione delle piastre e sedimentazione delle materie attive che della solfatazione faccine/dry.gif

 

Pyron

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Inviato il: 20/10/2009,11:36

infatti key, ora che sono andato a controllare la batteria tubolare recuperata da 125A connessa come seconda batteria dell'impianto fotovoltaico era perfetta, nemmeno una minuscola fioritura di solfato sulle positive, quel regolatore deve lavorare davvero bene, magari fosse anche MPPT...

 

valterroma
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Inviato il: 20/10/2009,12:07

Carissimi,
innanzitutto vi ringrazio per i consigli che mi avete dato. Dalle indicazioni che mi avete fornito mi sembra di capire che il megapulse è indispensabile in quanto maggiormente affidabile rispetto ad altri per quanto riguarda la desolfatazione. Mi sembra di aver capito che tale strumento può essere applicato solo quando la batteria raggiunge i 11-12V e cio significa che siamo certi che tutti gli elementi funzionino e che una volta messo ai morsetti della batteria (se ho capito bene il funzionamento) questo invia una corrente pulsante che permette la desolfatazione ma,(ripeto scusate la mia ignoranza), comunque non determina la carica della stessa batteria.
Quindi ciò di cui ho bisogno è sia un caricabatteria che di un desolfatatore.
Per quanto riguarda il T18 della Telwin mi sembra di capire che non è consigliabile per i vari motivi che Pyron ha elencato.
Precedentemente avevo riportato un sito nel quale avevo trovato un caricabatteria
http://www.motorstock.it/moto-scooter-CARI...id-DE300800.htm
che dovrebbe fungere anche da desolfatatore. Tale caricabatteria è automatico con mantenimento quindi (a quanto pare) può essere lasciato collegato alla batteria e dovrebbe decidere da solo quando ridare la carica. Voi esperti cosa ne pensate?
In caso contrario avevo pensato di indirizzarmi sul megapulse (come detto) per quanto riguarda la desolfatazione e su un caricabatteria automatico per la ricarica della Telwin. L'altro giorno sono entrato in un negozio e mi avevano fatto vedere un Alpine 18 della Telwin boost ma che non è automatico ad un prezzo di 70E ma questo potrebbe andare bene per una batteria da 170Ah ma non mi sembra vada bene per batterie da 80 o 60 Ah.
Chiedo venia a tutti Voi per quanto riguarda queste domande che vi sto facendo (che dimostra tutta la mia ignoranza in merito) ma servono a me per capire meglio visto che devo fare degli acquisti e visto che come detto ho delle macchine che non utilizzo molto con batterie che variano dagli 80 Ah ai 170Ah non vorrei effettuare degli acquisti che poi non servono a nulla.


 

Pyron

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Inviato il: 20/10/2009,12:18

ti ripeto, tornando indietro acquisterei un alimentatore da banco, non è automatico, ma per come la vedo io, gli automatismi a volte sbagliano.. e un megapulse, da far ruotare sui mezzi meno usati

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 20/10/2009,12:29

CITAZIONE (valterroma @ 20/10/2009, 13:07)
Carissimi,
innanzitutto vi ringrazio per i consigli che mi avete dato. Dalle indicazioni che mi avete fornito mi sembra di capire che il megapulse è indispensabile in quanto maggiormente affidabile rispetto ad altri per quanto riguarda la desolfatazione. Mi sembra di aver capito che tale strumento può essere applicato solo quando la batteria raggiunge i 11-12V e cio significa che siamo certi che tutti gli elementi funzionino e che una volta messo ai morsetti della batteria (se ho capito bene il funzionamento) questo invia una corrente pulsante che permette la desolfatazione ma,(ripeto scusate la mia ignoranza), comunque non determina la carica della stessa batteria.

Su per giu hai capito,
il mega essendo fatto per le auto ha un circuito di accensione/spegnimento tarato circa a 12.9 volt.
Sotto questa soglia si spegne,il suo assorbimento è al di sotto dei 200 mA e invia degli impilsi da 1.5A su una frequenza da 6 a 8 khz.
Lo vedi perche ha un led che si accende e emette un fischio acuto.
L'unico posto che non va messo è con regolatori di carica che equalizzano batterie,in quanto arrivando ciclicamente a 14.7/15 volt mi ha spampato un pulser.
Per il resto va benissimo su tutte le piombo da 12volt (liquido/gel/ecc.ecc)
Se usato su impianti fotovoltaici meglio i regolatori economici che non superano mai i 14.4 volt,oppure usare come Pyron le batterie al gel che non equalizzano* mai.

*equalizzare significa alzare la tensione oltre il normale per caricare tutte le celle in maniera simile nel caso alcune siano rimaste indietro nel processo di carica.

Il funzionamento è questo:
io collego il pulser con un caricabatteria alla batteria stessa ovviamente.
A volte l'amperometro segna 0A di assorbimento,lo lascio li per qualche ora e poi piano piano si dovrebbe vedere la lancetta che comincia a oscillare piu o meno intensamente,col tempo la corrente assorbita puo alzarsi progressivamente fino a qualche ampere,dipende dalla batteria,piu la corrente puo nuovamente scendere a 0A e si lascia il tutto lavorare per giorni controllando di tanto in tanto la densita per vedere i risultati.
Io li annoto giorno per giorno.
Per non sprecare corrente con caricabatterie grossi,io ne uso 2,quello grosso per portare la batteria al max della carica possibilenella prima fase,poi quando la corrente cala ne collego uno piccolino da un paio di Ampere per tenere il pulser acceso.
Quando la densita arriva a 1.300 la desolfatazione è finita,se invece dopo 3/4giorni si vede che la densita non aumenta piu ci sono problemi interni,mi è successo che magari 5 celle si fossero caricate a fondo e una è rimasta indietro,in quel caso è la cella danneggiata.

Ti ho fatto un concentrato di come funziona la desolfatazione,spero di non averti fatto confusione.
Ciao faccine/wink.gif

 

Keyosz
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Inviato il: 20/10/2009,12:41

Se usi il megapulse gli puoi abbinare un economico caricabatterie da ipermercato, dentro sono composti solamente da un trasformatore e un ponte diodi, non vanno bene per tenere in tampone batterie 24/24h, ma per effettuare una ricarica + desolfatazione all'occorrenza va benissimo e risparmi i soldi per il megapulse.
Leggi bene le varie discussioni, per collegare il megapulse insieme al caricabatterie sulla batterie devi interporre una resistenza, tipo lampadina da auto o una bobina di filo sottile, tra batterie e caricabatteria, così che gli impulsi del megapulse non vadano ad interferire con il caricabatterie che potrebbe anche assorbirli annullando l'effetto.

In questo modo fei dei tratatmenti controllati nel tempo a partire da 1 giorno fino a 1 settimana a seconda della gravità del caso che devi trattare.

In generale, per la scelta dei caricabatterie, non importa molto il numerone degli ampere scritto fuori, mi spiego meglio: che la batteria sia da 10Ah o da 500Ah la posso ricaricare comunque con un caricabatteria da 1A o da 100A, l'unico fattore che cambia è il tempo impiegato per effettuare una carica completa di una batteria scarica, quindi meno potente è il caricabatterie e più grande è la batterie e maggiore sarà il tempo per ricaricarla a fondo.

Per esempio se il caricabatterie eroga massimo 1A e la batterie è da 100Ah scarica completa siognifica che ci metterà 100Ah/1A=100h (ore) per completare la ricarica, poco più di 4 giorni, quindi a prescindere da quanto veloce vuoi ricaricare una batteria, vai tranquillo sul caricabatterie più piccolo che risparmi.

Poi direi anche che un caricabatterie potente serve solo se lo usi per avviare il veicolo a batteria scarica, altrimenti nelle batterie al piombo le cariche lente sono sempre le migliori.

Il caricabatterie da tè proposto nel link non lo conosco e così a sensazione non mi ispira molto, libero di fare quello che vuoi ma mi sento di suggerire un caricabatterie di fascia economica da ipermercato per iniziare..... quelli elettronici a più stadi vanno bene se usati da soli, ma con megapulse di mezzo potrebbero lavorare male sia l'uno che l'altro non conoscendo lo schema elettrico interno e come funzionano....



 

valterroma
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Inviato il: 20/10/2009,13:11

Vi ringrazio tutti per le informazioni fornite. Ho capito che il primo passo è quello di comperare un megapulse per cui ......... passo all'opera.

 

valterroma
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Inviato il: 23/10/2009,10:17

Buongiorno a tutti,
aggiorno la mia situazione:
finalmente ho ordinato il megapulse direttamente alla Novitec (spesa 70.43 spedizione compresa) e resto in attesa del "pacco" che spero arrivi presto. Nel frattempo ho rimesso le mani sulla "170". Ho misurato la densità dell'elettrolita con il seguente risultato:

- 4 elementi a 1.20
- 2 elementi 0

Ho l'impressione che ci sia più di un corto e non si tratti solamente di solfatazione.
Come si dice in questi casi "buttata per buttata" ho provato attraverso l'alimentatore ad effettuare la carica. Prima carica 12 ore. Il livello dei 4 elementi funzionanti sale e bolle mentre per quanto riguarda gli altri 2 nulla di nulla. Tensione di carica 13.05V. Dopo dodici ore la tensione era di 13.75V. Purtroppo non ho un caricabatteria con amperometro per vedere quanta corrente assorbe. Dopo 10 ore di riposo la batteria è tornata ai 8.65 V. Bruttissimo segnale!!!
A questo punto penso che ci comincerò ad effettuare esperimenti (sigh!).
Una domanda: mi sono letto le 20 pagine della discussione relativa al megapulse (che faticaccia!!!) ed anche da quello che avete scritto qui sopra il megapulse sarà applicato in parallelo al caricabatteria e, naturalmente il tutto attaccato alla batteria. Ma ci sono problemi se due elementi non sono funzionanti? Ovvero si può provare lo stesso l'utilizzo del megapulse oppure si deve utilizzare solo su batterie che hanno tutti gli elementi funzionanti? Se nel frattempo oltre a questo qualcuno volesse darmi qualche altro consiglio ...... tutto è ben accetto.

 
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